A Fabio, 5 aprile 2009.

giovedì 23 giugno 2011

Bondone! (Monte, Trento)



Ieri mattina, tanto per far storcere il naso ai puristi, secondo i quali per certe cose bisogna alzarsi alle 5, ho messo la bici sull'auto alle 9 e mi sono diretto a Trento, sovrastata ad ovest dal Monte Bondone. Scalata resa celebre da Charly Gaul che vinse una tappa da tregenda al Giro d'Italia nel millenovecento e tanto. Quindi sono partito da Aldeno , proprio dove la strada si inerpica alle 11.45. Ma tant'e' la giornata era ideale per compiere l'impresa.

Tale si tratta, perche' nella scala di salite.ch il Monte Bondone da Aldeno e' dato a 155 e spiccioli, e per confrontare con salitelle nostrane, Quinzano e' valutato 30,47. Ma con buona dose di incoscienza ho deciso comunque di provarci per la facilita' di accesso (praticamente tutta autostrada e una volta usciti a Rovereto nord sono 5 km di strada scorrevole, e perche' no, aprire un capitolo di scalate fatte da un non scalatore.

Il giro era quello della granfondo Charlie Gaul, con prima scalata a Viote, discesa a ovest verso il lago Cavedine e ritorno in quota da Terlago. Mica tanto, un centinaio di chilometri, ma con un dislivello di quasi 3000m.

Attacco dunque la salita e mi pento subito di quanto sto facendo... La strada si inerpica con pendenze vicine (ed anche oltre) al 10% senza far dubitare che sara' durissima e non breve. Dai 139m in neanche 4 km sono ad oltre 400m, e la fatica viene (solo) un po' compensata dai panorami mozzafiato.


Passo paesini di montagna "d'una volta", incrocio pochissime macchine (meno di cinque in oltre 20 km di scalata) ma qualche moto di troppo. Alla fine solo un paio di ciclisti in discesa. La scalata, dopo 6 km, finalmente assume contorni piu' umani, con pendenze intorno al 5%, poi spiana un po' a Garniga Terme, per poi -ovviamente- inerpicarsi di brutto. Con una serie di tornanti dentro al bosco mi godo un po' di frescura: ad Aldeno c'erano 30 gradi, ed ora a 1200m ce ne sono 27. Infine, lasciato il bosco, dopo altri tornati assolati (ma qui siamo intorno ai 20 gradi) la piana di Viote, che fa da "cima Coppi".


Da Viote (1593m), cui arrivo intorno alle 14.00, decido di scendere, senza togliermi la "sella", ovvero la strada che arriva a Vason (niente di che, rispetto a quanto passato).


Da qui 20 km di strada discesa, oltretutto stanno asfaltando, e la strada e' "grattata" in molti punti, taglio ulteriormente la discesa a Sardagna. A Trento (ti pareva?) mi sono perso e a fatica ho ritrovato la strada per Rovereto (ero finito in tangenziale!!). In serata, non contento mi sono sparato la seduta a nuoto con i master, 2350m, ovviamente molti di gambe....

Monte Bondone

4 commenti:

luciano ha detto...

Patacca!! potevi avvisarmi che ti davo alcune dritte, a Cavedine ho degli amici che producono vino bio e quant'altro - il Bondone lo utilizzo per fare i combinati quando sono su sa loro in primavera e al pian delle viote c'è una pista da fondo fantastica... ti aspetto per il San Marco

ciao

Ironfrankie ha detto...

Seeeeeenti! Io vado per pedalare, sudare ed allenarmi mica per scampagnare!!! Non mi sono neanche preso un caffe' a Viote! :-) Ho visto la pista ma c'era l'erba!!

Hai dritte per il Manghen?

luciano ha detto...

in privato ti ho già risposto :-)) ora però faccio il bastardo :-o e ti rispondo in pèubblico:

oddio ... sudare si! allenarti si! ma pedalare.... ehmmm quando mi starai davanti fooorse potrai dire che pedali visto che anche io sono un paracarro :-)

ciao

Ironfrankie ha detto...

Sisisi tu sei un livello troppo elevato per le mie modeste prestazioni ciclistiche! Regolarmente devi tornare a prendermi lungo una salita diverse volte (e non sei il solo!) Dovrei, in sostanza, prendere atto che i miei percorsi siano quelli ad impatto (salita) ZERO!!!

Ma devo ammettere che -una volta scoperta- la salita e' troppo bella!!

:-D