Ieri e' arrivato il nuovo programma del coach, e subito realizzo che mi riposero' poco, anche se devo anche pensare a guarire dalle mie ernie, contemporaneamente. Ma siccome posso correre, ecco che mi ci dedico, subito: prima
seduta con 20 minuti di riscaldamento, 2 serie da 8 salite da 50m e di nuovo 20-25' di corsa per arrivare ai 10 km. Sensazioni fantastiche.
Mi sento pronto per gli obbiettivi 2012.
Giovedi 15
La doccia fredda arriva nel pomeriggio, dopo una
seduta di variazioni di rpm (in pianura per cercare di non sollecitare ulteriormente le ernie. Invano...) da 54 km (andavo veramente forte, con il vento alle spalle...) quando al check up dell'alimentarista, oltre ad aver constatato un leggero aumento di peso (400 g dall'ultimo volta, subito prima di Lake Placid e dopo pranzo: 100g di pasta pesano un bel po' in corpo, prima di essere digeriti!) e un aumento delle circonferenze varie (2 cm per giro) ha deciso che questo mese devo riposare per calare di peso a riposo (?). E oltretutto stilare l'odiosissimo "diario alimentare" ovvero trascrivere ogni briciola trangugiata nella giornata, con anche le sensazioni e gli "allenamenti" (per un mese!)
Cio' vuol dire che devo camminare (spedito, per un paio di orette), nuotare giusto per fare il bagno. Io che "non capisco ma mi adeguo" cerchero' di esaudire questo strano piano strategico, contando che il week end e' dedicato al Sella ronda Bike, il 25 ho l'olimpico di Numana e il 1 ottobre i campionati Italiani di Sprint. Poi, se regge il bel tempo (dubito...) qualche altra bella salita dolomitica non la evito di certo. E comunque si', camminero' sui sentieri delle montagne. perche' se devo camminare 2 ore in citta' faccio prima ad attaccarmi alla bombola del gas.
Venerdi 16
Bene, in stato confusionale (per le parole dell'alimentarista) partiamo alla volta di Selva di Val Gardena, dove arriviamo nel primo pomeriggio (temperatura: 28 gradi) in questo splendido garni
Bel vert, nuovo novento. Carolina e suo marito ci accolgono calorosamente, e ci mettono a disposizione una bellissima camera, una sala solo per la mia bike e ci riempiono di folder della zona.
Bene, ubbidienti al nostro aguzzino ci immergiamo subito nella (mia) nuova realta' di semi pensionato e prendiamo (di
cammino) il sentiero che porta a Santa Cristina, per poi ritornare con un bel giro 2 ore dopo. Intanto le previsioni dicono bello e caldo fino a domani (sabato) pomeriggio con una situazione invernale domenica e lunedi, tanto che e' prevista neve anche a 1500m (Selva e' quasi 1600), in nottata. In serata gulash con canederlo al ristorante del Sun Valley. Discreto, come la Hefe Weizen che accompagna la cena.
Sabato 17
Timoroso di perdermi un'occasione d'oro per farmi altre 4 salite mitiche (e anche nuove, dato che il giro e' contrario a quello della Maratona dles Dolomites) decido di partire comunque oggi, sabato, per il
giro, che poi domani, se le previsioni sbagliano, replico, ma intanto me li sono fatti.
Certo, domani ci sarebbero solo bici, ma se piove (o peggio) non mi fido con le ruote in carbonio. Cosi' alle 9.45 parto da Selva (1575m slm) verso Plan de Graiba, e dopo 3 chilometri alla deviazione dei passi Gardena e Sella prendo a destra per il Sella. Da Canazei (il versante che si fa nella Maratona dles Dolomites) e' durissimo, ma anche da quest parte "si fa dare del lei". Comunque c'ho una buona gamba, e raggiungo e supero un paio di ciclisti tranquilli. Meno tranquille sono le moto (tantissime) ed anche le auto, ma dopo un po' mi ci abituo.
Scollino il Sella (2240m) bene, dopo un'ora e 10 km e fatte una paio di foto, mangiata una barretta, mi metto la cerata e scendo verso Canazei. Poco prima del paese (1822m) parte la salita per il Pordoi, ed e' una goduria. Pendenza regolare anche da questo lato, pochi strappi, e vado molto bene, riprendo e supero anche diversi gruppi (cicloturisti). Arrivo (1h e 58 minuti, 22 km) ai 2239m che c'e' una leggera pioggia, ma tutt'attorno c'e' il sole e non capisco da dove venga. Comunque altre 2 foto, ceratina, barretta e giu' verso Arabba.
Alla rotonda (1618m) giro a sinistra e salgo verso il Campolongo. Questo e' duro, ma forse perche' ho gia' 2 ore di saliscendi nelle gambe. I lunghi rettilinei all'8% sono piuttosto fastidiosi, cosi' come la convention di cabriolet svizzero-tedesche (almeno 50 tutte in fila verso Corvara... Immagino la contentezza di Michil Costa...), il raduno di BMW (moto), centinaia... e i mitici pulman tedeschi che ad ogni tornante ti si parano davanti con un muro di Berlino. Scollino ai 1875m, 2h 46 minuti 35 km percorsi.
Dai, oramai sono a Corvara (1536m), e mi manca il solo Gardena. Sara' per questo che l'ho trovato durissimo o per quel paio di chilometri prima della cima con strappi al 12/13%? Comunque anche qui scollino (4 ore e 51 km percorsi) senza soste ne' piede a terra, e sono talmente contento che mi dimentico di mettere la cerata in discesa (no, non dimentico le foto ne' la barretta: ho una fame da lupo!), ma ci sono 25 gradi (a 2121m!)
Arrivo a Selva dopo aver rischiato di entrare nel baule di una toyota ferma in coda dietro una semicurva per il "solito" pulman di tedeschi e un po' di slalom nel traffico del Pla de Graiba, ma non finisce qui, perche' per arrivare al Bel Vert cisono 500m con 44m dii dislivello. Ma la trans agonisitca non si e' attenuata: sbuffando e alzandomi sui pedali arrivo al Bel vert (1633m) neanche troppo sudato (nonostante i 27 gradi).
Il tempo di una doccia ed eccomi in giro per il paese: devo pranzare... Una bella busta di insalata scondita, un bel po' di pomodorini e 70g di pane. Mi rifaro' stasera... Verso le 6 viene a piovere, ed anche qualche minuto di grandine. E la temperatura segna 13. Ecco, vedi che ho fatto bene a fare il giro oggi? Cena allo Speckkeller, locale tipico, con polenta e funghi per Carla ed entrecote con frittelle di patate e cipolle per me. Sufficiente. Ottima la Forst (chiara) alla spina.
Domenica 18
Difatti stamattina il cielo e’ plumbeo. Ha gia’ piovuto in nottata e non ho rimpianti. Ho gia’ fatto il mio Sella Ronda Bike ieri, e pazienza se oggi c’erano solo i ciclisti. Ma gia’ il fondo stradale e’ bagnato, in piu’ la temperatura e’ precipitata (13 gradi a mezzogiorno, a 1600m… chissa’ a 2000m!) Bene, senza indugio con Carla ci prepariamo ad una
camminata nella Vallunga, una valle chiusa che arriva al Puez. Ovviamente non arriveremo fino al rifugio (2475m, con un ultimo pezzo “non facile”), ma ci addentriamo per 6 km nella vallata, chiusa ma ampia, percorsa da un discreto numero di camminatori (tedeschi).
Riusciamo a mala pena a ritornare alla Cajota, piccolo rifugio all’imbocco della valle quando si scatena Giove pluvio con catinelle d’acqua. Da questo momento (e’ l’una) sara’ pioggia pressoche’ continua fino a sera.
Una splendida passeggiata, comunque. Nel pomeriggio gironzoliamo un po’ per il paese, per poi goderci, alle 6 un’ottima fetta di torta (Sacher io, Foresta Nera, Carla) alla pasticceria caffe’ Mozart, accompagnato da un the verde.
In serata la deliziosa Carolina, gerente dell’hotel Bel Vert, ci prenota un tavolo al Freina, hotel ristorante in paese. Come le altre sere ceniamo benissimo (purtroppo, essendo a regime alimentare regolamentato) assaporando solo in parte le delizie locali. Stasera spezzatino ai funghi accompagnato da verdure lessate e spatzle. Piu’ che discreto, meno, molto meno il vino della casa (censurabile).
Lunedi 19
Non solo e' arrivato il freddo ma anche la neve. E tanta. Mi sveglio e la' dov'era verde ora e' tutto bianco. A fatico faccio riemergere il Pajero dal parcheggio: 20 cm di neve, sopra e sotto la macchina. La discesa fino alla strada statale sara' un delirio, ma alla fine riesco a non scivolare troppo e a prendere la strada di casa: neve fino a 1000m, i passi chiusi. Meno male che ho deciso di farli sabato.....
E tanto per non stare fermo, stasera 45 minuti di
corsa, in palese violazione del piano Mariano.