A Fabio, 5 aprile 2009.

sabato 19 novembre 2016

Maratona di Berlino - 25 settembre 2016


Maratona di Berlino, lo spauracchio di Carla fra le Majors Marathons (le 6 maratone piu' rinomate e piu' frequentate al mondo -Boston, New York, Chiacago, Tokyo, Londra e, appunto, Berlino). Lo spauracchio perche' ha dovuto prepararla in luglio ed agosto, nei mesi caldi in cui non riesce a fare lunghi, e qundi mille dubbi. 

Per me, come al solito, la solita follia. Piu' del solito, in verita'. Ho pedalato quasi fino al 28 agosto, correndo la maratona di Parigi gia con scarsa preparazione, poi (vado a memoria) una 10k e qualche corsa sparsa fra le centinaia di sedute in bici. Qui arrivo con qualche seduta di corsa (da meta' agosto a meta' settembre quasi ogni mattina una corsetta fra i 35 ed i 50 minuti, 7/8 km al massimo, tranne la parentesi dell'Oetztaler), nessun lungo, ma tanta ignoranza. Da un po' ho anche azzeccato le scarpe,e i piedi non mi fanno male.

Partenza il venerdi da Bologna, il gruppo e' assortito, fra ex compagni della PPS (fra cui il Presidente) e nostri triathleti (Moreno ed Emanuele), con qualche romagnolo. Anche la fortissima Federica Moroni, qui a caccia del tempone.

Appena arrivati, al vecchissimo aeroporto Schonefeld, perdiamo (e ti pareva) il primo treno per il centro, e ci tocca aspettare un'ora e mezza. Arriviamo in hotel (Maritim ProArte) giusto in tempo per rinfrescarci ed uscire per cena, lungo la Sprea, in locale tipico. E cosa c'e' di piu' tipico (oltre la birra)? Il Currywurst alla Berlinese e le polpette. Detto, fatto. Il nostro tavolo e vicino ad una tavolata di russi, eleganti quanto sbracati, esibizionisti con i rolex sopra il polsino e contanti a profusione. Almeno 5 vodke ciascuno (donne comprese) per concludere la (loro) cena.





Il grande dilemma della serata e' cercare di capire qual e' (era) Berlino Ovest e Berlino Est. Partendo dal presupposto (sbagliato) di essere nella Berlino Ovest, una volta giunti alla porta di Brandeburgo (che sapevo era nella Berlino est), cercare i resti del muro, che so essere segnato da listelli di porfido a memoria permanente. Quindi consultando siti, e lanciato un appello su FB, il dilemma si chiarisce. La Friedrichstrasse era Berlino Est. Sazi e soddisfatti di questa scoperta, torniamo in hotel dopo immancabili foto.







Il sabato mattina lo dedichiamo al ritiro pacco gara, che non e' vicinissimo, ma le informazioni e la metropolitana comodissima. L'expo ricchissima, braccialetto, pettorale, pacco gara... E la maglia di Finisher 2016 (sulla fiducia...)





A Berlino non si puo' non andare al Check Point Charlie, e -ovviamente- posare per foto ricordo, e siccome nel 2016 puo' sorgere sempre il dubbio di dove fosse l'ovest e l'est, due faccioni di soldati, uno russo ed uno americano, evitano il problema.






Un altro balzo indietro nella storia, e seguendo le tracce del muro, arriviamo alla topografia del Terrore, laddove la Gestapo (polizia militare durante il Nazismo) aveva la sede e le celle segrete.Per una "memoria" migliore, hanno lasciato anche un bel pezzo del muro, quello del 1961 e sbriciolato nel 1989....






Domenica, la gara. Al Tiegarden, giardini immensi e' posto tutto. Deposito borse, start, rinfresco, arrivo post gara. Il tutto, per 36 mila persone, rinchiuse in questi giardini blindati (con i tempi che corrono...) Il tutto senza una sbavatura.

 

 




La partenza per noi e' circa 45 minuti dopo i primi.Il clima gioviale, il meteo ideale. Come al solito non so quanti chilometri faro', se i piedi reggeranno (le gambe no, lo so gia', non mi alleno piu' seriamente da anni per una maratona) e la sfida e' sempre quella. Vedere quanti chilometri correro'. Ma Carla deve anche (su diktat del coach) partire molto piano, cosi' i primi chilometri li faremo assieme. A 6.15/km, intanto. Poi vediamo. 

Al 24imo km siamo ancora li, assieme. Ma al 25imo sono costretto a rallentare, i piedi cominciano a farmi male (non un dolore irresistibile, pero' esperienza vuole che sia il preludio alle fitte metatarsali, miei fedeli accompagnatrici da anni. Cosi' rallento e lascio Carla alla sua cavalcata. Io ci penso un po', poi continuo a corricchiare. Fino al 29imo continuo, e sono un po' dispiaciuto perche' il passo e' quello.


Poi, ovviamente ed inevitabilmente, la mancanza di fondo arriva esono costretto a camminare, alternado pero' sempre la corsa, fino all'ultimo (un po' delirante) chilometro, quando mi aspetto di vedere la porta di Brandeburgo, che e' l'anticamera del traguardo. Alcuni improperi perche' non si vede mai, ma finalmente anche la mestosa porta si palesa, cosi' come il traguardo (Cazzarola, sembrava piu' vicino!)
Ma ormai sono in trans agonistica e corro fino all'arrivo.





Vabbe', oh, anche questa e' fatta... E sono a dieci maratone...


 
 








domenica 23 ottobre 2016

70.3 Pola - 18 settembre 2016

La finale del TriClub a squadre sta diventando una bella abitudine... Quest'anno (di nuovo) a sorpresa, ci siamo qualificati a Pescara, mentre eravamo convinti (ed eravamo certi) lo fossimo di diritto, con il podio 2015. E quindi tocca andare... Oltretutto lo sponsor ha destinato una discreta somma per sostenere la trasferta...

Stavolta, pero' lo faccio pure io. Perche' a stare fuori una volta va bene, ma due no. Per l'occasione, pero', mi muovo tardi, e il bel hotel e' pieno. Oltretutto cambia la zona cambio, e la comoda zona cambio in citta' viene abolita: tutto a Verudela, start, T1 e T2. E le mie prenotazioni in centro non servono a nulla. 

Nei dintorni trovo un villone enorme ad un prezzo stracciato, fa sempre parte del complesso Arena Turist, le recensioni sono ottime...

Venerdi, in mattinata partiamo. Un viaggio lungo, via Venezia e Trieste, poi una ventina di km di strada normale in Slovenia e altri 60 in Croazia in autostrada. Paesaggi noiosi, ma siamo a Pula a meta pomeriggio. La villa e' bella, peccato che da subito mostri la sua peculiarita'. Essere abitata da ragni e scorpioni, di diverse misure e colori (solo i ragni, per fortuna). Inoltre altri sconosciuti insetti mangiano la calce del bttiscopa e ci ritroviamo un mucchietto di roba ogni mattina.

A Carla non piace per nulla, questa cosa, ma purtroppo altre sistemazioni non ci sono. Comunque 2 camere da letto, 2 bagni, una cucina e un bel ingresso. Quindi la presa di possesso prende troppo tempo e non riusciamo a registrarci per tempo. Sara' per domani, Ora incombe la Flag Parade delle squadre qualificate e il pasta Party!





Salutiamo anche la Dimitrieska, vera factotum dell'evento....

Il giorno dopo subito la registrazione, poi il briefing e infine pranzo lunghissimo dove distribuisco l'omaggio di Gianluca, molto apprezzato: un vasetto di miele di Sulla Spartans Pola Edition. E poi tutti al bike check in.








Siamo tutti uno a fianco all'altro, praticamente all'uscita della bici. Le sacche da prendere una votla usciti dall'acqua sono li', a portata di mano, letteralmente....


La notte scorre veloce, e la mattina siamo tutti pronti per la foto... Ma ormai e' tempo di andare allo start.




La Rolling Start ha rovinato tutto. partenza a 5 alla volta e frazionati di 3 secondi. Bah.Comunque sono in acqua. Subito a disagio, la muta stretta, voglia zero e sta cacchio d'onda fetente traversa che non aiuta. Il vento spira da una parte, la corrente dall'altra, in breve sono sotto le boe e faccio molta fatica a rientrare per girare. Due lati del triangolo me la cavo,ma nell'ultimo perdo l'orientamento, non riesco a tener ela linea e sbando all'esterno paurosamente. Nessuna barca a sostegno, con le mie forze riesco a fatica a rientrare e alla fine esco: 1.05 incredibile.


Comunque ora sono in bici, e nonostante tutta la preparazione per la Oetztaler, fatico anche qua. In piu' un diluvio di acqua mi coglie fra il 30imo e il 70imo km, e se da una parte non ho problemi ne' di caldo ne' di freddo, la guida, con le strade allagate e' problematica, nonostante i cerchi in alluminio. 


Con molta pazienza (e parecchie madonne) arrivo in fondo, ora ho solo una mezza maratona, e visto che ultimamente ho pure corso, nonostante tutto corro. Anche se (accidenti a loro!) i primi chilometri assomigliano piu' ad un trail (per i continui su e giu' anche bruschi) che ad una corsa, ma quando finalmente arriviamo in citta' finalmente posso corricchiare.





Raggiungo Roberto, uno dei nostri, e con lui faccio gli ultimi chilometri, poi lo splendido arrivo dentri l'Arena di Pola, praticamente un Colosseo.





Bella anche la medaglia, con l'arena in rilievo, ovvero il monumento principale del posto, come usa da un paio di anni nel circuito WTC. Ma la giornata non e' finita... Dobbiamo scoprire come ci siamo piazzati nel Campionato...


Con sommo rammarico ma festeggiando comunque, scopriamo di essere terzi nella nostra divisione anche quast'anno: e dire che come punteggio totale siamo quinti assoluti, fra tutte le divisioni. Mannaggia. Primi gli svizzeri, secondi gli austriachi e terzi noi. E' festa comunque, dicevo, confermarsi in Europa non e' certo facile, anche se al terzo posto.




Anche il mitico Daddo ha voluto festeggiare con noi!