A Fabio, 5 aprile 2009.

domenica 6 dicembre 2009

7a TuttaDritta

Stavolta il tempo sembra piu' clemente del 2008 e torniamo a Torino in auto per questa settima (per noi seconda) edizione della TuttaDritta, dieci chilometri che piu' diritti non si puo'. Unica novita' la partenza, posta in Piazza San Carlo, e i primi chilometri in via Nizza, invece di Corso Unione Sovietica. Ma arrivo sempre a Stupinigi, in bocca alla Palazzina.

Quindi modifica anche del nostro hotel, piu' centrale, ma sempre della catena NH, ovvero l'NH Ligure. Arriviamo nel primo pomeriggio, e dopo aver posteggiato l'auto (e pagato 15 euro di gratta e sosta per il sabato e la domenica) decidiamo di fare un giro a piedi per Via Roma, passando da Piazza San Carlo dove c'e' anche la distribuzione dei pacchi gara. La temperatura e' gradevole, e il gelo dell'anno passato, con tanto di neve e' presto dimenticato. Torino, per me e Carla, ha un fascino particolarissimo, sia perche' e' un bella citta', ma anche e soprattutto perche' ci orientiamo benissimo. La sensazione prevalente, cioe', e' quella di esserci gia' vissuti. Pur avendo girato il mondo, questa sensazione non ce l'abbiamo da nessun'altra parte (se non a Bologna, ovviamente).

Volevamo tornare per una frugale (?) cena al Vintage 1997, ristorante dove piu' volte abbiamo deliziato le papille gustative e venderemmo l'anima per un piatto di tajarin al burro di montagna (tacendo del tagliere di assaggi di formaggi piemontesi), ma stavolta e' pieno e troviamo nei dintorni il "C'era una volta" che ispira fiducia e piemontesita', almeno sul sito.

E in effetti l'ambiente sembra promettere molto. Caldo, arredato con gusto, il capo sala ci fa accomodare in un tavolo dalle giuste dimensioni. Le cameriere sembrano rapide ed efficienti. Ma, neanche seduti, una di queste, nel versare acqua ad un tavolo vicino, rompe un bicchiere. Nel corso della serata riuscira' a romperne un altro (sempre a quel tavolo), a perdere pane in giro per la sala e a rovesciare diversi barattolini, almeno per quanto visto in due ore e mezza di cena.

Decisi a mangiare SOLO un piatto di tajarin (e abbastanza in fretta) ci ritroviamo a scegliere il menu al tartufo d'Alba, che prevede sinfonie di delizie piemontesi: ricordo il cucchiaio di mousse di fegato su marmellata di pere, tortino ai peperoni con alici fresche e yogurt all'aglio, piu' un assaggio del menu Degustazione Classico, con uno sformato dell'orto con leggera Bagna Caoda -e Dio ci scampi di quella normale- perche' si e' convinto (e per fortuna anche al conto) che avessimo scelto l'altro menu. E abbiamo passato due ore con tempi di attesa inconsueti.

Il risotto al Castelmagno con tartufo d'Alba e' crudo, il Castelmagno buono ma con il tartufo fanno a botte, ovvero si ammazzano l'aroma l'un altro. L'agnello ai carciofi (sottolio Sacla') con olive (?) e patate croccanti (untuosissime) e' da dimenticare. Il dolce della casa, yogurt (lo stesso di cui sopra all'aglio, ma stavolta all'ananas) e' discreto, meglio il bicchierino (di plastica) di crema chantilly con granella di nocciole. Caffe' buono (almeno questo). Conto (in due, con 2 bottiglie di acqua e mezzo litro di vino della casa -acqua colorata di rosso) neanche 70 euro (ma -ripeto- perche' ha considerato che avessimo mangiato il menu degustazione "classico"). Insomma, scegliete un altro ristorante se venite a Torino.

La nottata ci ha portato una lunga digestione, ma al momento di scattare per la TuttaDritta l'unico mio disagio era il freddo. Con i 4000 e passa anche Ciro Ferrara e il sindaco Chiamparino, oramai discreti corridori. Decidiamo, io e Carla, di farla separati e di tirarla al massimo. Cosi' allo sparo parto in tromba. Il primo chilometro e' a slalom, poi la gente si allarga e prendo un bel ritmo. Mi attesto su un ottimo (per me) 4.20/km, e fino al quarto volo. Poi la noia della corsa mi prende e comincio a contare i metri, se non i centimetri: Ma resisto a 4.45-4.46/km. Alla fine 47'47' con un real time di 47'23", corrispondente appunto ad un passo di 4.46/km, figlio del primo chilometro fatto in 5'21".

Alla Palazzina ci metto un po' a riprendermi, e poi mi metto ad aspettare Carla. Passano i minuti ma non si vede, e temo che il suo obiettivo di 55' salti quando vedo che sono passati 57 minuti dalla partenza, ma lei e' gia' arrivata, e da un bel po'. 54' 23", Record! Abbattuto il muro dei 55'. Un grande risultato. Ad onorare questo suo tempone (ma anche il mio non e' male, in fondo e' il mio secondo tempo di sempre, sui diecimila!) una bellissima medaglia e un buon pranzo a base di polenta.

Al ritorno ci fermeremo al Fidenza Village, giusto per far eun giro in questo rinomato outlet, dove Carla scova un delizioso abito.






venerdì 4 dicembre 2009

Dieci anni




Il 5 dicembre 1999 accendevo l'ultima sigaretta della mia vita. Ancora oggi mi chiedo come abbia potuto resistere e non ricadere in un vizio che, fino a qualche mese prima del 5 dicembre, mai e poi mai avrei voluto lasciare. Fumavo un pacchetto al giorno, se andava bene, anche due (quaranta sigarette) se uscivo la sera (ed accadeva spessissimo).

I passaggi sono stati dolorosi (perche' fumare era un piacere incredibile), ma ora posso dire di non desiderare di ritornare a fumare (neanche per scommessa), ed anzi, come ogni ex fumatore ho un atteggiamento verso i fumatori negativo. Fin ad arrivare a non tollerarne le piu' piccole manchevolezze. Il dott. Marco C. lo Zyban e Carla gli artefici di questa grande conquista (credetemi, per me aver smesso di fumare e' stato come vincere un campionato del mondo).

Il dottor Marco C., dapprima mettendomi davanti a muso duro la realta' di un futuro di pochi anni di vita. Ancora lui, prescrivendomi lo Zyban, dopo che su Internet scoprii che esisteva questa pillola, il cui principio attivo, il brupropione, nato come anti depressivo, si e' scoperto essere inibitore del desiderio del fumo.

Carla, come in tutte le occasioni che ci acocmunano, anche lei fumatrice, ma anche lei ha voluto smettere (3 giorni prima). Io, di mio, un po' piu' di volonta', ma ben supportata dalla pillola, che effettivamente inibisce il desiderio del fumo e rende fastidioso il gesto. Poi un piano studiato nei minimi dettagli: dapprima la riconquista della sensibilita' al palato, con l'iscrizione al corso per Sommelier (senza diventare un alcolizzato, altra conquista!), poi lo sport, da cui ero digiuno da almeno un decennio, digiuno che aveva avuto risultati disastrosi.

Insomma il 4 dicembre 1999 ero un fumatore praticamente obeso, al limite dell'enfisema. Potenziale infartuato, e prospettive di vita di non piu' di 5 anni. Ora sono rinato. Direi che di quei 20 anni di fumo (ho iniziato a 16) mi e' rimasto una limitata (ma non troppo) capacita' polmonare.

Smettete di fumare, ci guadagnerete in salute. E se ci sono riuscito io.....

Per tornare alle conseguenze dello smettere di fumare, ovvero la mia passione per lo sport (vizio anche questo?) l'attivita' di ieri mi ha impegnato sui rulli, visto che sabato saremo in viaggio per Torino (domenica la TuttaDritta!) e nel pomeriggio a correre con Carla per 40 minuti, poi su e giu' per le ripetute in salita. Oggi, solo nuoto, ma tanto: 3600m con l'ormai abituale PtvC 50 (PoTenziamento Veloce Corto in B2).

I rulli
La corsa

mercoledì 2 dicembre 2009

Lavori in corso....

Mi scuso per l'assenza di post, ma il programmino che il guru mi ha preparato ha la precedenza su tutto, se poi alla sera sono distrutto, ci rimette il blog. Allora, vediamo di riassumere cosa ho combinato da domenica: lunedi, palestra e bici (rulli... Mi ci sto affezionando, oltre che alienarmici sopra). In palestra sto recuperando i pesi massimi, e sebbene ci vada solo una volta a settimana sto tonificandomi per bene (sempre sotto uno spesso strato di adipe: loi dico casomai qualcuno che non mi vede da tempo non pensi che io sia diventato 60 kg). In serata i rulli, con un primo avanzamento di impegno, ora portato a 80' (piu' il riscaldamento) con 4 serie da 20' (5' a 70-75 rpm e 5' a 90-95 ripetuto 2). E visto che la Modena-Cittadella, oltre che a conoscerla a memoria e' diventata corta (cioe' arrivo a Cittadella prima di finire l'esercizio), ora vado con un percorso costruito ad hoc di 55 km.

Ieri ho dovuto rinunciare ad un lavoro del programma: il nuoto serale con Ruggio, che al confronto degli altri 2 di nuoto sembra un defaticamento. Ma il fine e' stato piu' che nobile: la Festa sociale della Polisportiva. Festa con la effe maiuscola, per l'impegno profuso dal nostro presidente Piero, da Corrado e da quanti hanno contribuito a renderla memorabile, dove anche Carla si e' divertita (e -vi assicuro- e' un evento rarissimo). Targhe, medaglie e cotillon per quasi tutti ed un ambiente molto cordiale, dove lo spirito di amicizia spicca e caratterizza questa squadra.

Particolarmente distinti Michele, che aveva il compito di premiare (oltre che di versare il vino alla sua signora), Pietro, che non ha ancora iniziato a gareggiare nel triathlon ma nella simpatia si difende benissimo, e Andrea, i cui progressi nella corsa e nel nuoto daranno dispiaceri a tanti. Un carissimo saluto anche al presidente del quartiere Saragozza, Roberto Fattori, la cui comune passione per il calcio (Bologna, naturalmente) ci ha reso protagonisti di scontri memorabili in una mailing list dedicata ai rossoblu'. Infine -come si dice- peccato per chi non c'era, si e' perso anche un'ottima cena.

Quindi stamattina, bello assonnato, intorno alle 11 ero in acqua a svolgere il compitone di nuoto, seguito dal terribile lavoro in pista. Svolto -e mi meraviglio io per primo- in toto, sia pure (il nuoto) a ritmi un po' ridotti. Piu' sorprendente ancora e' la tenuta del fisico, che non accenna (tranne normali affaticamenti muscolari) a dare segni di cedimento (ahi! me la sono tirata..) Insomma oggi sono distrutto come investito da un TIR (ma ho preso la targa). Domani, ne sono certo, su quella salitella daro' il 110% (facciamo il 100%, che va poi bene lo stesso...)


domenica 29 novembre 2009

19o Trofeo COFAMO



Al contrario dell'anno scorso quest'anno la temperatura e' piu' che gradevole (per essere quasi dicembre...) ed infatti mi devo pure alleggerire l'abbigliamento e a tentare di non usare i guanti. Quest'anno, arriviamo addirittura con una anticipo inconsueto, tant'e' che alle 8 e 40 siamo gia' avviati sul percorso. Non saremmo tanto propensi al percorso lungo, visto che l'anno scorso misurava oltre 13 km, ma veniamo rassicurati che quest'anno non supera -davvero- i 12.

Il tutto perche' il nostro allenamento fra riscaldamento, esercizio vero e proprio e defaticamento arriva a 11 km, e anche pochi metri in piu' ci pesano. Comunque sia fiduciosi ci avviamo e anche se con un po' di stanchezza eseguiamo il compitino, con pure il 500 forte sul cavalcavia a portar eilmio cuore sopra i 170 bpm. Anche quest'anno un bel sacco di patate come pacco gara e il bel tepore della tenda, visto che la zona cambio e' all'interno del mercato.

Ieri ho effettuato il mio allenamento di bici sui rulli, e devo dire che non sento affatto la mancanza di freddo, di vento e di traffico. Magari ci fossero dei triathlon indoor! (perche' no? Piscina il noto, poi si esce e ci si butta sui rulli ed infine sul tapis roulant... Un po' alienante, ma fattibile, no?

I rulli
19° Trofeo COFAMO

venerdì 27 novembre 2009

Tonico

Quasi 2 settimane che ho iniziato questo nuovo corso e pensavo che non sarei stato dritto a lungo. Ed invece mi sento meglio. Molto meglio. A parte la stanchezza (molta dovuta ai gatti che di notte non ci lasciano dormire per bene) e qualche indolenzimento qua e la', devo dire che la cura Costa funziona. E -per ora- non mi ucciso. Sara' che sono molto determinato, che probabilmente ho una base di partenza piu' che sufficiente, ma mi sento bene, tonico e voglioso di continuare.

Ieri gli scatti in salita, ovvero la seduta di corsa che preferisco in assoluto, preceduta da (ben) 45' di riscaldamento. Oggi un altro 3500 di nuoto con il test elastico/fascia ai piedi molto stimolante (ma distruttivo).

mercoledì 25 novembre 2009

Allenamenti, what's else?



Si, appunto, allora contro la ripetitivita' che sfocia nella noia (avete presente fare 6 x 200m in pista?), tocca inventarsi (almeno, io ne studio di ogni) qualcosa. Tolto l'mp3 (in questo post spiego perche' non lo uso piu'), oggi avevo poco da inventarmi al CUSB deserto, umido e nebbioso! Quindi dopo un po' di convenevoli con Marin, il custode croato alto 2 metri, sempre pronto a raccontare i suoi post gare luculliani, parto per il mio lavoro (esercizi tecnici + i 6 x 200m, il tutto 3 volte). Durante la terza serie di allunghi avevo finito di litigare con me stesso per non essermi messo degli slip, perche' i nuovi pantaloni della squadra sono eccezionali, ma me am son dgiaze' i quaion li stass, e messomi il cuore in pace, ho cercato di pensare alla seduta di nuoto che di li' a poco avrei affrontato.

Arrivato in piscina c'era una serie di studenti di Scienze Motorie che di 30 che erano forse ne potevamo mettere insieme uno o due con il physique du role, per gli altri un soggiorno pagato a Cajenna, almeno di qualche mese. Tuttavia i "liberi" erano pochi, e le corsie libere sono fortunatamente semivuote. Mi metto (ci mancherebbe!) nella corsia "veloce", quella con il birillo giallo. Spiano il programmino di Costa (un 3000m abbastanza sostenibile), a fianco di quello che e' gia in acqua. E aspetto. Anzi, per godermi al meglio la scena, parto per i 200m di attivazione mentre lui sta arrivando.

Lo sbarbatello avevo un programmino (stampato) da 1050 m (42 vasche), dove la cosa piu' lunga era 2 x 100m stile (casomai pausa ai 50m 10" -sic!-). Fatti i 200m (di seguito, LOL) mi fermo e mentre studio (ma lo conosco a memoria) il mio programmino lo sbarbatello mi guarda e mi chiede se "faccio tutta quella roba li'". Mentre mi si apre la ruota da pavone gli rispondo che si', ma che quello era normale, considerato il lavoro di corsa appena concluso, e che di solito, il mercoledi (quando vado a Riccione, cioe') facciamo dei 4000m (vero, ma e' una pugnalata).

Del resto, gli dico, mettendo il carico, 3000m sono un lavoro di un'oretta, per me. Lo stendo definitivamente invitandolo a farlo insieme. Farfugliando qualcosa e scusandosi prende il suo programmino da 42 vasche e si sposta nella corsia media. Si, ok, ho esagerato. Meno male che i master tosti sono arrivati molto dopo, quando io avevo le ultime serie da 50, un'oretta e un quarto piu' tardi. Il 3000m (2800 in verita': ho tagliato 200m all'attivazione) era composto da 8 x100 stile, alternando uno normale ed uno in progressione (recupero 15"), da 10 x 100m alternandone uno misto ad uno stile in progressione (rec 20"), e da 16 x 50m stile, 8 completi e 8 con il pullbuoy molto lunghi a 75".


Pero'...



...se uno ha fretta, come fa? A Bologna non puoi avere fretta. Prima o poi l'imbecille ai 30 all'ora te lo trovi davanti. Mi domando, allora, cosa fa in giro, in auto (mica una Panda... un BMW x6 bianco) ai 32/33 all'ora alle 18.30. Ipotesi a): marito che ritorna a casa dopo giornata di lavoro. Ai 30 all'ora? Sembra quasi che a casa non ci voglia arrivare... Ma divorzia, allora! B) Rampante single? Eccheccazzo, se a 35 anni non sai guidare telefonando (o telefonare guidando) smetti di tirare di coca e tromba di piu'!

Ma soprattutto levatevi dalle palle della gente (io, nello specifico) che a casa ci vuole andare di fretta e/o in qualunque posto io debba andare (e sono cavoli miei, il dove), sappiate che ci voglio andare il piu' velocemente possibile, GRAZIE! (quando ce vo', ce vo'!)

E dunque ieri altra giornata di corsa (non metaforica) seguita dal nuoto (e per arrivare in piscina 2 o 3 degli imbecilli di cui sopra). Presto vedremo se il nostro impegno produce effetti positivi... la Tuttadritta di Torino e' fra meno di 15 giorni.

Un mese al Natale e non ne posso piu'. Come delle Olimpiadi di Vancouver su Sky: mi hanno gia' rotto le balle. Quando arriveranno sara' una liberazione migliore dell'abbattimento del muro di Berlino dopo 38 anni.

L'allenamento di ieri



lunedì 23 novembre 2009

Duemila10

Cosi' si sta delineando la stagione 2010. Quasi certamente la prima gara sara' una granfondo in Liguria a febbraio. Poi la Granfondo Selle Italia, a Cervia, il 10 aprile. A seguire Lisbona, il 24 aprile, per il TriStar 111, un triathlon con distanze anomale: 1 km a nuoto, 100 km in bici, 10 km di corsa. Avanti con la Nove Colli, 23 maggio. Quest'anno saremo anche alla Cortina-Dobbiaco di corsa, 30 maggio. Sono stato sorteggiato per la Maratona dles Dolomites: obbligatorio esserci, il 4 luglio. Poi partiro' (quasi certo, oramai) per Lake Placid, primo Ironman stagionale: 25 luglio. Altri progetti sono in cantiere, e per ora non posso dire nulla di piu'. Ma (come direbbe Greggio) "cose grosse!"

Ma per tornare al presente, oggi e' iniziata la seconda settimana. Palestra e bike, distanziate di qualche ora. La bike sui rulli, sull'(oramai) consueto videorace Modena-Cittadella, con un miglioramento di 5 minuti rispetto al lavoro (diverso, comunque) di sabato.

I rulli

domenica 22 novembre 2009

Un po' di foto...

Ringraziando Marino, il fotografo del Pasta Granarolo, che continua ad immortalarmi nel mio avanzare di passo svelto (corsa e' eccessivo) ecco alcune foto.......



A Calderara di Reno



In discesa, Tofeo Nassetti di Ozzano



L'arrivo di Ozzano


sabato 21 novembre 2009

Bike&Run



Un week end riposante, visto che le maggiori fatiche del programma si concentrano a meta' settimana. Mancandomi oramai la voglia di uscire in bici ho montato i rulli e su questi ho fatto l'allenamento del sabato, definito "MIP" -medio ad intermittenza potenziante- in serie. Ovvero un bel mix di 4' di alta frequenza di pedalata e 1' di potenziamento ad rapportone (-one -one). Panorama, la tappa Modena Cittadella, 49 km quasi piatti in video RealAxiom (conclusi ad una media di 35 kmh, anche se il Garmin da come valore la meta' esatta, cosi' come i chilometri registrati).

Stamattina il fartlek con variazioni brevi (corsa, circa 8,5 km di lavoro) nella camminata maxi della Due Mulini, di quasi 11 km, dove i primi 1500m hanno costituito il riscaldamento, gli ultimi 1500 una sorta di defaticamento (pero' io andare piano non ci riesco ed ho tirato), il tutto con la compagnia gustosa di Pietro e di un po' del gruppo Saragozza, con siparietto sul primo incontro avvenuto proprio su una accelerazione, quando nel bel mezzo delle info di gara sono scattato.

Andrea, come sempre mi ha ripreso dopo un po' (io ero partito un po' in anticipo), ed e' schizzato via. Presto verra' il tempo in cui dovra' misurarsi nelle competitive (di gruppo, ma non solo) e allora trovera' pane per i suoi denti... (scherzo, Andrea, eh?) Ma noto con piacere che il tarlo della corsa (e del nuoto...) ha attecchito. Pietro -poi- in bici e' gia' forte. Insomma "Pay attention: triathletes in progress".

I rulli
La 2 Mulini

venerdì 20 novembre 2009

Day 5

Anche il Garmin 310 XT dice che mi sto allenando troppo. Non riesce a caricarsi fra una seduta e l'altra. Ieri, giovedi', avevo le ripetute in salita, e dopo circa venti minuti di corsetta, pronti via con 2 x 8 x 50m, con la discesa a fare da recupero e 3 minuti di stop fra le 2 serie. Via Martiri di Pizzocalvo, San Lazzaro (il primo strappetto della camminata del Fossolo 2, per chi e' avvezzo) il luogo del misfatto. Purtroppo non posso mostrare lo splendore della performance, perche' -come detto- il Garmin non si era caricato abbastanza e quindi dopo qualche minuto mi ha lasciato al buio tecnologico.

Per fortuna i 50m sono segnati, su quella salitella, e quindi ho potuto svolgere il compito senza troppe difficolta'. Sovrastimando il mio stato di forma, nel pomeriggio ho accompagnato Carla nei suoi 50' lenti + 8 x 50m progressioni (in piano), ma dopo 27 minuti la (mia) luce si e' spenta ed ho lasciato andare Carla al suo passo, potendo io al massimo camminare. Inutile dire che ero sfatto (ed anche un po' mi sono vergognato...).

Stamattina, dopo una rigenerante dormita, a mezzogiorno ho affrontato la seduta di nuoto definita dal coach "PtvC" (potenziamento veloce corto in B2) e ho sofferto un po' questi 3600m del programma. Infine, stasera non sono caduto nel tranello della doppia seduta, limitandomi a guardare dall'alto i miei compagni di corso (e Carla) nuotare. E domani.... e domenica.... Avanti pure....


mercoledì 18 novembre 2009

No comment



Magari qualcuno prova pure ad imitarmi....

La mattinata e' iniziata con esercizi tecnici di corsa (skip basso ma frequente, affondi, rullate, estensioni avampiede, estensione caviglia, doppio impulso e skip posteriore) ciascuno a 20 ripetizioni e/o 20m, tranne lo skip: 30". Cui far seguire 6 x 200m in allungo. Ripetere tutto (esercizi e allunghi) 3 volte. Io ci sono riuscito 2 volte, poi il cuore non scendeva piu'. Solo la mitica doccia del CUSB mi ha tirato su il morale...

Alle 11 partenza per Riccione, e una volta la', sbrigati gli "affari", subito in piscina, senza neanche un attimo di respiro. Finalmente il software di tracking funzionava e bardato di top e cardio ho mulinato braccia e mani per un'ora e quaranta: ecco il programma completo, sempre per chi volesse emulare (ovviamente va fatto dopo la seduta di corsa, non barate!:

400m stile riscaldamento
10 x 50m 25m esercizi 25m "remate" a 60"
10 x 50m 25 esercizi normali 25m esercizi veloci a 60"
50m sciolti
8 x 3 x 50m (forti in ogni 50: 25m/35m/50m a 65" + 50m sciolti): 4 completi e 4 pullbuoy e palette

Totale 2650m

Risultato del test: gran fatica fisica ma il cuore e' stato a 110/120 bpm per oltre meta' seduta (e dire che c'erano parecchi B1). Pochissime volte sui 160, rare le volte che batteva sopra i 140. Lo prendo un dato positivo: quando avro' forza (e tecnica) andro' veloce, e mi stanchero' poco, lo stesso...


La corsa con gli esercizi

martedì 17 novembre 2009

Ah, voglio ridere....


Quanto durero'? Chissa'. Intanto siamo al secondo giorno e gia' faccio molta fatica... Domani sara' durissima. Seduta (tecnica) di corsa, poi via a Riccione (anche) per la seduta di nuoto. Poi ritorno. Mah... Il segreto sara' trovare il tempo di rifiatare, o meglio, riposare. Oggi altra seduta di corsa, con Carla (i programmi coincidono, per ora) con 20' di riscaldamento e poi ogni 5' allunghi di 15". Alla fine ero molto provato, ma sono un Ironman (semmai, di questo passo, per quanto lo saro' ancora?) e mi sono sorbito anche la seduta (soft, al confronto) di nuoto di Ruggio: 150m WU, 10 x 50m a stile a 75", 12 x 25m misti, 3 x (100m stile + 50m rana + 25m dorso), a chiudere un 100 sciolto.


Day 1

Diciamo che ieri e' stato il primo giorno del "nuovo corso". E non e' stato per niente facile. "Palestra+Ciclismo". La palestra e' stata, come sempre, bastarda. La prima volta che si ritorna (soprattutto che si va) in palestra sembra tutto facile. Si tirano su pesi (anche eccessivi) con relativa facilita'. Anche per chi ha il callo (come me) la tendenza a strafare e' sempre li'. Io, ieri, ho commesso l'errore di usare pesi che usavo dopo un paio di mesi (la scorsa primavera, mica 10 anni fa) e zacchete! stamattina sono tutto un doloretto.

Certo, far seguire alla palestra una seduta di bici costituita da 3 blocchi di 2 x 5' a 70-75 rpm + 5' a 90-95 rpm, con soli 3' di recupero (attivo) ogni 20' non ha aiutato a smaltire l'acido lattico (anzi...)

Comunque l'impatto con il nuovo corso e' buono, magari non e' facile perche' tra andature, ritmi cardiaci ed esercizi specifici per gli automatismi ci vorra' un po' di tempo, ma l'intenzione c'e' , ed e' quello che conta.

lunedì 16 novembre 2009

Online, again

Una settimana di passione.... Senza web (o per lo meno a regime ridotto) era un bel pezzo che non ci stavo. E allora -ripristinato il collegamenti soddisfiamo la sete di curiosita' (?) dei miei pochi lettori.......

Mercoledi ero in riviera a massacrarmi (3600m) nella piscina riccionese sotto la rigida guida di Luca, ed in effetti ne sono uscito molto stanco.

Giovedi ho dato forfait per la seduta di circuito, ma ho fatto la seduta di nuoto con Andrea che voleve delle dritte (meglio, io ho osservato molto, e fatto qualche vasca solo per non congelarmi) Poi nel pomeriggio seconda seduta del programma di Carla: 50' lento con 8 accelerazioni da 50m .

Venerdi scoppiato. Neanche il nuoto serale.

Sabato altra seduta di corsa con Carla: stavolta 2 x (2 x 500m medi + 1500m fondo lento)

Domenica Nassetti, ed e' gia' andata bene che non sia stramazzato al suolo. Neanche i primi anni facevo 4 sedute di corsa la settimana... Comunque quei 12,722 km li digerisco malissimo: San Pietro, e Le Armi ancora di passo. 1 09' 25", ma che fatica!

La seduta di giovedi (quella di sabato per cause imprecisate non e' disponibile)

34° Trofeo Nassetti




martedì 10 novembre 2009

E sarebbe una settimana tranquilla....



Certo, ieri ho riposato, sportivamente parlando. Ma oggi siamo partiti in tromba: 20' di corsa lenta + 6 accelerazioni di 15", ognuna seguita da 5' di corsa. 8,5 km, 53 minuti di "lavoro". Che io non dovevo fare, ma per solidarieta'....

Naturalmente in serata nuoto, con Ruggio che urlava improperi... Piu' che altro cercava di farsi notare dalla tipa di acquagym (e faceva pure bene!). E noi li' in vasca a farci piramidi (50+100+150+100+50) a stile, 2 x 50 gambe stile + stile completo, 4 x 100 braccia stile e a chiudere 6 x 25 misti (senza lo stile) e 6 x 25 a stile, il tutto forte (e in 45').

E siamo a martedi. Domani puntata in riviera, e sappiamo che Corsetti pestera' durissimo (nuoto, ovviamente), giovedi Vincenzo mi sottoporra' ad un altro circuito per incrementare la forza resistente, poi in vasca con Andrea e nel pomeriggio seduta di corsa con Carla. Venerdi' -finora- ho solo nuoto serale, e sabato o una seduta di corsa o la bici. Per fortuna domenica avro' la Nassetti, e sara' come riposare, forse.

Questa sarebbe la settimana tranquilla, perche' dalla prossima si parte con il programma vero. Quello del Guru modenese.

domenica 8 novembre 2009

Altri guai e La Vallazza


Quando parlo di guai, intendo sempre bici. Complice la giornata splendida Luca G. ha pensato bene di rinunciare ad una seduta di nuoto per un'altra (per me devastante) uscita in bici. Nel frattempo, in settimana, un nuovo triathleta in fieri, Pietro B., era desideroso di conoscermi, e quindi ho cercato di far collimare l'uscita, cosa avvenuta solo dopo un'ora e mezzo, dopo che il buon Luca aveva gia' falcidiato le mie gambe con un Casaglia-Cavaioni-Sabbiuno-Pieve del Pino, a cui doveva aggiungersi, tutti assieme, un Mongardino (lato Sasso) per poi ridiscendere "in allegria" da Calderino.

Un rapido peggioramento del tempo ci ha precluso questa fatica e allegri -loro- perche' io ero dietro a rantolare prima, e a perdere metri poi, dato che il triathleta affermato (Luca) in bici ci sa andare, il triathleta in fieri (Pietro) anche e alla fine l'unico che non ci sa andare sono io, in breve mi sono ritrovato da solo (pagherete caro pagherete tutto).

Pensavo quindi di rifarmi, con il triathleta in fieri (ma anche con il triathela affermato, in qualche modo), stamattina alla Vallazza, ludico motoria in quel di Molinella, ma si vede che Pietro, piu' che in fieri e' un triathleta latente, perche' sotto il diluvio, con il Porta Saragozza schierato in massa Pietro ha tenuto il passo dei primi e dopo un chilometro non l'ho piu' visto (il Piero Pres ne ha tessuto le lodi anche come podista...). Cosi' alla prima deviazione utile (quella dei 6,5 km) d'accordo con Carla, abbiamo svoltato: la Vallazza riserva molti metri nelle cavedagne di campagna sul percorso lungo, e non ce la siamo sentita di infangarci. Insomma un altro week end a mangiare polvere, ma.... com'e' che si dice? Largo ai giovani!


La bici

La Vallazza

giovedì 5 novembre 2009

Alea iacta est

Il dado e' tratto. Stamattina ci siamo recati a Modena dal Guru, che ci ha istruito dopo aver sentito le nostre intenzioni (eh si, anche Carla non sfuggira' al Guru, per il suo obbiettivo) e gia' dalla prossima settimana inizieremo la "cura". Sudore e fatica ci attendono, Carla soprattutto, per raggiungere i nostri ambiziosi obbiettivi.


mercoledì 4 novembre 2009

Allenamenti a vista



Ancora non ho tabelle, e quindi i miei allenamenti sono specifici per non lievitare (ulteriormente) di peso. Ovviamente e' quasi una battaglia persa. Tuttavia combatto. Lunedi' riposo, perche' il tendine di Achille ha deciso di farsi notare. Martedi, ieri con il tendine ancora dolente non sono andato in palestra ed ho fatto la seduta di nuoto serale solita, e seguita dalla cordialissima e piacevolissima (senno' Massimiliano mi scanna vivo...) riunione del Consiglio Direttivo della Polisportiva (di cui immeritatamente faccio parte) con finale in Osteria (Santa Caterina) a gustare piatti deliziosi, zuppa di ceci e patate e Stilton con miele di castagno per me.

Ma stamattina, a Riccione, oltre alla devastante seduta con Corsetti, mi sono arrischiato ad una mezzora di corsa, leggera. Vento e freddo a parte, dopo un po' il tendine si e' "scaldato", ed ha smesso di dolermi, ma la voglia di correre era nulla, quindi dopo ben 22 minuti, quasi 23, ho lasciato perdere.

Devastante Corsetti, che ha ripreso il ritmo subito: tanti esercizi ("per lo schifo di bracciata che fate dovreste stare una giornata intera in acqua!") e tanto altro, a chiudere i (miei) 3000m un 9 x150m a 2.50. Ma andava anche oltre, lui.

La corsa

domenica 1 novembre 2009

Off season


Mica la definiscono tale a caso.... Ieri, a voler star dietro a quell'assatanato di Luca G. mi sono cotto le gambe. E non siamo mica a luglio, che il giorno dopo posso fare chilometri e chilometri (13 e spiccioli) senza fare una piega! Al 1 novembre, in evidente sovrappeso, al decimo chilometro (fin li' comunque allegrotti, con un paio a fianco del mitico Balestro sotto i 5'/km) le gambe hanno chiesto venia, e un leggero indolenzimento al bicipite femorale sinistro mi ha costretto agli ultimi 3 chilometri a lunghe passeggiate di passo.

Naturalmente Andrea mi ha preso (era arrivato tardi, e partito dopo) e asfaltato, ma un passo di 5.20/km l'ho comunque stampato. Per la voglia e la testa che ho adesso, "oro colato"!


Du pas par Calderera

sabato 31 ottobre 2009

Guai, sempre a caccia di guai!

Guai ciclistici, ovviamente, dato che non trovo uno sulla faccia della terra che vada piu' piano di me sulle due ruote. Oggi e' stata la volta di Luca G., che ha lo stesso cognome di Robby, altro salitomane al momento ritirato dalle competizioni. Luca, mi aveva piu' volte invitato ad una uscita ciclistica, dopo che era uscito con me e Gianni a correre, e forse proprio per questo meditava vendetta.

Cosi' oggi, complice la giornata favorevole ho acconsentito di buon grado ad un'uscita, che doveva essere breve, ma solo in termini di chilometri, dato che alla fine siamo stati in giro ben 2 ore e mezza. Monte San Pietro, Mongiorgio e Mongardino. e gia' ce n'era per stare male, ma una volta a Mongardino, niente discesa facile facile a Sasso Marconi e Porrettana per tornare al Zola Motel (dove avevo lasciato l'auto), bensi' un Montecapra ad esaurire cio' che mi era rimasto delle gia' scarse energie.

Infatti Monte San Pietro, salita per me inedita, l'ho preferita ad un Montemaggiore di cui conosco fin troppo bene le difficolta', ma posso dire di essere caduto dalla padella nella brace, perche' il ripiego e' stato bello tosto. Oltretutto piu' lungo. Da li' in breve, senza recupero, Mongiorgio, che non e' durissima, ma e' certo una salita che si fa dare del lei. Per fortuna una bel falsopiano in discesa ci ha portato a Calderino e al bivio per Mongardino, che per me e' e rimarra' una bestia nera: anche oggi, infatti ho visto le streghe, e gli ultimi metri sono stati una sofferenza.

Cosi' al bivio non avevo certo intenzione di girare a sinistra, ma Luca, non mi ha dato scelta, e allora armato di pazienza (ma intanto ho preso nota, e sapro' ricambiare...) ho imboccato la via per Montecapra-Tizzano. Orgogliosamente sul Montecapra ho zigzagato, anziche' farmela a piedi come mi ero ripromesso, ma ho veramente speso le ultime energie, su quella curva a sinistra e i seguenti 70m al 14%.

Un bel giro, e per fortuna che siamo ad autunno inoltrato, cosicche' quando arrivera' primavera me ne saro' dimenticato, e potro' rifarlo. Ma allora, nel giro ci sara' anche Luminasio. Promesso.

Il giro in bici

giovedì 29 ottobre 2009

15 giorni...



...pieni che non andavo i bici. Eh! Davvero, non ne avevo la minima voglia, ed anche ieri mi sono dovuto violentare per andarci. Infatti a Riccione, vestito da bici, con la bici sotto al sedere, dopo che avevo annunciato la mondo intero che sarei andato in bici, che altro potevo fare?

Durante le 2 ore e mezzo di esercizio almeno mille volte mi sono detto Torna indietro! Chi te lo fa fare?, Lascia perdere! Ed io duro, durissimo. Per questo percorso non facile, anzi bello tosto che e' la panoramica fra Gabicce e Pesaro (per chi lo fece, una parte fu teatro dei Campionati Italiani di lungo, 2005), e poi il ritorno, sull'Adriatica, con quell'unico "passo" ma che vale le 4 salite della panoramica. Alla fine missione compiuta, ma che fatica, che stress.

Chissa' se il nuovo coach sapra' darmi gli stimoli giusti, ora come ora mi diverto pochissimo, in bici. Cosi' stamattina e' stato quasi (sottolineo il quasi) un sollievo fare il circuito di 6 esercizi in pista con Vincenzo (che dava le direttive), oltretutto appesantito di una serie (3 anziche' 2) e con il 1000 finale "a sensazione" (4.33/km). Alla fine ero veramente a pezzi, ma contento.

La trasferta in bici


martedì 27 ottobre 2009

Palestra

Non c'e' verso. La bici, gia' mi e' ostica quando mi piace, adesso ne ho proprio la nausea. Il solo pensiero di inforcarla mi produce repulsione. Anzi, diro' di piu', preferisco la palestra! Quindi per cercare di fare qualche pedalata sono costretto a spostarmi a Riccione (domani), sai mai che non avendo distrazioni riesca a fare un giro "come dio comanda".

Ma oggi mi sono rituffato in palestra, la solita non fornitissima palestra della piscina Kennedy, che offre alcuni vantaggi, fra i quali il fatto chen ci sia troppa gente e poche distrazioni. Il programma, il solito devastante della rivista Cycling Plus, con serie di squat in tutte le salse (Dead lift, squat jump, affondi, slanci....) tutti in serie da 3/4 con 10/15 ripetizioni per gamba, e possibilmente con pesi sulle spalle (25kg almeno). Alla fine ero sudato spolto.

In serata, alla fine seduta di nuoto (orribile, tutta misti, dorso e rana, ovvero il peggio del peggio), quando sono sbucate delle tavolette, le mie gambe non hanno fatto alcuna fatica a fare dei 50m gambe stile. Merito della palestra? Chissa', intanto la Tanita non ci capisce piu' niente e mi da dei valori strani.... Tranne il peso: quasi 88 kg, ma quello si vede benissimo: "Tengo la panza".


domenica 25 ottobre 2009

30a Trotterellata

Quest'anno non ho maratone autunnali in programma, e la Trotterellata, dopo la 10k di sabato e' stata molto piu' allegra del 2008. In piu' avevo anche 2 stimoli mica da ridere, Luca G. e Andrea. Pochi altri della Polisportiva, e neanche la tenda, visto che i ragazzi -Corrado compreso- erano in massa a Venezia (grandissimi dal primo all'ultimo).

Quindi ritrovarsi fra qualche centinaio di podisti e' stata un po' dura, ma fra il terzo ed il quarto chilometro ci siamo ricongiunti. Partito in orario con il pimpante gruppo della Granarolo per un paio di chilometri ne ho tenuto il passo, ma poi ho un po' ceduto, essendomi accorto di aver preso la lunga anziche' l'alternativa, ovvero mi dovevo sorbire 12,8 km! Cosi' al terzo chilometro Andrea mi ha raggiunto, e poco dopo Luca, e non andavo affatto piano. Nonostante cio' dopo poco mi hanno seminato. E -notare bene- uno dice di non saper correre, l'altro che ha iniziato da poco. Avessi 20 anni di meno gli insegnerei l'educazione, altroche'.

Cosi', di nuovo solo, ho continuato del mio passo fino a che non ho ritrovato alcuni della Granarolo, ma proprio mentre mi accingevo ad un tranquillo finale hanno ingranato il turbo e mi hanno lasciato li', con il povero Balestro, ma solo perche' influenzato. Alla fine ho raggiunto anche Carla, che partita in anticipo ha pure lei fatto la lunga. Poco piu' di un'ora e 5, alla fine.


sabato 24 ottobre 2009

Nike+ Human Race (Run For Food)

Quest'anno piu' in sordina, ma in ben 3 piazze italiane, delle 30 mondiali. Milano, Roma e Padova, la citta' che abbiamo scelto noi. Cosi' ieri pomeriggio siamo partiti alla volta della citta' patavina e dopo aver trovato (a un po' a fatica) l'hotel (lo Sheraton, doppia con colazione a 109 euro, una bazza mai vista), decidiamo di andare a vedere la citta' e dove si sarebbe svolto l'evento, ovvero il Parco Iris. Questa seconda cosa risultera' un po' ostica per via delle modifiche alla circolazione che hanno mandato in tilt il navigatore, ma alla fine riusciamo a capire che e' piuttosto vicino, cosi' ci dirigiamo veros il centro e troviamo archeggio comodo in Prato della Valle, una piazza con giardini curati e un fossato a cingerli: enorme, ora anche pedonalizzata.

Da li' seguiamo Via Roma e in breve vediamo la maggior parte delle bellezze patavine, mentre con difficolta' troviamo un ristorante. Ci fermeremo al Bersagliere, a meta' fra il Prato e la basilica di Sant'Antonio. Piccolo e delizioso, ma con un fastidioso odore da un diffusore floreale che ci ha impedito di apprezzare al meglio il cibo. Partenza con crostini (industriali!) di baccala', eccellenti, crostini a parte, e poi io ho scelto i bigoli in salsa d'acciughe, Carla per un bis di baccala', alla bersagliera e alla parimigiana (?). Peccato che le portate erano davanti a noi in 5 minuti, quindi chiaramente precotte. Anche piuttosto unte, e cio' ci ha creato qualche problemino di fegato stamattina in corsa....

Si, lo so, gli atleti non mangiano cibi complessi, tantomeno la sera prima di una gara, ma credo sia un delitto andare in un posto rinomato per la cucina e chiedere "spaghetti in bianco e insalata". Una breve passeggiata, un ritorno allucinate (il navigatore ci ha fatto far un giro assurdo per la periferia di Padova) ed eravamo in camera a goderci l'ultima puntata di Intelligence (una boiata pazzesca, e pure che c'era Raul Bova....)

Stamattina belli pimpanti e in pochi minuti siamo al parcheggio a pochi metri dal via. Anche il ritiro della maglia pettorale e' rapido (avvistato uno del Pasta Granarolo...) e alle 9.30 siamo oltre 2000 (iscritti; presenti un bel po' meno).



Starter d'eccezione il campione olimpico e mondiale sui 5 e 10 mila metri, Bekele, solo intravisto. La partenza nel parco ci costringe a camminiare, visto che il sentiero e' stretto e ci tocca pure un ponticello. Poi un po' di strada e su per gli argini, in un percorso molto suggestivo ma molto mooooolto noioso. Stupendo il colpo d'occhio, tutti in maglietta rossa... Un lungo serpentone che a qualche incrocio ha creato malumori fra gli automobilisti, ma ci sta.

Alla fine io ci impieghero' 51' e 40" con pochissima voglia di spingere e di tirare, Carla continua il suo miglioramento: 58' e 30", considerando che si saliva, si scendeva, si facevano dei ponti scivolosissimi e dei lunghi pezzi in sterrato (non fangoso, ma comunque appesantito).

Il tracciato


Al ritorno a casa i nostri bei gattoni intrespolati (e si odiano...)



mercoledì 21 ottobre 2009

Videogames



Non ho mai avuto la passione dei videogames, ma grazie al mio edicolante che mi ha indirizzato verso dei giochi monstre ho preso un po' di passione (ovvero ore ed ore a giocare...) Ho iniziato con Arctic Quest II, ricominciando diverse volte, fino a che sono arrivato in fondo.

Poi ho provato (un giorno, in verita') Championship Manager, ma non mi preso piu' di tanto e l'ho rimosso. Ora sono su Need for Speed - Shift e ne sono perso, tant'e' che Carla annuncia al mondo che "in casa c'e' un nuovo Schumacher".

A parte questo, lunedi avrei voluto riposare, ma un saltino in palestra ce l'ho fatto comunque, poi una seduta di nuoto martedi (sempre a tirare la truppa) ed oggi di nuovo in palestra, a testare uno dei tanti programmi suggeriti dalle decine di riviste che mi arrivano dal mondo (ovviamente non per grazia ricevuta, ma perche' ne' sono abbonato....)

Oggi ho provato quella di Cycling Plus. ed e' veramente tosta (del resto si chiama "Ride Strong"), insomma tutto un su e giu' di gambe (con dei pesi fitti sulle spalle), flessioni sulle braccia e crunch sulla fitball, di modo che sono uscito sudato come da un triathlon. Osservatore curioso Lucone, che dopo il trattamento PRP al tendine era molto zoppicante e dolente, ma ciarliero.

E alla fine piovve (dopo che il freddo lo aveva gia' fatto). Quindi niente bici (di cui non sentivo la mancanza...), ma neanche corsa, tanto questa settimana e' prevista doppia seduta, sabato mattina a Padova per la Run for Food (ex Human Race) un diecimila in compagnia e poi domenica a Sala Bolognese, per la 30ima edizione della Trotterellata. Immancabile.

domenica 18 ottobre 2009

41a Tre Monti



Prima di raccontare della Tre Monti, parliamo dell'evento della settimana. L'upgrade a Windows Mobile 6.5. Sabato mattina, il giorno scelto, ho accuratamente evitato di avere "cose da fare". Ho salvato i dati, note, contatti, SMS (ma non i favoriti di internet, accidenti!), poi ho preso l'oggetto (oramai telefonino e' riduttivo), ovvero l'HTC Touch Pro II, telefonino che non trovate da nessuna parte se non online in un sito solo, e che invece e' fantastico, e l'ho collegato al pc.

Dieci minuti e tutto era compiuto. Com'e' noto nei telefonini (quelli con S.O. Windows, ovviamente) vige ancora il "tabula rasa", ovvero se si upgrada la ROM, si cancella tutto il caricato/salvato dopo l'acquisto (un genio chi l'ha inventata 'sta cosa), programmi compresi. Quindi ai dieci minuti per l'upgrade dobbiamo aggiungere un'oretta (almeno) per reinstallare e configurare i programmi che avevo, e un'altra ora per riconfigurare le connessioni. Operazione piuttosto ostica (solo per me?). Comunque solo stasera posso dire di essere tornato nelle condizioni pre upgrade. Tremo al pensiero di quando faro' l'upgrade a Windows 7....

Stamattina, dunque, -con tempi perfetti- siamo giunti all'Autodromo di Imola per questa classicissima di inizio autunno, con Carla fra i non competitivi ed io a competere contro un altro Ironfrankie, ovvero quello super (sempre riferito ai miei parametri, sia chiaro...) che pensavo essere io l'anno scorso, quando con un passo medio di 5.25/km avevo terminato i 15, 4 km del percorso in 1h 23' e 26".

Rispetto all'anno scorso ho un anno -ma soprattutto, visto il percorso- un chilo in piu', e una condizione non certo migliore: l'anno scorso avevo corso molto (leggi "seriamente"), in estate, quest'anno dopo l'Elba ho fatto solo la Deejay Ten e qualche corsetta in allegria. E quindi il mio stato d'animo era da "battaglia persa in partenza". Dunque sono partito a profilo ridotto, dopo aver ammirato con Luca G., Sergio A. e altri il Girapapa' che spingeva la carrozzina delle gemelline (e ci andava via....).

Poi, dopo i 3 km dentro al circuito, alla prima rampa in salita, poche centinaia di metri e camminavo gia', cosa che ho fatto praticamente fino allo scollinamento del Monte Frassineto (250m e 7,5 km), ma in questi chilometri ho fatto veramente fatica piu' a resistere dal tornare indietro. Poi alla prima discesa ho preso la "ruzzola" e mi sono lanciato a capofitto. Al 9 km ho realizzato che forse potevo anche fare lo stesso tempo dell'anno scorso, al 13imo ero abbondantemente sotto (di 1,5 minuti): ho continuato a tirare come un ossesso e sono arrivato al traguardo con il tempo di 1.21.10 (passo 5.16/km), oltre 2 minuti in meno del 2008. Va mo la'.

41a Tre Monti


giovedì 15 ottobre 2009

Restart

Lunedi, nonostante la bella giornata, me la sono presa comoda, e quindi ho rimandato a martedi il giro in bici, che poi ho fatto con C., l'uomo tenda della Polisportiva, che, non potendo piu' correre (e come correva....), non si e' perso d'animo e comprata una specialissima ha deciso che -a 70 anni- era tempo di imparare ad andare in bici.

Se a Gianni rendo 15 anni e 15 chili a lui ne rendo 25, di entrambi, e il risultato e' ancora piu' disastroso: in salita io a sbuffare e pestare sui pedali per cercare di non perdere metri, e lui agile come un fringuello a scollinare a Botteghino di Zocca con 300m buoni di vantaggio su di me. Meglio e' andata su per Montecalvo (parete Rastignano), dove ho rischiato si, la sincope, ma la mia maggior potenza ha contenuto il distacco a poche decine di metri. Alla fine lui neanche troppo sudato, io stravolto.

Almeno a nuoto tengo botta, perche' in serata mi e' toccato tirare la truppa, e quindi almeno questa soddisfazione me la sono tolta (tranne a rana e dorso dove sono da prima corsia: ma non sono i miei stili).

Mercoledi, ieri, avevo l'appuntamento con il nuovo triathleta A., per l'acquisto delle scarpe "tecniche", e poi -gli ho detto- facciamo un giro li' intorno da Melito Sport cosi' le proviamo. L'intento -come sabato- era quello di fare una tranquilla sgambata e di fornirgli un paio di consigli sulla tecnica, ma -come sabato- il diavolo ci ha messo la coda ancora una volta, e Vito Melito in persona ci ha affidato alle amorevoli cure di un ragazzino che doveva scaldarsi e, nonostante le raccomandazioni, partito a 6'/km, ha finito a 4.50/km (e noi dietro) dopo 36 minuti: lui -ovviamente- non era neanche sudato (io cadavere, A. sudato). In serata una meritata pizza da rossopomodoro, con il nuovo menu autunnale: una deliziosa taralluccia (a voi scoprirne la bonta', io me ne sono gia' innamorato!) ingurgitata in poco tempo.

Cosi' salutando la stupefacente taralluccia e tutte le pizze che per un po' sognero' solamente, sono partito per la nuova pre-season, da oggi ufficialmente anche con la palestra: manca solo il nuovo tecnico e poi sono a posto. Cio' avverra' a novembre quando -si spera- il mio peso, oramai lievitato su livelli indicibili (non mi peso dall'Elba, per paura) dovra' ridursi di qualche chilo (parecchi), per non incorrere negli improperi prima ancora di iniziare.

Palestra che, nonostante i tentativi di contenere gli sforzi, sicuramente nei prossimi giorni mi fara' muovere con difficolta', per via dei doloretti vari che immancabilmente mi procurano le prime sedute di pesi...

lunedì 12 ottobre 2009

Le foto dell'Elba

E dunque ecco un po' di foto, sia dell'Elba, sia della gara...

Subito una vista dall'alto della spiaggia di Marina di Campo...



Fetovaia, dalla statale...


e dalla spiaggia...


Il giorno della gara... sorridenti, io (meno) e Gianni...


Pronti?

Via!....


Eccomi fuori dall'acqua, fin qui, tutto bene...


La prima salita di Chiessi


Raro tratto in pianura


Primo giro di boa...


Seconda salita di Sant'Ilario, e gia' sono alla frutta


Il lunedi', a visitare le spiagge ad est: qui la spiaggia degli innamorati

domenica 11 ottobre 2009

The "P. in the world" Day



Dove P. sta per cognome di Carla. Ovvero una festa di tutti i parenti (abitanti fra Crespellano e Sassuolo) dei capostipiti C. e A., a cominciare dai primi figli, 9 fratelli (5 viventi), ovvero gli zii di Carla e giu' fino a qualche pronipote. Un centinaio, tutti riuniti per i 60 anni dello zio F., curatore storico della Ca' Ghironda, area museale di sculture all'aria aperta (ma anche quadri, all'interno) poco sopra Ponte Ronca.

Uno di quegli avvenimenti che Carla rifugge, e che invece ci ha trattenuto fino quasi ad essere gli ultimi ad andarcene, tanto riuscito bene. Si, perche' ben difficilmente, in gruppi familiari cosi' numerosi, c'e' una tale armonia e complicita' fra fratelli come in questa. Tant'e' che la partecipazione e' stata totale, e con grande felicita' di tutti.

Cosi' stamattina non abbiamo potuto partecipare alla consueta corsetta, ma ieri abbiamo comunque consumato il nostro rito, in quel di Pianoro (la Du pas par Pianor), occasione l'apertura della Sagra locale. Succosa perche' avevo invitato Andrea, un futuro triathleta della polisportiva (con ottime potenzialita') che mi ha chiesto di introdurlo. In verita' la presenza di Lucianone ha rimescolato le carte, e da un tranquillo allenamento la corsa si e' trasformata in un 6,7 km all'ultimo sangue, con un passo per me troppo veloce (per cosi' tanta salita....), ma la sfida era troppo sugosa, cosi' ho venduto cosi' bene la pelle che alla fine (complice Andrea che sul finire rallentava il passo) ho vinto di pochi centimetri. Ma ho vinto.


sabato 10 ottobre 2009

La speranza e' l'ultima a morire...



Mercoledi, come ovvio, non camminavo. O meglio, sembravo un cow boy texano fuori allenamento. Quindi riposo. Giovedi mi sentivo la bici. Quindi prima alla Punto M per decidere alcune cosette per la Polisportiva, poi su per la Fondovalle Savena, Pian di Macina - Bivio per Monzuno/Loiano e ritorno. Avevo ancora male alle gambe, ma via via che pedalavo la gamba si e' sciolta e al ritorno ho alzato la media fin quasi ai 30 kmh. Ed era un bel po' che non accadeva. Mi sa che i miei percorsi siano proprio questi, leggera salita costante e altrettanta leggera discesa.

Ieri sera, infine, per terminare la parte sportiva del post, una buona seduta di nuoto, con dello stile, delle gambe dei misti e il fiato che ritorna, se mai fosse andato via. Ovviamente sono stato promosso alla testa, essendo andati via i buoni e quindi sono il meglio del peggio. Mi va anche bene, perche' se sto dietro cazzeggio.

L'Elba e' comunque dimenticata, anche se il detto se non ti ritiri il dolore e la fatica patiti comunque passeranno, ma se ti ritiri il ricordo non passera' mai. e' verissimo. Tuttavia la voglia di rivincita sta prendendo il sopravvento e smanio di poterci tornare e finire degnamente quell'IM li'. Dopo un proficuo scambio di opinioni con Marco Scotti, l'Elbaman man, devo fare doverose precisazioni, soprattutto sul pasta party, da me definito "scarsino". Beh, considerando che che Marco fa tutto e solo con i soldi delle iscrizioni e grazie a volontari, direi il risultato di tutto e' piu' che eccezionale e mi cospargo il capo di cenere.

Semmai, come al solito, da ribadire che il menefreghismo delle istituzioni per tutto cio' che non e' calcio (fotbal, insomma) e' supremo, e -in questo caso- ci aggiungo pure "il menefreghismo della Federazione" (alla faccia di quanto dichiarato all'assemblea elettiva).

Tanto perche' oggi sembra un post incazzareccio, ci aggiungo che ieri sera, inaspettatamente, i soliti noti della facolta' con cui condivido il cabedio interno (su cui si affaccia la mia camera da letto), hanno deciso un'assemblea, ovviamente a base di birra e chissa' che altro, dove sono intervenuti anche un trombettista straziante (te possino....), ma soprattutto musica a tutto volume e urla belluine. Che fare? Chiamare i vigili urbani? Maddai, quelli devono finire il torneo di briscola, prima di essere disponibili (ovvero mai)... 112 e 113? meglio giocarli al lotto... Vabbe', all'una ho deciso, vado a parlarci, a far capire le mie esigenze e capire le loro. Hai visto mai che non sappiano che rompono lo balle a qualcuno?

Fra i fumi dell'alcool e qualcos'altro ho parlato con i presunti responsabili (loro sobri) di questa fantomatica Aula C, F. e G., e con il custode della facolta' L. che mi hanno assicurato che cercheranno una locazione migliore per questo fantomatico spazio autogestito (ma qui parliamo di anni), che si adopereranno per il montaggio di barriere acustiche (doppi vetri etc.), che tarperanno il trombettista (che tanto speranze che migliori non ci sono) e -soprattutto- quando decideranno queste assemblee mi manderanno un SMS, cosi' io mi organizzo e vado per corse, sagre e week end di piacere e non di sofferenza.

Tuttavia l'impegno e' di metterci ad un tavolo per discutere le soluzioni migliori con i soggetti interessati (oddio sa tanto di comunicato sindacale detto cosi'...) La speranza e' l'ultima a morire.

La bici di giovedi

mercoledì 7 ottobre 2009

Circuit Training



Approfittando della pazienza di Vincenzo, valentissimo atleta nonche' allenatore della nostra Polisportiva, mi sono sottoposto, ieri, ad un circuit training in pista, che dovrebbe sancire la fine dello svacco di fine stagione. Cosi', dopo una mezzoretta di riscaldamento su e giu' per la ciclabile della Certosa abbiamo fatto questi esercizi nella pista (e prato) dell'antistadio. Il mio circuit training si componeva di una serie di 6 esercizi (skip, flessioni, saltelli, squat etc.) intervallati da 100m di corsa, ma ce ne sono di ogni tipo. Infine 10 minuti di corsetta leggera.

Bene, oggi mi domando come mai certi tizi (mi riferisco all'inventore del circuit training, ad esempio, ma anche a tutti quelli che lo adottano) siano ancora in liberta'. In galera: tutti! Siamo matti? Stamattina cammino a fatica, ho i glutei e i quadricipiti che mi guardano come cani bastonati, e sono dolentissimi. Il tutto per 20 minuti di esercizi! Speriamo, almeno, che questa tortura sia servita.

In serata poi (stavano arrivando gli effetti) la seduta di nuoto, dove mi sono sentito un sasso. Naturalmente Ruggio pensa che noi siamo svaccati dalla mattina e che quei 50 minuti di seduta sia l'unica cosa che noi facciamo di sport (ed e' vero per i miei compagni di corsia) e quindi picchia duro: dopo il warm up, 4 x 75m a 1.40, 2 serie da 8 x 50m stile a 1 minuto, 8 x 25m ,uno piano ed uno forte a 45", tutto stile, e per finire 4 x 50m a dorso forti, con 20" di pausa.

Poi via, in polisportiva, a conoscere uno nuovo temerario si vuole introdurre nel triathlon. Parte quasi da zero (nuota e corricchia), ma ha buona volonta' e -dalla sua- l'eta': 28 anni. Benvenuto, Andrea, nel rutilante mondo del triathlon.

La seduta di corsa

domenica 4 ottobre 2009

DeeJay Ten

Uno spettacolo. Come altro definire una corsa nata per scherzo e diventata un evento? La corsa in se', l'agonistica di 10 km, ha una valenza seriosa, ci sono grandi nomi (ho intravisto la Console, uno dei fratelli D'Acquino, e sentito Nyungabo al microfono) ma la parte scherzosa/goliardica, ovvero la Deejay Five gestita dal Tri Medusa e' qualcosa di inarrivabile.

Milano, 3 ottobre: arriviamo nel pomeriggio e l'hotel prenotato (il Portello, zona Fiera/San Siro) e' perfetto: dista 15 minuti di cammino dal Lido (DeeJay Village) e dalla partenza (Via Chiarilli). Subito ci dirigiamo al ritiro pacchi gara, e in fila ci sentiamo apostrofati con un "La tenda Granarolo e' sul prato!" Ovviamente e' uno scherzo: un gruppo di Pastaroli ci ha riconosciuto e facciamo festa. In fondo, arrivati fin quassu' a Milano saremo in una quindicina, su oltre diecimila. Il pacco gara e' ricco, oltra alla canottiera tecnica (run like a deejay), una barretta e un cerotto Compeed. Alla fine -per chi arriva- daranno la medaglia.

In serata cena in un ottimo ristorante, l'Antico Impero, dove agli antipasti caldi di mare (polpette di tonno, souffle' gamberi e zucchine e polpo con pesto) abbiamo fatto seguire io il Risotto Principe (salmone, uova di lompo, e altri pesci) e Carla i taglierini gamberi e zucchine. Ottimo posto (anche se oramai torno raramente a Milano, non credo di aver mai mangiato male), e poi con 66 euro ci hanno pure omaggiato 2 bicchieri di frizzantino, un sorbetto al pompelmo rosa e un croccante alle nocciole da fuochi aritficiali. (Certo, una cena non proprio da runners, ma non ha lasciato alcuno strascico)

La partenza e' alle 9 e 30, per la Ten, poi a seguire la Five e il carro del Trio. Tema della goliardata del Trio Medusa (al fine di vincere la scommessa con il direttore artistico di Radio DJ, Linus e poter gestire per 48 ore la programmazione della radio in prima persona) era di riuscire a portare -almeno- 1500 persone vestite (o svestite) come i Village People in corteo per 5 km, al ritmo della musica. Insomma uno street (finto gay) parade con costumi assolutamente improbabili a cui il Trio aveva contribuito con boa di struzzo, occhiali e coroncine freak omaggiate prima della partenza.

Tuttavia io e Carla eravamo seri, e ci siamo anche impegnati in questa 10 km imponendoci un buon ritmo fin da subito, io a fare da pacer a Carla al passo intorno a 5.55/km, in modo da finire sotto l'ora. Obbiettivo riuscitissimo, sia nel tempo ufficiale (dallo sparo, cioe') sia nel real time (ovvero quando siamo passati sopra il tappeto). Alla fine risultero' 3174imo (su 3454 classificati) in 59'48" (58'48" il real time) con un passo di 5.52/km.

La DeeJay Ten



sabato 3 ottobre 2009

E via di nuovo

5 giorni di inattivita' assoluta (salvo due sedute blande a nuoto, martedi e ieri sera) e la Run in the Mytos, sempre ieri sera, corsa di qualche chilometro, (6, l'anno scorso, 4 e mezzo, quest'anno) nata l'anno scorso per festeggiare i 20 anni della medaglia d'oro di Gelindo Bordin a Seul (presente anche Panetta), che si e' sviluppata prevalentemente nel centro citta', al contrario dello scorso anno quando il passaggio sul ponte Matteotti e l'attraversamento dei viali causo' un ingorgo pazzesco, e una goduria unica in noi podisti, per una volta.

Quest'anno la corsa -partita dal Nettuno- si e' dipanata in un giro del crescentone, poi passaggio dentro il vecchio palazzo comunale, uscita davanti alla Questura, a sinistra per via Marescalchi e via de' Fusari, destra per Via 4 novembre e Via d'Azeglio, a sinistra per Corte Galuzzi e via dell'Archiginnasio, a destra Via de' Foscherari, a sinistra per via de' Toschi, scalinata per arrivare in via Drapperie, poi Via Orefici e via un altro giro.

In tutto 3 giri e poco meno di 4,5 km, ma durissimi, soprattutto per il ritmo imposto, ma anche per il fondo (i cari e vecchi blocchi di granito non assorbono nulla) e per la tortuosita' del percorso che non presentava un rettilineo di piu' di 100m (tacendo poi della scalinata).

Piacevole sorpresa il tempo, 20'59" (ufficioso al mio Garmin) che mi da un passo di 4.44/km, considerato che ero fermo da giorni, che non sono le mie gare, ne' il mio terreno sono molto soddisfatto. Anche Carla si e' cimentata e per lei ancora piu' soddisfazione perche' e' praticamente da maggio che non corre, ha fatto il suo primo "combinato" (ha nuotato anche lei, prima) e ha corso sotto i 6'/km.

Ora andremo a Milano, la DeeJay Ten ci aspetta, e siamo molto curiosi di vedere questo particolare evento, e anche cosa combineranno quei tre zozzoni del Trio Medusa.

La Run in the Mytos

lunedì 28 settembre 2009

Welcome back!



Un ritorno sorridente e per nulla rammaricato dall'Elba. Dopo un bel giro turistico, Lacona, Capoliveri e Porto Azzurro, un tranquillo traghetto in compagnia di Marco, Sammaro, Mazzo e signore e poi via una bella tirata fino a Bologna. Pizza vera per cena, mica come ieri sera, una Catari' orribile e cruda all'Aragosta, ristorante a cui dovrebbero -nell'ordine- ritirare la licenza di ristorante, frustare i camerieri e mandare in galera i proprietari ma sopratutto il cuoco.

Quindi, a mente fredda, alcune considerazioni su questo IM, ad uso e consumo di chi lo organizza (Marco) e di chi lo ospita (le istituzione dell'isola d'Elba). Mi scuso prima della franchezza (la diplomazia non mi appartiene) e di eventuali imprecisioni che verranno immediatamente corrette, se segnalate.

1) Organizzato e' organizzato bene. Sacche, consegna delle bici il giorno prima, insomma, una routine piuttosoto consolidata e ottimale. Magari ci si aspetta un appoggio maggiore (soprattutto logistico) dalla Federazione, ma sappiamo tutti come la pensano, a Roma, sugli Ironman. Lasciando al singolo Marco la parte gravosa, salvo poi appropriarsi del fatto che sia "gara valida per il campionato italiano di distanza ironman".

2) Volontari volenterosi e bravissimi, ma vittime delle situazioni (vedi sotto)

3) Cio' che e' veramente negativo e' l'atteggiamento delle strutture del posto (parlo del Select, 4 stelle). A parole offrono agevolazioni, appoggi, ma in realta' appena si esce dall'orticello (una richiesta qualsiasi) ecco la frasettina che rompe l'idillio (e i maroni) "Non e' possibile, sa, voi avete gia' un prezzo di favore..." Certi albergatori bisognerebbe caricarli in massa e portarli in Romagna, cosi' capiscono cosa vuol dire "l'accoglienza".

4) Istituzioni. Capisco che non si puo' bloccare una parte dell'isola un giorno intero, ma almeno per quel giorno limitare il traffico... Almeno ai pulmann! Niente.. Qualche vigile, una pattuglia della Polizia ed una dei Carabinieri e -per fortuna- tante moto a liberare il traffico, solo, pero' in zona traguardo. Anche una presenza istituzionale alla partenza o in altra occasione avrebbe dato piu' lustro all'evento (visto che poi gli hotel, i ristoranti, e quant'altro li paghiamo e portiamo turismo...)

5) La popolazione locale. Certo, non si puo' pretendere, anche qui, di avere tutti a disposizione, ma almeno che aiutino a rendere l'evento "speciale" si poteva riuscire. Ed invece moltissimi che non sapevano cosa stava accadendo, alcuni volevano passare con l'auto nel circuito della maratona... Un delirio.

6) Cultura sportiva. Certo, noi italiani non brilliamo di cultura sportiva e sportivita', quindi se non ci sono giudici a far rispettare il no draft facciamo grupponi anche in gare come questa dove era impossibile fare scia. Quanti erano i giudici a sorvegliare il no draft? Io ne ho visto uno solo in 120 km!

Infine i saluti ed i ringraziamenti (una parte, che mica vi ricordo tutti...)

Il Gira, che mi ha sostenuto fin dal venerdi.
Quelli del Pasta Granarolo.
Maurizio e il Gambero
Ettore e Gianluca (e signore)
Maurizio e Micol che ho conosciuto dal vero.
Quello del Varese Triathlon che pensava di arrivare ultimo.
Amedeo, che uscito dopo un bel po' di me dall'acqua mi ha dato 60 km tondi in bici.
Gianni che e' venuto qui per me e se ne e'andato con il titolo di Campione Italiano di categoria (ed e' il secondo: ci sta prendendo gusto!)

domenica 27 settembre 2009

Elbaman - domenica



Avete atteso ben 12 ironman, ora potete stappare il millesimato buono. Eh si, mi sono ritirato. Nonostante un nuoto da favola (1 ora e 16, suppergiu'), favorito da un mare piscina: dopo la partenza, un primo giro a 38', e poi il secondo in contemporanea con la partenza delle staffette: mi sentivo bene, sciolto, lungo e contento, nonostante un mare salatissimo... Poi una bella corsa verso la TZ (300m corsi a manetta, a detta di Luciano, che mi informa anche che Gianni e li', ma davanti) e alle 8.24 ero in bici. Partenza adagio, agile.

Una parola... Sant'Ilario e' proprio indigesta, e fa gia' caldo 34-27 spesso e volentieri. Il ristoro e' naif, le borracce sono tutte diverse... In discesa recupero un po'. Quando mi reimmetto sulla litoranea, dopo poco vengo raggiunto da Gianluca che mi sprona. Poi batman-Ettore, ma loro hanno solo 90 km.... Arrivano anche altri staffettisti, provetti ciclisti che mi sverniciano la bici.

Su per Cavoli, giu' per Seccheto, su e giu' per Fetovaia... Giu' di brutto a Chiessi e su, molto di brutto. Ma qui basta mettere agile, del resto e' un 9% quasi fisso per 2 km. Si scende un po', ma poi riparte prima morbido poi duro per Marciana e per 7 km la stessa musica. Cominciano i problemi di traffico... Pulmann di tedeschi costringono le auto a fermarsi, e noi quasi...

Giu' verso Procchio ho rischiato di stamparmi su un paio di questi pulmann nei tornanti. Poi cominciano i miei problemi: il cordino del borsino ricambi si rompe, e allora pompetta in gamba sinistra, CO2 nella destra e il tubolare "alla Coppi", a 8 sulle spalle. Poi il mozzo della ruota posteriore fa i capricci e mi ritrovo la ruota che sbatte contro il forcellino... Sto gia' decidendo di ritirarmi quando con una bella botta sembra a posto... Cosi' decido di fare anche il secondo giro, ma il tempo del primo e' devastante: 3 ore e 4 minuti ( e doveva essere il giro veloce).

Nel secondo su per Sant'Ilario gia' deliro e devo fermarmi con i piedi in fiamme, su per Chiessi ho la testa bassa e su per Marciana sono bloccato: spalle e lombare urlano di dolore, alzarmi sui pedali mi e' impossibile, arrivo a secondo giro in 6 ore e 7 minuti, sono fuori tempo, anche tirando (e comunque non ne avevo granche').

Cosi' mi ritiro, senza alcun rimpianto. Di piu' non sarei riuscito. Di questo percorso cio' che distrugge e' la ripetitivita', io mi sono trovato a pensare che se avessi dovuto rifare la salita di Marciana (lunghissima e bastarda, perche' quando sembra scollinare -visivamente- in realta' tira al 5/6%!), non ero ne' pagato ne' dovevo pagare pegno (come a Lanzarote, per esempio) e quindi serenamente ho concluso la mia gara dopo il secondo giro, un bel gelato da 3 euro e mezzo e una bella doccia. Poi a vedere Gianni che fara' un tempone, sicuro.

sabato 26 settembre 2009

Elbaman - sabato



Oggi e' stata dura. L'umore era gia' nero di prima mattina, e nel corso della giornata non solo non e' migliorato, ma -se possibile- e' pure peggiorato. Un malessere continuo, dal briefing in poi, che ha messo a dura prova la pazienza di Carla, e neanche la spiaggia di Fetovaia, splendida, ha potuto rallegrare la mia depressione. La consapevolezza di non sapere se mi bastera' il tempo limite nel percorso bici mi sta uccidendo, e mi sono passati per la testa i pensieri peggiori.

Nel pomeriggio, la routine della consegna della bici e il saluto ai pastaroli ancora non visti, e per il resto e' un lento trascinarmi verso l'ora del sonno, che certo non sara' riposante per via di un "matrimonio con musica" annunciato sulla spiaggia.

Elbaman - venerdi

Una sveglia di buonora, alle 8, per testare la colazione, questa decisamente meglio e un po' piu' degna del livello dichiarato. Poi, mentre Carla va in spiaggia, io decido di farmi male. Prendo al bici e mi dirigo a Sant'Ilario, la prima salita. 6 km e mezzo, per raggiungere quota 225m, dapprima molto regolare al 3% con un un paio di strappi al 6%. Niente di trascendentale, ma e' lunga lunga. Arrivo a Sant'Ilario e faccio il giro, la discesa e' discreta, se solo il fondo fosse migliore sarebbe veloce e potrei recuperare un po' di tempo.

Chiaramente, dato che se una cosa puo' andare peggio ci va, il Garmin e' in tilt, le cadenze vanno e non vanno e la velocita' spesso e' doppia della realta'. Zona cambio-Sant'Ilario-bivio per la litoranea, 40 minuti. E 17 chilometri. Il passo e' quello, 20 kmh. Sara durissima. Mogio mogio torno all'hotel e la Gira family -a passeggio- cerca di tirarmi su. Decido allora di prendermi il meglio, il nuoto. In spiaggia Carla e' appena stata punta da un'ape, e la coscia le si sta gonfiando. Pero' ha reagito bene, e cosi' verso le 13 indosso il mutone e mi butto. C'e' un po' d'onda, ma passata la risacca il mare e' stupendo... Mi faccio un po' di mare, e sto gia' meglio. Almeno in acqua mi godro' la frazione.

Pranzeremo sulla spiaggia con una discreta insalata al Capriccio, bord de mer. Nel pomeriggio, mentre io litigo con i Garmin, Carla va in spiaggia e la raggiungo per poi andare fino all'Iselba, dove sono spiaggiati fratellone Gianluca e il guru Ettore, accompagnati dalle deliziose mogli.

A chiudere la giornata una corsetta, giusto 5 km e mezzo per tenere la gamba in tiro. Ma e' gia' tempo di pasta party, e l'anonimo di turno, vista la non certo abbondante libagione, ci ammonisce: "Visto cosa succede quando si lascia "il circuito" (delle M con il puntino)?

Tanta buona volonta', ma un piatto di orecchiette al pomodoro (a richiesta anche in bianco) e crostate non di pasticceria... Insomma, un po' scarsini. E intanto Gianni e Luciano sono arrivato e stanno cenando all'hotel, e ci accomodiamo con loro. Ci offrono formaggi e dolci, e satolli procediamo poi per una passeggiata digestiva per le vie del paese. In poco meno di un'ora incontriamo tutti i pastaroli presenti, una marea, tanto che forse, adesso sono meno gli abitanti di Marina che i bolognesi presenti..

La bici
La corsa

giovedì 24 settembre 2009

Elbaman - giovedi


Dopo il solito viaggio allucinante sulle autostrade italiche, eccoci a Piombino per imbarcarci verso l'isola d'Elba, e dopo una breve attesa ed una traversata tranquilla eccoci a Portoferraio e dopo una mezzora a Marina di Campo. L'hotel subito. Il Select e' un quattro stelle di cui una bellamente usurpata, data la vetusta' del complesso, e la smaccata antipatia della receptionist completa il cerchio.

Decidiamo piuttosto innervositi da questa cosa di fare una passeggiata e subito il clima, i silenzi e la cittadina ci mettono di buon umore. Ma siccome e' ancora presto prendiamo l'auto e ci spariamo il giro della bici, e come sempre il mio umore da allegro, dapprima si incupisce, poi si deprime infine e' completamente distrutto: il giro e' durissimo, e farlo 3 volte sara' una vera impresa. Anche per un pluri ironman quale sono io, anche per me che sono un Lanza ed UK finisher (non lo dico per vantarmi, ma convincermi che ho fatto di peggio...)

Alla fine decidiamo, io e Carla, di farci una corsetta, 8,km e mezzo alla grande, con qualche chilometro in compagnia della super Parchock, che tra un parto e l'altro si regala un record mondiale, un po' di medaglie e tanta simpatia. Poi davanti ad un enorme ed eccezionale Caciucco (ristorante Bologna, prendete nota), innaffiato da eccellente vino frizzante della casa, l'umore e' migliorato, ma questo ironman sara' durissimo. Gelato e passeggiata con incontri del terzo tipo: Mazzo e signora con gli Arizona friends, Girapapa' e di nuovo Parchock con le splendide A+A in braccio per chiudere questa giornata. Domani prova in bici di qualche chilometro, poi un po' di nuoto e in serata un'altra corsetta (?). Magari domani mi sveglio e il percorso e' bello piatto....

mercoledì 23 settembre 2009

Braccia ben distese

Sempre in tema di "metto le mani avanti", dato che la mia salute ancora non e' perfetta, (lunedi raccontero' nei dettagli), il bike test di ieri e' stato patetico. Un'ora di piattone e neanche i 30 kmh di media. Meglio il nuoto, in serata, dove o Lorenzo ha disimparato il dorso e la rana o io, che sono mesi che non uso questi stili, neanche nelle "2 vasche sciolte", sono improvvisamente migliorato. Oppure........? (direbbe qualcuno). Alla fine 1500m nei vari stili, giusto per nuotare.

Vabbe', tanto domenica -se arrivo in fondo- 16 ore non me le toglie nessuno. Perche' il percorso bike ha 1000m di dislivello a giro (ergo, 3000m sui 180km) e oltre ad essere un dislivello "importante", non ricordo di averlo affrontato neanche in una granfondo. Poi il Negro (che non indora la pillola di certo) alla mia constatazione che ho circa 9 ore per fare tutti i 180 km (ipotizzando un'ora e mezza di nuoto + T1), e quindi un passo spedito di 20kmh, la sua risposta e' stata "Ah! Ma bisogna farli, i 20 kmh di media!" E ringrazio anche il Gira che con un SMS mi ha comunicato di essere gia' la' a "scaldarmi" il percorso, ma sarebbe meglio che me lo spianasse, se proprio volesse farmi un piacere.

Scusate, c'e' un ponte bello alto che vado a buttarmi di sotto? No, perche' credo, spero fermamente che anche nella peggiore delle ipotesi i 20kmh di media riesca a tenerli... Anche a Lanzarote -toughest IM in the world- ci ho impiegato 8 ore (e un minuto), contando pure i 60 km finali controvento ai 18kmh! Poi come dico sempre, quando sono sceso dalla bici, io, il mio ironman, l'ho gia' fatto. Perche' con 6 ore e mezza al tempo limite, la maratona me la gioco.

La bici di ieri

lunedì 21 settembre 2009

Metto le mani avanti.




Se permettete, per un volta lo faccio. Saro' criticato, massi'.... Tanto se lo dicessi dopo, ci sarebbe qualcuno che direbbe "Facile, dirlo dopo..." Insomma, come te muovi te fulmino, dicono a Roma.

Dopo lo sprint di Chioggia praticamente sono riuscito a fare solo una pedalata di un'ora e mezzo e 50 minuti di nuoto (venerdi). Ieri non siamo andati a correre e oggi non riesco neanche a pensare di fare qualcosa. Il mio naso ha deciso che non vuole sturarsi e non so che altro abbia. Di andare dal medico non ci penso, perche' pur essendo sportivo praticante (ciclista) lui non arriva a concepire uno sforzo come l'Ironman da parte di una persona sana, figuriamoci da uno malaticcio come mi sento io in questi giorni.

Quindi, andro' all'Elba, cosi' come sono. Ovvero con uno scarico "totale" (anziche' graduale) una condizione fisica imperfetta e con tutti i sintomi influenzali canonici (e speriamo solo di quella stagionale). Tuttavia domenica mattina alle 7 saro' al via, e faro' di tutto per finire l'Elbaman, perche' come ripeto spesso "Qui non ci ritorno piu'!" (salvo poi riscrivermi poco tempo dopo), ma stavolta, davvero, puntate su qualcun altro perche' non e' affatto scontato che riesca a tagliare il traguardo. Puntate su Gianni che quest'anno e' baciato da una forma splendida (per un sessantenne...)

Io non sono di quelli che piangono come vitelli e poi fanno 10 minuti in piu' del le solite 10 ore e spiccioli, ma domenica avro' un avversario in piu', questo senso di malaticcio, cosi' fastidioso e cosi' debilitante. E quindi se metto le mani avanti... "c'e' il suo perche'!"


venerdì 18 settembre 2009

Il fenomeno

Oggi non mi sono posto neanche il problema. Vado in bici, e stasera nuoto (inizia il corso!). La bici, devo -quantomeno- provare come vado con la compatta: sono almeno 2 anni che ho il 53-39 e ho dei ricordi del 50-34 vaghi e faticosi (per l'elevata frequenza di pedalata). E allora via, su per Siepelunga (ma quando imparero'?) e neanche al Monte Donato (verso contrario) il battito e' alle stelle... Andiamo bene... Bagnato fradicio di sudore (per prudenza da mezzo malato che sono mi ero dotato anche di ceratina).

Allora ho scelto, stavolta, di non massacrarmi ulteriormente (credevo...) ed ho virato per via del Poggio-Paleotto, molto abbordabile da questo lato, e poi avrei fatto un po' di Futa fino a Pianoro, Via Riosto e Botteghino di Zocca. Intanto, per arrivare sulla Futa (da Pian di Macina) ci sono 300m al 10%, e vabbe'. Poi si respira un po', ma la salita (quella della Galaverna) parte dolce (3%) poi strappa. Mica chissache', ma io sono fermo da domenica... Il resto e' stato normale amministrazione. Alla fine un'ora mezzo di bici.

Il clou e' arrivato in serata. Prima lezione di nuoto, e come tutti gli anni c'e' il fenomeno. Il fenomeno e' colui che dopo tanti anni, quest'estate ha (ri)provato l'ebbrezza del nuoto e si e' deciso a buttare giu' la buzzetta da sedentario. Siccome non corre, forse va un po' in bici , ma 20 anni fa ha nuotato (e -appunto- quest'estate ci ha riprovato ) si e' sentito un leone, e iscrittosi al corso di nuoto, alla fatidica domanda "Come nuoti?" la risposta 'e stata un'ovvio e scontato "Bene!"

Chiaramente quando ti iscrivi non ti fanno fare una prova, e le deliziose segretarie ti credono, e ti mettono nel corso "quasi master". Ovvero l'ultima corsia, la migliore, quella dove si fatica. Quella dove non si fa tecnica (se non a richiesta), ma delle vasche "a balus!"

Quest'anno il fenomeno erano 2, per di piu' ragazze. In piu' (anzi, in meno) manca Luca, in Islanda per Erasmus, e pure Edoardo ha dato forfait, quindi gia' il livello si e' abbassato. E' rimasta Sara, che va un po' piu' forte di me, Lorenzo, che lo batto solo alla distanza, e Alessandro. E queste due. Sei in due corsie, che pacchia... Ruggio dopo le rapide formalita' di controllo tessera ci intima un 400m a stile sciolto. Sara non c'e' ancora e parto io davanti (quindi gia' la velocita' e' ridotta...) e in 8 vasche doppio una delle nuove. La seconda dopo altre 2.

Vabbe', dai, sempre meglio dell'anno scorso, dove il fenomeno di allora fece 25m e gia'annaspava.. Fece 5 lezioni, una per ogni corsia (dalla piu' tosta ai principianti) salvo poi non venire piu' dalla vergogna... Ma stasera Ruggio e' fantasioso e ci fa fare remate tuffi e virate (non le avevano mai fatte, le fenomene...) e pure sui 6 x 25m gambe stile, dove mi passa anche anatroccolo svogliato mi ritrovo a superarle. Ultimi dieci minuti e loro a lezione di virata e noi un altro 400m a stile. Cinque lezioni, le do. A meta' ottobre non si faranno piu' vedere...


giovedì 17 settembre 2009

Malato.....................?

Domenica sera, rientrando da Chioggia, avevo la sensazione che in faccia mi avessero preso a cazzotti. A tutt'oggi e dopo vari tentativi di far passare il male (che poi non e' un male vero e proprio, ma la sensazione di sentire i denti) con tutti i tipi di medicine, ketoprofene, ibupofrene, paracetamolo etc., ancora non riesco ad allenarmi e a capire che cos'ho.

Di certo l'orecchio fischia, l'arcata superiore sinistra della mandibola e' dolente, ma non ho sintomi febbrili (e non posso quindi definirmi "malato") e dunque non posso fare altro che aspettare che la situazione migliori. Quindi sono 3 giorni (4 se oggi ancora persiste questa sensazione di malessere) che non nuoto, non vado in bici (beh, la pioggia non stimolava...) e non corro.

Non voglio neanche pensare che cosa devo affrontare domenica prossima (il 27), ma di certo quello che sto passando questa settimana non lo supera.

domenica 13 settembre 2009

Triathlon Sprint Sottomarina di Chioggia

E cosi' quest'anno riusciamo ad avere il rank di sprint, che erano due anni che lo ciccavo. Dopo lo sprint di San Giovanni e senza olimpici disperavo di fare un altra gara rank, ed invece, quest'anno, a Chioggia il tempo e' stato clemente, e la gara si e' svolta regolarmente.

Ieri sera, intanto, a Maddalena di Cazzano, fra Granarolo Emilia e Budrio, corsetta di attivazione, 8,5 km nella bassa bolognese, inizialmente senza pretese, poi quando a Carla e' mancato il fiato ho accelerato tanto che ho finito in progressione a 4.20/km.

Cosi' ci ritroviamo a Chioggia con Corrado, unica faccia conosciuta dopo che le iscrizioni degli amici sono arrivate tardi. In realta' ritrovo molte facce consociute: Ivan, Massimo (con i vistosissimi segni del tocco del medusa monegasca), Lucone, Luigi (visto nel mezzo di Montecarlo nel 2008), Nitroglicerina, e un altro che non ho riconsociuto. Ragazzi, un abbraccio a tutti.

Ero venuto qua 2 anni fa e ci avevo rimesso una ruota, quest'anno gli Oackley... Vabbe' cosi' imparo a dimenticarli. La gara e' volata via bene, mi ero ripromesso di tirarmi il collo e cosi' ho fatto, al 70% nel nuoto, 80% nella bici (quasi tutta da solo...) e al 100% nella corsa, dove ho stampato un passo record: 5.02/km. Cosi' ho fatto un'iniezione di fiducia, anche.

Ottimo anche il pasta party, con pasta e affettati, e grazie a Corrado (che non ha terminato la gara perche' gli hanno rubato una scarpa da corsa!) anche Carla ha potuto godere di tanta abbondanza.

La corsa di Maddalena di Cazzano
La frazione in bici dello Sprint
La frazione di corsa dello Sprint