A Fabio, 5 aprile 2009.

lunedì 22 giugno 2009

Ironman Coeur d'Alene - Day Eight

22 giugno - AmeriTel INN di Coeur d'Alene ID - Camera 332

Tutto strano, in questo ironman... A cominciare dalla nottata: ho dormito come un ghiro... Anche la mattina e' diversa: Carla non sta bene e non se la sente. Del resto non me la sento nemmeno io di farle passare 13/14 al freddo (alla mattina il cielo era terso...) ma con previsioni tendenti al brutto. Cosi' mi avvio alla partenza. Trovo un parcheggio molto vicino, mi servira' stasera... Perche' Carla mi aspettera' in hotel.

Alle 5.45 sono dentro, con calma seguo la mia routine e -finalmente vedo il Greguràtt, carico come una molla. Poi non lo vedro' piu'... Alle 6.25 partono i pro, e ovviamente li perdo. Poi dalle 6.45 sono in spiaggia, fa freddo, tremo dentro la muta. In acqua non ci fanno stare, e allora cerco riparo dal vento, che tira forte. Non faccio a tempo di capire che ore sono (non ho l'orologio, ma ho tenuto la fede... altre cose strane) che pum! un colpo di cannone, sommesso, e si parte. Per tutti i 3,8 km ho gente attorno e addosso, e non mi rendo conto che faro' uno dei miei peggiori nuoto di sempre, quando esco con la bici me ne accorgo: 1.33...

L'onda? il lago? Vabbe', andiamo che la tremenda bici ci aspetta. Percorso ignorante forte! Prima si va lungo il lago, e li' salita di 1 km al 6%, ok, mi alzo sui pedali e vado... Sembro una mosca bianca... Tutti in carena, semmai ai 2 kmh, ma non mollano la posizione... boh! Cavolo, mi vedi, ti vado via che sembro Pantani, alzati sui pedali anche te! Macche' a testa bassa cocciuti... Sara' cosi' per tutti i 180km: appena sentivo una salita (anche un paio di strappi all'11%, in verita' molto poco ironman...) io mi alzavo sui pedali (vabbe' che su una crono non e' la stessa cosa...) ma almeno riuscivo a tenere un po' la velocita'... Tantissimi, macche', cocciutamente in sella a testa bassa sulle appendici. Mah..

Al ritorno, all'incrocio con la Ironwood e la Governement vedo Carla, sempre piu' intitirizzita dal freddo. Le intimo di non venire neanche dopo, nella corsa, dove al contraio verra' a vedermi, ma dopo un po' di acqua e vento dovra' tornare in hotel. Io mi sono premunito, ho messo la skinfit cerata (sotto il body, pres!, La margherita della Guru e' visibilissima!) e tutto sommato non ho troppo freddo. Il percorso e' a favore di vento all'andata (e in salita) e contro al ritorno in leggera discesa, Ma sul piatto il vento si sente e vista la scarsita' di controlli cerco di stare al coperto di qualcuno. Non proprio scia, pero'...

Finisco la bici senza essermi mai fermato per i piedi, ma solo per una sosta fisiologica, e dopo un cambio super (2'56") comincio a correre. Il GPS non trova la posizione, e mi innervosco un po', niente in confronto al fatto che il percorso corsa e' micidiale, con un primo pezzo piatto di 4 km costeggiando il lago a sinistra, e poi di 17 vallonati passando per la citta', la zona bene di Coeur d'Alene, e costeggiando il lago a destra, per arrivare al turn around a meta' della salita gia' fatta in bici. Che come ha detto il Greguràtt, incrociato 2 volte, "Questa qui, alla Tre Monti ci fa una sega" (con un marcatissima cadenza romagnola).

Comincia anche a piovere, non bastasse il vento gelido. E -incredibilmente, ed inaspettatamente- i piedi urlano di dolore. All'improvviso. Tradimento! Fino ad ora erano stati perfetti.... Niente da fare... mi devo fermare, alla fine saranno 2 le soste per i piedi. Per il resto corricchio, anche con buon passo. Cerco di fermarmi solo ai ristori, e ingurgito quantita' industriali di chicken brod, tanto fa freddo. Avevo la testa scoperta, e per ripararla ho dovuto costruire una bandana con l'argento, da uno di quei quei teli notissimi ai maratoneti, suscitando il consenso generale dei podisti e del pubblico... Ma io avevo un freddo cane e alla fine ho indossato anche un sacco nero della spazzatura...

Poi, al 35imo km (4h e mezzo?) si e' spento tutto. Non solo la luce. Dopo il ristoro Anni '70, con frichettoni vestiti di tutto punto, capelloni, grossi pendenti con il simbolo peace, (che faceva da contraltare a quello della forze armate, 2 km piu' avanti), uno dei tre sul lungo lago, ricominciava una salita per ritornare alla zona vip, e li' ho dato di matto. 6 chilometri e mezzo di camminata, lenta incerta e con un solo obbiettivo: la Finish line. Quasi un miraggio, ma tra moccoli al cielo, discorsi da matto fra me e me (tanto ero l'unico italiano rimasto in gara!) e due maroni cosi' sono arrivato al rettilineo finale di un chilometro, dove mi sono strappato il sacco nero, ho innestato il turbo e ho superato 5 ironman, arrivando anche con un un saltello! Oh, sono arrivato alla stella dei 10 ironman, chi ci avrebbe scommesso 2 lire?

IM CDA BIKE
IM CDA RUN





2 commenti:

LucaG ha detto...

Complimenti IF! Non avevamo dubbi!
Approvo l'alzarsi sui pedali. Peccato per gli ultimi 6 km.
Meritato riposo ora?

Ironfrankie ha detto...

Grazie... Macche'riposo!! Ho Zurigo il 12 luglio!! Dopo, forse un po' riposero'...