Ah, stavolta l'ho fregato... Gianni e' andato a Nizza per farsi -tutto solo- l'Ironman. Di nascosto e confondendo le tracce, io e Carla siamo partiti ieri, domenica, alle 6 per arrivare in Costa Azzurra per l'ora di pranzo e vederlo trionfare al traguardo. Tutto bene, il viaggio in auto, fino a Masone, ovvero a 15 km da Genova, dove un muro di macchine ci rallenta di un'ora la nostra media. Riusciamo ad essere a Nizza per l'una e mezza, e trovato un parcheggio (facile), l'hotel (ancora piu' facile) siamo schierati sulla Promenade in attesa sotto un sole cocente, anche se la temperatura non e' micidiale.
L'attesa si protrae ben oltre ogni piu' nera previsione e quando lo vediamo spuntare sono le 3 e mezzo del pomeriggio (nove ore di gara, cioe') e la faccia non e' felice. Ci racconta, appena indossate le scarpette da running che ha cominciato subito dopo il nuoto con un mal di testa feroce, seguita da inappetenza e nausea per tutta la bici. Aggiunta all'umidita' e al caldo la disidratazione era percepibile ad occhio nudo.
Ci vorranno altre 6 ore e 22 minuti perche' tagli l'agognato traguardo dell'IM Nizza, accompagnato dalla figlia Alice e dalle sue (di lei) amiche, suscitando la curiosita' e l'approvazione del folto pubblico.
Il dopo gara e' quasi drammatico, il nostro -infatti- colpito dai crampi e tremante come una foglia viene reidratato con due flebo, una fiala di paracentamolo e una dose da cavallo di magnesio. Per fortuna si riprende bene, tanto che per metterlo a letto c'e' voluta una bisteccona USA style.
Complimentoni anche ad Ubaldo, al suo secondo IM e ottimo finisher in 12 ore e 9 minuti, considerato che stiamo parlando di Nizza.
Qualora ce ne fosse bisogno, confermo la mia intenzione a prendere parte (anche) a questo IM, prima o poi (massimo 2 anni, cioe').