A Fabio, 5 aprile 2009.

mercoledì 14 luglio 2010

Arresti domiciliari



Per ottenere la residenza in un indirizzo diverso da quello solito bisogna sottoporsi ad un periodo di arresti domiciliari. Non potrei descrivere diversamente lo status in cui sono ora, costretto ad attendere i vigili che -prima o poi e quando vorranno- verranno a decidere se la casa e' in condizioni tali da poter essere considerata residenza. Cosi' (contrariamente a quanto scritto nel post precedente, quando ho scoperto che glii uffici comunali di sabato sono chiusi), lunedi sono dovuto tornare per chiedere la residenza in Riccione.

L'addetta dell'ufficio ha voluto i documenti di prammatica: carta d'identita', patente, libretto auto. Il codice fiscale? L'ho perso, ma lo so a memoria! Non basta... Non basta? Perche'? Ah! Io devo vedere se il codice fiscale che lei mi da e' veramente il suo, e quindi voglio il tesserino... Quando hai delle risposte cosi' meglio lasciare perdere, convincerti che l'imbecille sei tu e fare buon viso a cattivo gioco, ovvero perdere un'ora all' Ufficio delle Entrate per un duplicato (che pure aveva il suo difetto, ovvero mancava la firma dell'addetto, pur essendoci il timbro...), duplicato che l'addetta comunale suddetta ha voluto ovviamente vedere (oggi). Cosi' da oggi e per almeno un po' di giorni sono costretto agli arresti domiciliari con una finestra d'aria al mattino (9-13) per fare tutto: spesa, allenamento e lavoro.

Per fortuna tra gli artigiani, internet e tour de france non mi annoiero', ma la notte mi mancheranno Carla e anche i miei gattoni. Per contro la casa e' bella, areata e in zona silenziosa. Allenamenti neanche l'ombra: correre con 36 gradi e' molto faticoso (eufemismo), in bici e' anche peggio. Rimane la piscina, ma sono nel periodo in cui il nuoto mi sta un po' sui maroni e andare in piscina mi pesa (e dire che qua a Riccione e' a walking distance dalla casa!). Pero' il peso scende... 87,1 stamattina. E -per la gioia di qualcuno- saro' piu' presente anche sul blog.

1 commento:

Bruno Boris ha detto...

Si, si, scrivi sul blog che la tua prosa non ci basta maiiii

:-P