A Fabio, 5 aprile 2009.

giovedì 30 ottobre 2008

Computers e sport

Oramai non si vive piu' senza un computer, anche piu' di internet. E queste macchine favolose che archiviano, traducono, calcolano, scrivono etc. etc. etc hanno una tecnologia in rapida evoluzione, tanto che in 3/4 anni ci si ritrova con un computer che va piu' lento di un bradipo timoroso. Ma le offerte si sprecano e quindi l'investimento per rinnovare la tecnologia e' -IN TEORIA- non molto dispendioso.

Ho chiamato il mio negozio di fiducia e gli ho spiegato che il mio computer oramai e' troppo lento, e che volevo cambiarlo. Nessun problema, mi fa, con una cifra sui 600 euro me lo portava a casa. Ok, ma il disco fisso, l' HD che c'ho su adesso te lo porto cosi' poi mi parte tutto come ora, no? NO, mi fa lui, devi reinstallare tutto, o quasi.

Eh? Ma stiamo scherzando? Possibile che non esista un modo per non perdere delle giornate per passare dati, reinstallare programmi (ma voi avete tutti i serial number sotto mano?) configurare porte, aggeggi esterni (avete mai provato a attaccare un nuovo Garmin al pc?), insomma un qualcosa che ti permetta di non perdere 3 anni della tua vita in pochi giorni??

Io credo che colui (o colei) che riuscira' nell'impresa di inventare quella cosa che permettera' di swappare l'hd attuale e passarlo su un nuovo pc senza che la macchina lo rigetti come un rene di sangue B negativo in corpo pieno di sangue zero positivo, diventera' l'uomo piu' ricco al mondo, anche piu' del deficiente che ha inventato un computer e un sistema operativo ma non il sistema di cambiare un computer senza dover rifare da capo tutto come il primo giorno con ilprimo computer.

QUINDI, per il momento, mi costa meno (in moneta, ma soprattutto in salute) tenere un pc lento piuttosto che perdere 7/8 giorni (perche' sui computer si sa quando si inizia a fare le cose ma non quando si finisce...) per reinstallare, configurare, fare riconoscere aggeggi ad un computer riottoso e per nulla collaborativo, sia pure veloce come la luce.

Oggi, anche oggi, ho corso. Le famose ripetute (la cricetata) da 2000m a passo 5.13/km (diventate un must). Oggi erano 5, e siccome il coach sta diventando famoso e richiesto, quindi dalle 13 alle 14 era preda di una decina di atleti della polportasaragozza assetati di skip, zoppogalletto, stertching e esercizi vari per migliorare il gesto tecnico al fine di economizzare la fatica e incrementare la velocita' di base (cioe': correre meglio per correre piu' veloci!), io ho fatto le ultime 2 ripetute in solitudine (tempi anche leggermente migliori del 5.13/km), dopo che per un'ora e mezzo mi ha osservato, corretto, dettato il tempo e guidato al meglio.

E oggi ho riprovato le Dyad 5 e tanto per smentire quanto detto ieri, oggi sono andate bene. Se riuscissi anche a capire i miei piedi... E domani, si nuota!

Il report della cricetata

mercoledì 29 ottobre 2008

Eppur continuo a correre

Ieri cross training. In bici 2 orette con Luca e tanta pioggia tornando a casa. Stanco piu' del solito, (e quindi ancora piu' piantato negli modesti avvallamenti della Val di Zena) ma -per lo meno- ho testato le nuove ruote Token 50 tubolare full carbon, mozzi in ergal, 1405 g il set trovato su ebay.com (in sostituzione delle Mavic SSL Carbon). Anche meglio delle Zipp, sembrano. E sono sempre in attesa (promesso per la prima settimana di settembre...) del telaio Colnago Flight...

In serata seduta di nuoto "tecnica" con Ruggio, con serie da 50m a pugni chiusi, mani aperte, braccio singolo, preceduta da 4 x 75m a stile come riscldamento, e seguito da 2 x100m a stile in corsia da solo (gli altri facevano gambe) con palette ed altri 2 x 100 stile con gli altri. 1500m totali.

Stamattina un'oretta di corsa (50' lenti e 10' a 5.05/km), testando le Dyad 5, che ho trovato un bel po' diverse dalle 4 (e quindi mi preoccupo) ma ho i piedi molto martoriati per dare un giudizio sereno. Comunque fino a 60 minuti i piedi reggono. Il problema e' che non ci faccio una maratona in un'ora.... Neanche mezza, in verita'... Vabbe', dai, a Reggio sara' una 42k a tappe...

lunedì 27 ottobre 2008

Finiti i canditi

Eccoci. Sono finiti i canditi, come diciamo qui, per dire che la festa e' finita. Poco prima del 16 km ed ero ancora fresco e con la gamba sciolta, ad un passo medio di 5.39/km (perfettamente in media) sebbene all'U-turn dei 10,50 km mi sia preso un minuto di relax camminando per mangiare un gel e bere un po' d'acqua, e nonostante il percorso fosse lievemente in salita (Virgin, Casalecchio nuovo municipio, via Canaletta, Parco Talon, lungo Reno strada privata Sapaba, e dentro la vecchia autostrada chiusa e ritorno, al 16imo km, dicevo, le fitte ai piedi, che fino a quel momento erano appena percettibili, anzi, neanche, in 100m si sono fatte insostenibili, costringendomi a rallentare il passo... poi a camminare... anche a sperare che passassero... ma alla fine su un blocco di cemento che nel fine settimana chiude la strada privata Sapaba ad appoggiarmi per estrarre i piedi dalle scarpe e massaggiarli. Pochi minuti, e via! poter ripartire, anche se per lo sconforto (ed anche uno strappo in salita nel Talon e dopo il ponte nuovo vicino al Municipio) ho camminato altre due volte. eppure 21,34 km senza fare una piega, se non fosse per i piedi.

Eccoci. Finiti i canditi. L'illusione di potermi permettere ancora dei lunghi s'infrange contro una realta' che parla chiaro. I miei piedi sopportano 15/16 km o 90 minuti. Dopo di che non ci sono santi, i dolori appaiono. Pazienza, tanto oramai a Reggio sono iscritto.

I 21 km di oggi

domenica 26 ottobre 2008

Fatica!

Non ricordavo quanto fosse faticoso correre (tanto)! Certo, continuo a nuotare (il martedi ed il venerdi), posso fare cross training con la bici, ma se voglio battere (ancora) Gianni su un terreno a me poco congeniale quale e' la corsa (per i noti problemi ai piedi) devo assolutamente applicarmi alla sola corsa. E allora via di ripetute, lunghi, medi, fartlek... fino alla data fatidica del 14 dicembre, ovvero della Maratona di Reggio. Cerco, anche, di fare allenamenti abbinati a ludico motorie/corse programmate (fortunatamente a Bologna e provincia l'attivita' in questo senso e' frenetica e le occasioni abbondano), sia per non annoiarmi sia per avere un certo stimolo, lo stesso per cui mi iscrivo alle granfondo.

Cosi', ieri, scovata una corsa a Calderara di Reno (la quarta edizione de "Camminiamo per la pace") io e Carla abbiamo partecipato a questi 6,7 km. Io (ma anche Carla) l'abbiamo corsa a manetta. Alla fine ho tenuto un passo di 4.53/km (Carla 5.40/km), cercando spingere al massimo. Certo, io ci ho corso una maratonina a questo passo, ma erano altri e bei tempi, allora (1 aprile 2007). Ma non mollo e piano piano il passo si fa sempre piu' veloce, e -soprattutto- meno tapascione.

Cosi' oggi ho seguito la tabella (per comodita' ho scambiato i lavori di domenica e lunedi) tratta dal sito di Mario Moretti che recitava un "1h e 30' lento" e ad un passo Carla (6.05/km) ho fatto (1h e 18' alla fine) con lei (e Marino, aggiuntosi per strada) i 12,71 km della Trotterellata di Sala Bolognese. Posso dire che non sono sfatto, e neanche stanco. Questa settimana ho solo corso, oltre 43 km (43,73 e 3400m di nuoto, per l'esattezza). Era un bel po' di tempo che non accadeva. Domani -poi- calo l'asso, con quei 21 km a passo 5.40/km. Ancora da fare.



4a Camminiamo per la pace - Calderara di Reno
29a Trotterellata di Sal Bolognese

sabato 25 ottobre 2008

Aula C

Mi ritengo una persona pacifica (anche se a volte non sembra) del tipo "Vivi e lascia vivere", ma ci sono situazioni in cui verrebbe voglia di aprire l'armadio e tirare fuori il mitragliatore di Rambo (si, quello che fa BUDDA BUDDA!) e a casaccio aprire il fuoco ad alzo zero. La finestra della mia camera da letto da su un cortile interno quindi -teoricamente- abbastanza silenzioso. Purtroppo meta' di questo cortile interno -cabedio, meglio- e' proprieta' della Facolta' di Scienze Politiche, su cui si affacciano uffici (4) e 3 aule 3. Ma anche, al piano terra, UNA finestra della famigerata Aula C. La facolta' di Scienze Politiche e' grande, sono tre piani di 2 edifici con grandi cortili interni e numerose aule (ricordate questo concetto).

Per anni c'e' stata battaglia legale fra me e la facolta' per le feste che finivano al sorgere del sole, allarmi che suonavano random, ma sempre nel cuore della notte, donne delle pulizie caciarone e sgarbate che facevano volare banche e sedie da un lato all'altro della aule (in un range specifico di tempo, sempre fra le 6.25 e le 6 e 55 del mattino), e il mio avvocato ha dato da fare agli avvocati della facolta', affinche' il mio riposo fosse disturbato il meno possibile.

Diciamo che da un paio di anni, quando cioe' la polizia ha svolto indagini a seguito di mia denuncia per l'ennesimo allarme notturno di durata illegittima, la situazione e' migliorata, con il solo allarme anti incendio a suono vivo (e non temporizzato, ma non connesso con i Vigili del Fuoco) e feste nell'aula C che terminano quando neanche la carrozza di Cenerentola torna zucca. Pero' con queste occupazioni degli ultimi tempi (anche se la scuola non ha pace da anni e ogni pretesto e' buono per fare casino) la preoccupazione che il patto non venisse rispettato e' alto.

Ieri sera, infatti, la festa e' durata piu' del previsto (fino all'una e mezza), con bonghi (ah, se scopro l'inventore...!) scatenati soprattutto vicino alla famosa finestra (aperta, ovvio, fa caldo di questi tempi) che da sul cabedio sotto la finestra di camera mia. Premesso che non ho la possiblita' di cambiare stanza, perche' l'altra lato della casa da sulla strada (Strada Maggiore, una delle piu' inquinate al mondo, non solo d'Italia) e oltremodo rumorosa per via dei lastroni che tanto piacciono al Sovrintendente ai Beni Artistici e per gli oltre 300 autobus -molti doppi- che ci passano quotidianamente, cio' che mi chiedo (ed ho chiesto, ovviamente senza risposta dalla Facolta') e': ma perche' cacchio 'sta famigerata aula C non la possono spostare altrove?

venerdì 24 ottobre 2008

E corro...

E 3. Terzo giorno (ieri) di corsa, o movimento simile, perche' la seduta, in quel dell'Antistadio (come ormai d'abitudine) e' stata piu' di esercizi specifici che di corsa. Dopo un breve riscaldamento abbiamo cominciato a fare diagonali un po' a zoppogalletto, un po' inserendo skip (basso e ad alta frequenza), sempre alternato a corsa. Purtroppo le mie capacita' in questo genere di abilita' e' pari a zero e il coach non ha lesinato urlacci. Ma la mia mente non riesce a comandare al fisico di fare certi esercizi. Infine 20 minuti di fartlek (2' di passo medio e 20" di passo veloce), con una postura migliore del solito, anche se tutta sbilanciata a destra. Sono ritornato alle Dyad 4 e i piedi sono rinati.

Ma sebbene questa seduta sia stata "tutto sommato" leggera, stamattina sono assolutamente distrutto. E allora relax (con nuoto in serata). Ieri, tra l'altro ho fatto una seduta all'antica, perche' dimenticato il Forerunner 305, non avevo strumenti per sentire il passo, il cardio, la distanza etc. Bruttissimo. Non riesco piu' a fare una seduta di allenamento (neanche una gara, in verita') senza avere sotto controllo i dati! Non arrivo al punto di non fare la seduta se non ho gli strumenti, ma non mi sento a mio agio, per nulla.

Ieri ho risentito con estremo piacere Lucianone da Bergamo (a volte dimentico le buone maniere ed il buon vivere trascurando cosi' i buoni amici lasciando che siano loro a cercarmi, ma -credetemi- non vorrei mai che accadesse ma non lo faccio apposta e mi sento malissimo, quando avviene) il quale mi ha ricordato che devo andare (con Carla) a Bergamo a trovarlo (lui e la deliziosa moglie) e non solo per prenderlo in giro bonariamente perche' l'ho battuto a Klagenfurt.

Infine, l'amico Angelo, che ieri mi ha scritto con la seria, ferma e inderogabile decisione di allenarsi per finire un ironman. Ha appena concluso la maratona di Carpi (e bene, per essere la prima esperienza) nuota gia' con un pescecane e sulla bici ha gia' fatto progressi. Insomma, il morbo ha gia' attecchito, ora si tratta di curarlo, e quindi, la miglior cura si chiama iscrizione ad un ironman, seguita da pianificazione di allenamenti duri e costanti e da un volonta' di ferro (senno' che ironman saremmo?). Evviva, l'ironfrankie blog ha colpito ancora. Mi sento il cupido degli Ironman...

mercoledì 22 ottobre 2008

Senza tregua

Ci do dentro con la corsa. Anche oggi (da tabella). Un'ora e 10 di corsa lenta, e seguendo il sentiero lungo il Savena dal Parco dei Cedri sono arrivato alla Ponticella, mi sono perso, ho fatto un po' di deviazioni, ed infine ho ritrovato la strada. Nel durante, 3 volte ho inciampato in radici semi nascoste, su una sono andato quasi lungo disteso, per il resto la conferma che per me i terreni un po' accidentati (ma appena appena) sono ostici. Inoltre, ma gia' lo sapevo, le scarpe usate non erano adatte (sia pure Glycerin 6) e i doloretti ai piedi sono arrivati inevitabili.

La tabella prevede anche dei lunghi (per me lunghi sono gia' oltre l'ora...) che sostituiro' (meteo permettendo) con uscite facili (ma lunghe) in bici. Il fiato non mi manca, ma temo che i miei piedi non reggano una preparazione di una maratona "seria", e quindi propendo per un'attivita' complementare. Di certo faro' la mezza maratona di Calderara il prossimo 2 novembre, forse un'altra verso la fine di novembre, ma non certo distanze superiori.

Nel frattempo si parla e si programma il prossimo anno, e per il mezzo IM di Montecarlo (settembre) sembrano esserci adesioni inaspettate, quali quella del mio fratellone Gianluca, grande interprete di distanze brevi, ma adesso ha un cognato che gli sta istillando il tarlo. Poi con il grande Gianni Pastorelli (con cui incrocero' le scarpette a Reggio) sembra che ci vedremo spesso nel 2009: ci sfideremo anche all'Elba, l'unico triathlon su distanza ironman italiano. Spero, ovviamente, nel risultato di Francoforte (dove ho avuto la meglio io), piu' che in quello monegasco (dove invece lui mi ha dato una sonora lezione).

Il lento di oggi

martedì 21 ottobre 2008

Finche' c'e' la musica...

...tocca ballare, no? Si dice cosi', mi pare. E allora, visto che il prossimo 14 dicembre partecipero' alla maratona di Reggio, e finche' i piedi non fanno male, corro. Quindi stamattina, lasciata in garage l'amata (?) bici, in tenuta da corsa mi sono recato al CUSB. Su un sito di runners (non ricordo quale) ho confezionato (pur avvertendomi che 8 settimane sono poche per praparare una maratona) una tabella dove oggi risplendeva un bel lavoro in pista: 30 minuti di riscaldamento e 4 x 2000m a passo 5'13" con riposo di 3'. Diligente, mi sono messo a cricetare nell'anello, dopo il riscaldamento nei dintorni (dove un frizzante Pesco mi ha asfaltato superandomi a velocita' supersonica: e non aveva neanche il fiatone!): 10'21", 10'10", 10'19" e 10'18" ciascun 2000m, un po' sotto il tempo richiesto, ma mi sentivo bene. E alla fine mi sono anche divertito a parlare con il custode croato del campo che per scommessa dovra' fare una marcia di 5 km (e se non ho capito male anche in un tempo molto basso...).

In serata seduta di nuoto, con 100m riscaldamento, 4 x 100m stile (20" rip), 6 x 75m (50m dorso e 25m rana), 50m sciolti e 3 x 4 x 50m a stile con 15" riposo fra i 50 e 1' fra le serie. a chiudere 100m sciolti.

La seduta di corsa

Qui sotto una mia foto di schiena con il Greguràtt e Mirko, triathleta della Polisportiva nel briefing che ha preceduto la Tre Monti.


lunedì 20 ottobre 2008

Totali settimanali

Che mi dimentico, poi...

29 sett - 5 ott:

SWIM: 4400 m
BIKE: 144.23 km
RUN: 12.79 km

6 ott - 12 ott:

SWIM: 3400 m
BIKE: 210.68 km
RUN: 25.02 km

13 ott - 19 ott:

SWIM: 3350 m
BIKE: 39.7 km
RUN: 25.71 km

domenica 19 ottobre 2008

Tre Monti

Non ho ancora capito se sono andato bene o meno. Cioe'... 15,4 km con oltre 540m di dislivello in 1.23 e spiccioli. Camminando, anche. Pero' forte i primi km, quelli dentro il circuito. Mah... Poi alla prima salita sensazione di vuoto (o troppo pieno?) nello stomaco e cosi' un po' ho rallentato. Poi sta salita che non finiva mai.... E discesa. E ancora su, fino al GPM. Giu' a rotta di collo e un altro monte, quello che mi ha ucciso. E di nuovo dentro all'Autodromo. 15,4 km belli tosti.

Passo 5.24/km, non bene, non male, speravo meglio, in verita'. Oddio, ho camminato in salita, in discesa non sono un fulmine... I percorsi vallonati non li digerisco in bici, figuriamoci di corsa... Vabbe', prendiamola come e' venuta, in fondo era la prima volta che facevo questo ostico giro, e non mi sentivo al meglio. Ottima la prestazione di un prestante Greguràtt che e' salito fin qua dalle amate terre di Romagna, fresco iscritto del Porta Saragozza ha subito fatto capire che c'e': 4° di squadra. 1.08.38 e ne aveva ancora, dopo, andando a riprendere sul percorso la moglie, mia moglie e aspettando me sul traguardo. Beh, per uno che sabato si fara' 70 km in un ultra trail questi 15 e mezzo saranno sembrati poco piu' che una passeggiata, ma molti erano stravolti, compreso il coach che e' arrivato 27imo (e quinto di categoria).

Alla fine un gran bel pasta party alla tenda del Porta Saragozza (come sempre un grazie a Piero, Corrado e Michele), con salumi, formaggi, pane e dolci , il tutto innaffiato da vino di qualita'), che ci ha ritemprato e ristabilito, permettendoci di affrontare il viaggio di ritorno in condizioni quasi normali.

Ringrazio, last but not least, tutti quelli che sul percorso mi hanno riconosciuto, salutato, incitato e che mi hanno detto di leggere questo blog.

La Tre Monti nel dettaglio

sabato 18 ottobre 2008

70.3 Monaco, le foto

E finalmente anche il DVD delle foto e' arrivato... Eccone una selezione.

Mass start!

Con vista della spiaggia del Larvotto


In azione in bici

Prima di un tornante

Saliamo...


A buon punto nella corsa
Rettilineo finale
Arrivo, arrivo..
Eccomi, stanco ma non distrutto


Raggiante medaglia al collo

La bomba

Ieri sembrava una di quelle giornate in cui non doveva succedere nulla. Saltata, infatti la corsetta mattutina per i postumi di quella del giovedi', la giornata 'e filata liscia fino alla sera, con seduta di nuoto a base di ripetute a stile, prima aerobiche (8 x100m a 2') e poi lattacide (10 + 8 x 25m progressione interna). Un po' di misto prima e un po' di sciolto dopo. Neanche la cena, offerta da mia madre, che ha riscoperto (e sono dolori!) la vena culinaria, a base di tortino di patate, prosciutto e fromaggio e verdure grigliate, non e' degna piu' di una citazione.

Mentre leggevo la posta elettronica, pero', sentivo gia' la puzza di bruciato. Il buon Greguratt mandava a me e ad Alessandro le novita' sulla CCC (parte della circumnavigazione del Monte Bianco). La prima e' che ci si deve qualificare anche per fare la CCC, ovvero entro il termine delle pre-iscrizioni (dicembre) alla CCC si deve avere completato un ultratrail qualificante (uno di quelli riportati sul sito). La seconda conteneva il link a dette corse, e la terza un articolo sull'Ultra Trail del Monte Bianco.

Premetto, prima di proseguire, che dette corse si' mi piacciono, e in futuro mi piacerebbe provarne (una), ma che al momento sento poco mie, cioe' non mi sento pronto per affrontare salite e discese piu' o meno ripide, piu' o meno disastrate (parliamo di sentieri e cavedagne). In passato, tutte le volte, poi che ho affrontato percorsi un po' disastrati mi sono sempre o trovato con il culo (ma anche la faccia) per terra o a dover lasciare il passo a gente piu' abile di me. E' uno dei miei limiti fisici, ma ilmio cervello fa molta fatica a valutare la profondita' dello spazio.

Quindi, prima di affrontare un percorso di 40, 50, 70, o piu' chilometri in mezzo alla natura, devo provare a fare qualcosa di piu' (molto di piu'!) semplice. Anzi, fare qualcosa, dato che sono parecchi anni che non mi avventuro in qualcosa che non sia -se proprio devo- un salto di fosso.

Ora come ora ritengo che gli Ironman siano le gare che mi diano il massimo del godimento, fisico e mentale. Non so come spiegarlo, magari qualcuno mi crede pazzo, ma io preferisco fare un ironman (anche 2) piuttosto che un trail. Penso che ci sia la stessa differenza fra chi adora il campeggio (il trail) e chi preferisce l'hotel, sia pure un 2 stelle (l'ironman).

Il buon Greguratt, che e' peggio di un gatto attaccato ai maroni (detto nel miglior senso possibile e in grande amicizia), dopo le mie obiezioni via email (ovviamente io non ho gare qualificanti per una CCC), mi ha telefonato e mi ha apparecchiato questo trail di 70 km in Liguria la prossima domenica. Ovviamente di getto mi ci sarei buttato, ma con una sana dormita e lunga pensata, notturna e mattutina, con serenita' dico che NO, non mi iscrivo a questa ne' -per il 2009- alla CCC (eh!, lo scopo finale poi era questo). La mia prossima stagione e' grossomodo delineata, con qualche Ironman, qualche mezzo IM, qualche bella granfondo e qualche triathlon, e per pensare ad una cosa di questo genere ci sono troppe incognite e cose da preparare. Diverse, soprattutto.

I miei piedi, poi: al momento sono abbastanza silenti, ma appena correro' un po' di piu'? Per questo, sono gia' sono angustiato perche' devo preparare e affrontare una maratona il prossimo 14 dicembre (sia pure con lo spirito Ironfrankie)...

giovedì 16 ottobre 2008

Corsa...

Oggi ho ricorso. All'Antistadio, con il coach. Per la gioia del PieroPres, e di altri podisti (Michele, Marco, Patrizia...) della Polisportiva. I quali si sono divertiti un mondo a vedere l'Ironfrankie podista rantolante (a 4.30/km) ed uno a fianco (il coach) che parlava tranquillamente, addirittura in certi momenti correva all'indietro (sempre a fianco a me) per vedermi e correggermi i difetti, con nonchalance, senza alcun cenno di fiatone. Io a 168 bpm e lui 100, se li aveva. Dopo il riscaldamento, quello che doveva essere un progressivo, di una ventina di minuti (concluso con cazziatone galattico perche' a 20 metri dallo stop mi sono fermato) e 4 diagonali del campo migliori del solito.

Un po' di chiacchiere su scarpe, Tremonti, e un buon allenamento. Niente di piu'. Morale: i piedi, sembrano ok al momento, e questo e' quello di cui ero piu' preoccupato. Domani mattina ci do' un'altra botta con una bruciagrassi, e poi vediamo. Il fiato non va malaccio, se sto sui 5/km, sotto questa soglia divento patetico. Postura non malissimo (un po' a punto interrogativo...), considerato che era tempo che non correvo con il coach. Peso. Beh, che debba calare e' una vita che me lo dicono, ma se voglio fare Reggio, mi sa che devo calare un po' di chili. E qui sara' dura...

La seduta

mercoledì 15 ottobre 2008

Fregato.

Lo sapevo. Quel marpione di Gianni mi ha buttato l'amo un'altra volta. Ed io ci sono cascato. Fra un discorso ed l'altro mi ha detto che lui andra' alla maratona di Reggio, e che (parole sue) sarebbe bello farla assieme, cosi' lo aiuto a superare i 25 km, che per lui sono sempre un problema (negli IM, perche' a Carpi e' andato alla grande...) Dal perche' no all'iscrizione ci manca poco. Oltretutto anche il Greguratt (che domenica salira' a Imola per la Tre Monti) non lo ha escluso (deve solo avere l'ok del Costa) e quindi eccomi fregato a 8 settimane dall'evento. Oddio, non e' che mi preoccupo, il fondo ce l'ho, magari riesco a migliorare anche l'orribile 4.44.11 di Roma 2006 (ma con gia' forti dolori ai piedi), sempre che i miei piedi rimangano buoni. E' la sensazione di essermi cacciato in trappola, ancora, che mi disturba.

Lunedi, intanto, ho riposato. Ieri ho (solo) nuotato alla Record e da tre anni a questa parte per la prima volta hanno stravolto le corsie, con promozioni inevitabili e migliore distribuzione dei nuotatori. Un bel 1700 (in 45', con riscaldamento e sciolto finale) con 3 serie di 200+150+100m a stile con riposo di 20", precedute da 8 x 25m misti a 45". Siccome ero capofila mi sono fatto un mazzo tanto, ma va bene lo stesso. Anche Carla e' stata promossa (ed era ora!) ed ha cambiato tutor, piu' vasche meno esercizi.

Oggi con quel masochismo che ci appartiene a noi atleti mi sono imposto in solitudine 10 ripetute di sfr con scalata a due mie bestie nere, strappi corti ma letali: Parco Cavaioni da Casaglia (150 m al 16% dove spesso ho meso il piede a terra) e Monte Donato, lo strappo finale della Dieci Colli (100m al 20%), che oggi ho domato quasi diritto (e non zigzagando come un ubriaco). Nonostante i 300 km in bici della settimana scorsa ho i quadricipiti dolenti. Molto soddisfatto perche' non ne avevo nessuna voglia.

Nel pomeriggio visione di Rocky, l'ultimo della serie. Bello, ma tocchera' farci un post dedicato.

La seduta di bici odierna

lunedì 13 ottobre 2008

Grande Paolo!

In una gara gia' dura di per se', come puo' esserlo il Campionato del Mondo di Ironman a Kona, Hawaii, resa ancora piu' dura quest'anno da un mare non calmo, una bici ventosa, un'umidita' fastidiosa ed un caldo anomalo. No, ancora non era abbastanza per uno stoico Paolo Corinaldesi, che con una costola incrinata da un calcio durante una seduta di nuoto in settimana, finiva la prova in 11.44.00 (1.29.14 il nuoto, 6.03.13 la bici, 4.02.22 la maratona).

Grande, grandissimo. (Onorato di averti prestato un po' delle mie balls)

domenica 12 ottobre 2008

E difatti...

...ho pedalato ieri mattina, con quell'ossesso di Roberto. Giro "normale", mi dice. Due orette: Stadio, pianura fra la Via Emilia e la Bazzanese, San Lorenzo in collina (da Ponte Ronca), Calderino, Mongardino, Monte Capra, Eremo di Tizzano e ritorno allo Stadio. Percorso a me osticissimo, cambi di ritmo continui, salite a strappi e mai un attimo di pace: bene, se non ci fosse lui io non li farei mai. Mongardino, poi, la mia bestia nera. Da qualunque lato la prenda, Sasso, Calderino, Medelana o Monte Capra... non la digerisco mai. Tutti noi abbiamo una salita di questo tipo, personalissima (conosco gente che Mongardino la ama alla follia...) che puo' non essere la piu' dura, la piu' lunga la piu'.... Non sai perche' ma quella salita li' per te e' la peggiore.

...nel pomeriggio siamo andati all'11a edizione della "C'era una volta" di Pianoro, con camminata sulle strade della Galaverna, quindi salita, un po' di cresta della collina, e discesa a rotta di collo. 6 chilometri e 3/4. Giusto per rovinarmi la schiena. Due pasticche di Orudis e...

...stamattina di nuovo pronti via! al Circolo Benassi, Camminata LungoSavena. Non inganni il nome, in realta' si saliva fino alla Croara si costeggiava (salendo ancora) la collina e si ridiscendeva alla Ponticella. La mia schiena domani mi ringraziera'.

Vi abbiamo presentato: "Un fine settimana di un similtriathleta a riposo"

L'uscita in bici
La Du pas par Pianor
La Camminata LungoSavena

venerdì 10 ottobre 2008

Promesse di marinaio

Avevo detto (5 ottobre o giu' di li'): dopo la Noberasco mi riposo, stacco la spina, non faccio piu' nulla, ma solo divertimento... La promessa del marinaio. Questa settimana sono gia' uscito 2 volte in bici e domani facciamo 3. Ho corso giovedi, correro' (probabilmente) sia domani pomeriggio che domenica mattina... Ho nuotato 2 volte. Alla faccia del riposo, dira' qualcuno, chissa' quando si allena sul serio... (beh, sul serio e' una parola grossa, diciamo quando ho un ironman a cui pensare). No, e' che in questi giorni il tempo e' migliorato... la voglia di provare nuove salite... mah. Vabbe', mica mi fa male. Eppoi non si puo' staccare del tutto.

Quindi stasera altra nuotata, un bel 1700m in 45 minuti. Domani, dicevo, altra uscita in bici. Nella Colnago ho messo la guarnitura 53-39, togliendo la 50-34, dopo i numerosi chilometri fatti con la Specialized (che ha il 53-39), perche' mi trovo meglio. Sara' che io e l'agilita' non ci piacciamo troppo, ma adesso preferisco tenere un cambio piu' potente.


giovedì 9 ottobre 2008

Il Gira

Il Gira altri non e' che Federico Girasole, icona del triathlon bolognese, da venti anni sulla breccia. Domenica, a 38 anni, ha conquistato il suo terzo titolo italiano su distanza Ironman (3,8 km a nuoto, 180km in bicicletta, 42,2 km di corsa), all'Isola d'Elba, tradizionale sede dell'unica prova su tale distanza.

Lo vedi, Gira, che i tuoi percorsi sono questi e non Almere?

Un po' e' anche colpa sua se sono qui, ora.

Con affetto,
Ironfrankie.


Incredibile!

Sono sopravvissuto! Addirittura oggi mi sono regalato un'oretta di corsa all'Antistadio con il Pieropres e Company... 20 minuti di riscaldamento, 3 x 1000m tra i 4.30 e 5.00/km, e un'altra corsetta per tornare al Circolo Tennis Virtus che mi ha ospitato grazie all' amicizia del Pieropres. Mi sono sentito molto bene, nessun ricordo di doloretti strani al piedi che ieri mi avevano preoccupato... Mi sento in forma Ironman. Peccato che in questo periodo ci sia solo Kona, senno'...

Gia'. Sabato ci sara' Kona. La finale del Campionato del mondo di Triathlon. L'Ironman degli Ironman. L'unico IM cui non ci si iscrive, ma ci si va per merito. O per culo, con la Lottery. Come ogni anno anche io mi sono iscritto alla Lottery... Vabbe', prima o poi... Ma mi sa che sia piu' facile fare 6 al SuperEnalotto. Perche' chiaramente conquistare lo slot con una prestazione in gara... Oddio, c'e' anche l'asta su ebay, con gli slot in asta a circa 30 mila dollari... E anche questa via mi e' preclusa.

Ne approfitto per fare un grosso in bocca al lupo al primo bolognese che sara' in gara, Paolino Corinaldesi! Oltre agli altri che l'hanno meritatamente conquistato. Nuotate bene, pedalate forte e correte come il vento, ragazzi!

Il report della corsa

mercoledì 8 ottobre 2008

Oggi e' un altro giorno

Ieri sera ho sentito Roberto, "l'uomo che se non vede un 14% non sale neanche in bici", e mi ha detto che poteva uscire solo oggi. Va bene, ho detto io, tanto peggio di cosi' mica puo' andare: ho le gambe indolenzite in toto, cammino lentamente, faccio fatica a fare le scale in salita (2 piani, ma di quelli d'una volta). In discesa, pero' devo prendere l'ascensore, tanto i quadricipiti mi dolgono. Appunto, peggio di cosi'...

Il bello e' che ho proposto io il percorso, quindi non posso neanche lamentarmi piu' di tanto. Perfetto il connubio di intenti: io volevo fare una nuova salita (consigliatami dal Gambero) e Roberto voleva farmi vedere il pezzo su cui allenarsi senza traffico. Questo pezzo e' la vecchia autostrada fra Bologna e Sasso Marconi (arriva alla rotonda del casello autostradale dalla strada privata della Sapaba), che presto diventera' la Porrettana bis, ma intanto e' sbarrata da new jersey da scavalcare. In mezzo, 9 km asfaltati a tavola di biliardo, 2 corsie per senso di marcia, e possibilita' di girare senza pensare al traffico. Una manna.

La salita (definita dal Gambero -che se ne intende- "indigesta") parte dalla Porrettana a Pian di Venola, subito dopo il semaforo a destra ed arriva a Ca' Bortolami. Sono quasi 12 chilometri regolari, fra il 5 ed il 7 per cento, ma che non finiscono mai. Qualche strappo al 10/12%, ma corti. Una salita "alla francese". In effetti e' piuttosto dura, ma non posso dare un giudizio definitivo per via della stanchezza che mi porto dietro. Posso dire che oggi ci ho messo 54'.57" per fare gli 11,330 km e passare dai 149m del bivio della Porrettana ai 797m. della rotonda. Roberto si stava addormentando su una panchina, ancora un po' (e poi dice che non e' in forma, lui), in attesa che arrivassi.

Non contenti di cio', una volta scesi a Savigno, a quel punto, per tornare verso casa dovevamo farci o Mongiorgio o Monte Maggiore, e visto che Monte Maggiore la conosciamo, abbiamo optato per la scoperta (da parte mia) di Mongiorgio. Una salita che si fa dare del lei, anche se da questo versante e' piu' corta, se proprio non piu' facile (direi che Tiola fa piu' male). Ma a me oggi gia' un dosso innalzava i battiti di un bel po'. Oggi, poi, diciamo che solo una forza di volonta' ferrea mi consentito di farcela. E quella non si allena.

L'allenamento di oggi

Mi sono sempre dimenticato di postare i totali della settimana (scorsa), ed ora rimedio:

SWIM: 4400 m
BIKE: 144,23 km
RUN: 12,79 km

martedì 7 ottobre 2008

Legend

come potrei definirlo altrimenti (quello a sinistra)?



Questo (e l'autografo sul pettorale) e' il miglior ricordo della serata presso il Diadora Store giovedi scorso. Dopo il meritato riposo di eiri (anche se funestato da fastidiosi veleni), stamattina pronti via per un'uscita in bici con il coach, che doveva essere bella tosta. Il piano era Zena, Zula, Loiano, Monzuno, Monte Venere e ritorno per Badolo e Monte Donato.

Ma, ahime', le gambe erano recalcitranti, e gia' su per Zula arrancavo affannosamente. Arrivare a Loiano e' stato un pianto, un po' mi sono ripreso sulla fondovalle Savena (appurato che non sarei mai riuscito a salire a Monzuno) poi su per Botteghino la fucilata finale. Partito stanco arrivato morto. Ma dovevo farlo.

Innanzitutto per le mie dichiarazioni di domenica sera, eppoi perche' ho voluto provare una cosa diversa. Ovvero andare oltre un livello di affaticamento. Il risultato e' stato che il mio entusiasmo ha subito una brusca (e giusta) frenata, con il coach che mi ha preso in giro per tutti gli 81 km del giro, sebbene lui abbia gareggiato domenica scorsa, arrivando sesto (quindi non cazzeggiando) ma la mia forma fisica e' comunque sorprendente: in altre occasioni avrei mollato.

In serata infatti ho ulteriormente tirato, sottoponendomi ad una seduta di nuoto tutt'altro che leggera: 3 x 100m SL a 2.10, 4 x 150m stile con pull buoy a 2.30 e 6 x 100m stile a 2.00/1.50/1.45 a coppie. Sono uscito senza il minimo accenno di crampo e mi sono sentito molto bene.

Il percorso in bici

lunedì 6 ottobre 2008

Gossip

Mi meraviglio sempre quando qualcuno vorrebbe pontificare sulle cose che scrivo in questo blog. Non solo, ma riportando pezzi (ovviamente mai un post completo, ma solo cio' che serve, distorcendo o stravolgendo il senso del post) pretende di criticare cio' che scrivo, e soprattutto come. A parte che -poverino- spenderebbe il suo tempo meglio a curare delle piante grasse, io credo che su internet, ed in un blog personale nello specifico, ognuno scriva cio' che gli pare.

L'importante e' intendersi. Fin dal primo post (anzi, poi l'ho messo come sottotitolo, "gli sporloqui di un ironridicolo") io per primo mi prendo in giro, e nei limti accetto di esserlo da altri, se il tutto rimane in buona fede, senza fini offensivi. Fino al 1999 (e da vent'anni) fumavo 20 sigarette al giorno, sportivamente parlando ero zero, anzi sottozero, e l'unico sport che praticavo con assiduita' era mangiare, anzi ingurgitare quantita' di cibo incredibili, meglio se con le fattezze dolci o con il sapore inconfondibile del formaggio.

Da 5 anni a questa parte, volente o nolente (senno' a quest'ora ero cibo per vermi, insomma) la mia vita ha forzatamente (mica ero convinto del tutto) preso una svolta salutista. Ho smesso di fumare (e se i giovani sapessero quanta fatica ci vuole non comincerebbero neanche), ho regolato un po' l'alimentazione (mica del tutto, ma cerco di limitarmi abbastanza), ma soprattutto ho cominciato a muovere il mio fisico. Qualche corsetta, un po' di piscina... poi, come scrissi gia' a suo tempo, ho scoperto il triathlon. Solo 5 anni fa ho inforcato una bici dopo 30 anni, e piano piano ho cercato di migliorarmi, partendo da zero. Potevo io, da negazione dello sport (fisicamente ma soprattutto mentalmente) arrivare ad essere un campione? Neanche da dire... pero' migliorare si'.

Molto del merito dei miei miglioramenti (anzi, tutto) e' del mio coach e dei suoi insegnamenti, che oltretutto mi sopporta (come forse neanche io stesso riuscirei). QUINDI se nei miei post ogni tanto trascendo nel trionfalismo (e mica lo nascondo!), scusate, ma il blog e' mio e ci posto quello che mi sento. Riconosco -e lo dico io per primo- che essere felici per un 349imo posto fa ridere, e molto, uno abituato (?) ad arrivare nei primi 20, o 50... Ma appena due anni fa sarei arrivato 433imo, ovvero ultimo (ed e' successo).

Dovrei forse nascondere certe emozioni perche' a qualcuno da fastidio? Ma questo qualcuno si e' mai chiesto se -magari- ad altri queste emozioni piacciono? Io mica obbligo nessuno a leggere il mio blog, quindi mi fa un piacere se uno che si infastidisce a leggermi si astiene dal farlo, si vada a leggere quei blog tutti tette e culi. Anche e soprattutto si astenga dal riportare parti dei miei post.

Poi mi fanno ridere, alcuni di questi. Criticano il mio 349imo posto e pero' mica si abbassano a partecipare ad una granfondo, loro... o peggio, lo fanno da portoghesi... Scroccando ai ristori come se gli fosse dovuto. E poi si vantano di aver tenuto il gruppo dei... aggiungendo un "ma no, tanto io sono partito dopo, che vuoi..." Eh no, troppo comodo. Mettetevi in gioco, metteteci la faccia, mettetevi il pettorale, come faccio io. Che non mi vergogno di finire 349imo. Anzi ne sono orgoglioso perche' ho sentito di essere andato alla grande.


Ogni riferimento a persone o fatti NON e' puramente casuale, ovviamente. E se qualcuno si ritiene offeso, sappia che io sto godendo cumpagna un ninèn.

domenica 5 ottobre 2008

Sara' meglio che qualcuno....

...venga a sverniciarmi e asfaltarmi come si deve, affinche' io non mi monti troppo la testa... No perche' qui la gamba cresce, scalpita e solo una trentina di minuti mi separano dai primi 200 arrivati* (confine fra ciclisti tout cour e gli altri), in una granfondo di 100 km (91, in verita') con un dislivello di 1140m.

Ricapitoliamo. Ieri, sabato 4 ottobre, in mattinata mi ero presentato alle 8.30 (forfait di Carla) per il Memorial Sante Casadio Spiga, tradizionale appuntamento della festa del santo patrono, con partenza dai Giardini Margherita. Speranzoso di un tepore autunnale mi ero ottimisticamente vestito con maglietta tecnica "IM Brasil Finisher" (praticamente nudo), e braghino sociale. Verso le 8.50 il freddo si e' fatto pungente (9 gradi senza sole e con vento teso e gelido). Decido comunque di partire, tanto so che il percorso si snoda su per i colli (e per 12,5 km..) e che quindi non avro' problemi a scaldarmi. Allo start mi si affianca il presidente della Polisportiva Saragozza Piero, anche lui in maglietta (ricordo della Maratona di Londra) e braghini e insieme facciamo un paio di chilometri, quando per il freddo non riesco a proseguire, e a meta' di Via San Vittore ritorno sui mie passi in fretta. Decido comunque di fare un giro ulteriore ai Giardini per dare un senso a questa corsetta, che oltretutto ho fatto a digiuno e quindi bruciagrassi.

Ritornato a casa ibernato, per un buon quarto d'ora sono stato sotto la doccia caldissima, poi, con Carla ci siamo avviati verso Albenga, (provincia di Savona) perche' oggi avrei partecipato alla prima edizione della Granfondo Noberasco. Il posto scelto per dormire (consigliabilissimo, a parte la colonia di zanzare old style, di quelle che ronzano, cioe') e' il Residence Al Saraceno, sulla spiaggia verso Alassio, in un contesto un po' isolato (15 minuti a piedi dal centro storico) ma molto bello. Prima di arrivare al residence, sosta al centro logistico della gf, presso lo stabilimento Noberasco. Ricchissimo pacco gara (oltre ad un borsone, una bottiglia di barbera ed. speciale, diversi sacchetti di frutta secca, un impermeabile, sconti e biglietti omaggi ai musei di Albenga. In piu', la cena (antipasti, primo, secondo e macedonia), omaggio per il partecipante e un accompagnatore. Altro pianeta, insomma. Se poi ci mettiamo che spesso qui il tempo e' migliore che in qualsiasi altra parte del nord Italia, si capisce perche' mi piace farmi 700 km in un week end.

Stamattina alle 9 ero in griglia, fa fresco (10 gradi) ma si sopporta. Alle 9 e mezzo puntuali si parte. Assurdo giro per Albenga centro che ci costringe a comici imbottigliamenti e al piede a terra numerose volte, poi dopo 5 km di giro turistico si parte, finalmente. Il percorso e' semplice: si sale (per lo piu' in falso piano con pochi strappi) per 42 km, si scende un po' (dopo il Col di Nava) si sale per altri 3/4 km e poi si torna per altri 45, piu' o meno. E dunque mi metto di buona lena, la velocita' c'e' , azzardo anche l'aggancio a gruppi piu' veloci e tengo bene un andatura sui 30/32 kmh (stiamo OVVIAMENTE parlando di posizioni di centro/fondo classifica: i primi viaggiavano qui sui 50 all'ora, sui 35 in salita e sono gia' lontani).

Mi ripeto che' e' un fuoco di paglia, che al primo strappo cedero' il passo, e appena arriva, in effetti, e' cosi'. Stavo parlando con un dei mitici Ortovero boys quando all'impennarsi della pendenza (dal 4 all'8%) cedo, lo saluto, e gli do appuntamento al ristoro, ma dopo 10 minuti eccomi li' che lo riprendo e recupero anche altri... Ma soprattutto non c'e' ancora la macchina di fine corsa! Dovete capire il mio stato d'animo: per tante gare al pronti? via! in pochi chilometri mi ritrovavo con il nonno, il ciccione (oltre a me, ovvio) e ad una paio di paffute ragazze, inesorabilmente in fondo. Ai ristori lungo il percorso (come al pasta party) trovavo le briciole lasciate dagli altri e all'arrivo stavano gia' smontando tutto...

Quindi, ritrovarmi in gruppi, con altri, tenerne il passo, addirittura mettermi a tirare.. beh, sono sensazioni nuove. Ed emozioni forti. Cosi', quando gli ultimi 25 km mi sono ritrovato in un gruppone di una ventina che andava spedito, sono rimasto li', e sul rettilineo finale ne ho recuperati e passati 19, a mezza ruota dal capofila (a 56 kmh...). Alla fine 349imo su 433 arrivati (nel corto) ma -come dicevo- il dato piu' eclatante e' il ridotto scarto temporale fra una classifica decente e la mia posizione finale.



Memorial Sante Casadio Spiga
1a Granfondo Noberasco

*Qualcuno (anche se sara' fra quelli che vanno in giro a dire che non mi leggono) mi ha fatto notare che 30 minuti mi separano dal 200imo arrivato, non dal primo (che mi ha dato 50 minuti): doverosa, quindi la precisazione.

venerdì 3 ottobre 2008

Anteprima foto IM Monaco 70.3

Ecco l'arrivo, intanto...

Human Race, altre foto

Eccoci, io e Carla, in versione "runners" a Roma il 31 agosto scorso. Come segno distintivo ho un cappellino bianco...


giovedì 2 ottobre 2008

Run in the Mytos

Oggi ho sudato un bel po'. Ieri mi ero riposato, soprattutto mentalmente. Poi ho preso il telefono e ho chiesto al coach di portarmi in giro in bici. Non che ne avessi voglia, ma devo -almeno- finire la granfondo, domenica, e se continuo cosi' (ora viaggio sugli 86 kg alti) spacco la bici in due. Ultimamente uso la Specia, la bici da triathlon, con una postura leggermente avanzata, ma soprattutto il 53-39, con cui comincio a trovarmi bene anche in salita. Presto mi sa che cambiero' il 50-34 della Colnago con un 52-36 prudentemente usabile nelle granfondo con salite toste.

Cosi' abbiamo optato per le sfr su e giu' per Casaglia, non particolarmente dimagranti, ma almeno mi costringono a far lavorare certi muscoli (e -speriamo- anche a rafforzarli) Solita serie da 2 x 4 (sedute ed in piedi) da 2 km, con una inizaile in agilita' e Via del Genio con il 39-27. Oggi non sono stato particolarmente brillante ed ogni volta che mi alzavo sui pedali non guadagnavo un metro, e oltretutto venivo bastonato regolarmente al minimo accenno di sprint (cosi' imparo a sbrodolarmi addosso). Certamente la gamba e' migliorata, ma da qui ad impensierire uno come il coach dovra' scorrere molta acqua sotto quel ponte.

In serata io e Carla abbiamo partecipato alla festa di Gelindo Bordin, di cui ricorrono i 20 anni dalla vittoria nella maratona di Seul, e in occasione dell'apertura sia del Diadora Store sia per la'inaugurazione della nuova pista di atletica all'Arcoveggio, e' venuto per una sgambettata di 5 km, dal centro all'Arcoveggio appunto, con la soddisfazione di mandare in tilt completo il traffico bolognese. 4740 metri filanti e diritti che io ho percorso in 24'.19" (con un passo onorevole di 5.06/km) ma da incorniciare la prestazione di Carla, che inconsapevolmente ha tirato fuori un passo strabiliante di 5.16/km stampando un tempo 25'.02" di cui parleremo a lungo.




Gli SFR
La Run in the Mytos