A Fabio, 5 aprile 2009.

domenica 30 novembre 2008

Torino - TuttaDritta

Ed eccoci qua, in Piazza Solferino abbastanza infreddoliti alla partenza. In effetti e' freddo, siamo sui zero gradi e sembra che da un momento all'altro piova o nevichi. La partenza e' alle 10 spaccate e ben presto il gruppone si sgrana per Corso Unione Sovietica. La strada e' veramente dritta! Anche qua ci "accapigliamo" con gli automobilisti imbecilli, e uno -a piedi- ci urla "Ma andate a correre a casa vostra!" (che detto a noi ci stava anche, ma credo la maggior parte dei 5000 partecipanti fosse locale, e quindi aveva ben poco senso....). Unici problemi, comunque ce li causano dei pedoni che vogliono attraversare perpendicolarmente la strada, e rischiamo lo scontro...

Carla corre abbastanza bene e riusciamo a stare sotto i 6'/km. Infatti arriveremo sotto l'ora. Poi il caos: medaglia, restituzione chip e ristoro avvengono in una bolgia. Riusciamo comunque a cambiarci e ad avviarci al pasta party a base di polenta salsiccia (al pomodoro!), yogurt e banana. Poi grazie alla navetta torniamo all'hotel e dopo aver (finalmente assaggiato il famoso bicerin ora siamo sul treno di ritorno.

Il report della TuttaDritta

Torino - domenica

Intanto un po' di foto....

La zona dell'arrivo


Carla con la medaglia


Io pure!


La medaglia


La Palazzina di Stupinigi


Il cervo...

sabato 29 novembre 2008

Torino - sabato

Il viaggio in treno e' decisamente piacevole fino a Milano (treno Alta velocita' senza soste), ma da qui fino a Torino le Ferrovie sono quelle che mi ricordavo, ovvero carrozze piu' simili ad un carro bestiame che ad un treno. E una volta a Torino subito andiamo a Piazza Solferino, partenza e sede logistica della Tutta Dritta, a ritirare pacco gara e pettorali (239 e 240). Poi in hotel, a prendere possesso della camera e ancora fuori a farci un giro per le vetrine gia' natalizie di Via Roma e Piazza Castello. Al ritorno ceniamo all'Emporio Gastronomico, ristorante su Via Vittorio Emanuele che abbiamo sempre visto pieno, io con una pizza ai 5 formaggi (e domani paghero' pegno...), Carla con spaghetti alle vongole, ottimi piatti entrambi. Peccato che con 2 birre e un caffe' il conto arrivi a 37 euro, francamente un po' eccessivo.

Pioggia, vento e poi?

Ieri i 30 km previsti dalla tabella erano gia' diventati 20 prima ancora che sorgesse il sole (!), ma quando ho visto il tempo (pioggia e freddo) ho prontamente rimandato a lunedi l'ultimo lungo. Cosi' ho passato la giornata a fare altro. E solo in serata ho alzato un po' i battiti con una seduta di nuoto, sotto stimata da Ruggio in 30 minuti, perche' in 40 non siamo riusciti a terminarla. Ultimamente ci presenta sedute molto variate (troppo), sia pure divertenti, ma con troppo stili "non triathletici" che mi penalizzano, io a rana e dorso sono una vera schiappa! Comunque seguo il gruppo, come si dice.

Oggi io e Carla partiremo per Torino (in treno, che saranno 20 anni che non ci salgo!) dove domani parteciperemo alla "Tutta Dritta" gara di 10 km che da Piazza Solferino arriva alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, monumento che non conosciamo perche' in ristrutturazione, nelle varie visite effettuate a Torino. Sara' un'occasione per rinfrescare il palato delle delizie piemontesi, poco attinenti ad una dieta sportiva, ma non si puo' vivere di pasta in bianco e pesce bollito scondito (ma quando mai!). Io e Carla ci partecipiamo -giova ripeterlo- con nessun'altra aspettativa che della medaglia di partecipazione e di qualche gadget, perche' i nostri tempi (ed io le staro' a fianco) saranno superiori, di certo, all'ora. Sara' l'occasione, semmai, di goderci un 10 km senza preoccuparci delle curve :-)



giovedì 27 novembre 2008

Colnago Flight on road

E venne il giorno del test. Oggi solo un antipasto,. ma significativo della nuova Lady IM. Con foto, grazie al coach. La bici e' molto comoda, devo abbassare il manubrio e alzare la sella un po', ma direi che la posizione e' quasi perfetta. Adesso devo metterci la gamba, perche' da sola non va. Anzi, cade. Anche la prova delle pedivelle da 175 mm e' da approfondire, puo' darsi che siano troppo lunghe. Una 40ina di chilometri su per la Val di Zena, nulla piu'. Tanto freddo, e un coach pimpantissimo reduce dallo stage di Modena (in ultima foto) dove mi ha raccontato di un certo Stefano Baldini ciclista...

La prova della Colnago Flight







mercoledì 26 novembre 2008

Cosa non si fa per campare...

Oggi la tabella (anzi, ieri, ma per manifesta stanchezza ho riposato dalla corsa) prevedeva 1500m sciolti, 6 x 800m veloci e a chiudere un 1500m sciolto. Un bel freddo, anzi una gran umidita'. Un perfido diavoletto mi suggeriva Riposatiiiiiiiiiiiii!!! Inoltre, nonostante tutti i tentativi l'SRM non da segni di vita, e da Lucca mi hanno detto di smontarlo e mandarglielo, quindi prima della seduta di corsa sono andato a portare la bici, ed anche li' il Negro e Gianluca hanno tentato di dissuadermi dal fare una tale fatica, ma oramai e' quasi fatta: mancano 20 giorni e non ho faticanto tanto per nulla.

Oh, ci vuole una gran forza di volonta': ero da solo, non avevo nulla che non dolesse, dai piedi (sopra e sotto), alle gambe (ed era il meno), la schiena, i lombari, le braccia.... In piu' questo freddo umido, accentuato da un vento traverso che entrava dappertutto. Vabbe', il risultato e' quello che e', ho fatto il compitino a modo, e sono anche contento, perche' mano a mano che facevo questi 2 giri di pista mi scioglievo e stavo meglio. Certo il passo e' quello che e' (sui 4.30/km, e mi sembrava di andare al massimo!) ma sono comunque contento.

Domani dovrei riuscire a provare la IM bike, se le previsioni del tempo mantengono le promesse.

Intanto procedo con le amicizie su Facebook, ma piu' entro, piu' consoco, piu' seguo la domanda che sorge sempre piu' frequentamente.... Ma a che cavolo serve Facebook?

Le seduta di oggi

martedì 25 novembre 2008

a 10 cm da terra...

E dunque ritirata la Colnago Flight, che mi fa andare in brodo di giuggiole, avrei voluto farci un giro, ma il tempo e' stato inclemente. In serata una seduta di nuoto, dato che le gambe sono ancora dolenti (piu' che le gambe le caviglie). Ruggio ha picchiato duro, con 200 misti, stop ai 25m ma a gruppi di 3 per stile. Poi la combinazione 4 x 50 andata braccia delfino, ritorno a rana sempre gambe stile (20" riposo). 4 x 25m a stile in ipossia (15") e ancora in combinazione 4 x 50m gambe delfino in andata e gambe rana al ritorno, le braccia sempra a stile. E ancora, 4 volte un 25 misto, seguito dopo 15" da un 50m a stile forte, con pausa di 1' compreso un 25m sciolto . A chiudere nuoto sciolto.

Domani, impegni extra sportivi permettendo, correro' (che altro?) visto che il 14 dicembre arriva un po' troppo in fretta....

No words


lunedì 24 novembre 2008

Lunghissimo lento

Ecco. Oggi, da tabella, 35 km in circa 3h e 45'. Pioggia, neve e un freddo boia, neanche il piu' perfido Fantozzi poteva far convergere una tale negativita'. L'Ironfrankie -che sperava di cavarsela- prende auto e attrezzatura e si fionda a Riccione: previsioni leggermente migliori, con temperatura di 9 gradi (a Bologna 2°) e pioggia in esaurimento.

Ore 11.42 parto da Hotel Abner's di Riccione, verso Cattolica, e sono controvento. Anzi, contro BORA. Raffiche che mi costringono a rallentare. Procedo, Misano, Portoverde. Dopo il ponte sul Conca, al cartello "Cattolica", torno indietro. Ora va meglio con il vento alle spalle. Dopo un po' incrocio il Land Rover del Greguràtt: viene da San Marino dove nevica di brutto. Qui sta smettendo di piovere. Ripasso Riccione, Miramare, Bellariva, Rimini. Ecco: ora devo fare altri 11 km verso nord e poi tornare indietro.

Alla rotonda che il 99% dei triathleti e duathleti italiani conosce come la zona cambio e zona arrivo, giro e torno. Sono a 24 km e mi sono fermato solo una volta a massaggiare i piedi. Forse sono i 6 gradi (si, e' calata di brutto la temperatura e ho molto freddo) che impedisce ai nervi di gonfiarsi?

Piu' o meno a Miramare comincio a dare di matto.. Mi manca l'acqua e non c'e' un bar aperto, fontane bloccate e ho sete. Anche fame... Mi fanno male i piedi, adesso, e mi devo fermare 1,2 anche 3 volte in poco tempo. Gente in giro nessuna... Entro in un ristorante, non c'e' anima viva, chiamo: niente... Sto perdendo minuti preziosi! Altro bar, oh... posso bere. Ma le gambe fanno poco, mi fermo ogni 2/3 km. Uno strazio questi ultimi 7 km. Arrivo, ma ci metto troppo: sono 8 minuti sopra. Speriamo che aReggio non mi prenda questo panico, senno' schizzo di brutto.

Sono stravolto, faccio fatica a fare la doccia. Mangio in fretta 3 piade (una con il salame, una con il prosciutto ed una con la coppa. Poi riparto, arrivo a Bologna che e' buio. Ora vado a letto perche' sono ancora piu' stravolto. Domani vado a prendere la IMgirl. Ma chi cavolo mi ha messo in testa 'sta cosa della maratona? Io voglio andare in bici!

Il lunghissimo

domenica 23 novembre 2008

18o Trofeo Cofamo

Stamattina la temperatura ha virato al basso. Molto in basso. Infatti alle 8 non supera 1 grado. Per via che la zona della corsa e' vicina ce la prendiamo comoda. Troppo: siamo ancora sotto la tenda del Porta Saragozza a cambiarci quando danno il via, e Carla -che non gradisce partire dietro- (figuriamoci dopo) e' gia' incavolata nera. In breve pero' recuperiamo un po' di posizioni, e quando c'e' la divisione dei percorsi seguiamo senza indugio e un po' con sufficienza la maxi, che ci dicono essere di 12 (dodici) km. Spesso -infatti- ci e' capitato che i "12" diventassero, 11, anche 10 o meno...

Il percorso, poi, e' piattissimo, si snoda dal CAAB verso via del Frullo fino quasi a via Ca' dell'Orbo, per poi tornare per via del Crocione e quindi di nuovo al CAAB. Ma quando siamo in vista del CAAB (e gia' sarebbero 12 km) le frecce che indicano il percorso ci indirizzano verso il Centro Commerciale Meraville per poi farci girare dietro al Mercato e quindi arrivare. Alla fine un bel po' arrabbiato leggo 13,560 km sul GPS, un po' troppi per una camminata che doveva solo "tenermi in movimento" perche' domani ne ho 35 in tabella. Tra l'altro le Saucony continuano a darmi fastidio al garetto, e mi sono dovuto fermare a togliermi la soletta per evitare guai peggiori.

Alla fine un bel sacco di patate come pacco gara.

Qui il percorso

sabato 22 novembre 2008

Assente giustificato

Ok, l'ho fatto. Mi sono messo su facebook. Anche io, gia'. E -ovviamente- mi sono preso un sacco di tempo per capire come funziona e farmi amicizie. Tanto qua si corre, la maratona di Reggio incombe, i piedi fanno male, l'orecchio si fa sentire, e il coach e' la' bel bello a Modena che si fa uno stage con i colleghi.

Giovedi', volevo fare un giretto con la Dama bianca equipaggiata di SRM, ma tra una pippa e l'altra il giretto e' stato di 14 km per circa 30 minuti (e l'SRM non funziona), poi ero vestito leggero e ho sofferto un freddo boia. Intanto la bici da ironman e in assemblaggio, mancano alcuni pezzi (leve freni, una cosuccia da niente) ma il risultato e' gia' stupefacente. Manca soprattutto il nome... Suggerite, suggerite...

Venerdi, 1,5 km sciolto. 6,5 km (o 35 minuti) vivaci, 1,5 km sciolto. Ah, sul vivace ci siamo: 6,73 km in 34' e 57"... Forse ho tirato troppo? No, e ' che c'avevo una vescicona che mi spingeva a finire in fretta, cosi' ho tirato... In serata pure nuoto, seduta un po' troppo aerobica, ma alla fine il fondo sta venendo fuori: 150m a gambe stile senza colpo ferire! Un mese fa sarei morto...

Oggi? Ah, oggi riposo.. McDonalds! Caspita quasi un anno che non entravo... Eppure riesco a mangiare male lo stesso. Vabbe'... Penso di fare attivita' sportiva per una buona fetta del 41% di italiani che non fanno niente (ma niente proprio!) eppure sono sovrappeso come il 60%... La statistica e' un'opinione.

Il giro in bici
L'allenamento di corsa

mercoledì 19 novembre 2008

Ci voleva proprio.

Eh si' una giornata di riposo mi ha rinfrancato. E quindi da tabella, 1.5 km sciolto, 5 x 1,5 km forte con 2 minuti di riposo passivo e a chiudere un altro 1,5 km sciolto. Ok, il giro del Parco dei Cedri e' grossomodo 1,5 km e li' ho fatto anche il riscaldamento. Gia', forte. Ma forte quanto? Alla morte o piu' forte del passo maratona? E di quanto? Passo 5000m? Io, per non saper ne' leggere ne' scrivere ho tirato al massimo e me li sono fatti tutti piu' o meno a passo 4.50/km tranne il primo a passo 5.00/km... Mi e' piaciuto, mi sono sentito bene e anche le nuove Saucony ProGrid Jazz 12 hanno fatto la loro parte (vescica inclusa, ma per colpa mia).

La seduta di oggi

La seconda grande notizia e' che e' arrivato finalmente il telaio della Flight Colnago (diversamente da questo modello raffigurato la mia ha le 808 Zipp, lo Shimano Dura Ace e il manubrio Token). Finalmente perche' l'avevo ordinata a luglio. Quindi appena sara' assemblata dalle manine d'oro del Negro, ci faro' un giro in strada, a costo di beccarmi il freddo polare. Di nuovo c'e' anche il manubrio, il TK973CTT della Token.



martedì 18 novembre 2008

The trentello's day after

Eccomi qua, caviglie, ginocchia e giangone sinistro dolente. Praticamente in contatto con alieni da ieri (per via di persistenti acufeni nell'orecchio sinistro). Riposo assoluto, oggi e purtroppo. Perche' di testa mi sarei allenato, ma il fastidio in testa e' notevole: immaginate una tv fuori frequenza, di quelle d'una volta, quando non avevano lo schermo blu, nell'orecchio, a fischiare continuamente. Poi per la prima volta in vita mia anche le ginocchia presentano il conto, con doloretti strani e mai percepiti. Stamattina il giangone (lombare sinistro) mi toglieva il fiato, gia da letto, alzarmi e' stato difficile e sono letteralmente caduto di schianto a terra mentre mi infilavo i pantaloni. Un catorcio.

Inoltre e' pure arrivata una stupida multa: "art. 158 comma 1 lettera H-5: SOSTAVA SUL MARCIAPIEDE" ci sarebbe da ridere, se non fosse che sono 86,12 euro. E siccome me l'hanno fatto con la foto, domani andro' ad ammirarmi, perche' -se ero posteggiato sul marciapiede- ci saro' salito di 2 mm, tanto ancora soffro per una volta che per salire sul marciapiede ho squarciato una gomma.

Non mi metto a frignare per una multa, se e' vero la paghero', ma la prossima volta che trovo un'auto posteggiata davanti al passo carraio di casa mia e loro -i vigili urbani- tracheggiano, vado a prendere la centralinista di peso.

Premesso che oramai sono in ballo e quindi ballero', la morale di oggi e' che se qualcuno cerchera' di convincervi che "quando supererete il vostro limite, tutto sara' piu' facile", beh, ditegli che non e' vero niente. Che quando avete superato il vostro limite siete stati male, ed il giorno dopo anche peggio.

Ed ecco le ultimissime foto che mi riguardano: dalla Maratonina di Calderara:

Prima della partenza con MaratonMirko


In un momento della corsa, non certo dei migliori

lunedì 17 novembre 2008

33o Trofeo Nassetti + trentello + foto

O meglio, una parte del Trofeo Nassetti, visto che al bivio della foresteria (poco prima dell'ottavo km) non ce la facevo piu' e ho tagliato (insieme a Carla) per il traguardo. Certo non eravamo nelle migliori condizioni per affrontare questa gara dopo i bagordi bergamaschi (piu' sotto una immagine di sabato, noi con Luciano -Laura alla macchina fotografica- sul sagrato della Basilica di Santa Maria Maggiore): subito la salita di San Pietro ci taglia le gambe, e la discesa ci da la botta finale. Io poi avevo in programma un trentello di corsa oggi e non ero particolarmente stimolato a farmi tutti e 12,7 i chilometri. Nel frattempo e' arrivata la foto dell'arrivo a Valdobbiadene, Granfondo del Prosecco, 28 settembre).



Dicevo del trentello di oggi, dal momento che ho cambiato la tabella di preparazione (ora uso una tabella da runnersworld.co.uk, convertendo i lavori dalle miglia) verso mezzogiorno sono partito dalla Virgin, e subito mi sono fatto -andata e ritorno- della ciclabile dietro Andrea Costa, da Casalecchio alla Certosa, poi sono entrato al Parco Talon (ora della Chiusa), ho percorso la strada privata SAPABA fino alla vecchia autostrada A1, sede oramai deputata dei miei lunghi solitari. Fino al ponte sul Reno, stavolta, dove ho fatto inversione. Com'e' andata?

Diciamo che lo strazio dei piedi e' iniziato abbastanza presto. Gia' al13imo km avevo qualche avvisaglia. Al 18imo (1h 49' di corsa) prima sosta, con massaggio, giusto prima dell'inversione di marcia. Altre soste al 20imo, 24imo, 28imo, e 29imo. In piu' qualche camminata, per affrontare le salite ostiche (di ritorno dal Parco Talon un paio di dossi tolgono il fiato). Percorsi 31,64 km, 3h23', il tempo totale, comprensivo di soste. Passo 6.25/km (la tabella parlava di 30,5 km in 3h15', passo 6.23/km, ma io allo scoccare delle 3h e 15 avevo percorso 30,4 km!) Quindi primo lunghissimo fatto.

Ne dovrei fare altri 2, mi sa che uno bastera'. Perche' innanzitutto non ho usato mp3, radioline o altro (ne' intendo farlo) e quindi mi sono annoiato un bel po'. Ero da solo (e gia' questo aliena di suo, ma io sono un orso e non mi piace allenarmi con altri). Nel pezzo peggiore (i 15 km della vecchia A1) ho incontrato 2 runners (uno accompagnato dalla moglie in bici) e 2 ciclisti. Anche sulla strada della Sapaba -auto a parte- e nel Talon, poca gente. Insomma due maroni cosi', ma almeno la tenuta mentale c'e' (salvo un po' di panico quando ho realizzato che erano anni che non superavo i 21 km di corsa continua o quasi..). La gamba, diciamo che ha retto fino al 27imo, poi i su e giu' del parco mi hanno fatto camminare, ma ci sono dei tratti (sul piano) che viaggiavo a 5.30/km.

Il vero, unico problema, insomma, sono i piedi. Non c'e' scarpa, soletta, supporto che tenga. dopo 1h e 50', circa 16/18 km mi devo fermare, togliere il (o entrambi) piedi dalla scarpa e massaggiare. Poi posso riprendere a correre, per quanto non so, ma per un po'.

Il Trofeo Nassetti
il Lunghissimo

E qui sotto, come gia' detto, Carla, Luciano e Federico, a Bergamo.

sabato 15 novembre 2008

Bergamo

Credo faccia piacere a tutti scoprire dei nuovi amici. Di quelli veri. Finora con il buon Lucianone i rapporti erano cordiali, simpatici, ma comunque non eravamo mai riusciti a scambiarci piu' di qualche battuta o qualche email "interessata" su gare, attrezzatura o appuntamenti triathletici. Cosi' oggi io e Carla ci siamo recati in quel di Bergamo a trovare lui e la sua gentilissima consorte Laura, soprattutto perche', da quel gentiluomo quale e' Luciano, voleva assolutamente rispettare l'impegno assunto nel 2006 quando a Klagenfurt scommettemmo che chi fosse arrivato dietro all'altro nell'Ironman, avrebbe offerto un pranzo in un ristorante di Bergamo se vincevo io, di Bologna se vinceva lui.

Lui si ritiro', ed io vinsi la scommessa, ma come mi capita spesso, ben presto mi dimenticai di questo credito, e non sarei certo andato a bussare alla sua porta per riscuoterlo. Ma -come detto- da vero gentiluomo, Luciano ha voluto onorare la scommessa e oggi ha voluto fortemente (sono certo che sarebbe venuto a Bologna a prenderci con la forza!) che andassimo a Bergamo.

Una giornata stupenda, baciata da un tiepido sole. Dapprima la visita alla splendida casa con omaggio al camino in pezzi di granito che tanto ha fatto patire il nostro, costretto a portarselo in giro per la tavernetta perche' Laura non ne decideva la collocazione. Poi una visita accurata della citta' alta,


con le viuzze strette, le case d'altri tempi e l'atmosfera particolare. Un pranzo indimenticabile al Baretto di San Vigilio nel punto piu' alto (San Vigilio) con vista mozzafiato su tutta Bergamo (alta e bassa) e dopo aver scoperto la funicolare, autentica sorpresa. Imperdibili i casoncelli speck e salvia, il tagliere di formaggi (fra cui il raro StrachiTunt) con salse ad hoc e il cremino di marroni. Carla ha preferito al posto dei casoncelli una deliziosa polenta con baccala' e tartufo nero.

La reciproca conoscenza alla fine assomiglia gia' ad un'amicizia di lunga data, e in certi atteggiamenti io e Luciano sembriamo (parole di Laura e Carla) gemelli. Cosi' la giornata e' sembrata perfino troppo breve, e ben presto (promesso!) ci rivedremo, per cementare questa nostra amicizia.

venerdì 14 novembre 2008

Oltre

Massi' andiamo oltre, e torniamo a ragionare di corsa, visto che fra poco piu' di un mese mi aspetta l'ennesima figura barbina (perche' in termini agonistici e di classifica tale sara' la mia maratona di Reggio Emilia) ma entusiasmante sul piano umano: saro' in compagnia di amici e compagni di gare, dal PresPiero, a Beppe e Luciano, a Gianni (quello che mi vorrebbe/dovrebbe scalpare) a Mauro, altro reduce di Francoforte. E la lista non e' finita.

Ieri oltre ad aver piovuto tutto il giorno, non ho potuto svolgere il mio solito allenamento diurno e l'ho dovuto rimandare a sera, al quale ha contribuito anche il coach, dettandomi i tempi e correggendomi la tecnica. Meno errori del solito, tanto fiato in piu' (ora non solo comprendo quello che dice ma riesco pure a parlare, durante l'esercizio). Un bell'esercizio di variazioni lunghe e pause.

QUI il dettaglio.

mercoledì 12 novembre 2008

Bloggare aiuta.

Nel senso che se io non mi fossi messo al computer a postare quanto ho scritto ieri certamente mi sarei vestito e sarei piombato in strada a combinare qualcosa di brutto. Ovviamente dei vigili neanche l'ombra (forse saranno passati, ma non saranno neanche scesi dall'auto), perche' il delirio di musica (?) urla, schiamazzi, porte sbattute, in strada e dentro la facolta' e' proseguita fino oltre le 3. E stamattina lauree (dalle 9), con quei coretti "dottore!, dottore!, dottore del buco del cul!" che verrebbe voglia di imbracciare un UZI ad alzo zero.

Sono sempre fiducioso nelle forze dell'ordine, mi illudo che la legalita' alla fine (molto, alla fine) avra' la meglio, ma un pensierino ad una banda di brutti ceffi allupati ce l'ho fatto.

Ringrazio gli amici fabio e shark che (almeno con il pensiero) mi sono stati vicini, ripeto, non tanto per me che posso gestirmi la giornata (e quindi il riposo), quanto per mia moglie che ha orari d'ufficio, e compiti che richiedono un'attenzione migliore di quella che 3/4 ore di sonno possono dare. Gia' perche' anche con dei tappi da industria siderurgica (abbattono i rumori fino a 20 db) lo schiamazzo in strada, dove da la seconda camera (in camera nostra, che da sul cortile interno sembrava di stare in un rave party) era veramente furente ed udibile, nonostante fossimo al terzo piano, e le finestre abbiano i doppi vetri.

E dunque (anche) oggi la voglia di fare fatica era pari a zero, ma nonostante la pioggia battente mi sono preparato per una seduta di corsa ai Giardini Margherita. Nulla poteva sconfiggermi tranne... una maledetta vescica, causata dal fatto che alla partenza del giro ho dovuto scegliere fra plantari e calze perche' la scarpa era un po' piccola, ed ho scelto di togliermi le calze.

Report della mezza seduta di corsa

Ai miei tempi...

...si faceva casino la sera, si, ma diamine, venerdi e sabato (giovedi o martedi grasso, forse). Mica il lunedi, il martedi, il mercoledi, il giovedi, il venerdi, il sabato e perfino la domenica... Il luogo e' lo stesso, Facolta' di Scienze Politiche, Bologna. Giusto di fianco a casa mia, alla MIA CAMERA DA LETTO. Un giorno la occupano, e fanno casino per questo. Il giorno dopo fanno casino lo stesso., per festeggiare l'occupazione. Halloween? Eccerto, mica non si puo' festeggiare! E dove se non alla Facolta' di Scienze Politiche? Oggi l'hanno "liberata", e STASERA fanno casino. Musica a tutto volume (e' l'una e venti di notte) urla, schiamazzi e via, un rave party, al confronto, sembra una festa di dodicenni del 1979. Noi residenti incolpevoli, che potremmo dormire -dovremmo dormire- svegli per una masnada di fannulloni. Perche' mica mi vengano a convincere che domattina saranno tutti la' a studiare o a lezione dalle 8 del mattino, eh?

Sono bacchettone? Sono vecchio? Sara', ma non li capisco. Che cacchio vogliono fare della propria vita? E SOPRATTUTTO, che colpa ne ho io, che ho la pretesa di riposare qualche ora la notte e non sorbirmi le loro feste, i loro sballi, la loro musica di merda (se la sentiste...!)?

Ma se ne andassero a fanculo tutti!

Oggi, poi e' stata una vera giornata del cazzo. Gia' stamattina avevo quella sensazione di malessere che ti fa desistere perfino dall'alzarti da letto, figuriamo uscire in bici. Il massimo dello sforzo fisico l'ho raggiunto andando a prendere i giornali, 200m a piedi. Poi per tutto il giorno in casa come uno zombie. Anzi, peggio. Per fortuna Carla, che ha ritrovato lo spirito natatorio, mi ha trascinato in piscina, e li' ho sfogato un po' di malessere. Ma poi ci hanno pensato queste teste di cazzo qui a fianco a farmi tornare il malessere... Ok, ora telefono alla Polizia... ai tutori dell'ordine.... "Polizia, dica?" "Senta... bla bla... fanno una gran casino.... qui a fianco..." "Deve telefonare alla Polizia Municipale!" (quella che se ti posteggiano davanti a casa, davanti al tuo garage passano 3 giorni prima che si facciano vivi) Ok, chiamo la PM... Musichetta.... "maggiori info sul sito www..... prema 2 volte asterisco per accedere al menu'.... 1 Emergenze 2...." clikko 1 e dopo 20" di Vivaldi, una voce umana mi risponde, gli spiego il fatto e mi promette che verranno. Quando interverranno -se lo faranno- sara' primavera.

Datemi retta: la prossima volta che qualcuno fa casino in strada sotto di voi, chiamate gli amici e fate festa anche voi, ma piu' forte (fatevi portare i fuochi d'artificio!): vi divertirete, non vi farete sangue amaro e gli dimostrate che voi siete anche piu' bravi, a fare casino. Perche' il diritto al riposo non esiste piu'.

lunedì 10 novembre 2008

Corvo Rosso Gianni, non avrai il mio scalpo!

Si, ce la faro', non mi faro' scalpare da te, caro Gianni. Il piano e' semplice. Non posso correre continuativamente (per via del dolore ai piedi) a 5.38/km, passo che mi consente di stare sotto le 4h? E allora correro' a passo 5.30/km per potermi fermare qualche minuto a massaggiare i nervi dolenti. VAMOLA'! (soluzione lapalissiana del Gira)

Tutto questo perche' oggi mi sono infilato le scarpe, diretto alla ex Autostrada e in un bel avant-indre' ho fatto oltre 17 km (la tabella diceva 21, ma i miei piedi hanno deciso cosi'). Con soste, sacramenti per il dolore, scavalcamento di new Jersey (4 in tutto), U-Turn e chiacchierata con il Tasso, unico altro essere umano incontrato sulla via (ma in senso contrario), nonostante tutto cio', dicevo, ho segnato un 5.41/km che lascia ben sperare.

Sto anche riprendendo confidenza con i gesti che dovro' fare giocoforza di corsa, come bere e mangiare (gel, per lo piu'): oggi sono riuscito in entrambe le imprese senza che nulla andasse di traverso, anche la borraccia che mi porto alla cinta (in questo nastro d'asfalto perfetto non ci sono ristori ne' fontanelle, chiaramente) sono riuscito a sfilarla e a rimetterla senza perdere il passo. Devo dire che era anche caldo, e spero che a meta' dicembre faccia un freddo cane, (e detto da me e' proprio grossa!) cosi' i nervi tarderanno a gonfiarsi, ed io potro' correre piu' a lungo.

Infine oggi io e Carla siamo ufficialmente iscritti alla "Tutta Dritta", una 10 km di che si correra' a Torino il prossimo 30 novembre. Prima di chiedervi perche' ci spariamo 450 km in pieno autunno per andare a fare solo 10km, sappiate che dopo la gara saremo certamente in qualche delizioso ristorante a gustare le specialita' del posto.

Il report della corsa di oggi

Resoconto attivita' della settimana

SWIM: 3350 m
BIKE 56,29 km
RUN: 39,21 km

domenica 9 novembre 2008

30a Camminata de La Vallazza

Bella camminata in quel di Molinella che mi ha consentito di percorrere i quasi 13 km in poco piu' di un'ora e 17 minuti, quasi come da tabella maratona, che prevedeva un'ora e mezza di lento. Ho potuto accompagnare una Carla pimpante, che ancora all'8° km era ben al di sotto di un passo 6/km, ma che si e' un po' disunita dopo il ristoro, arrivando comunque a completare la camminata con un degnissimo passo 6.02/km. Per fortuna il sole ha dissolto il nebbione che in mattinata nascondeva la cittadina, e un tiepido sole ci ha accompagnato lungo le cavedagne a sud est di Molinella.

30a La Vallazza

Ivan Basso

Ero rimasto talmente basito che me n'ero dimenticato. Venerdi, in Fiera a Milano, allo stand della Rosea si alternavano campioni della bici, e mentre passavo io c'era Ivan Basso. Piu' per curiosita' che per altro mi sono fermato ad ascoltare. Premetto che io ero un tifoso di Ivan Basso, mi ricordo ancora del duello con Lance Amstrong sui Pirenei in un Tour de France, forse anche piu' del Giro d'Italia vinto senza fatica (eh gia', chissa' mai perche'...)

Mano a mano che ascoltavo ero incredulo. Parlava come colui che usciva da un lungo infortunio, che finalmente era finita, che gli amici gli erano stati vicini per superare questo momento e tutta una manfrina come se a lui quella cosa non fosse capitata per PROPRIA colpa, ma che l'avesse subita, come, appunto, si subisce un infortunio. Come se questi due anni fossero stati una convalescenza. Avrei voluto prendere il microfono e chiedergli se per caso si rendesse conto di cio' che stava dicendo (che sono poi discorsi che Auro+Davide ogni volta che commentano una gara ripetono) come se fosse colpa nostra o del destino se assumono certi dopanti. E con una faccia come il culo poi vanno davanti a delle telecamere o ad un pubblico (colpevolmente) adorante a farsi belli e a ribadire che loro non hanno fatto nulla di male.

Quello che mi domando e' come ha fatto a vivere in questi due anni senza stipendio (apparentemente) con moglie e figli (e cane). E la risposta e' "perche' non fanno mai i nomi, dei fornitori quelli li'?" Ma il peggio, il nostro Ivan il terribile, lo supera nel suo sito seguendo il link "Personale", dove racconta la sua vita ed e' riportata una sua intervista ad un quotidiano di Varese,pochi giorni prima che la squalifica (mai citata da lui) finisse. Puro Trash. Pensate, la Garmin gli ha donato un 705 personalizzato (per il suo imminente ritorno alle gare!) che lui ha prontamente messo all'asta... A me la Garmin, il 705 me l'ha regalato con 350 euro sull'unghia.

Qualcuno mi critico' per un mio post sul doping, beh, ora che mi dite? Che fara' un ragazzino quando vedra' un Basso idolatrato (gia adesso suonano le fanfare quando arriva) da sponsor, pubblico, stampa e tv?

sabato 8 novembre 2008

Bici, ed era ora...

Non credevo che la bici mi mancasse cosi' tanto. Stamattina, nonostante una maratona televisiva per recuperare serie registrate (Distretto di Polizia 8 di giovedi, e CSI Miami e Life di ieri sera, ad esempio) che mi ha tenuto sveglio fino alle 2, mi sono alzato in un lampo quando la sveglia ha vibrato alle 7.

Alle 9 puntuale ero alla Pulce ad attendere la combriccola formata da Ettore (il mitico), Paola (ironwoman) e Luca (Duracell) Zanetti, ed infine un altro che quando gli si dice bici, e' gia' vestito e in strada, ovvero Roberto il salitomane. La loro meta era per il passo della Raticosa, ma per mancanza di tempo li avremmo (io e Roberto) accompagnati fino a Quinzano e poi saremmo tornati indietro. Il giro su per la Val di Zena -specie il sabato mattina- e' una granfondo inconsapevole. Tanti e varii i gruppi, le coppie ed i singoli che a metterli insieme si arriva a centinaia.

E ce n'e' per tutti i gusti: i competitivi, i turistici, gli smaniosi e cosi' via. Di certo non ci si annoia. Il nostro era un gruppo "chiacchiera pedalando al medio", sui 25 all'ora, cioe'. Con buon ritmo sul piano e un po' rallentato, quasi affannato in salita. Qualche strappo giusto per rallegrare il passo, Certo che la bici di Duracell, un cancellone di 12 kg piu' le borse (sic!) faceva un certo effetto, almeno fino a che non abbiamo passato un vecchietto che su una bicicolr carta da zucchero senza cambio e con il carter (ma con il porta borraccia), di quelle che si comprano con 20 euro alle aste di bici, che ad occhio pesava sui 15 kg. Ma il conducente si e' inerpicato su per la salita di Quinzano con una flemma direi inglese.

Quindi dopo un corroborante caffe' (l'aria era comunque frizzante) nella piazza di Quinzano, abbiamo salutato i compagni di viaggio e siamo ritornati indietro, accodandoci, io e Roberto, ad un gruppo che ci ha portato dolcemente all'auto con relativa fatica. Piacevolissima pedalata che ripetero' presto. Soprattuto merito della compagnia.

Ieri sera un'altra seduta di nuoto, che in 40 minuti ci ha fatto produrre 1750m con dei misti pepati, una bella piramide con le palette e dei 50m a stile con variazioni di ritmo.

Il report dell'uscita in bici

giovedì 6 novembre 2008

Arch2arch

Archiviamo la giornata odierna con un nulla di fatto, visto che il vaccino antinfluenzale mi ha messo KO. Oltretutto gli amici di Scienze Politiche ieri sera ci hanno dato dentro di brutto fino alle 2 del mattino con canti e schiamazzi e last but not least stamattina alle 6 e 25 le donne delle pulizie hanno pensato bene di giocare a bowling con sedie e banchi, commentando ad alta voce. Risultato 4 ore (scarse) di sonno tormentato, perche' i tappi aiutano, ma danno anche un po' fastidio. Grazie anche ai deliziosi Ettore e Nancy che ci hanno offerto un the pomeridiano con i pasticcini.

In un ritaglio di tempo, ho pensato bene di aggiornarmi leggendo la bibbia del Triathlon inglese, 220 Triathlon. Ed ho scoperto un triathlon (?) di quelli tosti. Di quelli che dici "Pero'....." Si chiama Arch2arch, e si svolge fra Londra e Parigi. In breve, si parte dall'arco marmoreo di Londra di corsa, e si arriva a Dover (87 miglia, 140 km e spiccioli) da li' si nuota (aspettando il momento giusto, visto il traffico che c'e') fino a Calais (18,2 miglia nautiche, 33,7 km) ed una volta giunti a Calais si pedala fino a Parigi (180 miglia, poco meno di 290 chilometri). Finora, su 8 tentativi 5 sono riusciti (dal 2001). Pero' poi ci si puo' fregiare di appartenere al club "most elite ultra endurace in the world".

Ecco, queste sono le sfide che mi fanno emozionare. Perche' non basta saper correre, non basta saper nuotare, non basta padalare e non basta neanche saperlo fare a lungo: bisogna saperlo fare assieme, a lungo e di seguito, o quasi. Molti sanno nuotare O pedalare O correre per giorni, ma farlo assieme, a lungo e di seguito e' per pochi. Certo, la arch2arch e' un sogno (cioe' prima o poi mi sveglio e prendo coscienza della follia della cosa), ma un pluri ironman prima o poi... Ma non di quelli "un IM al giorno per tot giorni" ma di quelli "tutto il nuoto, poi tutta la bici, infine tutta la corsa".

mercoledì 5 novembre 2008

Pioggia

Normalmente non mi metto dei problemi a correre sotto la pioggia. Pero' ieri mattina, nonostante la ferma intenzione di procedere secondo la tabella con i "famosi" 3 km a passo 6.05/km + 4 km a passo 6.10/km + 3km a passo 6.05/km (preceduti da 30' di riscaldamento) la pioggia era veramente troppa, e ho desistito, anche perche' avevo un ottimo motivo per farlo, ovvero la migrazione dal TYTN II all'i900 Omnia. Questa operazione mi ha fatto scordare che pioveva e tenuto occupato fino a meta' pomeriggio.

Poi la seduta di nuoto, che dopo i 100m di warm up, ha previsto: 4 x 75m 25m stile + 25m piacere + 25m stile, 4 x 50m dorso, 4 x 50m gambe andata MISTO ritorno stile, altri 4 x 50m a nonmiricordoche! seguiti da altri 4 x 50m gambe andata stile ritorno MISTO, per chiudere con 4 x 100m stile c/pullbuoy. Dove ho succhiato scie a piu' non posso, anche perche' a gambe gia' sono tristo, e a dorso sembro il mose, il sistema di dighe che dovrebbe salvare Venezia. Poi pero' l'ultima serie con il pullbuoy l'ho pagata cara, perche' mi hanno messo davanti, a tirare, senno' Luca o Fabio mi pizzicavano i piedi (e non lo sopporto).

Stamattina un bel sole faceva capolino, ed anche un bel 22° sul termometro che per essere il 5 novembre mettono di buon umore, cosi' dopo la spesona di frutta e verdura alla coop Palazzetti di San Lazzaro (suggeritami dal Bracco) ho vestito i panni del criceto e mi sono diretto ai Giardini Margherita la seduta "famosa".

I 30' di riscaldamento sono filati lisci, 3 giretti larghi e sciolti dell'anello asfaltato, poi i 3 km a passo 6.05 erano troppo lenti, e cosi' li ho fatti a passo 5.37/km seguiti dai 4 km a passo 5.38/km (riferimento 6.10/km) e infine gli ultimi 3 km a passo 5.28/km (riferimento 6.05/km), con le gambe che tiravano per finire in fretta. Totale (ecco perche' ho detto che ho fatto il criceto) 10 giri dell'anello piu' largo (ma asfaltato). Incredibilmente una ragazza che ho incontrato al primo giro ho immancabilmente riincontrato per tutti e 10 i giri. Premio Criceto del giorno condiviso con la ragazza mora con la felpa GAP.

Infine ho ritirato gli esami del sangue ed i valori sono... belli (tutti entro i parametri), da uomo sano se non proprio in forma, tranne un 244 di colesterolo totale (sia pure con un 69 di colesterolo HDL).

La seduta di corsa

lunedì 3 novembre 2008

Runner, ultrarunner e totali

Bah.. Nemmeno io ci credevo. Dopo la sfaticata di ieri, la tabella recitava un laconico "1h15' lento". Quando mi sono alzato avevo molto dolore ai piedi (sopra, diverso dal solito, piu' muscolare/tendineo che derivante dai nervi) eppure mi sono vestito e sono partito. Qualche minuto per scaldare i piedi, lungo la pista ciclabile che dalla Certosa porta al Parco Talon, in cui non sono entrato ma ho gironzolato un po' nella Casalecchio di qua dal Reno: fra Via Canale e il lungo Reno, per poi tornare indietro e chiudere con un giro di pista dell'Antistadio. 1h e 5' a passo 6.25/km (piu' lento di cosi'...)

Mano a mano che passava il tempo -e mi scaldavo... fa fresco, adesso!- i piedi andavano meglio e se non fosse passato Noe' con l'Arca (per via di uno scroscio d'acqua che mi ha inzuppato in pochi minuti) forse avrei potuto fare ancora qualcosa. Ma va bene cosi'. Intanto questa settimana ho fatto piu' chilometri a piedi che in bici, e se non e' la prima volta, poco ci manca. Ma del resto sto preparando una maratona, no?

Procede, un po' a rilento in verita', la lettura del libro che il buon Greguràtt mi ha imposto, ovvero il libro di Dean Karnazes, "Ultramarathon Man". Innanzitutto io credevo che questo simpatico corridore (che tra l'altro ha finito 50 maratone in 50 giorni) a trent'anni fosse passato dall'alcol alla corsa cosi', d'emblée. E invece scopro che in gioventu' era stato un ottimo podista di campestri, il che mi pare molto, se non tutto, visto che ora fa ultratrail. Poi non e' diventato ultramaratoneta dall'oggi al domani, ma s'e' fatto un bel mazzo (oltre alle doti naturali) per prepararsi a diventarlo.

Ed quindi il mio interesse per questo tipo di corse (le ultratrail) e' scemato un bel po', perche' saper correre su terreni accidentati non si inventa a 45 anni. Le doti naturali che possiamo avere di nascita vanno sviluppate, ed io non le sviluppai.

La tapasciata di oggi

Ed ora i numeri di Ottobre...

SWIM: 15650 m
BIKE: 449,16 km
RUN: 155,47 km

domenica 2 novembre 2008

9a Maratonina di Calderara

Eh si', se voglio andare alla Maratona di Reggio mi tocca fare anche dei lunghi, e quale occasione migliore di una maratonina a Calderara per fare 20 km, 10 a passo 5.35/km e 10 a passo 5.30/km, come recitava la tabella?

Prima pero' di parlare di oggi, devo riassumere che venerdi', durante la seduta di nuoto con il coach (che non avveniva da tempo immemore), ho ricevuto meno rimbrotti del solito, ed anzi a bordo vasca era quasi "inoperoso", con il solo gesto saltuario di una testa un po' alta, contrariamente al solito quando o le braccia, o le gambe o chissa' che altro non andava e dalla vasca vedevo un coach lungo il bordo agitarsi come uno sciamano apache in preda a visioni spettrali. Ma forse e' stata la muta (blu, da Puffo) che mi ha agevolato. Comunque una seduta old style, con 12 x 50m di esercizi, e un 4 x 300m (A sotto soglia, B e C in progressione e D in soglia) con tempi riferibili (passo sugli 1.33/100m). In questi 4 x 300m avevo anche la lepre in corsia di fianco, il Crema, una vecchia volpe del Surfing Shop, che ha fatto le serie con me (ovviamente lui senza muta andava circa come me che l'avevo). Ieri, sabato solo una bella passeggiata in centro con scorpacciata (15 x 3 euro) di maroni (caldarroste) caldissime da Roberto, quello in Via Ugo Bassi (diffidate delle imitazioni!)

E dunque oggi (assente il Greguràtt per costipazione da raffreddore) alle 8.45 eravamo al Centro Pederzini per prendere parte io alla maratonina e Carla alla ludico motoria (anche se mi sembra riduttivo definire ludico motoria una corsa di 13 km abbondanti). Pur con le migliori intenzioni di rispettare il passo della tabella, mi sono ritrovato a dover tirare il freno a mano ogni chilometro, perche' la gamba andava via da sola (stiamo sempre parlando di livello tapascione) e mi facevo prendere dalla competizione. Comunque se l'intento era di fare i secondi 10 km ad un passo piu' veloce dei primi di 5 secondi, il risultato e' stato ottenuto. I primi 10 km, infatti ho tenuto un passo medio di 5.28/km, i secondi 5.21/km.

Nulla di nuovo sotto al sole: il passo c'e' (per fare una maratona sotto le 4h), la gamba pure (adesso non ho alcun dolore/indolenzimento), il fiato idem (primi 10 km sui 150 bpm, i secondi 165/168, cioe' nessun affanno sotto questo punto di vista), il vero problema, serio, serissimo, rimangono i piedi, che al 16imo km, puntualissimi, hanno cominciato a mandare i soliti segnali inequivocabili. Ho tenuto botta, ma al ventesimo anche mentalmente (oltretutto sono 21 km in mezzo alla campagna piu' brutta del mondo...) ho proprio ceduto. Avrei voluto sprintare, negli ultimi 1097 m, ma tutto cio' che sono riuscito a fare e' stato una trotterellata a passo 6.22/km con alcuni degli atleti che avevo superato che mi hanno ripreso e superato a mia volta, compreso l'amico e compagno di squadra (di triathlon) Beppe (Giuditta) che mi ha preceduto di pochi secondi. Tempo finale complessivo, 1.56'.00, neanche malaccio.

Il tutto ottimamente rilevato dal Garmin Forerunner 305 e scaricato su Motion Based qui