Decidere con qualche giorno di anticipo, in gennaio, di fare un'uscita in bici a Bologna e' un azzardo un po' come giocare in una slot machine di Las Vegas. Eppure, per una volta, la congiunzione astrale ha fatto un miracolo. Temperatura sopportabile (9-10 gradi), un pallido ma persistente sole, una grande compagnia a rallegrare quello che alla fine si e' trasformato in uno splendido allenamento.
Da una settimana avevo spiegato ai miei "ragazzi" che intendevo fare un combinato, 2 ore di bici e un ora di corsa, proprio per prepararli mentalmente e fisicamente a come il fisico risponde a certi lavori, e siccome il "combinato" e' uno dei lavori piu' duri, ma anche piu' necessari nella preparazione di un triathlon, sono convinto che debba essere fatto "spesso".
A maggior ragione da coloro che quest'anno hanno deciso di affrontare un Ironman o anche un mezzo Ironman. Ma ero anche convinto che pochi avrebbero risposto all'appello, soprattutto per la difficoltà di questo allenamento. Ed invece non solo hanno risposto tanti (alla fine eravamo 16!) ma ben pochi si sono astenuti dalla corsa in transizione, correndo allegri e convinti per la ciclabile di San Lazzaro che congiunge Pulce, San Carlo le Mura, Idice, La Cicogna e dintorni.
Il ritrovo era un classico. La Pulce, 4 case in croce che danno il benvenuto alla Val Di Zena, appuntamento alle 10.45 perche' avevo un'altra cosa prima. Al Centro Natura, scelto da questo mese per riprendere confidenza con lo Yoga, che mi permette di allungare il mio rigidissimo corpo, in alternativa al palloso stretching, c'erano "le porte aperte", e una bella lezione gratis di yoga dinamico non me la volevo perdere.
Cosi' mi sono presentato in perfetto orario davanti alla trattoria con gia' il parcheggio in fermento. Almeno una decina dei nostri triathleti (storici e novizi) indaffarati a preparare la zona cambio nei bauli delle auto, pronta per il ritorno dalla bici. Poi alle 11.00 eravamo al completo (anche puntuali!): Alan, Matteo, Leo, Roberto, Zeno, Luca e Federico, Angelo, Davide, Claudia 1 con Alberto e Claudia 2 con Marco, (il ciclista puro), e Vincenzo. Poi sulle rampette di Quinzano ci ha raggiunti Gianluca.
Tutti scatenati in quello che doveva essere un allenamento ma che si e' dimostrata una gara, con scatti e contro scatti, almeno cosi' mi hanno detto, visto che fin da subito sono rimasto indietro, pagando la mia leggerezza nella scelta della bici (crono) con cui avevo si gia' affrontato questo percorso diverse volte, ma piu' in la' nella stagione (o piu' allenato che dir si voglia), e il 53-39 con un 25 dietro era un po' duro... Anche se ho cercato di difendere almeno l'orgoglio.
Cosi' ho potuto approfittare della pazienza di alcuni che a Quinzano mi hanno aspettato, per rifarmi nella discesa della Valle Idice. Ritornato alla Pulce gia' i piu' veloci (Matteo fra tutti) erano gia' sul percorso di corsa, Zeno aspettava di mettere la bici nella mia auto, Alan e Angelo, invece, mi aspettavano per sapere il percorso (eh gia' mica credevo di rimanere indietro cosi' presto, io....) Bellissimo giro, poche macchine, sole e neanche troppo freddo a Quinzano (che e' sempre 600m....) Piu' fresco in discesa, ma una bella cerata ha protetto il tronco.
Una rapida (per quanto possibile viste le condizioni e le 2 ore e 20 di bici) transizione e via di corsa, dalla Pulce giu' fino alla rotonda di via Scuole del Farneto, via Fonde' e via Vigano' a fare quadrato. 2 volte il giro (2840m recitano gli spay) e su di nuovo per la ciclabile che sfiora San Carlo Le Mura. Percorso protetto al 90%, ma i crampi oggi hanno tartassato me. Lo so: se non bevo e' praticamente certo che mi prendano. Prima al femorale destro e poi al sinistro. Per me quindi solo 6 km di corsa (beh, quasi).
Felicita' sul volto dei miei ragazzi, felice io per la bella giornata e l'ottimo allenamento.
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