A Fabio, 5 aprile 2009.

martedì 31 luglio 2007

Il coach e Carla

Carla ha imparato a nuotare (da zero) 6 anni e mezzo fa. Quando la iscrissi per la prima volta ad una piscina (San Lazzaro), perche' imparasse, non mi ha parlato per un mese. Dopo 2 mesi non ne poteva piu' fare a meno, ed ora nuota ad un livello medio. In tutti gli stili se la cava, ne conosce la tecnica e cerca di migliorarsi. I primi anni frequentavamo piscine "toste", con insegnanti molto bravi (San Lazzaro, appunto e lo Stadio) che curavano la tecnica e il fiato in maniera egregia. Poi, per un paio di anni abbiamo frequentato una piscina dove al culmine dello sforzo (20 minuti) l'insegnante ci faceva fare "4 vaschettine a rana, sciolte cosi' ci rilassiamo". E cosi' che io ho iniziato a farmi vedere dal coach, senno' a quest'ora...

Per oggi (visto che i corsi estivi alla Record, la nostra nuova casa natatoria, sono finiti e riprenderanno a settembre) avevo organizzato una lezione per Carla con il coach, la quale fino alle 5 del pomeriggio non ne voleva sapere. Ma io sono cocciuto e sapevo che l'unico timore era che il coach smoccolasse come fa con me (e che le racconto). Inutile dire che dopo un'ora e un quarto si e' entusiasmata (nonostante i 157 difetti riscontrati nei 4 stili) ed ha gia' deciso di provare ad assimilare (da sola) i primi insegnamenti. Mi tocchera' un'altra seduta di nuoto... Poi la prossima settimana fara' un'altra lezione.

Per il contenuto della lezione non posso dire molto: poiche' nel contempo io ero impegnato nei miei compiti, elargiti dal coach: 4 x100 misti, 8 x 50 stile respirazione 3/5, 100m gambe stile con tavoletta esercizi di tecnica vari e per finire un 500m stile con palette, ma vedevo il coach sbracciarsi e profondersi in consigli, movimenti e pure in tecnica a secco, con Carla spalmata su un cubo di partenza e il coach che mimava la gambata a rana (con le sue).

Rimango in citta', per scelta.

Stamattina, incontrando diverse persone trafelate e impegnatissime nei preparativi dell'esodo agostiano con i saluti e gli auguri di rito, mi hanno domandato dove andassimo (io e Carla) in ferie. Io ho risposto che non andremo via, come facciamo da alcuni anni. Alcune di queste persone mi hanno chiesto come mai, con evidente imbarazzo, altri hanno cambiato immediatamente discorso. Io ho prontamente chiarito che non andavamo via per scelta, non per altro. Che cosa avevano mai pensato? Anche se non siamo piu' negli anni '60 o '70 in cui in agosto non c'era nessuno in citta', i negozi erano sbarrati e chi rimaneva era un poveretto che non poteva permettersi la vacanza, sei comunque guardato un po' con compassione.

Vorrei spiegare, a coloro che si stanno preparando per partire (esortandoli a partire, ci mancherebbe!), che in agosto a Bologna si sta benissimo, che magari fosse cosi' anche d'inverno! Poco traffico, alcuni negozi aperti (gli essenziali), poca gente in giro (certo, risaltano di piu' i matti, ma tant'e'). Che sono loro, i vacanzieri, che staranno male: in fila in autostrada, stipati nelle spiaggie. Certo, molti sono costretti ad andare via ad agosto, ma anche chi potrebbe scegliere periodi migliori, dato che (fateci caso) in agosto il tempo si guasta, specie in vacanza, sceglie volontariamente (e masochisticamente aggiungo io) agosto, per fare le ferie.

Personalmente, per chiarire, faro' ferie a fine novembre, quando io e Carla andremo in Australia per il mio IM a Busselton. Spendendo molto meno (novembre non e' agosto, per le agenzie di viaggio), trovando pochissima confusione e andando al caldo quando qui comincera' a fare freddo.

lunedì 30 luglio 2007

Che tocca fare per allenarsi...

Fantastico. La stagione sportiva e' nel pieno del calendario, e gli impianti sportivi (a Bologna) chiudono. E un atleta (seppure ridicolo, quale sono io) che fa? Si attacca al tram? Stamattina avevo appuntamento con il coach per una seduta di potenziamento e di corsa: niente: impianto chiuso. Ripieghiamo su una seduta di nuoto (con potenziamento) come palliativo, ma non e' la stessa cosa! Vero, ci sono i parchi, per correre, ma una pista e' una pista. Eppoi il nuoto mi sta un po' uscendo dalle orbite.

Vabbe', un diluvio di contumelie perche' "non so piu' nuotare" (a parziale giustificazione un torcicollo da urlo), piegamenti e esercizi con la corda per tenere alto il gomito nella nuotata, un 1000m in totale con del delfino "orrendo". Ah, nel mezzo un 200m stile con il tubo "quasi perfetto" (ho bevuto solo nell'ultima vasca....) e poi ero cotto. Domani si replica. Se non piovera' (o tirera' vento), magari ci metto un bel piattone con la Aegis. Tanto per riprendere la posizione.

domenica 29 luglio 2007

Dopo la tempesta (un sabato ed una domenica di sport)

E dunque il coach e' arrivato. E -manco a dirlo- ne ho approfittato al meglio, o quasi. Sabato fiondatici in spiaggia ci siamo ben presto tuffati nelle acque marroncine ma caldissime del Mare Adriatico, e dopo un assaggio di poche centinaia di metri siamo tornati via terra. Al che ci ha raggiunto Stefano, che in compagnia di Adriano, ci ha proposto il "solito" 2000, ma dopo un po' Adriano, in leggero impaccio (c'era comunque un'onda molto fastidiosa), ha costretto Stefano a riguadagnare terra.

Rimasti soli, io e il coach, abbiamo puntato al largo (eravamo a poche decine di metri dalla spiaggia, fino a quel momento) verso una prima boa gialla e poi verso una "mitica" boa bianca dei 350m, che divide il mare tra inferno e paradiso ovvero lo spazio di mare da queste boe fino alla spiaggia, -teoricamente- riservato ai soli pattini, mosconi e umani. Da li' abbiamo costeggiato il "confine" per tre boe (non so quanto siano distanti in parallelo: a spanne direi un 300 metri) e arrivati a fronte dei nostri bagni, riguadagnato terra, dove una Carla leggermente preoccupata (siamo stati fuori un'ora e mezza!) ci aspettava in ansia. Dopo una meritata piada al prosciutto verso sera il coach ha deciso di fare una corsetta, mentre io ero "cotto". Dal sole, piu' che dal nuoto. Ho declinato.

Cena dal mitico Gianni (viale Dante, nei pressi del porto canale) e per quanto possibile a letto presto, perche' la mattina ci aspettavano per una biciclettata alle 7.00. Altra levataccia, stavolta alle 5 e 40, per dare modo ai padri di famiglia di poter gustare un bel giro in bici e tornare a meta' mattina giusto in tempo per non subire troppo le ire muliebri. Il "mestiere" del marito e' duro, ma quello dei padri lo e' molto di piu'. Cosi' alle 7 e un quarto siamo partiti, un po' addormentati, un po' incasinati in 8, 5 triathleti e 3 ciclisti, per l'entroterra romagnolo, un pezzo di superstrada per San Marino, a destra per le coste di Sgrigna (strada piuttosto nervosa, ma non dura, che arriva a Verucchio) poi la Marecchiese fino al bivio per Ponte a Uso, dove un paio hanno proseguito per un lunghissimo, mentre il resto della balla saliva a Ponte a Uso, e li' giunti ci siamo ulteriormente divisi, rimanendo solo io e il coach.

Chieste alcune informazioni ai ragazzi che stavano rientrando, abbiamo allungato scoprendo un bellissimo percorso allenante che a Bologna non si trova facilmente: una salita costante al 4-5% (fatto al medio, fino a Sogliano) e la successiva discesa a Savignano sul Rubicone (percorso della Nove Colli) con "rilanci", ovvero una discesa non costante ma con dossi lunghi in leggera salita da fare con il 53 (50) - 12 in rilancio. Inutile dire che il coach "era a nozze", mentre io "ero alla canna". Tant'e' che una volta giunti sulla Via Emilia, mentre lui si "allenava" in mono pedalata ai 35/38 all'ora e controvento, io arrancavo dietro perdendone spesso la ruota. Ero abbastanza cotto -dopo- da addormentarmi in spiaggia, cosa che non mi accade mai.

Un bellissimo week end, purtroppo eccezionale, perche' ora il coach e' di nuovo abile per le gare e altre occasioni saranno molto difficili.

Comunque una settimana di carico "extra":

SWIM: 6850m
BIKE: 261,73 km
RUN: 5,04 km

Va mo la'.

sabato 28 luglio 2007

Calma prima della tempesta

Ieri, venerdi', ho riposato. Ne avevo bisogno, dopo il giovedi di fuoco. Ma soprattutto perche' ho invitato il coach al mare per una due giorni di training intensivo. Cosi' stamattina appena riuscira' a superare il muro d'auto che sta arrivando in Riviera, scaricata la bici, ci fionderemo al mare con la muta per un bell'allenamento di nuoto "in acque libere" e domani ci aspettano un 120 km di bici con il fresco finisher Stefano. Per fortuna ho ancora male al piede e non posso correre, anzi, preferisco non farlo. Ci sara' tempo per recuperare...

giovedì 26 luglio 2007

Alla faccia!

Oggi ho fatto un altro allenamento di bike, in vista dei 120 km promessi da Stefano domenica da Riccione. Avevo pregato il coach di non esagerare. Se non esagerare vuol dire fare 115 km, di cui 30 km (almeno) in esercizi di monopedalata, 40 km in salita vallonata e 40 km in discesa vallonata dietro motore (ai 40 all'ora) il tutto per una media finale di 25 all'ora, allora tutto ok. Io sono sceso dalla bici dopo quasi 5 ore che non ricordavo neanche il mio nome. Magari altri non avrebbero neanche sudato, oppure come il mio coach che lo era appena.

E siccome e' giovedi', c'era pure la lezione (l'ultima) di nuoto, che non e' stata una passeggiata: infatti dopo 1500m (variamente distribuiti nei vari stili) avevo crampi ai sartori, ed ho chiuso li'.

mercoledì 25 luglio 2007

Oggi, 3 anni fa....

...semplicemente accadde. Alle ore 22.26.11 (anche se il tempo registrato e' di 15.25.35) finii il mio primo Ironman.



E sono arrivato a 7, da allora.

Vabbe', ho festeggiato con degli SFR, su per via di Casaglia, 8 ripetizioni di 2 km cadauna, eppoi e' arrivato il coach, quindi altre due, e una Via del Genio in agilita' (teorica).

martedì 24 luglio 2007

Mah...

Ieri sera ho fatto l'eco di controllo al piede e -a parte un leggero ispessimento del tendine nella zona del tallone- i due micro strappi sembrano guariti. Cosi' stamattina ho fatto subito 5 chilometri a passo medio(cre)-ridicolo (5.30/6.00 al km) per sentire come andava. Perche' io lo sento ancora che tira... Tuttavia non e' andata malaccio. Un nuovo inizio.

Qualcuno mi dice sempre: "Beato te che vivi a Bologna!" intendendo la fortuna di avere servizi pubblici efficienti, strutture sportive "all'altezza" ecc. ecc. ecc.

BALLE!

Certo, abbiamo una mezza dozzina di piscine quasi sempre aperte, un paio di campi sportivi praticabili, molti parchi e qualche traccia (alcune senza capo ne' coda, pero') di piste ciclabili. Se grattiamo un po' questa luccicante patina di efficienza, notiamo che per frequentare le piscine occorrono 6.50 euro e quella da 50m dal 1 giugno non offre corsie, cosi' gli agonisti o anche per chi volesse nuotare in una vasca (simil) olimpionica deve prendere armi, bagagli e auto e andare a 30 km, a Modena (dove costa 5,50 e almeno 2 corsie sempre garantite). Oppure a Rastignano e spenderne 12 di euro (se non ricordo male), qui sperando di trovare le corsie stese, e lottando con altri bagnanti che le invadono regolarmente.
Della mitica olimpionica coperta dello Stadio si parla di 2009, sperando sempre che reggano le fondamenta. Ma tanto non e' omologata perche' di 9 corsie (oltre al fatto che essendo di 50 metri esatti e' impossiblie fare gare poiche' mancano i 2 cm per le piastre cronometriche....)

Campi sportivi (piste di atletica)? Come minimo devi essere iscritto ad una societa' sportiva, possibilmente quella che ha in gestione l'impianto (piu' la tesserina annuale). Oppure essere studente. Oppure avere una faccia tosta grande cosi'. Per tacere dello stato di usura e incuria in cui versano..
Certo, almeno gli impianti ci sono, qui, ma se credete che a Bologna sia meglio che altrove, levatevelo dalla testa. E ci si chiede come mai a Bologna i bambini obesi siano percentualmente i piu' numerosi in Italia...
Parchi pubblici: si almeno 3 sono "degni" di questo nome, ma uno chiude (Giardini Margherita) al tramonto, e due non sono illuminati con il buio. Ma almeno d'estate....

Detto cio' ho ancora qualche dubbio a sentirmi fortunato...


lunedì 23 luglio 2007

Parigi 17 luglio - Caffe'

Ultimo giorno: un'ultima occhiata dalla finestra della camera...

E via, al Père-Lachaise, cimitero monumentale. Spettacolare:



Jim Morrison, finalmente riposera' in pace, ora che e' stato recintato..


La nuova moda dei ricchi giapponesi:


Murat, Gioacchino.


Edith Piaf

Amedeo Modigliani e moglie, tragicamente scomparsi entrambi, a pochi giorni l'uno dall'altra...


Oscar Wilde, centinaia di impronte di baci...


Isadora Duncan, al Colombario (ceneri)

e Maria Callas


Marcel Proust

Apollinaire

Moliere

Chopin

Fra gli altri.

WALK 11,10 km

Parigi 16 luglio - Dessert

Tanto per cambiare, si cammina anche oggi...
Gia' di prima mattina le offerte di ottimi mangiarini si sprecano..


Al Louvre, si intravede la Gioconda.


La Venere di Milo in formissima...


Il Ponte di Alessandro III:


Ogni ristorante/bistro' ha il proprio menu':


Per fortuna tra un acquazzone e l'altro siamo riusciti a tornare in hotel: questa la chiesa del Sacre Coeur dalla camera:


WALK: 19,13 km (Louvre escluso)

Parigi 15 luglio - Secondo

Un altro giorno a camminare:
Place des Vosges (al 6 c'e' la casa di Victor Hugo)


Place Vendôme:

Arc de Trionphe, quello sugli Champs Elysée:


Dalla sommita' la vista del nuovo Arc de Trionphe, quello alla Défence.


Particolare dell'Arc de Trionphe.


Infine l' Orangerie, il diavolo (Kurili)


e l'acqua santa (Monet)

Unica concessione alla camminata: le Batobus, il traghetto che naviga nella parte centrale di Parigi, sulla Senna.


WALK: 18,41 km (escludendo i musei e -ovviamente- il tragitto in batobus)

Parigi 14 luglio - Primo

Un giorno intero a camminare (mentre loro festeggiavano).

Partendo dalla piramide del Louvre (che fa da ingresso al museo):


L'Arc de Trionphe du Carrousel ai giardini dei Tuileries (di fronte al Louvre):


La Senna, e Carla

Il Museo dell'Orsay, qui un autoritratto di Van Gogh.


Notre Dame de Paris, sull'Ile de la Cité:


WALK: 19,81 km (non esatti, perche' per un bel pezzo ho dimenticato spento il GPS, e mancherebbero anche i km dentro al Museo...)

Parigi 13 luglio - Antipasto

Vediamo se riusciamo a fare un quadro.... Il resto apparira' completo (anche di diario, forse) sul sito, prima o poi...
Innanzi tutto, particolare dell'arredamento della camera.


Parte della salita a Montmartre:


Che riserva (dalla chiesa del Sacre Coeur) sempre una vista "spettacolare" ed "emozionante" (ed e' solo una piccola parte):


Salendo sulla cupola il panorama si allarga ulteriormente...


Ed infine l'immancabile Moulin Rouge, anche se trovato per caso..


E dire che eravamo arrivati nel pomeriggio...

WALK: 8,09 km

domenica 22 luglio 2007

Update!

La cernita delle foto richiede piu' tempo del previsto, (sono quasi 200, che in 5 giorni rappresentano un record, o quasi, per me!) e quindi intanto aggiorno sugli ultimi allenamenti.
Sono stato a Riccione, questo week end, mentre a Bologna la temperatura stazionava ben oltre i 35°, e dopo un riposo meritato, venerdi, sabato ho optato per una mini nuotata (10 minuti in mare senza muta) mentre il nuovo compagno "di merende", Stefano, un new Ironman finisher (Zurigo), che non puo' bagnarsi per via della M puntinata appena tatuata sul polpaccio, mi ha gentilmente invitato ad un giro di bici oggi.

Dopo averlo ripetutamente avvertito delle mie scarsissime capacita' ciclistiche, rispetto alle sue (ha fatto 5 ore e 40 a Zurigo!) ha voluto lo stesso farmi compagnia, e quindi ci siamo incontrati stamattina alle 8 e 13 sotto il mio buen retiro marittimo, e siamo partiti per un giro Riccione-Pesaro e ritorno, passando per il Siligata (GPM) all'andata e la panoramica al ritorno. Con sosta caffe' a Firenzuola di Focara (GPM del ritorno). In pianura ci sto anche, a ruota, 35, 36 all'ora li tengo senza troppo fiatone, ma i problemi sorgono appena la pendenza sale oltre lo 0,5 per cento. Al Siligata mi ha dato un minuto e mezzo, e non solo lui. Al ritorno, per quella via nervosa di sali scendi che e' la panoramica San Bartolo, ho buscato sverniciate a destra e a manca da drappelli di ciclisti scatenati e per nulla remissivi.

Un po' meglio sull'Adriatica da Misano a Riccione, quando si e' messo davanti a tirare ai 38 con un garbino (naturalmente contrario) che seccava il sudore addosso. Insomma ho trovato un altro bel motore con cui allenarmi, se avra' la pazienza di aspettare che io progredisca ad un livello accettabile. Intanto, lo ringrazio per gli innumerevoli consigli che mi ha regalato, ne faro' tesoro e -prometto!- imparero' in fretta. Ciao, Stefano ;-)

Per la cronaca lo stesso giro fatto l'anno scorso avevo tenuto una media di poco superiore ai 20 all'ora, oggi e' stata di 25 spaccata.

Ah, poi devo dare i numeri ...

Settimana del 8-15 luglio:

SWIM: 4800 m
BIKE: 86,77 km

Questa settimana:

SWIM: 3100 m
BIKE: 174,55 km

giovedì 19 luglio 2007

Intanto....

...che trovo 10 minuti di tempo per dettagliare al meglio il mini viaggio a Parigi, riassumo questi 2 giorni di nuovo italici. Ieri, piscina, con il coach. Non tanta quantita', ma potenziamento e tecnica. Di uscita dalla piscina. Arrivi a fine vasca e gesto (ripetuto) di uscita. Non completo, ancora: ci sara' da ridere quando tentero' l'uscita completa. Poi progressioni a delfino e stile: con somma sorpresa la progressione non rende (a me, ovvio). Valutando una vasca da 25m ho un 11.7 nella prima meta' e 12.0 nella seconda, quella in cui la progressione e' massima. Insomma a nuoto faccio abbastanza schifo, ma se cerco di andare piu' forte e' peggio.

Oggi, invece avevamo in programma di fare un centello, con tappa dal negozio di accessori bici per un bel computerino per la "Cento" del coach. Cosi' da casa sua, i viali, sullo stradone della nuova Bazzanese, (si proprio quello che porta a Crespellano, teoricamente vietato alle biciclette) un bel dietro motore ai 45 all'ora di qualche chilometro. E stavolta avevo la Colnago, meno performante. E poi via per la Bazzanese fino a Savignano sul Panaro. Preso il computerino abbiamo optato per Guiglia-MonteOrsello-Zocca, ma al bivio per Monte Ombraro ero cotto dalla cronoscalata Garofano (bivio Marano) - Guiglia, che nonostante i solleciti e le indicazioni del coach ho fatto in 21 minuti secchi (considerato che da solo, ma fresco, io ed il tempo, avevo stampato un 20.08): il medio "dietro motore" mi ha pesato un bel po'.

Infatti al bivio per Monte Ombraro, a soli 2 km da Zocca non ne avevo piu'. E ho temuto veramente la cotta (un'altra!) Poi anche il coach era piuttosto accaldato (si perche' anche ai piedi di Zocca c'erano 30/31 gradi) e quindi abbiamo optato per scendere. Ma noi ci dobbiamo sempre complicare un po' la vita, e quindi scesi a Castelletto ci siamo fatti Zappolino, e una volta a Stiore, il temibile strappo di Oliveto, un chilometrino secco, ma con pendenza media del 15%. E li' ho messo il piede a terra. Non ne avevo proprio piu'. Il calvario, pero' era praticamente finito, rimanevano un bel po' di chilometri per tornare, ma alla fine ce l'abbiamo fatta: 114,41 km. Se poi ci aggiungiamo che il dislivello e' stato di 2177m, beh, un'ottimo esercizio anche oggi.

mercoledì 18 luglio 2007

W l'Europa?

5 giorni, interi, senza dare notizie. Probabilmente non ve ne sara' fregato un bel niente: Ironfrankie era a Parigi, cosa vuoi mai che luila' pensi di bloggare? Ed invece avevo tutto, ma proprio tutto per il compitino! Portatile, macchina fotografica, perfino il GPS! Ma i francesi -che fino a prova contraria sono europei- qualcosa che ha messo in crisi Ironfrankie ce l'hanno: la spina per il portatile. Io ho la classica spina a 3 poli con la terra "distanza" 125v: NO! loro no. Una specie di tedesca adattata che non si adattava. E l'unico adattatore non andava.

Certo, gli internet cafe'.... Ma avete idea di cosa vuol dire stare a Parigi 5 giorni e volere vedere quanto piu' possibile? Per di piu' a piedi, cocciutamente a piedi? Non sto a dire molto, ora che mi reggo in piedi a mala pena, visto che il volo MyAir delle 18.05 e' partito con aereo Air Italy(.eu) alle 20.58 e invece di arrivare alle 19 e 45 e' arrivato alle 22.15.

Dico solo che abbiamo fatto 50 chilometri di cammino, documentati con il GPS, a cui vanno aggiunti (alcuni) chilometri in cui mi dimenticavo di accendere il GPS e tutti i musei visitati (incui il GPS non prendeva), di cui daro' resoconto. Buonanotte.

giovedì 12 luglio 2007

Parigi val bene...

...una messa (Paris vaut bien une messe)*, era il detto. Domattina io e Carla prendiamo un volo low cost per Parigi e la' staremo per 5 giorni. Era da tanto che ci pensavamo, e trovato il biglietto a 1 centesimo (sia all'andata sia al ritorno, piu' le tasse, pero') con la MyAir ci siamo decisi. Un tour culturale: musei, quartiere latino, le vie dell shopping, Notre Dame, la Tour Eiffel...

Intanto oggi, per chiudere una settimana intensa, un bel lavoro (al ritorno) di pianura "dietro motore", ovvero il coach che pedalava: 1 chilometro sopra i 40 kmh alternato ad 1 chilometro ai 35 kmh. Rapporto(ne) 53-12/13 uno e 53-17/19 l'altro. In una ripetuta io sono arrivato a 47,7 kmh: e lui e' andato via. Non eravamo in discesa. E avevo anche la Aegis, ovvero la bici da crono, piu' performante per questi "lavori". All'andata, come riscaldamento, 20 km di mono-pedalata, forse all'inglese (single riding) suona meglio, ma la fatica e' comunque immane.

E stasera nuoto, un bel 10 x 100m SL a 2' (miei tempi -non in scia- 1.43/1.46). Seguito da 8 x 25m gambate a delfino in subacquea e 4 x 25m delfino completo, per fortuna con le pinne.

*Enrico III di Navarra, che era ugonotto, si convertì al cattolicesimo il 25 luglio 1593 per poter salire sul trono di Francia, diventando Enrico IV di Francia. A lui è stata attribuita la frase, che sarebbe stata pronunciata al momento in cui, offertogli il trono come successore legittimo, gli fu fatto notare che l'essere cattolico era una condizione sine qua non per diventare re di Francia.

mercoledì 11 luglio 2007

Esame....

Oggi era il giorno dell'esame. La lezione di nuoto con il coach dopo un bel po' di tempo. E -come prevedibile- ha subito smoccolato dopo un 200 Stile. La testa, le gambe aperte, tronco a destra bacino e gambe a sinistra..... Un po' meglio la bracciata (il destro bene, il sinistro meno) e la velocita' (un bel 25 stile in 18.2 in progressione, fantascienza qualche tempo fa) .... Comunque e' normale (lo faceva anche la Vigarani). Cioe' nuotando con un gruppo che va forte tendo a "dimenticare" la tecnica per cercare di stare dietro agli altri. Ma io ho lui, la salvezza! La luce! Quindi tanta tecnica, anche se vasca dopo vasca correggevo (oddio, mascheravo un po') i difetti ancestrali (basta riflettere, no?), progressioni nei vari stili, e tecnica di uscita dalla vasca.

Si perche' domenica a Maranello sono uscito dalla piscina alla fine della frazione di nuoto come un serpente, strisciando e trascinandomi sul bordo come un grasso coccodrillo. Ed io che pensavo non mi avesse visto! Che te lo dico a fare?: varie serie di 20 spinte dal fondo vasca prima in acqua bassa e poi in acqua alta, cosi', tanto per vedere se famigliarizzo con il gesto. Poi -immancabilmente- visto che il refrain e' "potenziamento innanzi tutto", balzi e piegamenti sulle gambe, insieme e su una gamba sola (a bordo vasca, esposto al pubblico ludibrio). Con i quadricipiti e i bicipiti femorali che urlavano. Nel mezzo quei 1600 m di nuoto che aiutano. Alla fine mi tremavano le gambe...

martedì 10 luglio 2007

Totali

Consueti totali della settimana....

SWIM: 6025m
BIKE: 136.52 km
RUN: 5 km

SFR

SFR, Salita Forza Resistente, quell'allenamento di bici che aiuta a migliorare le prestazioni in salita. Era un bel po' che non ne facevo, e stamattina, dopo la gara di domenica, ed il potenziamento di ieri in palestra con il coach, mi e' sembrato opportuno testare eventuali progressi. Cosi' partito da casa ho fatto un po' di colli, via Gandino, via dei Sabbioni (costeggiando i Giardini Margherita), via Putti fino all'Istituto Rizzoli e poi in Via San Mamolo e su per Via dell'Osservanza, che di solito abbandono quasi subito per fare Via Petrarca e raggiungere Via Casaglia (luogo deputato per le SFR bolognesi) attraverso via Saragozza.

Oggi ho tirato dritto. Ho fatto il "muro di Bologna". Trattasi di 1,26 km con una percentuale media del 9,9% (max 14,5%). Dapprima con un allegro 34-21, poi verso la fine anche il 34-27 era troppo duro, ma ce l'ho fatta. Bene, benissimo. Anche perche' non mi reputavo in grado di farcela. Da li' preso il tempo per il "Trofeo della Tajadela", senza troppo glorificarmi, ho preso via Gaibola, via del Genio e sono arrivato su Via Casaglia.

Ho effettuato le mie 4 SFR di circa 2 km, 2 seduto (50-17 e 50-15) e 2 in piedi (50-16 e 50-14) sempre con buona cadenza (intormo alle 40 rpm) , precedute e seguite da 2 salite in agilita' (34-27) a 85-90 rpm. Infine la salitona in agilita', via del Genio, 1,62 km al 9,2% medio. Stasera a nuoto affogo.

lunedì 9 luglio 2007

Sprint di Maranello (MO)

Davanti alla Galleria del vento della Ferrari c'e' il Centro Sportivo Polivalente di Maranello, sede del Triathlon Sprint omonimo (memorial M. Selmi), cui ho partecipato ieri. Io odio gli Sprint. Non esiste nello sport una gara piu' condizionata dai particolari: se non ti si infila la scarpa da correre in un attimo, perdi venti posti, come minimo.

Poi, come ripetiamo spesso noi Ironmen, non incominci neanche a sudare che e' gia' finita. Un'oretta, o poco piu' (beh, io un bel po' di piu'). Ecche e'? Una gara questa? Ma diamine.... Pero' fa rank, fa classifica, e aiuta la squadra e allora si fa anche questo Sprint. Eppoi era gara sociale.

Partito di buon ora con una compagnia speciale, il coach e Roberto "trirobi", incastonate le 3 bici nel baule dal coach in una quadretto di arte moderna, senza che i sobbalzi del Pajero potessero turbare quest'opera di artigianato sportivo, in fretta raggiungiamo Maranello, e trovato un parcheggio nei pressi del centro sportivo, in men che non si dica eravamo in corsia per la tonnara dei 725m. Che in una vasca da 25m gridano vendetta. 29 vasche a cazzeggiare fra botte e spintoni e incroci spacca ossa, poi uscito in 15 e 34 mi accodo (non senza qualche insulto del coach per aver perso 10 secondi 10 ad infilarmi il GPS) a Balestro ed uno del Ce.MS Piacenza, con cui collaboro fino allo strappo di Gorzano (km12), dove -immancabilmente- le mie qualita' di non scalatore emergono tragicamente ed in breve arranco.

Vengo raggiunto (e sverniciato) da Alessandro Tassi e Luciano Luppi, due volpi a pedali, e il secondo dei quali, dopo lo scollinamento, raggiungo in discesa fatta a rotta di collo. Smessi i panni del ciclista in 40' e 33", la mia gara era -praticamente- finita. Era infatti dal 16 giugno che non correvo a causa dell'infortunio e mentalmente ero pronto a farmi passare anche dalle famigliole a passeggio per il centro. Pero' con corsetta furtiva (andata in salita attorno ai 6 al km, ritorno in discesa ai 5 e mezzo) riesco a fare i 5km in poco meni di 28 minuti, correndoli tutti (ed e' gia un evento). Insomma, 169imo su 189, "caccia via".

sabato 7 luglio 2007

Nuotata fuori programma

Oggi dovevo stare a riposo, ma l'invito del neo IM Finisher Stefano mi ha convinto. Ed infatti alle 11.00 ero alla spiaggia 75, che lo aspettavo per partire, armato di mutone. Una nuotata di circa 2 km, frammezzata da pause in cui lui mi aspettava, perche' da buon bagnino romagnolo e' anche valente nuotatore marino. Il ritorno sulla spiaggia di buon passo, a rinverdire il suo Im Switzerland appena concluso e il mio (anch'esso primo e a Zurigo), finito 3 anni fa.

Per il resto ho un colorito rosso tendente al viola, Carla ha guidato il Pajero fino a casa, e domani faro' lo sprint di Maranello.

venerdì 6 luglio 2007

E' tornato, e' tornato!

Il coach e' tornato. Ed e stato devastante.
Partenza in bici con 6 cambi di ritmo, in Val di Zena (specifico: vallonata), dal km 3 fino a Zena (km 15). I primi 500m andavo (37, 38 kmh...), poi cioccavo. Ed erano dolori. Mi passava e mi imponeva di stargli a ruota (ai 41!). Altrimenti urla belluine. Poi salita fino a Zula, ma non per la comoda (?) seconda salita che si fa nella Dieci Colli, su per il drittone. 880m all'11,2 % di media con punte del 14,7%. Siamo sulla Futa: a rotta di collo fino a Pianoro (altre urla, vado troppo piano -64,1 kmh- in discesa...), su per via Riosto, sempre troppo piano, secondo lui. Il cuore a 166, c'avevo, io. Sullo scollinamento rilancio e a tutta in discesa -mi fa- 50-12 in piedi sui pedali, cioe'. Arrivo morto a Botteghino: non basta. Cazziatone: perche' in discesa avevi il 50-15? Devi mettere il 50-12, poi semmai scali!
Finita? Macche'! Via in pianura per esercizi di monopedalata: il tallone e' sempre troppo alto (anziche' parallelo al terreno) e la mia pedalata non e' rotonda. E allora prima sinistro, poi destro, dal 34-17 in su, fino ad un delirante 34-27 con i quadricipiti ed i bicipiti ad urlare piu' di lui. Che alla fine mi fa:
Frankie, fai schifo. Sei peggiorato.... Dobbiamo lavorare, lavorare lavorare....
Un tranquillo venerdi di terrore.

giovedì 5 luglio 2007

Simpatica idea

Un triatleta blogger (nonche' IM, maratoneta, granfondista.......) Marco, per la precisione, ha lanciato l'idea di Triathlon "home made", senza patemi di rank, classifica o altro. Inutile dire che approvo, pero' la locazione (lago Maggiore o giu' di li') penalizza di molto una partecipazione globale (credo) anche se da quelle parti ci si mette un attimo ad accordarsi.

E lungi dal voler fare concorrenza, mi butto anche io lanciando l'idea "mi alleno per un IM facendo un IM" in quel di Riccione. Naturalmente la cosa avrebbe il sapore del Rave Party, cioe' ci si trova alle 6 e mezzo di mattina davanti al bagno X (non dieci, ma ancora da definire) il cui bagnino si presta (piu' o meno) gentilmente a fare opera di sorveglianza della T-Zone, partire alle 7 per un 3800m (a spanne) di nuoto, poi fare un 180 km in bici rispettando il traffico (percorso definito ma non segnato e/o protetto) e 42,195 km di corsa sul lungomare. I ristori sono le fontanelle dei paesi (bici) e i rubinetti delle docce dei bagni (maratona).

Il tutto ovviamente in allegria, basandosi sull'onesta' del singolo, perche' non ci sarebbero chip a comprovare la giustezza del percorso.
Per l'esperienza che ho la data migliore e' il 15 agosto, quando tutti piu' o meno sono gia' in vacanza e il traffico ridottissimo (ricordo un giro in bici in assoluta solitudine sulla Via Emilia) riduce al minimo i rischi in bici, di corsa poi sarebbe divertente per il traffico umano, ma senz'altro le conseguenze di eventuali scontri sarebbero minori.

Boh, io la butto li'.

Ironman attitude

Cosa ci vuole per finire un Ironman?

Allenamento? Si, ma non basta. Ho visto atleti preparatissimi mollare dopo la bici, a meta' della corsa, non riuscire a finire cio' per cui si erano preparati da mesi. Un Ironman e' difficile non tanto fisicamente (almeno, se uno vuol arrivare in fondo decentemente) perche' -in fondo- in 17 ore si puo' fare un'ottima bici (180 km in 5 ore e mezzo/6) e camminare tranquillamente (o corricchiare) per 42 km. O fare come me, 7 ore in bici e 5 ore e mezzo di corsa. Aggiungete l'ora e venti di nuoto e i cambi, ed avrete un Ironman finito in 13 ore e mezzo /14. Due o tre ore abbondanti sotto il limite. Perche' allora c''e sempre una percentuale di atleti (escludendo i PRO, i poco allenati e chi non sia compreso nel novero dei fisicamente non pronti) che non finisce un Ironman?

Non hanno l' Ironman Attitude.

L'atteggiamento Ironman. L'occhio della tigre, il pelo sullo stomaco, una capatosta, due maroni cosi'. Chiamatelo come volete, credo che il concetto sia chiaro. Perche' gia' per fare 3800m a nuoto (152 vasche in piscina da 25m, provare per credere), la maggior parte dei quali fra calci pugni e spintoni, in una vera tonnara, poi fare 180 chilometri in solitudine, senza la possibilita' di farci tirare dal gruppo per riposarci un attimo, spesso combattendo contro il vento, il caldo o il freddo. Ed infine, correre per 42.195 m sotto un sole cocente (o un vento gelido) e contro muscoli che gridano e implorano pieta'. E una vocina che ti dice "Ma chi te lo fa fare?" e' sempre li', a volte assordante. La forza per finire un IM e' tutta li'. Mettere a tacere quella vocina. Anche quando senti che non ce la fai piu' trovi (dove?) la forza di fare un altro metro. E ancora un altro. Fino alla fine. A quel punto te ne freghi del tempo, degli amici, dei compagni, di tutto. A quel punto lo finisci per te stesso. Ed e' li' che l'Ironman ha raggiunto lo scopo (e tu l'orgasmo)

Perche', come dice Macca-McCormack, se lo finirai -anche nelle peggiori condizioni- sarai comunque contento, ma se abbandonerai, il rimpianto per non averlo finito ti perseguitera' sempre. E sara' una cambiale che allo stesso punto, allo stesso chilometro, ti presentera' il conto. E sara' sempre piu' difficile superarla.

mercoledì 4 luglio 2007

Non sono pronto!

Con nonchalance stavo spulciando la lista degli iscritti all'IM di Francoforte del 2008, quando l'occhio mi e' caduto sulla mia categoria di appartenza. M45. Come M45? Diamine ma no! Io sono un M40.... Poi ho fatto i conti, sono un 1963, Maggio, 1963... Eh, nessun errore: avro' 45 anni il 6 luglio 2008... Anagraficamente, solo anagraficamente.

Potenziamento?

Stamattina credevo di morire a fare quadricipiti (scusate, "Legs extension") con 20 chili, sia pure 4 serie da 20... Ma sono cosi' scarso? La domanda sorge spontanea, direbbe qualcuno, se poi anche 4 x 20 lombari hanno su di me un effetto cosi' devastante...
Oggi ho anche ricominciato a correre... oddio, che non si offendano i corridori veri: tapasciare, va'. 6 giretti intorno al campo sportivo sull'erba ed avevo gia' la fascia plantare col bollino rosso. E domenica ho pure lo sprintello di Maranello. Non escludo di ritirarmi dopo la bici (che con il nuoto intendo fare "alla morte")
Ieri sera "Ruggio" ha picchiato duro, come al solito, anche perche' in 4 i riposi non esistono, praticamente. Sappiate solo che dopo 4 x 50m Dorso-Delfino, 2 x100 SL ed 200m sempre SL (nuotato pacioccosamente in 3.20), altri 4 x 50m Rana-Stile e un 2 x 100m Dorso (massimo riposo 20") ero un bel po' cotto, e non era ancora finita!

Infine in poco piu' di 24 ore i 2500 posti disponibili per l'IM di Francoforte sono stati bruciati. Qualche speranza (per chi volesse) a Gennaio 2008, online. Ma pochi pochi. Certo che se questa non e' trifebbre....


martedì 3 luglio 2007

Aggiornamento

Tanta e' stata l'emozione per essere riuscito a riscrivermi a Francoforte che ho dimenticato il caro blog. E quindi, dopo 3 ore faticosissime (il server continuava a dare risposte negative) intervallate anche dalla seduta di tecar, alle 18.01 sono diventato un partecipante dell' IM Francoforte 2008, per la modica somma di €442,50 (comprensivo di assicurazione in caso non potessi partecipare). Ecco, questo e' l'aspetto piu' "antipatico".

Che partecipare ad un evento (quale e' l'IM) sia costoso, ci sta, ma che ogni anno il costo puro di partecipazione aumenti di un 7/8% un po' scoccia (3 anni fa a Zurigo pagai 300 euro scarsi!). Perche' comunque sul luogo ci devi arrivare, e come minimo una notte, se non due (alcuni IM non permettono la registrazione il sabato) ce la devi passare sul posto, e ci devi mangiare. Quindi gia' ti sobbarchi un discreto costo di di base. Se poi ci aggiungi che quei 400 euro (grossomodo e' il costo medio, perche' negli USA il cambio favorevole abbassa a €360/380 i 400/450 dollari richiesti) insomma, non rendono l'IM una gara economica. Si, e' vero, Pasta party, Award party (spesso a buffet), medaglia, diploma e maglietta sono omaggio, pero'... Vabbe', tanto anche gli IM alternativi non costano tanto di meno.

Comunque, stamattina ero pronto per fare chilometri e chilometri (ovviamente in bici) ma complice la distanza, il traffico, un benzinaio chiacchierone (ed anche il match point di Alinghi...) ho dovuto fare di necessita' virtu' e fare un giro di 55 km fino a Zocca salendo da Guiglie e scendendo da Monte Ombraro, scoprendo lo strappetto di Mercatello (che da Castelletto di Serravalle porta a Castello di S.) e ritornando a Garofano dove avevo posteggiato l'auto.

Quindi piu' tardi andro' in piscina per completare la giornata. Intanto io ed il Pajero cominciamo a conoscerci, ed e' un abisso rispetto al Pajero Sport che avevo prima, intanto come confort di guida. Che a dispetto del fatto che doveva essere piu' stradale, lo Sport era durissimo, e la mia schiena era sempre dolente. Poi -in generale- pur essendo un diesel, e' molto meno rumoroso, il motore risponde bene alle accelerazioni ed il cambio automatico e' morbido e immediato. Il navigatore parla troppo ma basta non accenderlo. La consolle centrale ha anche la radio (RDS), il lettore mp3 ed anche il lettore DVD, purtroppo non funzionante durante la guida. Last, but not least, la bici ci sta alla grande.

domenica 1 luglio 2007

Giornata di mare.

Stamattina ancora gambe legnose, quindi saggia decisione di rimandare a domani, lunedi, un'uscita di bici, che potra' anche essere un po' piu' lunga, visto che oggi dovevamo pure tornare a casa. E allora spiaggia, con minima nuotatina in mare (ho dimenticato gli occhialini e il mare irrita...), per mitigare il caldo.

Infine diamo i numeri.
In settimana
ho nuotato per 3900m
e sono andato in bici per 193,66 km
e ho corso.........correre? Cosa vuol dire correre?

che portano ad un resoconto mensile di giugno:
SWIM: 19,4 km
BIKE: 735,82 km
RUN: 29,44 km