21 e 22 novembre
Il volo e' stato moderatamente distruttivo, e ci ritroviamo in questo Confort In a pochi chilometri dall'aeroporto che non sono neanche le 20, dopo che le operazioni doganali e di immigrazione sono stati all'altezza della fama, con tempi biblici, cioè.
abbiamo mangiato anche discretamente e abbondantemente, sul volo, con accesso autonomo fra i pasti a vari snack e bibite.
Percio' in serata ci e' bastato un pacchetto di crackers e ci addormentiamo prima delle 11, le 6 in Italia, dato che il fuso e'di 7 ore in meno.
Inutile in mattinata cercare di capire dov'è il famoso embarcadero di punta Vedana: il portiere dell'hotel continua ad indicarci Playa del Carmen, mentre la partenza del traghetto per le macchine e' più' a sud.
Così' si avventuriamo verso sud sulla Carrettera per Tulum, E passato Playa e Xcaret, che doveva essere il punto già' oltre la deviazione per l'imbarcadero, comincio a preoccuparmi. Per fortuna non faccio a tempo che vediamo la famosa deviazione. Unico cartello in 30 km…
Sono le 10 e ci dicono (lo sappiamo) che il prossimo traghetto sarà' alle 13.30, e che comunque i biglietti non ci saranno prima delle 12.00. Così' decidiamo di visitare il Centro Maya, uno dei centri commerciali notati sulla strada, per rifornirci di acqua, frutta e un minimo di pranzo.
Troveremo 2 panini favolosi che ci allieteranno la dura traversata, così' come le due frittelle assai poco dietetiche, ma che risollevano il morale. Come detto dopo quasi due ore di traversata decisamente faticosa (il mare, mosso ed il vento impetuoso ce l'hanno fatta penare) attracchiamo a San Miguel, il capoluogo dell'isola.
Ma oggi non abbiamo tempo e tiriamo dritto per il Melia Cozumel, che sarà' il nostro buen retiro fino a martedì, ed anche -come hotel host dell'Ironman- offre il meccanico gratis, cosa di cui ho approfittato immediatamente.
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