In questi giorni mi sono divertito a confutare alcune affermazioni del nostro (di Bologna) assessore alla mobilita', e di fare un paio di valutazioni on the road. Il nostro brillante assessore (Maurizio Zamboni, il nome) -bel bello- un giorno affermo' sorridente alla stampa che era "stata completata l'opera di automazione del sistema di regolazione dei semafori, la quale avrebbe risolto tutti i problemi del traffico bolognese".
Premesso che:
a) i semafori a Bologna esistono anche per far attraversare i cani (da soli, ovvio). Probabilmente ne abbiamo uno per abitante: nei circa 8km km di viali che circondano la citta' ne contiamo 35!
b) mai e poi mai si e' tentano (oserei dire
pensato, ma spero che almeno in questo qualcuno ci abbia quantomeno provato) di dare una sorta di continuita' alla marcia (la cosiddetta onda verde) per evitare che il
mulin gazino 1a-2a-3a-2a-stop-1a-2a-3a, oppure 1a-2a-3-a-4a- 100 all'ora sparati sui viali per 3 semafori (senno' diventano rossi se si va ai 50 kmh) e poi un bel rosso a dire niente.
c) il nostro assessore non possiede la patente, e si puo' facilmente immaginare quale sia la sua competenza/conoscenza in materia di traffico, viabilita' e tutto cio' che dovrebbe essere il suo pane quotidiano (e qui si aprirebbe il discorso delle nomine meramente politiche in posti che necesiterebbero di tecnici, ma tant'e' e tiriamo avanti).
d) solo dal 2004 si e' cominciata la costruzione di rotonde, dimostratesi la soluzione alla stupidita' di certi semafori (e assessori). Ma la maggior parte di queste rotonde sono in periferia, mentre in centro si preferisce -tuttora- istallare un semaforo ogni 30m, ovviamente con regolazione rosso/verde a caso e completamente indipendente dal contesto degli altri semafori (gia' di per se' piuttosto casuali nella sequenza rosso/verde: vedasi Via Irnerio, ad esempio).
Date queste premesse, il famoso sistema consisteva nella posa, pochi centimetri sotto il manto stradale, di sensori che rilevassero la presenza di auto di modo che la regolazione del rosso e del verde ai semafori fosse tale che non si dovesse stare in fila per minuti e minuti.
Quest'inverno, risultati zero. I viali intasati, auto a passo d'uomo, i rossi ed i verdi ad minchiam. Quando sei al volante per minuti a non fare nient'altro che aspettare un verde pensi che questo sistema non vale un cavolo (subito), ma poi dai un'altra possibilita', in fondo se e' assessore mica sara' un imbecille, no? E allora aspetti agosto. Quando le macchine si contano sulle dita di una mano, anche sui viali, e speranzoso ti metti al volante pensando di risparmiare tempo (e carburante,
en passant).
Cosi', alle 13.15 di un mercoledi' 13 agosto (porta Castiglione), ma anche stamattina alle 10 e 32 (incrocio Dante con i viali), o il 7 agosto, (o era l'8? boh!, porta Mascarella) alle 15 e 27, ti chiedi che cazzo ci fai fermo ad un rosso te solo, senza che dall'incrocio sbuchi una formica, ad aspettare quei 75/80 secondi un rosso. Per chi?
Ecco, le comiche raggiungono il parossisimo quando ti immetti sui viali da Strada Maggiore. Primo semaforo (Dante), rosso. Ok, mi sono immesso sul viale, ci sta. Verde: prima, seconda, il semaforo di Via Jacopo della Lana
diventa rosso. Vabbe', ci saranno
molte auto (2, ma nel frattempo sul viale le auto saranno una decina) che vengono da la'... Verde di nuovo, curva, porta Santo Stefano, verde. Ok, Castiglione, verde (ma bisogna andare agli 80 kmh...) cosi' come quello di viale XII giugno (siamo sempre sui 70/80 kmh), e del parcheggio Staveco. Quello 30-metri-30 (Via Savenella) dopo diventa rosso. Eccheccazzo! Mentre quello a 100m avanti, porta San Mamolo, e' brillantemente verde (oserei dire in
onda).
Ovviamente diventa rosso quando quello a cui sono fermo diventa verde... Mi si dira': "per forza sei andato forte!" Gia'. Peccato che la contro prova (cioe' andando ai 50 all'ora) si beccano in ordine inverso ma uguale. Tutti rossi tranne quello che prima era rosso ora verde.
Noi a Bologna mica possiamo fare una onda verde come le altre citta' (Carpi, Padova, le prime che mi vengono in mente) noi dobbiamo essere
creativi,
automatizzati,
precursori... Ah, poi non ci si stupisca se alle elezioni si perdono voti, eh?