Dopo la bellissima esperienza di San Francisco devo ammettere (mio malgrado) che ho mollato un po' gli ormeggi, rimanendo in rotta solo con il nuoto. Ne' bici (anche perche' il meteo non lasciava molto spazio ad uscite) ne' corsa, colpevolmente.
Cosi' sabato mi sono ritrovato a Roma a seguire i triathleti (in veste di podisti) che partecipavano alla maratona. Il gruppo non poteva essere piu' etereogeneo. Domenico, voleva migliorare il suo personale di 2.47 fatto a Firenze. Il Guru-Federico acciaccatissimo ma "miracolato" avrebbe preso quello che veniva. Tiramolla-Matteo anche lui alla ricerca del personale (partiva da un 3.37) dubbioso in quanto non gli ho "prescritto" lunghi nella preparazione. Mirco e Roberto, i due romani (de Roma) alla ricerca della finish line in condizioni "umane", poiche' anche loro con una preparazione "allegra". Eugenio, il rosso, che non corre perche' ha la bandeletta in fiamme ma che siccome iscritto, partiva. E vedeva come andava.
Io ho preparato questa banda di scapestrati (quindi ero teso di mio comunque), e per me mi sono tenuto la Stracittadina di 4 km. In accompagnamento a Carla e Ilaria, la vulcanica fidanzata di Roberto, conosciuta la sera al ristorante. Siamo arrivati nel primo pomneriggio in treno e subito dopo aver appoggiato le valige al B&B (Eats&Sheets, via Capo d'Africa), ci siamo fiondati al primo risotrante per un pranzo a base di bucatini all'amatriciana e poi via alle foto ed al giro di rito. Gelato da Giolitti, dietro Montecitorio.
Mentre i "ragazzi andavano a ritirare il pettorale...
In serata, come detto, cena con la sezione podismo (qui rappresentata da Francesco altro di cui si perde il conto delle maratone, tante ne ha fatte..)
Alla mattina incredibilmente ci riusciamo a trovare, e a fare l'immancabile foto vestiti da corsa e con il pettorale...
E poi via, i maratoneti alle rispettive griglie e i "stracittadini dietro". Circa 13000 loro, oltre 50 mila noi.
Alla fine 4 km
Alla fine gioia e lacrime per tutti. Ilaria e' riuscita a fare i sui primi 5 km di corsa. Domenica ha stracciato il suo vecchio personale con un 2.42 stellare (e la Di Marco -triathleta olimpica svizzera- l'aveva adottato come pacer), il Guru-Fede ha segnato un 3.17 da lui definito "loffio" e per questo ha quasi rischiato il linciaggio da un arrivato con mezzo metro di lingua subito dopo di lui, Matteo ha abbassato il suo personale di 10 minuti, Roberto tanto temeva iun ginocchio che gli ha fatto male l'altro ma ha chiuso a 4.10. Mirco ha finalmente battuto il mio tempo di ben 6 minuti ed abbassando il suo di 40', Eugenio ha finito, con le lacrime agli occhi. Distrutto ma felice come un bambino che riceve i regali da Babbo Natale. Ed oggi ha dovuto ricorrere alle cure di Vincenzo, pure lui finisher per la prima volta in una maratona, e sotto le 3h.
Oggi pero' punto nell'orgoglio da costoro ho rispolverato le scarpe run e mi sono fatto una bella seduta.
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