A Fabio, 5 aprile 2009.

domenica 26 settembre 2010

Elba 2010 - 3 & 4



Si, perche' il sabato e' passato -apparentemente liscio liscio, con una sgambata in bici (con sorpresa) e un pomeriggio di relativo relax, concluso con la decisione (pessima) di portare la bici la mattina seguente, per non fare 2 giri.

E dunque siamo alla gara, e partiamo dall'arrivo, ovvero medaglia maglia e pettorale:




E dunque ce l'ho fatta a finire questa gara, sia pure nella distanza dimezzata, ma sinceramente l'intero non e' alla mia portata, soprattutto a livello mentale. La sgambata del sabato mi ha lasciato un pessimo ricordino: infatti ieri mattina scaricando la bici dall'auto e rigonfiando le gomme mi sono accorto che l'anteriore non stava gonfia. Foratura, probabilmente durante la sgambata pregara.

Disperato chiedo lumi a Gianluca, il quale alle 6.15 era puntualmente davanti all'hotel... Ma anche lui non aveva soluzioni. Provo allo shop, dove c'era lo stand Scott ed il meccanico: ancora chiuso... Mi avvio molto avvilito verso la zona cambio, e piu' per caso che per speranza domando al Gira (Federico Girasole) se ha una soluzione: ce l'ha, ovvero ha una ruota un po' imberlata ma gonfia! Sono al settimo cielo, infatti per lo meno posso provare a finire questo maledetto triathlon!

Risollevato e rinfrancato procedo con la preparazione della roba in zona cambio, e grazie a Gianluca che mi trova pure una camera d'aria di scorta sono coperto anche da eventuale foratura dell'anteriore (io monto solo tubolari, ormai). Guardo gli Ironman partire e poi torno in hotel per prendere la muta, noi infatti partiremo alle 8.30.

Alle 8 e 15 vedo uscire Gianni dall'acqua, ha pure imparato a nuotare forte! e poi mi avvio nel box di partenza. Puntualissimo scatta il nostro via: l'acqua e' abbastanza calma e non gelida. Non mi sembra di essere particolarmente veloce, e tranquillo mi metto sui piedi di un paio, proprio per fare scia e faticare il meno possibile. Esco invece dopo 36 minuti (a pochi secondi dal Mazzo, mio miglior tempo assoluto in un mezzo!), ovvero 11 minuti in meno di St. Croix, e con passo di carica mi dirigo in TZ, dove con moltissima calma procedo alla vestizione per la bici.

Qui comincia il mio calvario. Gia' al primo "gnocco" sono stanco, e siamo al quarto chilometro. Ma poi ripenso al Gira che e' volato in hotel per prendermi la sua ruota e prestarmela, e mi dico che non posso non finire, almeno la bici. L'ho finita in 4 ore e 34, un enormita', ma per me questo percorso e' impossibile. Solo al pensiero di farlo un secondo giro, dopo il primo, ero piuttosto contrariato, certamente piu' dell'anno scorso, e ho dovuto grattare il fondo del barile per trovare le energie mentali e riuscire a scendere dalla bici.

Una volta sceso dalla bici ero rinato: i primi 3 km volavo a 5.44/km, poi i piedi mi hanno abbandonato, ovvero lo sforzo in bici e' stato troppo anche per il nuovo appoggio e nonostante cercassi di resistere alla fine ho ceduto, e -molto meglio di altre volte (2 ore e 39')- ho finito i 21 chilometri e 300 metri che componevano la frazione di corsa, con un tempo finale di 2 minuti sotto le 8 ore: giusto una ventina di minuti prima del vincitore del lungo.

Per certo ho pagato il mio debito con l'Elba(man) e quindi mi sento in dovere di ringraziare tutti e a mai piu' arrivederci. Non ho ne' il fisico ne' la testa per aspirare di fare bella figura in certe gare. Ora (Lake Placid a parte) solo mezzi o ironman piattissimi e posti esotici. Anche il contorno vuole la sua parte!

La bici di sabato
ELBAMAN 70.3 NUOTO
ELBAMAN 70.3 BICI
ELBAMAN 70.3 CORSA

venerdì 24 settembre 2010

Elba 2010 - 2

Tanto e' stata una giornata stupenda ieri, quanto una orribile (sotto l'aspetto meteo) oggi. Ieri sera abbiamo chiesto se ci davano una stanza migliore. Dopo aver constatato che -in effetti- era una stanza da uno, ci hanno detto che stamattina ci avrebbero dato una al piano terra, un po' piu' grande. Morale, la stanza e', effettivamente un metro piu' lunga, ma fra il letto e la scrivania ci si passa sempre alternati, e in piu', dato che siamo al piano terra niente bici e borse in terrazzo. La prima in auto, le seconde nell'armadio, che ad onor del vero e' un'anta in piu'.

Ancora mi sto chiedendo se ci abbiamo guadagnato nel cambio... Comunque dopo una salutare corsetta di 50' la cena e' stata abbastanza soddisfacente, cosi' come la passeggiata serale.

Stamattina, dicevo, brutto tempo, e per passare il tempo abbiamo fatto il giro della bici, in verita' solo per arrivare a Marciana Marina e Procchio dove ci siamo concessi una bella passeggiata e un pranzo piuttosto pesante, sia pure a base di pesce. Il difetto di queste zone e' di fare sughi pesantissimi, a base di pomodoro e olio passato in padella per ore, se poi ci aggiungono spezie ed aromi l'effetto e' devastante. Cosi' il calamaro ripieno ha stazionato per tutto il pomeriggio nello stomaco ed e' passato oltre solo quando Gianni, nel frattempo arrivato, mi ha costretto ad una (breve) nuotata sotto la pioggia.

Mentre io nuotavo Carla ha rifatto un giro del percorso di corsa, migliorandosi di oltre 20" al km. In serata altra passeggiata in centro e grandi feste ad incrociare vecchi e nuovi compagni di sventura e avventura.

giovedì 23 settembre 2010

Elba 2010 - 1

Rieccoci in quel di Marina di Campo (Campo nell'Elba?) per rifare una gara che pe rme risulta molto ostica. E fedele al mio impegno 2010, partecipero' solo al mezzo ironman. Hotel diverso, disagi diversi. Qui le 4 stelle le danno per beneficenza, evidentemente, e il Riva del Sole non fa eccezione: magari e' piu' moderno, ma la stanza e' una cella della Dozza. Forse anche piu' piccola. Per intenderci il terrazzo e' piu' grande. Cosi' ci prenotiamo gli spostamenti in camera io e Carla: "vado in terrazzo e poi torno in bagno..." "Ok, intanto io sistemo l'armadio e poi mi sposto all'ingresso." Inoltre l'antipatia dev'essere una caratteristica locale: abbiamo salutato noi la receptionist (forse era la sorella di quella dell'anno scorso?) quando eravamo gia' al banco... Come al solito, dopo l'arrivo, per smaltire il viagio e l'amarezza di tutto cio', una passeggiata fra i silenzi del lungomare ed il chiacchiericcio toscano della via centrale.

Sono arrivato ad oggi dopo una settimana interessante, con un bel week end a Riccione (anomalo, dal giovedi al sabato), una bella corsa il giovedi, e nella notte di venerdi una micia ci abbia prima svegliato perche' miagolante davanti a casa, poi come se nulla fosse accoccolata nel letto e dormito fra grandissimi e rumorosissimi ronron. Da notare che alle 4 e mezzo io sono tornato alla casa vecchia per recuperare la lettiera.... Purtroppo sabato (dopo aver accompagnato in bici Carla per un lungo di corsa) siamo tornati a Bologna e non abbiamo potuto fare di piu' che darle qualche scatoletta: il servizio che il Comune da e' solo di sterilizzazione. Comunque nei dintorni ci sono altri gatti, e -speriamo- dei gattari.

Domenica un bel 16k su e giu' per la Val di Zena, e siccome al 12imo mi ero un po' rotto, ho semplicemnente aumentato il passo, chiudendo ad una media di 5.18/km. Ma soprattutto poco affaticato e poco stanco.

Lunedi riunione e prima (seria) seduta di nuoto master: quest'anno 2 gare e 3 distanze, quindi non solo i Regionali (messi in conto) ma almeno una gara in un altro "trofeo". E vabbe'... In acqua per un 6 x 500 (100m DO 100m RA e 300m SL, 10" fra gli stili 30" fra i 500m, poi per pieta' uno ci e' stato abbuonato, a noi tristi) + 12 x 25m gambe. Insomma come inizio non c'e' male...

Martedi una quarantina di chilometri in bici, un Mongardino e ritorno (da Sasso) e come al solito avevo rimosso certi particolari quali un bel chilometro al 12% e altri strappi: eppero' mi e' sembrato che la gamba ci fosse. Ma ci sara' domenica? in serata anche un'oretta di corsa.

Ieri riposo tranne la seduta di nuoto serale, con 5 x 500m SL che sono passati anche bene, fra pull buoy e palette. E siccome Andrea e' andato a cercar fortuna in corsie piu' forti la baracca (la mia corsia, cioe') l'ho tirata io, ieri sera... Sono abbastanza contento di questo nuovo impegno, mi e' tornata un po' la voglia di nuotare.

La corsa di giovedi
I 16k di corsa di domenica
I 40 km in bici di martedi

giovedì 16 settembre 2010

Aiutiamoli!

Le ferie sono finite, praticamente sono tutti ritornati, volenti o nolenti. Tutto bene, quindi? No, per niente. Sono tornati con il cervello resettato. Per strada, guidano come turisti norvegesi, si fermano ancora prima che diventi giallo, o con il naso all'insu' alla ricerca del monumento (in via Pelagio Pelagi?) E Carla, al lavoro ha dovuto resettare centinaia di password di accesso ai sistemi... Non posso commentare come vorrei, in verita'.

Aiutiamoli. Basta una bella suonata di clacson al 3 secondo di verde, al terzo chilometro ai 40 all'ora sullo stradone, o ancora un bel vaffa sonoro. Forse per ottobre la citta' riprendera' un certo ritmo, e abbandonera' il bradipo che campa nel ventre di costoro. E per allora gli autisti di agosto (peggio di quelli della domenica) avranno chiuso l'auto in garage. In mezzo a tutto questo ci sono io, sempre di fretta (perche' poi'), con i minuti (fintamente) contati, sull'orlo del ritardo (?).

Prima settimana di rifinitura (definizione del coach) di due in avvicinamento del mezzo IM elbano. Praticamente una settimana di carico extra ed una di fatica. Leggermente adattato, ma domenica un'ora di corsa, ma poiche' il 310XT faceva le bizze, allenamento svogliatissimo e ad minchiam. Lunedi, pausa di riflessione (anche perche' il programma e' arrivato nel pomeriggio, e la spesa incombeva...). Martedi corsa, con Carla. Finalmente fresco, finalmente una buona corsa. Mercoledi il top, con 50 km di bici in Val di Zena, ed in serata corsa (15' + addominali altri 15' + flessioni -4 x12-) e nuoto, con i Master. 6 x 300m: 1 RA 2 SL 1 Do e 2 SL. Alla fine a fatica ho ritrovato la macchina, stante lo stato confusionale. E Andrea li attaccato ai piedi, lui con 19 anni di meno.

Se il top e' stato ieri, il best e' stato martedi, Sagra del tartufo a Sant'Agostino. Da due anni ci andavamo (anche) per la corsa all'interno del Bosco Panfilia, quest'anno -come in un film di Guareschi- il sindaco ed il parroco hanno litigato, e la sagra era solo la tenda-ristorante, con le bancarelle ridotte ad una settimana.

Ma -ovviamente- per noi contava il vitto, quindi: eccellente antipasto di crostini alla crema di tartufo, formaggio (pure al tartufo) e salamino (un piatto in due). tagliatella (una in due anche di questo) abbondante nella qualita' e nelle quantita', sia del tartufo sia della pasta. Ed infine cotoletta bolognese con spesso strato di tartufo (una a testa) sublime ed inenarrabile. Lambrusco e acqua, 52 euro in tutto. Purtroppo era il penultimo giorno, ma un bis sarebbe stato doveroso. Al 2011, sperando anche nella magnifica corsa.


domenica 12 settembre 2010

IM Lake Placid

Finalmente hanno pubblicato gli iscritti (sul web) al prossimo IM Lake Placid... Non americani: una quindicina (su oltre 2700 iscritti): un paio di tedeschi, 3 messicani, 1 spagnolo, 1 italiano (io). Il resto (degli stranieri) canadesi. Speriamo non facciano la sfilata delle nazioni....

sabato 11 settembre 2010

Non posso certo dire che non me lo sono meritato.



So benissimo di essere tristo in bici. Dipendera' dal peso, dal fatto che io in bici "mai da giovane", dal fatto che ci vado anche poco (quest'anno). Fatto sta che quest'anno, oltre al fatto che non avevo programmato IM (ma "solo" mezzi), non solo l'ho presa molto sottogamba, ma l'ho pure trascurata molto.

Due sole granfondo, qualche uscita (mai troppo lunga) molti rulli lo scorso inverno, e via via, dopo il mezzo di St. Croix uscite diradate. Insomma, gia' sono tristo, sto arrivando al fondo. E per l'Elba siamo gia' al "Sopravvivero'? Chissa'". L'anno scorso non avevo finito i tre giri dell'intero percorso, ed ero pure allenato, quest'anno temo di non riuscire a finire i due che compongono il percorso da 90 km.

Lo dico con cognizione di causa, visto che oggi ho invitato il Greguràtt e Andrea G. (apposta venuto da Bologna per fare un giro con lui) a portarmi su e giu' per le colline romagnole (bastarde). Ovviamente Andrea, forgiato dai volponi amici di Mirko, ha una gamba in formissima, il Greg non ha mai avuto da 20 anni a questa parte un cedimento di forma, cosa potevo fare, io? Subire, sudare e soffrire. Soffertissime le tre salite affrontate: Montegiardino, Sant'Anastasia (Valle di Teva, vista splendida in cima: nella prima foto un sorridente Andrea)



e Tavoleto, subendo in ognuna (ma anche nei falsopiani) lazzi del tipo "Hai forato? No perche' e' un sacco che aspettiamo", "Come fai ad andare ai 7 kmh e non cadere?" e via prendendo in giro. Ovviamente Andrea subira' il supplizio dei 3 Torriana, 3 Carpegna e 3 San Luca con il 53/15, il greg si punisce da solo, affrontando trail inenarrabili.

Quattro ore, 85 km e gambe distrutte. Per fortuna il mare era agitato, senno' mi toccava pure una nuotata, prima della sontuosa grigliata di carne made in Ugo cucinata a dovere sul grill del bagno 50 dallo chef Greg in collaborazione con la disponibilissima Lo'. Almeno li' (a tavola, intendo) sto in gruppo.

Mercoledi' doppia seduta di corsa, al mattino a digiuno ai Giardini Margherita (30' + 6 x 200m) seguita in serata dalla seduta dei Master CUSB, cui da quest'anno faccio vergognosamente parte in toto (in vasca, cioe') eliminando le sedute con Ruggio assolutamente inutili per i miei allenamenti (pero' gradevoli per la compagnia). La seduta ci ha visto in un 2 x 15' di corsa al parco del Pilastro (detto anche Zanzarificio Monumentale) seguiti da 4 x 12 addominali i primi 15' e 4 x 12 flessioni i secondi, e poi in vasca 12 x 100 DO/RA/SL x 4.

Ma lo sport fa bene....

La corsa di mercoledi mattina
La corsa di mercoledi sera
La bici di oggi

giovedì 9 settembre 2010

Foto arretrate



La puntualita' con cui arrivano le foto di un noto fotografo specializzato lascia un po' a desiderare, e complice il fatto che le avevo disperse sotto cumuli di carta, mi ritrovo a postare solo ora alcuni ricordi che risalgono ad aprile (GF Selle Italia), 4 luglio (Maratona dles Dolomites) e Giro del lago di Resia (fine luglio).

Cominciamo con un sourplace in salita, piu' verosimile di un atteggiamento di studio, in cima al Polenta, se non ricordo male...


Qui in vista del traguardo, a tirare il gruppo...


Ed eccoci, ora, alla Maratona, e gia' dopo pochi chilometri del Campolongo sono gia' in crisi...


Il Pordoi mi rinfranca un po' (del resto con certi paesaggi....)

Il Sella, un osso durissimo....


La discesa dal Gardena, quasi fatta...


Altro scenario, ma sempre di montagna: Giro del lago di Resia, poco prima del ristoro al quinto chilometro...


E qui leggermente provato, a 4 km dall'arrivo..

domenica 5 settembre 2010

Run Tun Up



La mezza maratona di Bologna, nona edizione, chiamata (Unicredit) Run Tune Up, si svolge -come da tradizione- la prima domenica di settembre. E solitamente io e Carla siamo al mare (o come quest'anno che volevamo andare a fare la Marcialonga Running). Ma per espresso ordine del coach siamo sulla starting line di questa mezza. Per la prima volta, dunque. Fedeli al motto "l'erba del vicino e' sempre piu' bella" abbiamo sempre evitato di correre questa mezza, e tutto sommato, alla fine sarebbe stato un bene che avessimo continuato.

Mi spiego (non inalberatevi!): il percorso cittadino puo' essere affascinante, ma porcaccia la miseriaccia i pietroni, i sanpietrini e l'asfalto ondulato sono un invito a nozze per gli infortuni dalla coscia in giu'. Difatti sono tutto un dolore articolare. Altro problema: il bolognese, che non gli togli la macchina dal culo neanche se la benzina costasse 20 euro al litro, cascasse il mondo la domenica deve andare (in auto, ovviamente) a prendere il giornale (che non legge), le pastarelle, al bar dagli amici. Anche se il centro sarebbe chiuso, il bolognese trova il modo di avvicinarsi al bar in Via Indipendenza in auto, e quindi -poverino- se una corsa gli chiude al traffico Via Don Minzoni (o le laterali, ad esempio), da di matto (e' arrivata poi al matrimonio, cara signora isterica?)

E passi per i primi, che loro si' che corrono, ma (parla il bolognese non sportivo) gli altri? Che corrono a fare?, tanto mica vincono niente, no? Medaglia di partecipazione e maglietta a parte certo niente di piu', ma almeno proviamo a tenerci in forma, a dimenticare un po' di stress della settimana e far dispetto a quelli che nascono, crescono, vivono e muoiono con la macchina sotto al culo. Ovviamente. Quindi mi sono pure divertito a rallentare a certi incroci per impedire il passaggio alle auto o a fanculare gli autisti delle auto in Piazza Malpighi che ci impedivano di correre.

La gara (?) per me doveva risolversi in un allenamento "progressivo alternato a chilometraggio" (2k m al lento + 2 km al medio + 2 km al lento + 1km alla soglia, tutto ripetuto 3 volte) e cosi' e' stato per 12 km, poi l'umidita', le giunture e i 14 km di venerdi hanno avuto il sopravvento e fra camminate e massaggi ai piedi dolentissimi (non per i miei ex problemi) sono arrivato in 2h e 5 alto. E ho finito solo per la MM (maglia-medaglia), veramente belle.




Nel resto della settimana (da mercoledi), come detto, 14 km sul lungomare, da Riccione (zona Alba) a Portoverde

I 14 km di venerdi
La Runtuneup

mercoledì 1 settembre 2010

Assenza

In effetti e' un po' di giorni che sono assente dal mio antro, ma avevo bisogno di staccare. Dopo il traumatico triathlon di Serravalle (e conseguenti polemiche su FCZ.it), come temevo, sono stato fermo qualche giorno per riprendermi. Quindi giovedi (e me le cerco, pero') altra uscita in bici da paura con quel saiano di Gianluca, ore 8 allo stadio, alle 11 avevamo gia' finito (80 km, Stadio-Ca' Bortolami-Savigno e ritorno sulla Bazzanese) e mi domando perche' io mi faccia coinvolgere in queste cose, ovvero di alzarmi all'alba quando posso tranquillamente fare tutto cio' con molta piu' calma...

Vabbe', intanto vado avanti-indre' da Riccione, e fra un trasloco e l'altro faccio delle belle corsette sul lungomare. Nuoto per ora nullo, giusto un 1700 con il Mazzo, a far gara a chi ne aveva di meno... Questa settimana ho iniziato, invece con il piede giusto, anche se la fortuna mi stava poer abbandonare: lunedi giro di pianurazza (Granarolo-Baricella-Molinella-Budrio e Granarolo), ma proprio nel bel mezzo della trasversale di pianura, nel pezzo non ancora allargato, Riccardina di Budrio, insomma, si rompe la vite della pedivella sinistra e nonostante le migliori accortezze, non c'e' verso di finire il giro sulla bici.

Quattro chilometri a piedi me li faccio pure, meglio senza le scarpette con i tacchetti, ma rischiare di essere asfaltato da superTir non mi andava per nulla. Fortuna (nella sfiga) ha voluto che un furgone dell'Anas fosse prorpio li' a farmi da carro scopa, e sono riuscito a recuperare l'auto senza nemmeno dover mollare la bici nei campi.

Ieri sera un bel lavoro di corsa, 2 x (30' lento + 6 x 200m a 3.45/km 30" di stop), ed oggi incredibilmente altra uscita in bici, molto piu' corta, ma non meno impegnativa, considerando la scalta di tiola come GPM (Ziribega-Tiola-Savigno-Zappolino-Fagnano-Monteveglio e di nuovo a Ziribega).

Avrei molto altro da dire, ma oggi ho una giornata complicata e non posso che invitarvi a ritornare presto ;-)

Bici giovedi 26
Run sabato 28
Bici lunedi 30
Run ieri
Bici oggi