A Fabio, 5 aprile 2009.

mercoledì 13 agosto 2014

Ironman Boulder (Colorado, USA) - The Relax Days (7 & 8)

11 agosto

Oggi chilometri. Tanti. La destinazione e' Alamosa, a pochi chilometri dal confine con il New Mexico. Qui vicino c'e' il Great Sand Dunes NP, che visiteremo oggi. La scelta e' stata dura, ma non saremmo riusciti a fare anche Durango e la Mesa Verde. E quindi abbiamo deciso di puntare su questo parco che di speciale ha queste dune di sabbia in mezzo ad una vegetazione verdissima (siamo sempre oltre i 2000m e d'inverno la neve la fa da padrone). 

Arriviamo dunque al parco dopo un viaggio mai noioso, sia pure lungo, con paesaggi che cambiavano continuamente. Ma prima pranziamo nel Lodge adiacente al parco, dove scopriamo i colibrì, che hanno eletto il retro del ristorante come dimora.







Le dune sono di vera sabbia, che il fiume che abbiamo guadato si porta con se e nei momenti di secca cede la sabbia solo in questa zona, caratterizzata da venti furiosi. Bellissimo colpo d'occhio, merita veramente un giro. Se poi si e' appassionati di surf, le tavole vengono noleggiate, anche se il must rimane la scalata (faticosissima) alla cima. E poi andiamo ad Alamosa. Altra deliziosa cittadina. 

Dopo aver preso possesso della camera (che ci ha deluso profondamente per una ventola che ci riversava un getto di aria fredda sul collo e per il rumore, quasi insopportabile), ci facciamo una bellissima corsa di un'ora, manco a dirlo, lungo gli argini del fiume (il Rio Grande, proprio quello che arriva in Messico!) e poi andiamo cena nell'ennesima microbirreria. 

Qui azzardo l'assaggio di tutte le birre (8), ad un prezzo incredibile (8,99 dollari, 6 euro) che accompagnano la mia Rib Eye morbidissima e gustosissima. Delle birre -ovviamente- non tutte mi sono piaciute, ma devo dire che ci sanno proprio fare!





Ritornati in hotel parcheggio l'auto e -sorpresa- tre daini si profilano nella luce dei fari. Siamo in città, non in campagna...


12 agosto

Oggi cominciamo l'avvicinamento a Denver, il nostro volo di ritorno e' previsto per venerdì, e gli ultimi 2 giorni, per tradizione, ci servono per ottimizzare un po' tutte le cose nelle valigie. Quindi mi rimetto al volante di prima mattina (al contrario della ventola di cui parlavo prima, la colazione e' eccellente in questo Fairfiel Marriott ma la forniscono dalle 6 alle 9) e punto a nord. Destinazione Colorado Spring, e diverse "attrazioni" dei dintorni. La prima si chiama Pikes Peak, montagna di 4300m su cui si arriva o per una strada a pagamento di 19 miglia, 30 km, o per un treno a cremagliera. 

Carla sceglie il male minore, ovvero la salita in auto (potendo cazziare l'autista).  La strada non e' solo bella, ma soprattutto panoramica e lascia letteralmente senza fiato la cima, non solo per l'altitudine. la vista e' spettacolare, a 360 gradi.  Gia' di per se' questo posto sarebbe famoso per quanto sopra, ma in più e' conosciutissimo per le frittelle dello shop: veramente buone. 














Altra tappa prima di arrivare all'hotel e' il Gardens of the Gods, parco gratuito con rocce particolari. 




Per la cena andiamo a Downtown, e come diverse altre città del Colorado anche Colorado Spring e' piena di gente e locali: ceniamo al Famous Steakhouse, dando fondo anche al portafoglio (due bistecche -grandi-, 2 birre, e 2 patate "baked" 120 dollari...) Chiudiamo la giornata con il nostro primo Frappuccino.




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