Palma, 6 maggio
Ieri siamo arrivati a Palma con un volo RyanAir di neanche 90 minuti, dato che il comandante ha spinto a manetta guadagnando 20 minuti sull'orario. Questi, ai saluti di rito, con le solite informazioni sul meteo della localita' di arrivo ha aggiunto un "in bocca al lupo a Frankie per il suo mezzo Ironman di sabato". Grazie infatti allo zampino di Alan Gamberini, amico triathleta che lavora in aeroporto, che ha lasciato al comandante questa ambasciata. Conosciuto e ringraziato il comandante, in breve ritiriamo i bagagli (bici compresa) e veniamo portati al nolo auto.
Presa l'auto (una Peugeot 308 con marcato odore di piedi non lavati), arriviamo velocemente all'hotel prenotato qui a Palma dato che dopo aver fissato l'hotel ad Alcudia da mercoledi mi hanno chiuso il volo del mercoledì ed abbiamo dovuto prendere quello prima, del lunedi, quindi abbiamo prenotato un paio di notti a Palma, anche per vederla. L'hotel (Aye) e' piuttosto vecchiotto, tenuto bene ma si vede che e' un 4 stelle del secolo scorso. Ad esempio le porte di carta velina che la prima notte ci hanno consentito di gustarci il via vai notturno.
Palma e' una delizosa localita turistica di Maiorca, ormai diventata provincia tedesca a tutti gli effetti: difficile sentir parlare spagnolo, e anche le scritte sono bilingue, come a Bolzano. Anche la maggior parte dei locali offre cucina tipica tedesca, anche se paella, tapas e bocadillos sono ovviamente nel menu, oltre a pasta e pizza. Essendo poi Carla molto bionda, ci approcciano in tedesco: hai voglia a spiegare che siamo italiani.
Qui oltre ai tedeschi convivono centinaia di abusivi africani. giuro non mi lamentero' piu' dei vucumpra' che ci sono da noi, qui sono certamente di piu'. Almeno sono meno insistenti. La spiaggia e' bella, il mare trasparente e i prezzi moderati. Il clima discreto. L'isola e' il paradiso dei ciclisti: oltre a trovare nolo bici (da corsa) praticamente ovunque, ogni giorno scorazzano per le strade gruppi di bikers organizzati o no in lungo ed in largo per l'isola.
Ieri giornata (per Carla) di spiaggia, dopo un'ottima paella in uno dei tanti ritsoranti sul lungomare (buono il tentativo di assomigliare all'Ocean Drive di Miami), vanificato dagli altrettanti numerosi negozi di paccottiglia (che la fanno assomigliare a Bellaria). In serata ripieghiamo per il ristorante dell'hotel, buffet a 11 euro (a testa).
Oggi, presa l'auto, puntiamo a Palma (noi siamo nella Platja sur, a circa 5 chilometri dal centro) per vedere il centro di cui parlano molto bene. In effetti merita, con la cattedrale ed il centro pedonale. L'auto la posteggiamo in pieno centro, in un parcheggio sotterraneo a 1.95 euro l'ora.
Ottimo caffe' da Tony, giusto davanti alla chiesa di San Francesco, e poi andiamo alla Cattedrale, splendida, sia da fuori sia dentro, con gli altari rivisti e corretti da Gaudi'. Come se a Bologna il vescovo chiamasse Cattelan a "risistemare" San Petronio o San Pietro.
Dopo la visita allo splendido Castell Bellver (il Castel del Monte locale, ci fermiamo al porto in una Cozzeria, assaporandone 2 cofane, insieme alle immancabili olive e salsa ajioli.
Dopo un'altra dose di spiaggia per Carla, in serata corsetta sul lungomare a spianare la canotta Spartans anche qua.
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