A Fabio, 5 aprile 2009.

martedì 28 giugno 2011

Manghen!


Dopo il Bondone, "conquistato" mercoledi scorso, pero', ero a pezzi (beh, la seduta serale di nuoto non aveva aiutato come speravo...). Quindi giovedi e' saltata un'altra seduta di corsa. Venerdi ho avuto la forza di farmi 2 orette di pianura, ma il caldo gia' si sentiva. Sabato a Riccione avevo pensato di nuotare, e il mare era grosso come raramente l'avevo visto. Saltata quindi anche la seduta in acque libere. Di correre non avevo certo la frenesia (prolungata fino a domenica), e quindi saltata anche la seduta di domenica.

Per rifarmi ieri, lunedi, mi sono lanciato alla conquista dello spauracchio Manghen. Di questo passo ne avevo sentito parlare da Lucone, affrontato da lui e dal Gira (non senza difficolta') in una lontana GF Campagnolo, e da allora mi e' sempre rimasta la curiosita' di questa salita tanto dura quanto lunga. L'idea era di salire da Borgo Valsugana 23,5 km, scendere a Molina di Fiemme (16,5 km), girare la bici e completare il percorso.

Chiaramente partito con molta calma da Bologna, riesco ad essere con la Trek sulla salita poco prima di mezzogiorno. La salita si presenta bastarda fin da subito. Alterna tratti al 2/4% a tratti al 12%... Chiaramente la statistica dice 7,5% medio. Fino a Calamonte ho anche un buon passo, perche' riesco a mettere il 50 nei tratti in falsopiano, una bella vallata davanti a me, ristorantini invitanti,


foreste di pini ed un certo fresco: poi capisco tutto. Ad un certo punto sono costretto al piede a terra da mandria di mucche belle tranquille in mezzo alla strada, ed infine mi ritrovo a 5 km dal passo, 500m di dislivello da fare e davanti una montagna. Enorme, chiusa.

Non saranno mica 5 km al 10% fisso? No, dai... Si! E' tutto vero: 5 km al 10% fisso, tanti tornanti che non leniscono per niente la salita e per finire, ciliegina pesissima, gli ultimi 300m al 15%.


Comunque sono quassu'. Tempo quasi da bradipo: 2 ore e mezzo, con la media che negli ultimi 5 km e' scesa da 11 kmh a 9,7... In certi punti era piu' un esercizio di equilibrio che non una scalata!

Chiaramente non sono sceso dall'altra parte, ma sono ritornato a Borgo, ed anche per scendere ci vuole un sacco di tempo, sia pure ai 36 di media. Asfalto fantastico, strade poco battute (a parte i primissimi chilometri), una sola fontanella (ma gelida!) in 23,5 km di percorso, in ogni caso le mie due borracce e la frescura non mi hanno fatto patire la sete.

Il versante da sud e' micidiale, devastante ed essere arrivato in cima e' un'impresa, vera e propria. E -come mercoledi scorso- a ben poco e' servita la seduta di nuoto, in cui il buon Marco ha inserito molte gambe. Ma io le avevo cotte su per il Manghen....

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