A Fabio, 5 aprile 2009.

lunedì 20 agosto 2007

Non penso, eseguo.

Ma ho pensato che sarei cioccato per terra. Mi sono svegliato stanco, e ancora sonnambulo sono andato in piscina, alle 10. La' c'era il coach, che mi ha propinato una seduta di nuoto non proprio leggera, ma almeno ha puntato sulla parte superiore del corpo, perche' le gambe, se avessero potuto, si sarebbero prese un giorno di vacanza. Altero il coach ha affermato che questa era una seduta "a ciclo", ovvero vari esercizi in sequenza ripetuti. Ma soprattutto che mi ci dovro' abituare.

Questo "ciclo" era composto da esercizi delle braccia a secco, con l'elastico, poi 50m sciolti. E 200m a Stile con palette e pullbuoy di buon ritmo. E 50m gambe (stile) con sosta ai 25m per esercizi di uscita (braccia). E un 100m completo anch'esso di buon passo, infine un 50m sciolto. Sono riuscito a farlo 2 volte, e forse una terza con un po' di masochismo sarei riuscito, ma per una volta il coach e' stato buono e mi ha fatto chiudere con un 6 x 50m 3 con palette e 3 senza.

Nel pomeriggio ho inforcato la bici, e schivando i nuvoloni neri sono riuscito a fare una quarantina di km di pianura in poco piu' di un'ora e 20, con una prima parte di grande entusiasmo (avevo i 32 di media, e stavo gia' telefonando al mio amico Ernia), quando al ventesimo km ho girato la bici. E li' ho capito che il vento e' il tuo piu' grande alleato, quando ce l'hai in coda, ma e' anche il tuo peggior nemico se ce l'hai di fronte. Soffrendo, sacramentando, ma pedalando sono rientrato, conservando un 28 kmh di media.

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