A Fabio, 5 aprile 2009.
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mercoledì 20 giugno 2007

Ufficiale...

...sono un Finisher di Lanzarote.
Va bene la classifica ufficiale, maglia, la medaglia ed il braccialetto, ma senza diploma un IM non si sente veramente "finisher".

E dunque eccolo qui! Lo so gia' -grazie!- non mi stimo affatto per i tempi medi -specie della corsa- ma l'ho finito, e questa e' l'unica cosa che conta.


sabato 16 giugno 2007

Le foto di Lanzarote....

..sono arrivate!


h 6.55 tutti pronti


la tonnara in azione


la bici, la mia croce


corsa rigida

arrivo


i complimenti dell'organizzatore

mercoledì 23 maggio 2007

Va beh.



Intanto un paio di foto significative, medaglia e maglietta "Finisher". C'e' anche un braccialetto, rosa fucsia, con la scritta Finisher, al mio polso. Poi: ripeto, sono sopravvissuto. Cioe' l'ho finito. Ma questo lo sapete gia'.

E allora partiamo dall'inizio e freddamente diamo una cronaca. Devo proprio dire che ho sbagliato a mettere la sveglia e mi sono svegliato un'ora prima, alle 3.30 anziche' alle 4 e mezzo? Ok, sono ritornato a letto a dormicchiare. Finalmente, all'ora giusta io e Carla siamo andati a fare colazione, 2 toast, un bicchiere di latte e un piattone di pasta in casa. Dopo aver espletato le funzioni fisiologiche ho preso la sacca e sono sceso in TZ. Tranquillissimo, ho riempito le borracce, posizionate e aperte le barrette sulla bike, rigonfiato le gomme, salutato tutti i conoscenti, Paolo (Tuttolomondo), Amedeo, Eto, Luca, Alessandro, Andreas Fink, Sonie (Jongstra, una pro conosciuta in Florida, al traguardo 3a assoluta!), la stampa...

Poi mi sono infilato la muta (con calma), e siamo alle 6 e mezzo. Finalmente hanno aperto il cancello e passati sul tappeto chip ci siamo avviati alla partenza, in riva. Ero preoccupato perche' avevo gli occhiali scuri, e il sole era ancora nascosto, ma poi e' arrivato. Partiti, 1.51 di ritardo, senza musica, inno o altro. Solo un applauso composto e qualche urletto. Mi ero messo in terza fascia, dopo i pro e i "pesci" (quelli che si erano battezzati 1h e 05 a nuoto), ma parto bene, e alla prima boa (dopo 160m) non prendo troppe botte (un paio toste in testa, si, pero' nessun danno) sono quasi alla corda. Cerco di conquistarla, ma l'uomo dalla muta "Foor" e' un osso duro, "e allora crepa!", penso e sto in seconda corda. Alla seconda boa (900m) siamo ancora li', poi lui si rialza ed io lo passo. Terza e quarta boa tranquillo, alla corda immaginaria, e infilo il corridoio di uscita del primo giro bene: non ho neanche sete. Mi diranno poi che il primo lap time e' di 37 minuti. Secondo giro tranquillo, alla corda e in scia, stavolta.

Esco, tarantolato e corro per tutta la corsia, sotto la doccia mi tolgo la muta, e mi involo sugli stralli dei sacchi "rosso o blu? Ah, si, blu!" In TZ ci siamo tutti, maschi e femmine, piu' o meno vestiti, piu' o meno nudi, ma stiamo facendo un IM e nessuno pensa alle tette al vento della vicina di panca. Casco.... numero gara..... GPS... maglia squadra... infilo la muta, gli occhialetti, il nasello nel sacco bike.... ora le scarpe: ca**o, la sabbia e' incollata ai piedi!... Ok, le calze le metteremo poi.... Sidi con cricchetto indossate..... ah, il copritacchetta! ricordati di toglierlo prima di inforcare la bike.... 868........ qui, la Colnago e' presa, altra corsa alla MZ (mounting zone). Via i copritacchette...Ok, si parte.... Ah, si, devo accendere il GPS.... SKABOOOM! Porca troia! lo specchietto della moto di un Guardia Civil! In pieno. Ma come si fa a lasciare la moto in piena zona di lancio???!!!

Ok, Le urla si affievolano, il vento fruscia. 1.15.42 + 8.21 in TZ. Primi chilometri a buon passo. Calma, senno' scoppi... Beh, non troppo, sono gia' decine gli atleti che mi sorpassano appena la strada va un po' in su.... Amedeo mi svernicia a Yaiza, Andreas dopo il Timanfaya. Gli altri sono piu' "pesci" ed erano gia' davanti. Mirador de Haria, parque eolico, c'e' vento, ma meno di giovedi. Fin qui, 25 kmh di media. Ma sto sparando le ultime cartucce. Al Mirador del Rio (pendenza max 12%) la mia velocita' e' da equilibrista (7 kmh) per fortuna che poi e' tutta discesa.... Anche a questo ristoro prendo 2 pezzi di banana (e acqua), ma li perdo subito perche' l'asfalto e' da bestemmia. Qui comincio a vedere le streghe.

Finita la discesa il percorso prevedeva 40 km in direzione ovest. Completamente controvento, (accade 10 giorni all'anno) per fortuna un po' piu' debole, oggi (sempre a 20/25 all'ora). al 130imo sono li' li' per mollare. Ma non so come arrivo a Puerto del Carmen, e gli ultimi 5 km, sul lungomare con centinaia di IM che gia' correvano mi esalta. Scendo dalla bike dopo 8 ore ed 1 minuto, stanco ma pronto anche a camminarne 42, per finire 'sto maledetto IM. 6.43 in TZ per riprendermi, e poi via. Corricchio, cammino, impreco al vento, agli spagnoli, perfino a Carla (12imo km) vedo cadere atleti infisicati come fuscelli, lo stridio delle ambulanze e' fastidioso...

Speriamo che non capiti a me, sarebbe una beffa. I piedi mi tormentano (ma meno dell'anno scorso) e 5/6 volte devo fermarmi su un muretto a liberarli di scarpe e calze (non ero riuscito ad infilarle, durante la bike...). Apprendo che Alessandro ha mollato al 165imo km della bici, non riusciva a mangiare che vomitava. Eto e' in trance agonistica e stampa un brillante 11.15, Amedeo sbuffante a 11. e 22, Paolo sulle 12 ore e Piombi 12 e 57. E io corricchio.. Sta facendo buio, ed io sono li', con una settantina di immortali e indomiti. Vento, vento, ancora vento. Carla mi procura del pane, oramai ho proprio fame. Dopo 25 km Eto mi si affianca con la bike, mi stimola e si congratula. Ultimi 5 km, raggiungo Giampietro, parlando (e camminando) mi racconta di Zurigo 2004, ed e' lui quell'italiano che mi precedette di 2 secondi...

Molto gentilmente mi restituisce il favore: all'ultima discesetta (200m al traguardo) mi invita a correre. Poi il (solito) delirio.... Luci, urla, flash... Fascia alla traversa come al primo. Medaglia. Il direttore della gara che mi branca, mi gira e mi impone la foto: io sorrido da ebete, lo so, (vedremo la foto...) Poi Amedeo mi abbraccia e mi fa la festa. Carla e' dietro al transenna che urla come impazzita. Io lo sono. Non riesco a capacitarmi di avere finito, mi sembra incredibile... Poi via, a prendere la maglietta di Finisher, braccialetto e strisciata dei tempi. Tutto ok. Il diploma lo spediranno, la stampante si e' incriccata. Massaggio (super!) a 6 mani. Un po' di paella e infine, con bici e sacche torno all'appartamento. Rimarro' sveglio fino a tardi, e non dormiro' per tutta la settimana, lo so.

NUOTO 1.15.42 (PB)
T1 8.21
BICI 8.01.30
T2 6.43
CORSA 5.52.30
FINALE 15.24.43


venerdì 18 maggio 2007

-1

Vigilia, e come oramai capita sempre piu' spesso, sono calmo. Ho pronte le sacche e la bici e fra poco entrero' in TZ per lasciare la roba. Il vento c'e' sempre e anche se non e' fortissimo sara' IL problema.

Vabbe' oramai ci sono e sapro' onorare l'impegno. Statene certi.

Se non sono distrutto ci si sente domani dopo l'arrivo.... Hola a todos!

mercoledì 16 maggio 2007

Vento, vento, portami via con te....

Ancora vento. Dicono che calera': "sperem".

L'acqua e' magnifica, invece. Sembra fredda (oddio, l'impatto e' gelido) poi migliora, si riscalda.... Trasparente, pesci grandi e piccoli accompagnano la mia nuotata. 24 minuti nel chiarore delle 7 del mattino.

Poi 24 km in bici: controvento un delirio, a fatica arrivo al Mirador de Haria, il punto piu' alto. Al ritorno in discesa tocco i 75 kmh, e la media si aggiusta...
Sara' dura se non cala il vento....

martedì 15 maggio 2007

LANZAROTE!!

Ed eccoci dunque a Puerto del Carmen, localita di partenza e arrivo dell' IM Lanzarote. Un volo tranquillo, da Verona, e il solito arrivo ventoso (le Canarie sono ventose, ma Lanzarote, di piu'). Tutto facile, valigie, bicicletta, auto ed appartamento erano pronti per noi.

Stamattina abbiamo portato la bici da Miguel, di Ciclomania, ad Arrecife, che in 3 ore ce l'ha montata, e mi ha pure regalato una borraccia ed un paio di calze "tecniche" Spiuk. Quindi nel pomeriggio ho provato a contrastare i 40 all'ora di Eolo. terribile. ma quando il vento e' dietro si fila ai 60! 24 km in totale. Domani provero' le salite dure, Mirador de Harria e Mirador del rio, sperando che cali un po' questo vento... Poi nuotero' e correro', ma poca roba...

Hasta luego!

domenica 13 maggio 2007

Report allenamenti della settimana

E diamo un po' di numeri...

SWIM: 5100 m
BIKE: 120 km
RUN: 19,4 km

E doveva essere una settimana di scarico...

Ultime rifiniture

Chiamiamole, cosi'.... Stamattina ho fatto un 54 minuti a digiuno, ai giardini margherita, incontrando fra gli altri anche Marco, un mio compagno di classe (ora Primario all'ospedale Sant' Orsola). Se tutta questa gente venisse a correre alle garette domenicali, ne parlerebbero al TG. Nazionale, non regionale. Erano veramente tanti. Peccato non vederli correre appassionatamente nelle corsette domenicali, anche solo per divertimento.

Ci siamo, dai. -6

venerdì 11 maggio 2007

Relax

Oh, oggi non ho fatto nulla. Di sportivo, intendo. Ho portato la bike dal meccanico e l'abbiamo "impacchettata" (nel valigione Scicon). Sono andato a salutare il coach, che era alle prese con la sua nuova bike (una Wilier Cento SPETTACOLARE!) Poi sono andato a ritirare le scarpe "allargate" dal calzolaio, infine, una volta a casa ho cominciato a preparare la roba per Lanzarote, che subira' riduzioni, per via del poco peso concessoci in aereo. Nel pomeriggio pedicure, dato che le mie unghie hanno la spiacevole abitudine ad incarnirsi.

Ho anche trovato il tempo per andare a vedere la nuova auto. WOW.

giovedì 10 maggio 2007

Ancognano

Qualche anno fa era lo spauracchio per chi faceva il percorso lungo della GF Dieci Colli, era la scalata al nono colle, esattamente, ma poi essendo l'asfalto un po' "trascurato" era stato cambiato con la salita delle Ganzole (o Prati di Mugnano). In realta' sono circa 3 chilometri e mezzo costanti sul 10% con un'impennata finale al 14/15%. Molto immodestamente dico che "ho visto di peggio" (ho ancora in mente la scalata al Monte Albareto della GF di Carpaneto P.no, ed i suoi ultimi 2 km con strappi continui al 16%). Tuttavia, siamo sempre li', quando c' e' il coach la musica cambia. Purtroppo ho fermato il Garmin quando ci siamo fermati per un break e mi sono dimenticato di farlo ripartire, cosi' la registrazione dati e' parzialmente andata persa. Pazienza, comunque Ancognano e' registrato.

Oggi il coach era nervoso, forse distratto. Domenica lui partecipera' al Doppio Olimpico di Candia e forse i doloretti alla schiena non sono del tutto sopiti, e conoscendo il suo orgoglio temo che strafara'. Io ho gia' programmato il week end: domani valigione, tacchette nuove e quisquilie, sabato relax, poi spesa per il mangiare dei gatti (che rimarrano a casa) domenica valigie e lunedi partenza per Verona. Sono calmo, calmissimo... (Certo, dopo 6 Ironman, che mi agito a fare?) Stasera in piscina ho visto Luca, pastarolo che sara' a Lanza, che al contrario era molto agitato, e Marco, che mi ha chiesto quando comincero' a scaricare, visto che mi ha incrociato in bici per tutta la settimana...

mercoledì 9 maggio 2007

Dirittura di arrivo

Oramai ci siamo, siamo quasi alla partenza per Lanzarote, ma il coach non arretra di un millimetro. Seduta di nuoto, oggi, e il fatto che il lavoro di elastici e balzi (il lavoro a secco, cioe') fosse finito, doveva far presupporre una seduta "a tutta". Facile profezia.

Dopo un 200+200 di riscaldamento 4 serie composte da 1 x 50m Andata Delfino ritorno Stile + 1 x 100m aggiungendo Pallanuotista e ritorno SL. Infine un 150m con altri 50m a SL. Dopo, un bel 12 x 50m piramide, piano-medio-forte-medio-piano etc. (piano 52", medio 48/50" forte 46"). 2300m in poco piu' di un'ora, considerando pause e chiacchiere (scarse entrambe).

A contorno i soliti urlacci (la testa si muove troppo, il sinistro e' troppo interno, il gomito e' sempre basso, il bilancino delle gambe solo sinistro, pallanuotista troppo corto... ). Di certo non ci si annoia con il coach, ed e' uno dei suoi pregi. In tutti e tre gli sport. Anzi quattro, perche' ora mi segue pure in palestra.

martedì 8 maggio 2007

Brevetto della Tagliatella

Oggi ho voluto provare un giro un po' diverso, ispirato dal "Brevetto della Tagliatella", che mette in palio 500g di tagliatelle (rigorosamente Pasta Granarolo) per chi stampera' il tempo migliore in una serie di salite del circondario, purche' certificata da almeno 2 triathleti (vedi nel forum il regolamento). Ed ho voluto provare la salita che da Zena porta a Pizzano, in Valle d'Idice, da una parte, e dall'altra al Monte delle Formiche, altra meta in programma (futura). Gia' provata l'anno scorso ed abbandonata al terzo tornante perche' troppo difficile (allora). Partito da casa in val di Zena vengo subito raggiunto da Andrea, con cui facevo Spinning alla Virgin, ciclista provetto e scalatore puro.

Bonta' sua ha rallentato, e abbiamo percorso una trentina di chilometri assieme, ad un passo leggermente superiore a quello che volevo, ma ad un buon allenamento non mi tiro mai indietro. Poiche' nona veva tanto tempo siamo arrivati al bivio per Barbarolo/Quinzano e siamo tornati indietro, e l'ho salutato appunto al bivio per Pizzano. In effetti ricordavo benissimo: e' piuttosto dura, con strappi al 13%, del genere strappone, spianatina, strappone, che affaticano molto. Pero' (finalmente!) ce l'ho fatta e scendere in valle d'Idice e' stata una soddisfazione. Certo, i miei 16 minuti fanno pieta', rispetto a chi ha stampato 10 minuti, ma e' un punto di partenza, il mio.
Quindi 60 km in un paio d'orette (abbondanti), che fanno tenere la gamba desta. Tanto oramai mica mi invento piu' nulla...

-11

lunedì 7 maggio 2007

50 vasche

Appunto, 2500m, il recupero del lavoro di nuoto non fatto ieri, in aggiunta alla seduta di corsa con il coach. Seduta soft (10,21 km), con corsa "allegra" alternata ad esercizi di rullata, flessoestensioni, e skip. Poi allunghi da 30". Quindi via, verso la piscina dello Sterlino, (unica 50m "coperta" di Bologna....) per fare il penultimo lungo: 2500m con allungo ogni 500m. Assetto gara: muta (nonostante i 30 gradi nel pallone e i 28 in acqua....) e occhialini scuri. Bene, bene, bene.

Dopo 38 vasche (1900m) ho marcato 36'32", un ottimo tempo. Gia'... Ero in piscina e non in mare, ma il galleggiamento nel mare e' maggiore, ma e' anche vero che in piscina la riga nera sul fondo e' un bell'aiuto, cosi' come la spinta della virata (peraltro ho cercato di limitarla, proprio per essere ancora piu' realistico), pero' non avevo scie, cosi' come non era una tonnara... Insomma! Se il coach ha fatto un buon lavoro, qualche minuto al mio best (1h19' 39" dell'IM UK, lago) dovrei comunque limarlo. Tempo finale, per la cronaca, 47' 54".

sabato 5 maggio 2007

44 anni on training

Quando un Ironman e' dietro l'angolo, un giorno di riposo e' anche troppo, cosi' oggi ho recuperato facendo bici, con il coach. Mi aspettavo la solita seduta (degli ultimi tempi), cioe' scalata a 170 bpm o SFR, ed invece mi ha portato in Val di Zena a fare mono pedalata (andata) e variazioni di ritmo al ritorno. Una tragedia, ovviamente. Pedalare con una gamba sola, per chi non sa pedalare, e' un esercizio faticosissimo, e sebbene cambiassimo gamba ogni 500m io ne perdevo da lui regolarmente 100. Cosi' per 13 km (vallonati), quando un acquazzone in divenire ci ha imposto la retro marcia, e quindi sono iniziate le variazioni di ritmo. Ho fatto miglior figura, standogli a ruota ai 42/43 all'ora (in piano, sui 35 nelle variazioni), e alzandomi sui pedali 10 volte (quando lo imponeva lui, ovviamente, mica di mia spontanea volonta'...) su 11, quando proprio non ce l'ho piu' fatta, e mi ha seminato. Il gap da lui e' ancora enorme, ma almeno comincio a vederne una fine, o almeno a intuirne la cerniera. Insomma sto migliorando. Inventarsi ciclisti a 40 anni non e' facile, se poi lo si vuole diventare in 2/3 anni, beh, bisogna sforzarsi molto. Ma come dice il coach: "Siamo qua apposta".

giovedì 3 maggio 2007

Fartlek

E' la parolina magica che spalanca le porte all'allenamento piu' professionale e meno "cazzuto" (del tipo "Corro, tanto poi qualcosa verrà"). Il fartlek e' l'allenamento piu' semplice che esista. Per un po' vai piano, poi per un po' vai forte. E ripeti cosi' per un po'.
Ma fatto con il coach, davanti ad una scolaresca della Facolta' di Scienza Motorie, e' un'altra storia. Innanzi tutto non puoi sfigurare davanti ad una classe di ventenni. Poi guai se il coach ti corregge, sarebbe un'onta.... Cosi' io mi sono impegnato allo spasimo, nonostante la sofferenza al tallone, e il coach con la schiena a pezzi sembrava Lazzaro (del Nuovo Testamento) e correva come ai bei tempi. Abbiamo stampato pure un 3' netto al km nell' ultima ripetizione.
2 galli in un pollaio pieno di galline sono meno vanitosi.
Quindi, dopo un congruo riscaldamento ed altrettanto congruo stretching, il fartlek si e' sviluppato cosi': 6 serie da 2 minuti passo 5.30 + 1 minuto passo 4.20, 3/4 minuti di riposo attivo, poi 8 serie da 1 minuto passo 5.30 + 1 minuto passo 4.30 ed infine 10 serie da 1 minuto passo 6.30 e 30 secondi 3.10. Tra parentesi: il tutto -tranne le ultime 4 ripetizioni- sull'erba, che odio, per non sfiancare il tendine dolorante, e quindi con sforzi sovrumani anche per l'equilibrio.

mercoledì 2 maggio 2007

Addenda

Alla pura cronaca della GF devo aggiungere qualche curiosita'. Ai ristori si trovava di tutto, dalla frutta (banane e arance), alle crostate (albicocca e mostarda), alla crescenta e perfino mortadella. Da bere, sali, acqua e vino "fragolino" (a Bortolami) per chi non avesse gradito l'acqua. Visto anche un 30-29, montato su tripla guarnitura, perche' "non si sa mai".

Stamattina ero proprio spossato e a lungo ho pensato di annullare la seduta di nuoto che sull'entusiasmo avevo fissato ieri, ma "mi voglio forgiare", e cosi' dopo un rigenerante shopping (2 jeans, 1 giubbotto di jeans ed una camicia) mi sono diretto alla piscina. Dove ilcoach non ha avuto pieta'.

Con l'ultima seduta di elastici e balzi, almeno per la preparazione di questo Ironman, alternati a 7 x 50m stile piramidali, da piano a fortissimo (il quarto) e ritorno. 3 serie da 7 x 50 e 2 di "secco". Inutile dire che la risposta in acqua dopo elastici e balzi era "ridicola", ma "un giorno lo ringrazierò", ama ripetere". Tempi fra i 55" e i 42".

Bleah (commento ai tempi).

martedì 1 maggio 2007

Granfondo "Dieci Colli"

Che emozione..... Era un test importantissimo, questa GF. Doveva essere un po' la prova del nove per Lanzarote, per capire se riusciro' a scendere nel tempo limite dalla bici. Il tempo, 7h 29' e 8" e' molto importante, considerato che solo nei primi 10 km sono riuscito a tenere la scia di qualcuno, alla fine quindi ho fatto oltre 145 km da solo, come volevo, in effetti, per testare la gamba. Gliscorsi anni aveva fatto sempre il percorso "medio", e con molta fatica, ma quest'anno, con gia' 4 GF finite, la pazienza immensa del coach, i risultati si vedono.

Fin dalla sveglia (alle 6) la tensione e' alta, e ben presto, arrivo in zona Start, che da casa mia non dista molto. Evidentemente anche il "Taddo" era attanagliato dalla tensione, perche' era gia' la', e lui partiva un bel po' dopo.... Dopo i saluti e gli "In bocca al lupo", alle 7 e 15 sono gia' in griglia. Partenza alle 8 e 30. Il Cancellone dei Giardini Margherita e' passato, e ben presto si calano i denti. Su via Mazzini mi metto in scia ai 45 all'ora (50-13), ma so che non reggerei dopo e quindi sfilo via via fino a stare con qualcuno che viaggia sui 38. "Ciao Frankie......." E' il "Pasto", campione Italiano di Triathlon Lungo Age Group a Gabicce 2005, un pastarolo. So che ci sono altri miei compagni ma sono troppo attento a cosa mi circonda, cadere e' un attimo.

In Val di Zena la mia velocita' cala, in proporzione all'aumentare della pendenza, svolto a Zula che sono gia' fra gli ultimi, e so che ben presto arrivera' anche la macchina che chiude la corsa. Che infatti arriva poco prima di scollinare sulla Futa. Ok, ora mi stabilizzo sul mio passo, e affronto Badolo come la rogna: sono 6 chilometri che digerisco male (forse perche' preludono alla bestia nera?). Non sono particolarmente ostici, ma sono tutto un saliscendi che spezzano il mio ritmo. Planiamo -gia' pochi- su Sasso Marconi ma ancora le forze dell'ordine ci fermano il traffico, e ci infiliamo sulla strada che porta a Mongardino, quella che soffro di piu'. Salita regolare, con solo un paio di passaggi al 12%, ma non mi piace. Al ristoro mi fermo, sono gia' in riserva d'acqua: e' piuttosto caldo, ma soprattutto umido.

Mi sfilo la ceratina, abbasso i manicotti e riparto. Arrivati a Ponterivabella svoltiamo a destra per Calderino, e da li' si sale verso Montemaggiore, che e' come la ricordavo: quando dici "Pero'!" e' gia' finita. Anche con 40 km nelle gambe. Fagnano, Zappolino (su), Bersagliera, Ziribega e Castelletto di Serravalle (giu'), ora c'e' il tignosissimo Tiola, ma mi piace: la gamba tira sempre, ma almeno sai che quando non tira piu' e' finita. Ora siamo in picchiata verso Savigno, ristoro e via per Bortolami, che a quasi tutti non piace, per me e' indifferente: sono 9 chilometri, quindi anima in pace e pedalare regolare. Fino a San Prospero e' pedalabile anche con il 24, dopo strappa un po', e' tutta al sole, ma passa. Oggi poi qui e' coperto e pure freschino.

Alla rotonda per Tole' un controllo, finalmente... Mi era quasi venuta voglia di tagliare.... Ora siamo in picchiata per Mongardino bis, 18 chilometri noiosi, tutti in discesa attraverso Monte Pastore, Padova in Ronca, Badia e Oca (spero sia l'ordine giusto) Monte San Giovanni e finalmente arriva il bivio per Mongardino (bis), da scalare al contrario. 8 colli scalati, ma ora arrivano gli assi di briscola: passo Sasso Marconi per prendere Le Ganzole e Prati di Mugnano, 200m al 16% (anche se il Bionclino dice 20%). Poco, ma abbiamo 140 chilometri nelle gambe. Mi chiedo se mettero' il piede a terra. Memore di un'ipotesi di trirobi, secondo cui io mi impressiono a vederla, una salita, decido di guardare l'asfalto senza alzare lo sguardo, mai.

Ha funzionato: sono molto provato ma scollino senza essermi fermato (anche se ho avuto momenti di puro equilibrismo...) e ci immettiamo nel percorso comune con il medio, Pieve del Pino, Sabbiuno e Paderno, poi Monte Donato. Non ci penso un attimo: fermo la bici, scendo, sfilo le scarpe e corro. Chissenefrega: sono a 5 chilometri dal traguardo, sono stanco e non ho voglia di eroismi: anche perche' non c'e' piu' il pubblico che incita e supporta, e l'orgoglio avrebbe avuto forse ragione di pedalare: ma adesso ci sono solo 2 addetti che convogliano i ciclisti sul tappeto del controllo (geniale, contro i furbetti!). Arrivo ai Giardini Margherita superando pure un paio di ciclisti. E' finita. Carla e' gia' li da un po', e si sorprende un po' dell'anticipo. Io non sto nella pelle, sono sconvolto ma ho impiegato mezzora in meno del tempo preventivato! Lanzarote, ora sei sempre meno un sogno!

ANDIAMO! -18

lunedì 30 aprile 2007

Aprile, dolce dormire?

Dai totali sembra di no....

SWIM: 21.750 m
BIKE: 675,47 km
RUN: 149,76 km

sabato 28 aprile 2007

Uscita extra

Dopo la corsetta di ieri sera, dovevano essere 7 km, ma dopo 2 km e mezzo abbiamo fatto dietro front perche' Carla ha avuto un grosso problema all'anca, e dire che stava "volando" a 5 e mezzo al km!, stamattina, visto che per 2 giorni faro' festa, ho preso la bici per fare un giretto di un paio d'orette. Per scaldarmi la gamba ho rifatto la Croara, allungandomi fino a Montecalvo, e poi ridiscendendo stavo per ripartire quando ho visto Luca P., uno dei nostri che verra' a Lanzarote, che sfrecciava in carena sulle appendici e involarsi verso la Pulce. Chiamandolo ha rallentato e mi sono accodato, ma evidentemente la stanchezza generale si e' fatta sentire, e dopo un po' che eravamo sopra i 42 all'ora ho ceduto, finendo poi il giro per conto mio, facendo un po' della salita di Botteghino di Zocca, e infine tornare a velocita' cicloturistica a casa.

Sono stanco, acciaccato ed ho bisogno di riposo, questo e' il responso. E riposo per due giorni sara', in attesa dell'ultimissimo lungo facendo la Dieci Colli, che sara' il test finale. Se staro' nelle 8 ore (163 km con 2540m di dislivello), bene, Lanzarote potrei finirlo, senno' saranno cazzi. Altro pessima notizia e' che i piedi mi fanno male, sempre nello stesso punto sempre nello stesso modo. Che mi sono operato a fare?

E visto che la settimana e' finita diamo i totali, a puro titolo indicativo:

Swim: 2500 m
Bike: 101,19 km
Run: 33,17


venerdì 27 aprile 2007

Ahia....

Seduta di corsa, oggi, con il coach ma con finale preoccupante. Avevamo impostato una seduta di corsa a passo 4'.45"/5'.00" con alcune soste per effettuare esercizi (i soliti salti, fra l'altro, estensioni sulle punte, stretching prolungato e forzato ed esercizi di rollata) Tutto bene per 45 minuti quando una fitta poco sopra all'interno del tallone sinistro mi costringe a fermarmi. Non riuscivo piu' a correre. Anzi, proprio a camminare.... Oppala'. Stai a vedere che una banalissima seduta di corsa, neanche troppo forzata, mi costa...
Eh, brutta storia, perche' ora mi fa ancora male, a distanza di 3 ore, e non capisco che cosa possa essere. Il coach aveva un po' fretta e non ha potuto valutare al meglio il danno, diciamo che sembra un crampo, come dolore, ora piu' sopportabile, ma costante. Cosi' fra un passo camminato svelto e una corsetta leggera sono riuscito comunque a tornare alla macchina... Forse (speriamo) solo una contrattura un po' piu' decisa. Tanto poi stasera con Carla abbiamo un'altra corsetta.... Si vedra'.