A Fabio, 5 aprile 2009.

venerdì 29 febbraio 2008

Non sopporto il dorso. Tantomeno la rana.

Lo sapevo da tempo, ma stasera ne ho avuta la riprova. Definitiva, certa. Partiamo, pero' dal dopo pranzo in palestra, ad accompagnare il mio povero edicolante che operato al crociato sta facendo riabilitazione in piscina e in palestra. Si e' iscritto alla Virgin (io sono iscritto dall'apertura di quella di Casalecchio, oramai faccio 5 anni), dopo mille dubbi e tentennamenti, ed una prova in piscina. Mi sono sottoposto anche io ad una seduta di pesi, simile per quantita' a quella che il coach mi propina, ma -ne sono certo- di qualita' inferiore. Dorsali, lombari, bicipiti femorali, quadricipiti, addominali e gli esercizi per la cuffia dei rotatori. Infine l'immancabile mezzora di gabanella a mollo nell'idromassaggio.

E veniamo alla seduta di nuoto serale, in cui ho capito che io, il dorso e la rana siamo entita' di mondi paralleli che non si incontreranno mai. Dopo un minimo riscaldamento, 300m+200m+100m a dorso. "A dorso???" 10" di riposo e poi un minuto e via, 200m+100m+50m a rana. "A rana???" Tranquillo, poi facciamo stile. Seee, e quando? Infatti il mio dorso e' stato (oltre che patetico) un 250m+150m+100m e la mia rana e' stata tagliata autonomamente ad una serie da 150m+100m+50m. Infine stile, 300m+200m+100m e mi sono difeso. " x 100m misti a chiudere 45 minuti assurdi (per utilita').

Infine, per me Sanremo e' una ridente localita' turistica in provincia di Imperia. Anche questa settimana.

giovedì 28 febbraio 2008

Quando il gioco si fa duro...

...io comincio a giocare. Scherzi a parte finalmente un altro lungo di bici (dopo la GF di Loano) uno di quei piattoni in cui non solo si allenano le gambe, la posizione (quasi tutti i 106 in carena, non male!) ma anche la mente. Ora capisco (ma non mi adeguo, io adoro i piattoni!) il ciclista che se non ha una salita "non e' bici".

E dunque 12 gradi, umidita' dell' 85% medio (93.6 massimo) cielo plumbeo, aria fresca e "bagnata", parcheggio della piazza di Granarolo Emilia fra macchine rubate e camper di chissa' chi, ore 11.44 parto, direzione Minerbio, Baricella, Molinella, Budrio e ritorno sulla Trasversale di pianura fino a Granarolo poi di nuovo lo stesso giro. Da spararsi. Ma e' qui che si allena la mente IM. Tutt'attorno la pianurazza uguale per chilometri, casolari, ma anche megaville nascoste da una folta vegetazione, paeselli sonnacchiosi, pochi alberi e qualche benzinaio. Traffico discreto, con camion a sfiorare la coscia. Anche un po' di foschia. Pazienza, tanta pazienza. Testa bassa e pedalare, cercando di tenere un ritmo gara.

Il risultato e' ambiguo. 106 km e ne avevo ancora, media finale 28,5 km/h (ma con 2 soste lunghe), cadenza bassa, 71 di media e da rivedere l'abbigliamento, perche' il sottosella (panta Orca e Salopette Gore-Tex) mi hanno dato parecchi problemi per cui ho dovuto fare alcuni fuori sella per raffreddare la parte. Buona la tenuta della posizione in carena, anche se il collo e' ancora dolente da domenica.

Due giri: nove minuti in piu' nel secondo giro (107' il primo 53,01 km, 116 il secondo, 53,06km), ma con le 2 soste, una per la schiena ed una per i piedi, anzi solo il sinistro. Bene, e la prossima settimana saranno 3 i giri. Poi la planata sull'Arizona. Di certo c'e' che finire, lo finisco.

I 106 km di oggi

mercoledì 27 febbraio 2008

Toh! Un doppio vero...

Fate largo! Ricomincio alla grande. Anche con i doppi. Oggi, infatti, seduta mattiniera di bici con il coach, (padellino 27 kmh a 100 rpm per 20 km + rapportone a 42-35-30 all'ora per il ritorno e 4+4 monopedale 34-27 in salitella 2%, provare per credere). Ho ricevuto anche qualche timido complimento, per la monopedalata. In serata, dopo massaggio, un'ora di corsa lieve, a passo Carla (6.12/km) tanto per riprendere confidenza. Parco Talon fino al piazzale in alto e ritorno per la ciclabile fino allo Stadio. Sensazioni discrete. Non mi sbilancio. I dolori al malleolo sono passati, ma il metatarso si lamenta.

Poi, tanto per riprendere il discorso "alimentazione" il 5 febbraio mi ero presentato dall'alimentarista a quota 89,1 kg e stamattina ero 86 tondi. 3 settimane, un chilo alla settimana. Domani, se tiene il tempo, lunghissimo di bici. A proposito del tempo, questa umidita' mi uccide. Oggi ho superato i 150 battiti e sono andato in ipossia e rantolando con una bocca che pareva un buco nero (per cercare aria) ho ceduto dai 42 all'ora a 30 all'ora (pianura, vento a favore e in scia, cosi' non pensate che mi sia sparato chissache') . Inoltre ho ancora catarro da vendere, e quando ho un attacco di tosse sembra che debbano saltarmi su via polmoni. Sentiro' il medico se sia il caso di prendere un antibiotico....

La seduta di bici
La corsetta serale

Seduta di corsa

E alla fine ho anche corso. Dalla Camminata del Pontelungo (10 febbraio) oggi ho corso di nuovo. Pochi chilometri (poco piu' di 7 e mezzo) ma tanta tecnica (con il coach) e -per una volta- pochi improperi. In serata la seduta di nuoto, con Ruggio piu' abbronzato di un watusso, a castigarci (che altro?): 3 x 200m a stile, 3 x 100m dorso, 3 x 50m rana 3 x 25m delfino. Riposi interni di 20". Il problema e' che eravamo in 5 su due corsie e a me e' capitata la corsia con il razzo acqua-acqua, Luca. Mi ha dato una vasca ogni 8 a stile, 1 ogni 4 a dorso, 3/4 ogni 2 a rana e 10 m a delfino su vasca singola. Peccato che non corra (o almeno vada in bici), senno' lo arruolerei volentieri nella squadra...

La seduta di corsa

lunedì 25 febbraio 2008

Postumi

La differenza fra un fantozzi e un atleta. Il fantozzi casca dalla bici e fortunosamente non si fa troppo male, solo un lividone alla coscia. L'atleta (ne ho visti diversi) si spelano a sangue, magari in volata. Pero' l'atleta il giorno dopo cammina, anzi rimonta in bici come se niente fosse. il fantozzi scopre di non avere troppo male alla coscia ma di avere il collo bloccato e non per la cervicale.

Nonostante questo (il cui pensiero mi ha distratto tutto il giorno) ho voluto sottopormi ad una seduta di nuoto, in cui ero veramente a pezzi, sostenuto solo dalla forza di volonta' anche se questa veniva continuamente messa a dura prova dagli improperi (giustissimi, peraltro) del coach. Circa 2 chilometri e mezzo di 200,100 e 50 a stile, un po' di misti e qualche correzione tecnica (peraltro applicata a sprazzi).

Pero' il non ricordare come cavolo avevo fatto a stirarmi i muscoli del collo era troppo opprimente. Solo in serata, in maniera altrettanto stupida, ho risolto l'arcano. Per scollare il tubolare in fretta dal cerchione, dopo aver scoperto che avevo forato (prima di partire) mi ero aiutato con i denti. Tanta e' stata la foga che mi sono stirato questi muscoli.. Ecco perche' poi in gara tutte le volte che sollevavo la testa dovevo sollevare tutto il busto.

L'ho scoperto perche' le borsine delle scatolette dei gatti, per non farle disperdere per tutto il bagagliaio, le chiudo annodandone i manici e quando devo riaprirle, normalmente i nodi sono stretti. Quindi uso i denti per aiutarmi. ed ho scoperto l'arcano. Insomma non mi sono fatto praticamente nulla in una caduta dalla bici ma non riesco a tenere dritta la testa sul collo perche' ho strappato con i denti un tubolare dal cerchione.

A volte mi chiedo se devo piangere o ridere.

domenica 24 febbraio 2008

Ferito, ma solo l'orgoglio (aka GF Citta' di Albenga)

Dopo 21 giorni dalla trasferta di Loano, sono ritornato sul luogo del delitto. Albenga, infatti, dista 10 km da Loano. Altra Granfondo, Citta' di Albenga, sempre Circuito Pegaso. 117 km dovevano essere, in realta' sono stati 47. Almeno per me. Ma partiamo da sabato. Da Bologna in 4 orette siamo ad Albenga, all'hotel Pescetto. Discreto, poi costa poco, 70 euro la camera solo pernottamento e colazione, solo un po' lontano (mezz'ora di cammino) dal mare e dalla partenza. Albenga e' una cittadina orribile. Case semi moderne (anni 70) avvolgono vecchie casette liberty che alla vista sembrano un pugno nell'occhio, fabbriche dismesse, la ferrovia che taglia la vista del mare, una sporcizia diffusa (niente a che vedere con Bologna, comunque) fa il resto.

Solo il centro storico racchiuso ancora nelle antiche mura e' di una bellezza inaspettata. Dopo il ritiro del pacco gara #128 (stavolta una latta di olio d'oliva e un pate' di olive taggiasche) ritorniamo in hotel e dopo poco siamo nell'antico centro per cercare da mangiare. Sospetto il fatto che un solo posto (Puppo) abbia il pienone (dentro e fuori) mentre gli altri posti, ristoranti e/o pizzerie siano praticamente vuoti. Scegliamo, tuttavia, quello (Osteria Rosetta) che sembra piu' caratteristico fra quelli mezzi vuoti e ci infiliamo. Trenette al pesto unte bisunte, panone di pasta di pizza crudo dentro, insalata di lattuga con acciughe di barattolo e tonno Star a seguire per me e melanzane e peperoni grigliate ai 4 formaggi per Carla. Finte. Ok, nel Savonese si mangia male, lo dicono anche a Colorado, no?

La partenza della granfondo alle 10 agevola una sveglia normale, e quindi sveglia alle 8, colazione tranquilla e piu' che discreta (focaccia tipica e brioche non confezionate, caffe' eccellente, yogurt) ma non potremmo tenere la camera. Se non con sovraprezzo. Data la giornata brutta e freddina, unita al fatto che la citta' non offre nulla (normalmente Carla approfitta di queste trasferte liguri per dare un'aggiustatina all'abbronzatura e visitare i luoghi d'interesse), decido di tenere la camera fino al pomeriggio con 35 euro in piu'. Cosi', quando arrivo avro' la camera e non solo la doccia.

Dopo la colazione, in pochi minuti sono alle prese con la pre-partenza: borracce, Garmin Edge sistemato carico, una gonfiatina alle gomme. Ok, chiudo l'auto e parto. Squasch Squasch... Gomma anteriore a terra. Forata? Ma pooorca... No problem, ce l'ho il tubolare di riserva... Pero' ho mezz'ora dalla partenza... Ci proviamo, a cambiare sto' tubolare, diamine! Mica ho fatto 350 km per nulla, no? Coi denti a cercare di strappare il tubolare dal cerchione! (Negro, il cielo ti fulmini!), ma alla fine ce la faccio, cambio in 8 minuti. A 17 minuti dalla partenza sono nella griglia abbonati a pochi metri dai VIP. Poi la partenza -come al solito e nonostante le raccomandazioni- a tutta.

Ai 40 all'ora ben presto mi ritrovo nelle retrovie, fate voi. Dieci chilometri e ho gia' 15 minuti dai primi. E prima salita. Come al solito ci metto un po' a carburare, e procedo ai 6/7 all'ora ma poi mi scaldo e mi sento bene. Meglio, direi, tanto che recupero un po' di gente fino ad Onzo, poi si sta in quota, un po' si scende, Ocio Frankie, il tubolare davanti non e' incollato... Poi si sale ancora, verso Leverone. Sempre meglio, dai che stavolta facciamo un tempone! Nonostante finora siamo solo saliti ho una media di 20 all'ora. Dopo il ristoro di Leverone c'e' una lunga discesa fino all'ippodromo di Villanova (di Albenga) poi si risale, il Ginestro e giu' in picchiata all'arrivo. Dai Frankie, dai! Ho parlato troppo presto...

Infatti a meta' della discesa, nei pressi di Bonfigliara, una frenata un po' brusca, probabilmente il tubolare trascurato... BUM!, scoppia quello posteriore. Sbando, inchiodo.... E giu' per terra. 21 kmh, piu' o meno. Neanche fermo che quello che mi stava dietro mi chiede se mi sono fatto male (quando si capira' che uno se ne accorge un po' dopo se si e' fatto male?) Io rispondo " Un attimo e te lo dico!", intanto la coscia destra brucia. Pero' nessun indumento strappato. Ok, il cellulare e' a posto. Fine della mia granfondo. Perche' il tubolare di ricambio l'ho usato stamattina e ora lo sbrago di 3 cm e' a prova di pompetta.

Sto bene, e anche la bici e' ok. Chiamo per rassicurare Carla, poi (finalmente un'organizzazione intelligente!) sul pettorale c'e' il numero di emergenza (S.O.S. Franco) che mi dice di aspettare il camion scopa, dopo essersi sincerato che io stia bene. Una ventina di minuti ed eccolo li'. C'e' un altro che ha forato. Ma spazio ce n'e', il problema e' che lui deve farsi tutto il percorso per staccare i cartelli, e (ovviamente) dopo che e' passato l'ultimo... Ora stimata di arrivo ad Albenga: le 17, piu' o meno... Un po' tardi, visto che dovrei tornare a Bologna... "Ah, facciamo cosi'", ci fa il tipo del camion scopa, "Vi lascio ad Ortovero, che dista pochi (9) km da Albenga e vi fate venire a prendere!"

"Benissimo, chiama tu!" (dico io all'altro ciclista). Lui chiama la moglie e lei ha il cellulare staccato. E qui costruiamo il monumento a Carla. Senza sapere neanche bene dove fossi, con le difficolta' che il Pajero le presenta sempre (lei guida una Smart), ha preso - tuttavia- il coraggio a quattro mani e sfidando se stessa ci ha raggiunto e pure senza intoppi! Tutto e' bene quel che finisce bene, e ora sono a casa, con una coscia gonfia ma sana, senza ossa rotte, solo l'orgoglio ferito.

Infine un po' di totali, e settimana senza corsa...
NUOTO: 8850m
BICI: 223,86 km

I 47 km fatti


venerdì 22 febbraio 2008

Una giornata al B.I.T.

Adoro andare per fiere. Anni fa me ne facevo tante, dal Vinitaly (e il Sol, il salone dell'olio) al Cibus, tutte quelle di Rimini (del gelato, della ristorazione, della discoteca), il BIT, e cosi' via. In generale la caratteristica era una fiera in cui si mangiasse e bevesse. Ero un vero esperto. Metodo e organizzazione. Al Vinitaly, per esempio, dedicavo 2 giorni: in uno degustavo quanti vini rossi piu' possibile: dopo tre regioni, di solito Toscana, Sicilia e Piemonte, ero molto confuso e mi rifugiavo al Sol, salone dell'olio extra vergine d'oliva, a degustare oli fino alle 14, quando mi prendevo un'ora di sublimazione alcolica e poi ritornavo a casa. L'altro lo dedicavo ai bianchi, con escursioni nei vini del mondo. Anche qui, verso mezzogiorno, di nuovo al Sol in attesa che l'alcol decantasse.

Gli stand piemontesi erano spettacolari: preparavano Bagna Caoda per centinaia di persone, e io mi facevo onore. Ogni regione, comunque era un delirio di assaggi. Nessuno voleva essere da meno, ed gli assaggi dei vini in realta' diventavano comprimari del cibo. Infine c'era la degustazione della Chiocciola, ovvero lo stand Slow food (cui ero iscritto), con la specialita' da riscoprire (che fai non riscopri le cicerchie? Diamine, ci mancherebbe!)

Al Cibus di Parma era -se possibile- ancora piu' mangereccia, sia pure meno sofisticata (diciamo che si puntava alla quantita', piu' che alla qualita'). Ricordo che la Campania aveva preso un mezzo padiglione in cui sfornavano pizze a getto continuo, ovviamente di gusti diversi, ed io ero sempre in fila. Poi, mettendo ordine alla vita sregolata e godereccia, ho dovuto limitare, se non azzerare, tutte quella fiere in cui si mangiasse e bevesse come ludri. Oramai visito solo il salone del Ciclo e la B.I.T., Borsa Internazionale del Turismo, ovvero la fiera degli Enti Turistici d' Italia, d'Europa e del Mondo, piu' i tour operators, le catene di Hotel, noleggi auto e tutto quanto puo' servire ad un'agenzia di viaggio.

Tutti offrono mappe, cartine, directory di hotels (oltre che penne, keyring, caramelle, dolcetti e prodotti tipici), ovviamente con maggiore attenzione agli operatori (sapendoci fare si puo' perfino pranzare alla grande), ma anche a chi si dimostra interessato, non viene lesinato nulla. Vale ancora il concetto che un turista ne porta altri, con il passaparola... Io ci vado per organizzarmi viaggi, escursioni e il dopo gara. Cosi', oggi ho visitato i paesi (e regioni) che nel 2008 o 2009 con Carla potremmo visitare. Quindi trolley strapieno e braccio stanco.

In serata poi, sono anche riuscito a mitigare la stanchezza della visita (in una fiera passeggio per chilometri e chilometri, anche se riesco a visitarla con metodo) e del viaggio in auto, con una seduta di nuoto, 1500m in scioltezza.

giovedì 21 febbraio 2008

Falso allarme

Stamattina ero convinto di avere la ricaduta. Senso di spossatezza, tosse catarrosa e poca voglia di ridere (ma soprattutto di sudare). Poi con un bel aerosol di Fluibron e Clenil e un Tachifludec mi sono ripreso. Cosi' ne ho approfittato per accompagnare il mio edicolante (che sta recuperando dall'operazione al crociato) in piscina e fare io stesso una seduta di nuoto.

Che non sia ancora del tutto a posto lo sento da me, infatti dopo una seduta di (appena) 1750m ero piuttosto stanco. Un po' di stile, un po' di braccia, un po' di gambe (sempre a stile), un po' di misti. Tipica seduta da nuoto libero. Nel tardo pomeriggio mi sono sottoposto ad una seduta di massaggio curativo del guru Ettore (non vuole che lo chiami mitico...) che mi ha strappato il polpaccio dalla sede e neanche troppo metaforicamente. Comunque sento molti benefici dai suoi trattamenti.

Bene, domani mi aspetta la visita al B.I.T., la fiera del Turismo (degli Enti turistici, sarebbe meglio definirla) a Milano, dove attingo le preziose informazioni (sotto forma di mappe, directory di hotel, dépliant vari) che mi aiutano ad organizzare al meglio le trasferte degli Ironman (e non solo).

Oggi -infine- e' arrivato anche il diploma che la FITri rilascia a chi consegue la qualifica di Istruttore...

mercoledì 20 febbraio 2008

Pranzare alle 17.15

Oggi era una giornata un po' complicata. Il fatto che la caldaia da ieri non scaldi il nostro appartamento oltre i 18 gradi mi ha fatto ricercare l'assistenza. Che ci vuole? Libretto caldaia, numero dell'assistenza, telefono. Uno squillo poi: "Vodafone informa: Attenzione, il numero selezionato e' inesistente o al momento non raggiungibile". Allora cerchiamo un altro numero. Uguale risposta. Dov'e' st'assistenza? In strada per il coach, magnifico! Troppo... Infatti in via del P. 6 nessuna assistenza caldaie. "Scusi, dov'e' andata l'assistenza caldaie?" "Boh!". Splendido... Vabbe' ci pensero' dopo.

Intanto, entro le 9 dovevo portare l'auto per il primo tagliando e siccome l'assistenza e' quasi in mezzo al nulla, ovvero la zona industriale di Zola Predosa, il problema era il ritorno a casa ed il successivo recupero pomeridiano dell'auto stessa, poiche' la zona e' distante anche da una fermata di mezzo. Per non svenarmi in taxi, pensavo di aver risolto caricando la bici di mio padre e uno zainetto con il cambio dato che a cavallo del pranzo avevo in programma gli SFR con il coach. E da via Casaglia ero abbastanza vicino alla zona industriale di Zola Predosa.

Quindi alle 8.45 ero la'. Scarico la bici paterna e mi accorgo che ha le gomma un po' sgonfie, il manubrio sembra tenuto insieme con lo scotch (e assolutamente instabile) e non ha il cambio. Per farla breve ho impiegato 57 minuti per tornare a casa (14 km) in balia di una bici ingestibile, se non con immane fatica. Se ci mettiamo che ero "in borghese" -piumino e jeans- quando sono arrivato a casa era come avessi fatto una sauna. Sudato spolto. Un prossimo post magari lo dedico alle fantomatiche piste ciclabili cittadine, che ne ho da dire...

Ok, no problem, mi vesto da biker e mi avvio dal coach, passando, come detto, da via del P. e da cicli Salieri per vedere perche' il Garmin EDGE 305 non segna le cadenza (la pila scarica, diamine!) Poi, finalmente con il coach, rifocillatosi con un profumatissimo toast grana e petto di tacchino cotto (parte del quale offertomi, ho dovuto rifiutare perche' gia' avevo preso la dose di calorie che mi spettava) siamo partiti per i nostri SFR su per via Casaglia.

Nove salite, la prima agile di riscaldamento, poi 4 x 2 una seduta ed una in piedi di SFR puri (ovvero rapporto duro, rpm basse e tanta fatica). Io a rantolare pestando sui pedali, lui in monopedale senza apparente fatica, quasi alla mia stessa velocita' (cioe' io ero sempre all'inseguimento). Fate voi, e poi dice che non e' in forma. Infine via del Genio, gioia e dolore, fatta praticamente in souplesse, ai 6 all'ora. Poi, a recuperare l'auto. Insomma, per farla breve, ho pranzato alle 17 e 15.

Pero' domani viene l'assistenza caldaie (trovato un numero verde), l'auto e' tagliandata, e ho fatto una seduta di allenamento molto utile. Ora pero' e' meglio se vado a letto, sarei un po' stanchino...

Il percorso mattiniero
La seduta di SFR

martedì 19 febbraio 2008

Ripetute in pianura

L'ultima volta che sono andato dal Greguràtt in quel di Rimini, mi aveva solleticato con un allenamento a passo gara che io non avevo fatto, ma che ho tenuto a mente. Erano ripetute in pianura di 5 minuti, 4' a 85 rpm con il cuore al medio seguiti da 30" di 53-12 e 30" di padellino. Oggi l'ho rispolverato e un po' modificato, allungando i tempi della singola ripetuta, poiche' la gamba da subito non era in forma per fare 100 km, e ho preferito fare un allenamento piu' breve ma piu' utile. Naturalmente con la Bestia, la Aegis.

Dopo 15 minuti di riscaldamento a padellino, 5 ripetute composte da 9' con il cuore tra 133 e i 140 (che dovrebbe essere il mio medio, all'incirca) e 82-87 rpm con il 53, seguiti da 1' di 53-12 seduto a pestare sui pedali e 5' di padellino a 85-90 rpm. una mezzoretta di defaticamento e sono sceso dalla bici piuttosto stanco. Sembrano esercizi "elementari" (in fondo il tutto mi ha portato via meno di due ore), ma se fatti con un certo criterio sono mattoncini utilissimi. E' vero, nella preparazione di un IM conta molto il testa bassa e pedalare da mane a sera, ma anche questi esercizi, specie in una situazione di convalescenza quale sono tuttora, servono piu' che ammazzarmi di chilometri (a questo pensero' domenica quando mi faro' cucinare dai 117 della GF di Albenga...).

In serata la lezione di nuoto e' stata leggera.. Con tecnica di nuoto (a rana, bleah!) e scatti da 50m a stile. Insomma, niente di che.

La bici di oggi

lunedì 18 febbraio 2008

18 febbraio

Mah... Oggi ho fatto piu' nuoto in due ore che negli ultimi 15 giorni (vedere i totali vari). Ossia 4150m, e ne sono uscito devastato. Ho rantolato fino a casa, e Carla stava chiamando il 118 perche' ero pallido, molto. In effetti non stavo proprio bene-bene-bene. Eh, ma io penso che due giorni bastino a smaltire chissa' che cosa mi ha costretto in casa per 15 giorni, e alla fine ciocco. L'appuntamento con il coach era per le 11 e mezzo, ma io sono andato in piscina una mezzora prima per fare di piu' (chissa' come mai mi vengono certe cavate di testa, poi...).

Seguendo una tabella che avevo scaricato da nuotomania.it ho cominciato:
200m riscaldamento stile/dorso.
4 x 100m stile a 2'
A2 (aerobici)
6 x 150m stile con il pullbuoy a 3.10
2 x 100m stile a 2.20
2 x 100m stile a 2.30
2 x 100m stile a 2.25.

Poi e' arrivato il coach...
Notando i miei regressi mi ha imposto un 10 x 50m stile tutti di tecnica (mono braccio in tutte le salse, alternato, semi alternato etc.) in cui -ovviamente- mi stavo per affogare. Poi ha detto (ero gia' a 2600m) "Ora facciamo una scaletta..." 100m+200m+300m+400m+300m+200m+100m a stile .

Il primo 100 e' filato via a 1'48". Gia' nel 200 ho stampato 3'54". Nel primo 300 ho segnato 5'50". Il 400 ero a 7'57"... Nel secondo 300 si e' materializzata l'onta del passo 2' (6'01"). Orgoglioso nel secondo 200 (stremato) fatto a 3'58", ed infine l'ultimo 100 a 1'58". Veramente distrutto. Anche perche' volevo andare forte ma il corpo non ne voleva mezza. Provavo ad allungarmi, che nel nuoto paga sempre, e da fuori ero cortissimo.

E infine il peggior totale settimanale da 4 anni a questa parte:

SWIM: 3000 m
BIKE: 45.56 km
RUN: 0 (ZERO) km

domenica 17 febbraio 2008

Il pegno

Il pegno che devo pagare per poter usufruire della palestra e dell'impianto di atletica del CUS Bologna e' di partecipare a qualche gara di nuoto, soprattutto ad un paio nei Regionali Emilia. Ed oggi "mi toccava". Non amo per nulla queste gare. Odio nuotare su distanze brevi, in piscina e senza scie. Seppure sia -dei tre sport che compongono il triathlon- quello dove riesco meglio. Poi, pero', quando sono li' a bordo vasca, vedo tanti amici, conosco tanta gente nuova, mi faccio prendere e le farei tutte o quasi, togliendo tutte quelle che comprendono il delfino, piu' per la fatica che faccio che per altro.

Oggi, dunque, ho dedicato la giornata -fin dalle prime ore del mattino- al nuoto. Appuntamento allo Stadio, riscaldamento dalle 8 alle 9, e gli 800m stile libero dalle 9. Due batterie femminili, una mista, una maschile e poi la mia. Avevo messo un tempo a naso, 16.55.00, senza aver alcuna idea di quanto potessi metterci basandomi su un 8.07 in un 400m. La prova non e' andata malaccio, ho stampato un 14.34.20 che mi soddisfa, contando che -tra l'altro- vengo da 15 giorni bestiali. Inoltre non ho forzato (se non gli ultimi 50m) e fondamentalmente non avevo avversari (o meglio: non ero un avversario degno per gli altri) con cui gareggiare.

Poi, nel pomeriggio il peggio del peggio. 200m rana, unica gara appetibile fra 400m misti, 100 dorso e 200 farfalla, poiche' le altre gare si disputeranno sabato e domenica prossima a Molinella, ma io saro' ad Albenga per una granfondo... E quindi, 200m rana siano. 4.16.73 non proprio come da previsioni (4.05). Un tempo ridicolo, per uno scarsissimo ranista (il coach ha stampato un 2.46.xx...). Ma l'alternativa era non finire, percio' bene cosi'. Domani si riparte ...dallo stadio: altro nuoto. Poi vediamo di metterci della bici nel pomeriggio.

sabato 16 febbraio 2008

La zampata del micetto

Beh, in che modo potrei altrimenti definire i 45 chilometri e spiccioli in cui ho arrancato per tutto il tempo delle salitelle che mi hanno portato a Zena, Zula e Botteghino? Si perche' alla fine non ce l'ho piu' fatta. Approfittando del ritorno del coach, del fatto che Carla ancora non sta bene e che anche Roberto si e' prestato ad un'uscita, alle 9 ho inforcato la Dama Bianca e dopo esserci incontrati io e Roberto con il coach alle 9 e 30 al parcheggio del Parco della Resistenza di San Lazzaro e con un altro (Paolo) siamo partiti.

Partenza per una biciclettata chiacchierando, o una chiacchierata in bicicletta, che dir si voglia. Loro, ovviamente, Roberto stava al passo in silenzio, io ansimando e sbuffando dopo 12 chilometri (poco prima del Trabucco) li ho persi. A Zena mi aspettavano, cosi' come in cima di Zula. A quel punto il quarto, ciclista, podista e duathleta ci ha salutato ed e' salito verso Loiano, Roberto ci ha lasciati per la fondovalle ed io ed il coach siamo ritornati da via Riosto.

Ovviamente il coach mi ha elargito contumelie a profusione, poiche' lui viene da un collegiale in forma piu' che smaliante, io da 15 giorni di nulla e malattia, di base lui mi svernicia... non c'e' storia. Vabbe' l'importante e' stato ricominciare. Anche se ieri sera avevo gia' fatto un altro passo, ero andato in piscina. In mancanza di Ruggio, Nicola, con 1600m abbastanza tosti (ma forse sono io che sono completamente rammollito). Evviva.

Domani, per chi bazzica in citta', regionali di nuoto alla piscina dello Stadio: alle 9 saro' in gara (diciamo cosi') negli 800m stile e nel pomeriggio nei 200 rana a fare una pessima figura.

Il percorso

venerdì 15 febbraio 2008

I have no words

Stamattina mi sono svegliato e ho tossito per 10 minuti abbondanti, scatarrando a destra e a manca roba gialla. Devo aggiungere altro?

giovedì 14 febbraio 2008

A casa ammalati. Istruzioni per non impazzire

Quando siete a casa ammalati, ma ancora di piu' quando si e' in convalescenza, che non potete uscire (pena la ricaduta) se non brevi commissioni (figuriamoci per allenamenti), il problema piu' grosso e' non impazzire. Cioe' che fare per far arrivare sera? Problema non di poco conto, specie se i giorni diventano piu' d'uno.

Ho letto un libro (How Triathlon ruined my life), tanti fumetti (Magico Vento, Tex, Volto Nascosto, Dago e altri), e guardato tutto cio' che passa SKY (oggi mi sono sparato The Sentinel). Ho giocato al computer (palmare, niente consolle in IF home), ho viaggiato su Internet... Si, certo, per due giorni c'e' stata un'euforia strana per cui mi sono fatto prendere da tutte queste cose, ma dopo tre giorni tutto e' diventato noioso. Perche' poi SKY e' sempre uguale. E molte cose non mi piacciono. Ho letto e risposto a tutta la posta (cartacea e informatica) arretrata. Ho finito tutte le riviste ed i fumetti che capeggiavano nel mio portariviste. Ho gli occhi che mi si incrociano (anche piu' del solito) per i Double Skorpion (uno dei solitari piu' bastardi al mondo) giocati (adesso, pero' ho una media di risoluzione del 30% contro il 16% di una settimana fa).

Ho pure letto il manuale del mio nuovo palmare (The Kaiser, il TYTN II della Htc), io che i manuali li ripongo nel cassetto di default. Su internet non si finisce mai di curiosare, ma oramai ho esaurito la curiosita'... In un trip ironman (si vede che sono in astinenza totale) ho organizzato anche il primo IM 2009. Quindi spero domani di stare talmente bene da riuscire almeno a inforcare la bici per mezzora, in serata di andare a nuotare un po' per non presentarmi domenica mattina allo Stadio per i regionali, a fare una pessima figura (intendo, superiore a quella che farei comunque).

Perche' la tentazione di aprire la dispensa e mangiarmi nell'ordine (o anche sparso) tutto quello che trovo e' molto forte. Consigli?

mercoledì 13 febbraio 2008

Boia chi molla.

Mah. In certi momenti mi chiedo che cosa mi da la forza di andare avanti. Oh, non pensate a niente di estremo! Solo che una bronchite, fastidiosa, probabilmente anche trascurata, mi costringe alla sedentarieta' totale da giorni. Praticamente da Loano, dal 3 febbraio. Perche' 2 sedute di nuoto e una corsetta domenicale in 10 giorni non sono certo sedute di allenamento di uno che il 13 aprile prossimo dovra' affrontare un Ironman.

In piu' la stanchezza e' palpabile. Mi sento stanco dopo essere andato a prendere i giornali a piedi (200m andare e 200m tornare) e non ne vedo la fine. Ho seguito i consigli del medico, ho evitato anche la piscina, l'unica cosa su cui ancora non cedo e' l'antibiotico. Non ce la faccio ad immaginare un'altra settimana di spossatezza che l'antibiotico di suo da. Cosi' ho continuato la crescita culturare cinematografica, insieme a Carla, ancora malata, e oggi abbiamo gustato Profumo, tra ieri sera e stamattina Il giorno + bello. Ieri avevamo visto Il Caimano. In mezzo tanti fumetti, e tante edizioni (USA; Francia, Australia) di magazine di Triathlon, per tenere viva la fiammella.

Insomma, mi sto comportando da persona normale (e c'e' chi mi prende in giro, per questo) ma mi sono stufato di ammalarmi, di soffrire per un virus o un bacillo del cavolo. Quest'anno sara' l'ultimo anno che affrontero' IM primaverili. Troppo freddo andare in bici a febbraio, e il gioco non vale la candela.

lunedì 11 febbraio 2008

Barcollo, ma non mollo.

Niente da fare. Qui invece di stare meglio stiamo peggio. Ma come al solito, ovvero niente di definitivo. Voce cavernicola (novita' odierna), spossatezza diffusa, testa pesante.... Insomma, un catorcio. Gia' essere riuscito a fare la spesa oggi e' stato eroico. Riuscire a prendere -tra il resto- 3 bottiglie di olio e metterle nel carrello e' stata un'impresa. Non vi dico infilarle nel sacchetto, mettere la spesa in auto e da li' portarla su in casa. Ho sudato piu' che a Klagenfurt.

E' stato decisamente piu' facile guardare un film di Ozpetek nel pomeriggio. Normalmente non guardo questo genere di film, anzi... Credo che a pensarci bene raramente vedo un film in tv (neanche i blockbusters), e sara' piu' di un anno che non andiamo al cinema... Pero' con Carla ammalata e a letto, Sky Cinema e' una tentazione irresistibile. Ieri sera Notte prima degli esami (leggero ma carino...) e oggi Saturno contro. Un film pieno di attori famosi (Stefano Accorsi, Luca Argentero, Ambra Angiolini, Isabella Ferrari, Margherita Bui....), ma che dura il doppio di quello che dovrebbe durare. Ed e' di una lentezza che ricorda certi film francesi.

Spero solo che questo malessere o degeneri del tutto (influenza, bronchite, polmonite insomma, si decida) o passi in fretta: mica posso andare a Tempe con la giustificazione, no? Ah, si' perche' di questo passo scopriro' qual e' il limite minimo di allenamento per affrontare e finire un IM...

Ehi, voi che mi leggete.... guardatevi attorno, che come mito sto sbiadendo....
Barcollo, ma non mollo.

domenica 10 febbraio 2008

33a Camminata del Pontelungo

Partenza nel parcheggio dell'Ipercoop a Borgo Panigale (quello storico, il primo di Bologna) per un 11,54 km piatto piatto ma di sofferenza. Si, perche' partito baldanzoso ad un ritmo sui 5:30/km, dopo un paio di km ho salutato Carla che avrebbe fatto l'alternativa da 8,5 km e sono andato abbastanza bene fino all'ottavo km quando mi si e' spenta la luce, mi si sono azzerate le energie, di netto. Ed ho dovuto camminare. Come un neofita. Orrore! Non ricordo piu' da quanto tempo non mi capitava una cosa del genere, a me che ho dovuto camminare solo quando ho avuto dolori ai piedi, e spesso ho corso soffrendo. E naturalmente siccome al peggio non c'e' mai fine mi ha passato il mondo che mi conosce, naturalmente quando camminavo.

Ma e' evidente che ho qualcosa, se per tutta la settimana mi sono trascinato spossato e non sono riuscito ad inforcare la bici, correre che qualche chilometro mercoledi' e nuotare giusto per "timbrare il cartellino". Adesso sembra che la tosse sia vera tosse, che venga dall'attacco dei bronchi e che non sia polmonite, secondo il medico (e la studentessa che fa praticantato da lui). Anche se temo per i di lei futuri pazienti, visto che informata dal medico delle mie peripezie sportive la sua unica domanda/affermazione e' stata "Ma ...vinci?", dimostrando di essere un'altra oca laureata come ce ne sono oramai troppe.

E tutto sommato neanche del titolare dello studio mi fido troppo, perche' gia' una volta non mi senti' un focolaio grosso cosi'... Diciamo (perche' ognuno e' medico di se stesso, e io lo devo essere) che per ora sono sfebbrato, e quindi non dovrei avere nulla, se non una generica (ma fastidiosa e debilitante) bronchite. Domani cerchero' di inforcare la bici, sperando di ricordarmi come si fa, dopo 8 giorni.

Il tracciato

Totali settimanali (Pliz! Non infierite):

SWIM: 3300 m
BIKE: 0 (ZERO) km
RUN: 18,31 km

venerdì 8 febbraio 2008

Malato? Si, no, forse...

Odio questo limbo. Sono 5 giorni che ho una nausea di base ogni volta che mi avvicino al cibo, e cio' puo' essere un bene, visto che devo mangiare meno. Ma sono anche 5 giorni che sono spossato, e se lunedi e martedi si poteva relazionare alla granfondo, perche' anche gli altri giorni? Poi, ancora, ho una febbre non febbre, sui 37, 37 e 4. Una tosse non tosse cioe' ho lo stimolo a tossire ma e' secca secca e mi fa male nella zona del bronco.

Ho brividi di freddo che alterno a vampate di calore, ma nei fatti cio' non si tramuta in febbre o altre manifestazioni chiaramente sintomatiche di uno stato malato. Quindi non posso dire di essere malato ma non mi sento certo bene. Spero solo di non essermi beccato la terza broncopolmonite in 4 anni (ecco cosa ti regalano, tra le altre cose, 20 anni di sigarette). Oggi andro' dal medico, per vedere se ho combinato questo guaio. Certo, c'e' chi sta peggio, ma anche chi sta meglio, porca paletta.

giovedì 7 febbraio 2008

Oh gioia, oh gaudio!

Oh, un bel post retorico, qualunquista e menefreghista ci mancava, eh?

Il 13 (ed anche il 14) aprile saro' in Arizona, la domenica a disputare l'IM e il lunedi a riposare. Con sommo piacere vengo esentato dal dover andare a votare. Non che fossi costretto, qualora presente, ma comunque un certo senso dello Stato mi appartiene e quindi anche l'andare a votare, per cui alla fine sarei comunque andato.

Cosi', lontano migliaia di chilometri vivro' pochissimo (spero, anzi, per nulla) il clima elettorale, l'appello disperato agli elettori indecisi, i dati dell'affluenza ogni 3 minuti, le facce e le reazioni del dopo, i giochini, e tutto il contorno carnevalesco che ne consegue. Tutto esattamente uguale a tutte le altre volte.

Non mi fregano piu'. Il colore cambia ma alla fine sono uguali a se stessi, tanti burattini messi li' ad inventarsi modi per spremere Pantalone. E noi a pagare, perche' Pantalone siamo noi. Ma non mi scandalizzo di costoro. Costoro sono solo il risultato del voto.

Io sono cresciuto con principi sani e rigidi. Magari mia madre li avrebbe voluti un po' piu' cattolici, mio padre un po' piu' accademici (la laurea, o almeno il diploma di ragioniere), ma la sostanza e' chiara. Cio' che mi sfugge di certi personaggi che scrivono di cose politiche (Bocca, Scalfari, quel genere li') e' che si scandalizzano dei politici quando dimenticano il concetto di base. Siamo noi che li abbiamo votati.

Cioe', siamo noi conniventi e complici di questa situazione. Del suo mal ciascun pianga se stesso, mi e' stato insegnato. Quindi ben ci sta se ora abbiamo dei politici di cosi' basso spessore. E non rompetemi le balle con un Grillo o un personaggio simile. A meno che non si tiri su le maniche, e conquisti il 75% del parlamento non potra' fare un accidente.

Ha ragione sciffo: non andate a votare: quale miglior segnale?

mercoledì 6 febbraio 2008

Tanita, Roberta e Dieta Cayenna (aka 89,1 kg)

Stando oramai stabilmente sugli opulenti e ben poco triathletici 89-90 kg, seppure la mia amica Tanita mi ricuori, dicendomi che il 20-21% di grasso che riscontra e' normale, la mia massa magra si attesti sui 67 kg, e il punteggio fisico si attesta fra 5 e 6 (da fisico con massa grassa normale con muscolatura normale a fisico in forma) e una percentuale di acqua del 55-56%, mi sono deciso a tornare dalla Roberta, la mia alimentarista (dietista, adesso, finche' sono oversized) cui ho posto un obbiettivo imprescindibile. Otto chili in meno da qui a meta' aprile, se non altro per non dover comprare un body taglia XL.

Lei ha evidenziato che nel gennaio 2007 ero appena 500 grammi in meno (88,6 kg), e che il 4 maggio ero 83,1 kg. Poi ha preso carta e penna ed ha vergato la dieta cayenna, un regime alimentare di circa 1950 calorie (da associare, ovviamente, ad uno o piu' allenamenti quotidiani) che mi fara' arrivare smagrito all'Ironman il 13 aprile. Un regime alimentare sano e' una cosa semplicissima, tutti noi sappiamo in teoria cosa e quando mangiare, tutti noi sappiamo cosa ci fa bene e cosa ci fa male, se vogliamo. Anch'io so che un gelato da mezzo chilo fa male, mentre un etto e mezzo no, insomma. Eppure...

Detto questo, oggi (che avevo detto "Sto fermo") ho corso dopo le miracolose cure di Ettore, rovinando un po' il suo lavoro. Perche' uscito dal suo studio non avevo alcun dolore, mentre alla fine dei 30 minuti la zona del malleolo era un po' gonfia. Ma il dolore e' sempre meno forte, almeno.

Il report

martedì 5 febbraio 2008

Virus?

Due indizi fanno una prova? Due giorni con la nausea, e stasera, dopo una lezione di nuoto in cui peggio non potevo nuotare, sto malissimo. E allora provo a fermarmi, visto che ad allenarmi sto peggio. Il responsabile master (Mauro) mi ha pure dato la cuffia con cui dovro' difendere i colori (rosso/bianco) del Cus Bologna in gare ufficiali...

Comunque, in 40 minuti:
4 x 50m misti (20" riposo)
2 x
100m stile respirazione 3
50m stile respirazione 4
25m stile respirazione 5
2 x
4 x 100m stile forte 15" riposo, 2 minuti fra le serie
50m tempo 40" (che non avevo mai nuotato peggio).
100m sciolto a chiudere.

Oggi ho acquistato il volo per Phoenix. Strappato un prezzaccio (641 a testa, con Lufthansa), ora ho tutto: l'auto e l'hotel li avevo prenotati gia' da tempo. Si va.

-68




Ripensando...

...alla gara di domenica la cosa che piu' mi ha inviperito e' stato quel ciclista che si e' fatto tutta la salita di Vercesio attaccato al mio posteriore e sul piu' bello, ha tirato giu' un dente, si e' alzato sui pedali e mi ha salutato con un bel "Beh!, io vado!", Mal gliene incolto, perche' nella discesa l'ho ripreso e sverniciato, e il fondo stradale era bagnato! Naturalmente nella salitella finale di Boissano mi ha di nuovo ripreso e passato, ma almeno ha avuto il buon senso di non accodarsi.

Quanto alla malattia anche stamattina non siamo proprio a posto, ma rispetto a quelli che devono stare a letto con febbre mi ritengo fortunato.

lunedì 4 febbraio 2008

Quel non so che....

...ti fa stare malissimo. Allora, contro l'influenza sono vaccinato. Epatite A e B pure (quando viaggi un po' ovunque e' il modo migliore per prevenire guai peggiori di una diarrea). Anche una certa copertura per la broncopolmonite da virus. Ma quello che avevo stamattina era tutto insieme. Nausea, febbriciattola, spossatezza. Certo, tra il viaggio, la granfondo e il freddo patito ce n'e' da ammazzare un bue, pero' non mi sembrava di essermi strapazzato cosi' tanto.

E invece oggi, costretto a letto, riso in bianco, e la testa pesa. Anche guardando fuori dalla finestra non c'era da rallegrarsi, e quindi domani e' un altro giorno, si vedra'. Anche Carla (lei pero' non ha fatto il vaccino ne' per l'influenza ne' per la broncopolmonite) ha gli stessi sintomi. Insomma ko totale.

1a Granfondo Citta' di Loano

E dunque sabato io e Carla siamo andati in quel di Loano, ridente cittadina del ponente savonese, perche' io potessi disputare questa granfondo (prima prova del Trofeo Pegaso), che segna l'apertura della stagione del ciclismo amatoriale. Dopo, ovviamente, mi chiedo chi me l'ha fatto fare. Si', perche' a parte il meteo, chi me lo fa fare di farmi 750 km in 2 giorni (in auto) spararmi 110 km in bicicletta fra le colline (comunque ad una temperatura piuttosto fresca) dell'interno e tornare distrutto?

Non lo so nemmeno io. Pero' devo ammettere che dopo, -molto dopo- la cosa mi piace. In fondo potrei scegliere Ironman (e Triathlon) relativamente piatti, farmi dei gran km in carena in pianura e fanculare il resto. Perche' in pianura le mie medie sono certamente migliori e soprattutto si fa meno fatica. E invece eccomi qua a sbuffare come un mantice su questi 110 km dove c'erano due sole salite vere, neanche troppo impegnative (quella di Testico, 7 km 4,6% medio 6% massimo) e quella di Vercesio, 13,5 km 4,5% medio e 9% massimo. Un dislivello dichiarato di 1322m (ma il Garmin ha rilevato 1867m) e in mezzo tanto magia e bevi.

In realta' gia' dalla partenza l'andatura ad elastico spacca le gambe (ed io, ovviamente mi sono fatto prendere la gamba) poi la prima salita, che comincia dal ventesimo km e si sale per 25. Poi nelle discese (sembrava fatto apposta), mio punto di (relativa) forza, il fondo era bagnato, umido o sdrucciolevole, cosi' che non potessi mollare i freni. Infine lo strappetto finale (quello di Boissano) ammazza l'orgoglio, piu' che le gambe, quelle si erano cotte sul Vercesio.

Non voglio giustificarmi, chi mi conosce sa che in bici sono tristo, e che le mie performance sono da "percorso gourmet", piu' che da ciclo amatore, pero' -almeno- mi ci impegno. Mi metto in gioco. Ovviamente il risultato (non sono un ciclista, ripeto) e' penoso, 599imo su 628 arrivati, oltre 5 ore per completare il percorso ad una media di 21,77 km/h.

Cosa salvo, allora? Beh, il fatto che per la prima volta ho recuperato qualcuno in salita. Sulla salita di Vercesio, a testa bassa, mi sono messo al mio ritmo e ho recuperato una decina di ciclisti. Piccole, minime soddisfazioni. Devo aggiungere poco altro, se non che sabato sera mi ero fatto 47 minuti (compresa sosta al passaggio a livello) di corsa.

Il percorso della corsa

Il percorso della Granfondo

domenica 3 febbraio 2008

Dimenticavo...

Ieri questo blog (aperto il 3 marzo 2007, ma il counter e' stato attivato alle 16.47 del 2 aprile 2007) ha superato le DIECIMILA visite singole.

GRAZIE!

Totali settimanali

Domani vi racconto del week end in terra Ligure (corsetta e Granfondo di Loano), intanto posto i totali della settimana....

SWIM: 7300m
BIKE 160,29 km
RUN: 21,42 km

venerdì 1 febbraio 2008

Primo mese

E primi totali:

SWIM: 28800 m
BIKE: 428,16 km
RUN: 61,36

The day after

E' evidente che io e il pesce crudo, non il sushi, ma proprio ostriche, gamberi, lumachine, tartufi e fasolari ci stiamo ancora antipatici. Stanotte, infatti, piu' o meno alle 4, sono dovuto correre in bagno per un attacco di diarrea. Ed anche stamattina il mio intestino ha marcato visita, quindi (in piu' era piuttosto umido e freddo) niente scampagnata in bici.

Cosi' ne ho approfittato per mettere ordine nel nuovo portatile, e come legge non scritta ma sempre validissima, quando metti mano ad un computer, sai quando inizi ma non sai quando finisci. Infatti tuttora sto rimpallando fra l'istallazione di un programma sul portatile e la cronaca odierna. Non oso pensare a quando dovro' rinnovare il desktop, perche' come tutti sanno, non si puo' prendere il disco fisso del computer vecchio e infilarlo nel computer nuovo. Devi reinstallare tutto di nuovo.

Ci ha pensato Ruggio a rallegrare la giornata con una seduta stimolante (1800m):

Riscaldamento: 150m
2x
25m delfino
50m dorso
100m rana
200m stile (riposo 15")
12 x 50m stile a 1'
3 x 25m delfino
3 x 25m dorso
3 x 25m rana
3 x 25m stile
100m rilassamento

giovedì 31 gennaio 2008

10 anni

Il 25 di gennaio 1998, a San Diego si giocava il Superbowl XXXII. Io e Carla eravamo la'. Ma fuori dallo stadio, perche' la mia agente di viaggio (non quella di adesso) prese una bufala pazzesca. Per un milione di lire (i 2 biglietti) pensavamo di poter assistere alla partita come tutti gli americani (e mezzo mondo) vorrebbe, cioe' dentro lo stadio.

In verita' io speravo che in finale ci andasse San Francisco, battuta invece dai Green Bay Packers nella finale di Conference quindici giorni prima per 23-10. Tuttavia assistere ad un Superbowl non e' cosa di tutti giorni, e ne ero ben felice, dopo le nottate passate davanti alla tv sintonizzata sul decoder di D+. Dopo un blando tentativo di trovare biglietti da un bagarino (i prezzi fluttuavano sui 750 dollari a biglietto, circa un milione e trecentomila lire, 700 euro), anche a partita iniziata, decidemmo di lasciar perdere. Per la cronaca i Green Bay presero una sonora lezione dai Denver Broncos.

Cosi', il nostro viaggio negli States continuo' a Las Vegas, dove mai avremmo pensato di convolare a nozze. Si, il nostro matrimonio lo celebrammo il pomeriggio del 31 gennaio 1998 a Las Vegas, in una delle tante chiesette con un cerimoniale preconfezionato. Ma le emozioni furono fortissime, e il fatto che a cerimoniare fosse la sacerdotessa Lauren, ed il testimone fosse Tom ci sembro' la cosa piu' bella del mondo.

Ora possiamo dire che fu vero amore (perche' siamo ancora insieme e innamoratissimi), e con la registrazione (secondo la convenzione di Amsterdam) del matrimonio in Italia io e Carla siamo -a tutti gli effetti- marito e moglie.

Quindi -stasera- per festeggiare siamo andati al Marco Fadiga Bistrot, qualche anno fa genio incompreso della cucina bolognese, nota per amare la quantita' piu' che la qualita', e costretto ben presto a limitare i suoi orizzonti ad un luogo piu' ristretto. Avevo un ottimo ricordo, in parte cancellato da questa cena, con camerieri poco produttivi, attes eun po' troppo lunghe e una cena sufficiente ma non eccelsa. Sushi nella norma e plateau di pesce (cotto e crudo) eccellente, abbondante e di ottima qualita', mentre lo champagne era poco consistente in bocca, a fronte di ottimi profumi. Dolci eccessivamente grassi. Prezzo, quindi, eccessivo.

Ah, beh, oggi niente sport: un tempo da lupi...

mercoledì 30 gennaio 2008

Ci risiamo...

Oggi seduta di corsa, con il coach, impostata con 4,5 km di riscaldamento, palestra per potenziamento-tecnica, e di nuovo 2 giri del mini parco del Pianeta, per altri 3 km. Che saranno mai? Ora sono qua seduto al PC con un melone al posto del malleolo destro (si, adesso si ingrossa l'opposto).

E' vero, abbiamo fatto parecchia tecnica che, oltre ad essermi indigesta e aliena (un giorno mi faro' filmare, e allora si' che ci sara' da ridere...), mi procura dolori ovunque (se per 44 anni non usi un certo muscoletto e/o tendine, questi si infiamma o fa male, se inizi ad usarlo...) con il risultato che la corsa non mi riesce facile, per niente. E dire che io correrei sempre!

Oramai sono rassegnato. Ogni volta che mi sembra di essere guarito, e carico un po' di piu' o con una certa costanza, zacchete! riappaiono tutti i miei limiti fisici. Che faccio, appendo muta, bici e scarpette al chiodo? A parte che ci vorrebbe una serie di tasselli del 16 per appendere tutta quella roba la', poi non sia mai! Cammino per 42.195 metri, piuttosto. Perche' nuotare non ci sono (troppi) problemi, in bici per ora va tutto bene tranne la scarsa velocita', ma dalla bici si scende. Poi si vedra'.

-77 IM Arizona. Arrivo, arrivo...

La corsa di oggi


Bologna

Bologna e' la citta' dove una bambina puo' essere multata perche' da da mangiare ai piccioni cosi' come i 2 punk-a-bestia perche' il loro pitbull, senza museruola e guinzaglio, ha sbranato un barboncino e azzannato la padrona che cercava di difenderlo. 68 euro ad entrambi.

Bologna, la mia citta' (?).



martedì 29 gennaio 2008

I giorni della merla

Tradizionalmente i piu' freddi dell'anno. Ne ricordo alcuni veramente freddi, della mia gioventu'. Dei bei sottozero da pelare la faccia. Ora sono giorni dell'usignolo, al confronto. Cosi', stamattina ho "imbarcato" la Aegis e sono andato in Riviera, a cercare un clima un po' meno umido. Perche' sara' una temperatura piu' mite, ma l'umidita' c'e' sempre. Appuntamento alle 10 e 30 sotto casa Greguràtt, per un medio in bici ritmo gara a 95 rpm con accelerazioni di 1' (30" in piedi e 30" al 53-12) ogni 5' .

Il problema e' che lui ha 33 anni, integro fisicamente e ben allenato. Cioe', a dire che il suo medio gara corrispondeva al mio soprasoglia. Lui andava via a 120 battiti quando io ne avevo gia' 160. Quindi fatto un primo giro del drittone che da San Giovanni in Marignano arriva a Morciano, ci siamo divisi ed io continuato al mio ritmo gara.

Ho avuto modo, cosi' di testare il Garmin Edge 305 con sensore di cadenza e velocita' + fascia cardio che in Italia ha un prezzo consigliato Garmin Italia di €441.00, trovato a $229,95 (pari a €156 euro circa). Se poi volete veramente andare in sollucchero il Forerunner 305 e' offerto a 208,95 (pari a 142 euro). Oh gioia, oh gaudio adesso ho un solo aggeggio che mi fa tutto. Posso pensionare il Polar CS 200, il Bionclino e ogni altro ambaradan tecnologico, anche perche' il Garmin Edge si puo' spostare da una bici all'altra.

In serata un bel nuoto, con 8 x 25m misti a braccio singolo (4 sinistro + 4 destro). 4 x 200m a 4' e a seguire 6 x 25m gambe stile e 4 x 50m braccia stile con pullbuoy. 50m sciolti, totale 1600m e arrivederci.

Il tracciato dela bici

5a tabella di nuoto

Come ogni lunedi', lavoro di nuoto "pesante". Meta' da solo, meta' con il coach, seguendo la tabella di nuotomania fino al suo arrivo, e adattandola alle nostre esigenze dopo.
Riscaldamento:
200m stile + 200m braccia dorso con pullbuoy + 4x50m rana con 15 secondi di riposo.
La parte aerobica (<120 bpm):
40 x 25m stile palette rip. 10"
6 x
100m stile con pullbuoy + 50m gambe stile rip. 10"
400m stile forte con palette
50m sciolti
4 x
50m stile con pullbuoy + 25m gambe stile rip.10"
400m SL completo forte.
Per chiudere, 150m sciolti lentissimi. 3600m.

In serata vogliosi di correre io e Carla siamo andati a farci una mezzora ai Giardini Margherita.

Totali della settimana:
SWIM 5950 m
BIKE: 98,79 km
RUN. 17,64 km

Tracciato


domenica 27 gennaio 2008

Aldo Rock e i suoi fratelli...

Aldo Rock (Calandro per l'anagrafe e la FITri) e' colui che decanta l'Ironman (e non solo) su radio DJ, tant'e' che anche Linus sta tentando di imparare a nuotare (senza risultati apprezzabili, sembra) per affrontarne uno. Personalmente penso del Triathlon che "non importa che se ne parli bene o male, l'importante e' che se ne parli" (Oscar Wilde?), quindi anche la "romanzatura" che ne fa nel video riportato va piu' che bene. Anzi, ce ne fossero.

Poi le facce arrossate e sbuffanti che si vedono ai Triathlon Sprint del mondo fanno il resto, come non sfigurano certo le centinaia di podisti (pardon, passeggiatori ludico motori) che ogni domenica mattina vedo a fianco, davanti e dietro a me. Che -ripetero' fino alla noia- consentono a certi spocchiosi PRO o ELITE di poter vivere con il nostro sport.

In un momento del video mi sono rivisto. Alla partenza del nuoto (2000 iscritti) di Kona (1989) Aldo ricorda di essersi messo in prima fila, davanti a tutti, perche' pensava di essere un gran nuotatore. Dopo pochi secondi dallo start fu passato (affondato) dai tutti gli altri 1999, perche' tutti gli altri nuotavano piu' forte. Ho vissuto anche io quel momento, a Penticton, in Canada. Con il naso attaccato alla corda, in prima fila, allo start in pochi secondi vengo superato, immerso e spostato da una parte consistente dei 2400 partenti. Non pensavo (ne' lo penso) di saper nuotare bene, cercavo solo di prendere le scie dei migliori. Non provateci, non lasciano prigionieri.

Aldo Rock l'ho superato in un finale al cardiopalma di Mergozzo del 2006, quando nei 20 chilometri della frazione podistica l'ho rimontato e gli ho rifilato ben 5 minuti. Roba da poveri, visto che ci giocavamo il 243imo posto in classifica (su 257 arrivati), ma la soddisfazione di poter dire ho dato 5 minuti ad Aldo Rock vale (in termini di popolarita') parecchio. Uomo.

Galaverna 2008

Un istituzione, la Galaverna di Pianoro. 36ima edizione questa del 2008. Una corsa su e giu' per strade asfaltate, sterrate e cavedagne fra Pianoro Nuova, Pianoro Vecchio, Pian di Macina, Riosto e Guzzano, che richiama alla fine di gennaio centinaia di appassionati podisti (e camminatori). Sei percorsi, fra i 3 e i 21 e mezzo. Tutti hanno la loro bella salita, e la loro discesa.

Io non ero mai venuto. Un po' perche' non amo il freddo troppo pungente (qui spesso a fine gennaio c'e' neve e ghiaccio), un po' perche' non amo le salite (come Carla). Ma stavolta l'alternativa era Marzaglia, oltre Modena nord (sia pure alle 9 e 30) e quindi abbiamo provveduto ad iscriverci a questa "classica".

Ho scelto il percorso da 10,5 km, mentre Carla ha puntato ad un piu' tranquillo percorso da 6,5km, ma entrambi abbiamo onorato al meglio l'impegno, ovvero io correndo praticamente sempre -soprattutto in salita- (ed e' un altro dato importante), e Carla camminando per brevi tratti solo per prudenza.

Devo ammettere che mi sono divertito (tra l'altro alcuni tratti li facciamo al contrario in bici), perche' il percorso e' piuttosto mosso: dopo una partenza di un paio di chilometri in salita, si fa un tratto ondulato, poi si riprende la salita (dopo la divisione per la 6,5) fino al Podere Riosto (4 km) e primo ristoro: saltato: solo pandoro e vin brule. Altro bivio: a sinistra, in salita, la 14,5 e la 21,5; a destra, in discesa, la 10,5 e la 17,5.

Vado a destra, in discesa a rotta di collo fino a Pianoro Vecchio, con tutto il tratto (Via Pietro Nenni) che dalla Futa (ultima divisione dei percorsi, 10,5 o 17,5) arriva alla fondovalle Savena (si fa anche nella Dieci Colli), immancabile l'incontro con gruppi di ciclisti (piu' infredodliti di noi)... Al bivio per Badolo (a sinistra) noi a destra per il paese di Pian di Macina e Pianoro (nuovo).

Finita? No, un ultimo tratto in salita per passare la ferrovia e dopo la Futa eccoci rientrare nel Parco della Resistenza, dove un te' caldo era pronto ad attendere i piu' giudiziosi (o a dieta), mentre vin brule' e salsiccia i piu' affamati. Apprezzatissimo pacco gara: le peschine (specie di bigne' di pastafrolla imbevuti di alchermes) ripiene di crema alla nocciola. In tutto 11,16 km coperti in 1.09.56.

Il tracciato


venerdì 25 gennaio 2008

Other than sport

Sperando che il mio inglese sia giusto, oggi e' stata la giornata "dei recuperi", ovvero tutto cio' che in settimana avevo rimandato e che non ho potuto piu' procrastinare. Il lavoro, la spesa, delle commissioni. Quindi oggi, stasera per la precisione, ho potuto solo nuotare. Ma non mi sono certo annoiato. 14 x 100m stile a 2'10" (passo 1'45" stampato) e 6 x 50m misti. In 40 minuti, escludendo il riscaldamento.

Ultimamente, poi, l'organizzazione della nuova squadra, con la creazione del Campionato Sociale, del Trofeo "Omen de Fer" (un classico di tutte le societa' sportive), della gestione degli iscritti, iscrizione alle future gare, agli sponsor (gia' tre aziende ci hanno dato fiducia a prescindere, grazie!) e tutto cio' che una nuova societa' si trova a dover gestire mi prende tantissimo, purtroppo anche il tempo ed in maniera incredibile. Ma sono contento di come la nuova societa' -il Porta Saragozza Triathlon- sta crescendo.

Infine ci si mette il mal di gola, una semi febbre che non mi impedisce di fare, ma non consente di fare al massimo/al meglio, quindi lasciamo stare.

giovedì 24 gennaio 2008

Mi sto ammalando?

Oggi mi sono svegliato con il mal di gola. In verita' gia' ieri sera avevo un po' di fastidio, ma nulla di cui preoccuparsi. Ma stamattina avevo una discreta sensazione di malessere. Erano mesi (vado a memoria) che non avevo un accenno di influenza-raffreddore-mammone. Mi sono sentito strano, lo ammetto. E dire che avevo gia' in mente il post "Io non mi ammalo piu'!"

Pero' io non mi faccio impressionare, e a mezzogiorno sono uscito in bici. 8 gradi. Non e' quel freddo da dire: "Pero' freddo!" (era certamente piu' freddo martedi'), ma unito al mal di gola, ai postumi della corsa, degli esercizi.... Si, avete capito: ne avevo poca voglia.

Pero' una sessantina di km (alla media di 28,9 kmh) li ho fatti, cercando sempre di tirare, anche se mi ero idratato troppo, mi ero vestito troppo, insomma ero a disagio. Domani ci riprovo, magari salta fuori qualcosa di piu'. Sempre che non mi stia ammalando...

Il tracciato

mercoledì 23 gennaio 2008

E finalmente, corsa!

Oggi era il giorno del ritorno alla corsa. Oh, mica le 2 ore, i 25 km, magari dopo un bel centello in bici come si sparano i veri ironman! Una corsa per vedere se il trattamento del mitico Ettore aveva sortito effetto. Ebbene si, qualcosa e' migliorato. Percorso piatto, i giardinetti del Centro Commerciale Pianeta, un km e mezzo spaccato di asfalto un po' mosso (giusto una salitella). Qualche giro, tanti esercizi (squat e strech polpaccio) Molti urlacci dal coach (la mia rollata continua ad essere indecente) e qualche miglioramento, nella postura, ad esempio, ora corro arretrato solo in discesa, come si fa istintivamente le prime volte sugli sci (e si sfrombola per terra).

Bene, ora si riparte anche di corsa.

Tracciato

martedì 22 gennaio 2008

SFR, piramidi e Co.

Giornate piene, queste...
Ieri, lunedi, piscina con il coach, e via di volumi (sprint corti e anaerobici in diversi stili seguiti sempre da 200m stile palette e pullbuoy aerobici), elastico e squat. Oggi, forzando la sua idiosincrasia per il freddo (e umidita' prossima al 100%), bicicletta. Sfr, salita forza resistenza, ovvero potenziamento in bici. E allora su per Casaglia, 50-15/16 (lui, sempre con il 53-12) e via mulinare (beh, insomma...) le gambe. 4 seduti, 4 in piedi. Piu' il primo in agilita', e a chiudere la "famosa" Via del Genio. Pero', sara' una sensazione, ma oggi la velocita' mi sembrava piu' alta del solito (16/17 all'ora) e alla fine ho tenuto tutte e otto le ripetute. Mai successo.

Piacevole scoprire che la via di Casaglia e' molto frequentata dai ciclisti, e tutti li' a tirare il 53 per il collo, ovviamente. Anche papa' GP, oggi. Complimenti al lui per nuova mise della squadra, la A.S. Annoprimo.

In serata, invece, nuoto, con un Ruggio che per descriverne la verve non ho piu' aggettivi. Piramide rovesciata mista: 300m stile, 2 x 200m stile, 3 x 100m dorso, 4 x 50m rana e 5 x 25m delfino. 30" le prime serie 20" fra le serie a rana e delfino. Poi visto che alcuni filano sull'acqua come schegge ma non sanno fare la virata, via in vasca piccola (70 cm di altezza) a provare. E poi via ancora per i tuffi... Insomma sono uscito che mi riconoscevo a stento.

Si, lo so: non importa che lo ripetiate... Sono io che ho un ironman il 13 aprile.

Il tracciato di oggi

lunedì 21 gennaio 2008

Settimana senza corsa

Per i totali settimana orribile...

SWIM: 7200 m
BIKE: 133,22 km
RUN: 0 (ZERO!) km

domenica 20 gennaio 2008

Ci faccio.

Dopo i 94km in bici e la nuotata di venerdi, ieri ho spavaldamente proposto un uscita in bici a Roberto e Andrea (talentuoso giovane croato) che insieme componiamo i 3/4 della squadra di Triathlon del Porta Saragozza (l'altro e' Lucianone, un marchigiano tosto). Mi ero detto che un paio di orette non mi avrebbero che fatto bene. Oltretutto con Roberto sarebbe stata un'uscita di potenziamento, viste le sue simpatie per tutto cio' che e' "salita".

Quindi da Porta Sant'Isaia siamo arrivati fino in Val di Zena, e da li' su per Botteghino di Zocca. Gia' mi sentivo la gamba un po' dura, ma dopo neanche 20 m di salita ho capito che sarebbe stata durissima. Andrea, infatti, si e' involato e alle antenne mi ha dato 10 minuti, pure Roberto saliva bene e 6/7 minuti li ho presi anche da lui. Ed io quasi al limite del piede a terra arrancavo sbuffando. Per fortuna ho incrociato il mitico Duracell che mi ha aiutato a soffrire meno, e tra una chiacchiera e l'altra abbiamo fatto qualche chilometro assieme.

Fino alla Futa, da dove noi abbiamo preso per Via delle Torriane e Paderno e Duracell e' tornato per Rastignano. A Paderno ero stremato. Anzi, complice l'umidita' che mi faceva slittare la ruota, un pezzo (il piu' duro) di Via delle Torriane l'ho proprio fatto a piedi. Per fortuna che in discesa me la cavo meglio di loro, senno' io ero ancora li' a pedalare che Roberto e Andrea erano a tavola. Anzi al dolce. Insomma, ci faccio. Perche' ieri dovevo riposare, o per lo meno non andare in bici, tanto meno con loro.

Stamattina, invece, ho accompagnato Carla alla classica Camminata A.V.I.S. di Calderara, avvolta in un nebbione di antica memoria. Poiche' ho la settimana sabbatica dalla corsa, mi sono dato da fare stilando la classifica dei podisti del Porta Saragozza al traguardo, che per loro costituiva gara sociale, mentre aspettavo Carla che si e' lanciata nella maxi di 12 km, tenendo un ottimo passo sostenuta anche dal grande Marino.

Il tracciato della bici

venerdì 18 gennaio 2008

94 e sentirne la metà

Se pioveva anche oggi, davo di matto. E invece no. Cosi' ho caricato la bike fino al parcheggio del coach (l'intenzione era di fare una corsetta finale) da li' ho inforcato la Aegis e sono partito. Stradelli Guelfi fino a Poggio Piccolo, a sinistra per la San Carlo fino a Medicina, a destra per la trasversale di pianura fino a Budrio, poi Molinella e la San Donato fino alla macchina, attraversando Baricella, Minerbio, Granarolo, Marano e Villanova di Castenaso. 94,35 km e sentirne la metà.

Cioe' fino a Molinella tenevo i 32 all'ora di media. Poi, nonostante il vento non fosse contrario, anzi, un po' di calo fisico. 29,12 la media alla fine, ma quel che e' peggio e' che ero veramente ditrutto. Infatti gli ultimi km nonostante tenessi un 39-21 le rpm erano sotto le 90. Senz ache riuscissi in nessun modo ad aumentarle. Ed il 4 di febbraio a Loano saranno 108km con un dislivello di 1375m (oggi 519m con ben 3 sovrappassi di canale...). Ah, ci sara' da ridere.

Non contento in serata mi sono fatto anche la lezione di Ruggio. I Misti del Calvario (mio soprannome) perche' vada per i 4 x 25m a delfino, ed anche i 4 x 50m a dorso un po' a fatica. Ma i 4 x100m rana mi stanno proprio indigesti. Meno male che mi sono ripreso facendo i 4 x 200m a stile. E meno male che e' venerdi.

Il tracciato

giovedì 17 gennaio 2008

Leone in scatola

Non mi sento un leone in gabbia, ma un leone in scatola. Piove, fa freddo, non posso correre. Domani e' un altro giorno, speriamo.

mercoledì 16 gennaio 2008

I cestoni della biancheria

Con un tempo che fa venire il nervoso (eufemismo), non potendo -appunto- andare in bici, non potendo correre per il problemino ai piedi e nuotando come un ossesso ma da schifo, (ieri sera Ruggio e' impazzito: 4 x 100 misti pausa 10", 4 x100 stile a 1.45*, 4 x 50 dorso pausa 10", 4 x 100 stile a 1.40* ed infine 4 x 50 rana) che altro rimane? I cestoni della biancheria. Nel bagno di servizio abbiamo 2 cesti della biancheria: uno per la roba da lavare, piu' piccolo, ed uno gigante, a forma di casetta, per la roba da stirare. I Cestoni Bros, appunto.

Siccome Carla quando sono troppi anni che vede qualcosa questo qualcosa va cambiato (non si assuefa la vista, come tutti i comuni mortali), e' gia' da un po' che se ci viene comodo un negozio che possa venderli ci imbuchiamo, uscendo, ovviamente, con le pive nel sacco, perche', evidentemente, questi 2 cestoni li comprammo in una congiunzione astrale il cui prossimo evento sara' tra decine di anni, perche' in tutta Bologna (e non solo, ricordo un giro all'Auchan di Piacenza proprio allo scopo...) non si riesce a scovarne uno che sia uno simile o atto allo scopo.

Non sarebbe niente, se non fosse che Carla la prende come un'offesa personale, che nessuna ditta, nessun negozio pensi di rifare i cestoni delle misure (e li possiamo anche trovare o adattare) dei colori (e qui, diamine non si transige!) per tacere della fattura (che -ovviamente- dev'essere a regola d'arte!).

Vabbe', oggi con la pioggia intermittente sono andato in palestra, alla Virgin senza il coach, per un circuito autogestito che temo domani non mi fara' camminare. Perche' -lo sapete- i pesi sono bastardi. Non ti viene male subito, e nemmeno hai l'impressione di fare fatica, durante... 50 kg, pensi, pero' sono forte... Domani, aspetta domani...

Quindi 3 serie da 20 ripetizioni di Lat machine (spalle) + squat libero (quadricipite) + leg curl (bicipite femorale), poi un secondo circuito sempre da 3 x 20 ripetizioni, tutte alle macchine, di abduttori + addominali + adduttori + dorsali. Infine esercizi per la cuffia dei rotatori. Piacevoli incontri di vecchi e cari amici/che (ciao, Elisa), e sorprese, come il Gira che sta per andare alla Tough Guy.

Infine un nuovo trolley da viaggio, super leggero per le low cost e da Ricci Casa, il famoso mobile (quello di sabato, che arrivera' tra 45 giorni).

*La serie ad 1.45 sono anche riuscito a starci (1.30-1.40-1.44-1.55) quella ad 1.40 no, tranne il primo, 1.35, i restanti 3 toccavo, mi giravo e ripartivo. I tempi non li ho neanche immaginati.

lunedì 14 gennaio 2008

Terza tabella di nuoto

Si, ho tolto tutti i percorsi googlati, questo blog era cosi' rallentato che per scrivere un post dovevo aspettare giorni pure io, figuriamoci se voi avevate la pazienza di aspettare che si aprisse.... Cosi', laddove c'era una vista satellitare, ora c'e' scritto "Il tracciato", e clikkandoci sopra si aprira' una finestra di Motion Based, il miglior Training Journal che ci sia sul web. Se i valori vi sembrano un po' strani, in alto a destra c'e' un quadratino blu con scritto "Switch to metric", clikkandolo le misure saranno piu' familiari...

Stamattina, poi, mi ero deciso a fare la terza tabella di nuotomania per intero. 5300m. Quindi avevo dato appuntamento al coach per "l'anaerobico", mentre prima mi sarei fatto da solo il riscaldamento e la parte aerobica. Alle 10 e 30 mi sono presentato alla piscina Stadio, una dele piu' frequentate di Bologna, ma li' il coach tiene lezione di idrobike alle 13 e quindi non posso fare altrimenti. Nonostante fossimo 4 in corsia mi sono destreggiato bene (eh beh, con tutte le mass start degli IM, ho fatto un po' il callo alle corsie affollate...)

Bene, riscaldamento, 300m sciolti (100 stile, 100 dorso, 100 rana) + 200m misti stop ai 50m con 30" di riposo fra i 50.

La parte aerobica prevedeva
3 x 300m stile con pullbuoy riposo di 15"
3 x 100m gambe stile
3 x 300 stile con pullbuoy riposo di 15"

Stimando l'orario di arrivo (al secondo...) del coach ho tagliato a 2x le serie, recuperando la terza dopo il lavoro a secco a bordo vasca (elastico alternato a squat: delfino, singolo completo, singolo corto, alternato).

Poi la parte anaerobica, che prevedeva
40 x 25m stile con 10" di riposo (diventati 20, tra i 24" ed i 22.6) e
10 x 50m stile riposo di 20" (un 25 piano e uno forte). Tutti sui 49"
Infine c'erano 2 x 500m a stile a passo 1' 35", e 200m di esercizi con un braccio (cambio a 25m) tagliati perche' non stavo piu' dritto. Davvero, ero proprio cotto.

3750m e la spalla non e' contenta, per nulla. Ma tanto anche i piedi non ridono... E difatti, nel pomeriggio il "famoso" massaggio ai piedi... per ora dico: speriamo bene.

domenica 13 gennaio 2008

Dieci motivi per fare Triathlon

Qualche giorno fa ho postato 10 malintesi sul Triathlon, e la stessa bibbia inglese del Triathlon (cioe' la rivista 220 Triathlon) ci aiuta a convincere qualcuno a praticare il triathlon, dopo avergli chiarito un po' le idee... Al solito, questa e' una mera traduzione. Certo, tutto cio' potrebbe suonare leggermente presuntuoso, ma chi, almeno una volta nella propria vita di triatleta, non ha pensato tutte queste cose?

1: Il triathlon ti scolpisce il fisico. Se cerchi di accrescere la tua forma fisica in maniera armonica, nulla lo fa meglio del triathlon: il nuoto ti tonifica la parte superiore, la bici ti aiuta a fortificare quadricipiti e polpacci, la corsa tiene basso il tuo livello di massa grassa. Inoltre tutti e tre gli sport sviluppano armonicamente ed in egual misura entrambe le parti del corpo.

2: Il triathlon evita gli infortuni. Fare un singolo sport per lungo tempo porta inevitabilmente a qualche infortunio, o nel peggiore dei casi a dolori cronici. Ed e' particolarmente vero nella corsa, con grande stress per le gambe, la schiena e le caviglie per chi si allena ogni giorno solo in questo sport. Ma un mix di nuoto, bici e corsa invece ti consentira' di distribuire gli stress dell'allenamento in tutto il corpo, consentendo al fisico di assorbirli meglio. Il risultato e' che riuscirai ad allenarti meglio, piu' costantemente e ad infortunarti di meno.

3: Il triathlon ti permettera' di conoscere nuova gente. Il triathlon e' veramente uno sport giovane, e le societa' sportive su e giu' per l'Italia sono alla continua ricerca di nuovi praticanti. Con sessioni di gruppo nel nuoto, in bici e di corsa sarai coinvolto nella vita sociale della societa' sportiva. Se e' vero che nel triathlon gareggerai con te stesso per la maggior parte del tempo e' anche vero che sara' molto raro che ti allenerai da solo.

4: Il triathlon ti fara' vivere piu' a lungo. E' scientificamente provato che l'esercizio fisico prolunga la vita. Rimarrai attivo ed piu' in salute rispetto alla tua eta', e non solo vivrai piu' a lungo, ma vivrai anche meglio. Il triathlon ti da entrambe queste possibilita' e cio' significa che allenerai tutto il corpo e terrai lontano l'invecchiamento fisico piu' a lungo.

5: Il triathlon ti fara' viaggiare per il mondo. Il triathlon e' uno sport globale, con molti dei piu' famosi eventi in localita' alla moda, in Svizzera, Hawaii o Australia. Cio' ti dara' una validissima scusante per prenderti una vacanza e competere in uno di questi eventi. Se invece preferisci (o non puoi) allontanarti troppo lontano da casa, su e giu' per l'Italia troverai decine di competizioni, cosi' visiterai nuovi posti in cui non andresti altrimenti.

6: Il triathlon ti dara' benefici mentali. Il triathlon e' uno sport che ti offre continuamente traguardi da raggiungere e superare. Ti allenerai per questo e testerai le tue capacita' nelle gare. Se e' vero che non sempre vincerai, sarai lo stesso soddisfatto e ricompensato della fatica profusa. Cio' ti permettara' di vivere con meno stress e meglio la tua vita, nel lavoro ed in famiglia.

7: Nel triathlon competi contro i tuoi pari. Alcune fra le gare piu' combattute nel triathlon sono quelle dove ci sono molti amatori. Ciascuno puo' aspirare a rappresentare il proprio paese, citta' o team competendo con altri atleti di pari eta', e ci sono anche atleti ultra settantenni, che chiaramente danno ottimo esempio di cosa si puo' fare in pensione.

8: Nel triathlon sfidi te stesso e fai nuove esperienze. Oramai si lavora senza troppi sforzi fisici, ed e' piu' facile che il nostro corpo si adatti ad una vita di comodita'. Invecchiando, poi fermiamo il nostro apprendimento e non raggiungiamo piu' i nostri limiti. Il triathlon puo' darvi una scossa per scendere dal letto la domenica mattina e andare in piscina, in giro in bicicletta o fare una corsa. Questo ti impedira' di impigrirti.

9: Nel triathlon diventi un esempio per chi ti circonda. Potrebbe suonare un po' pretestuoso, ma praticando il triathlon tu hai sicuramente un'influenza positiva nelle persone vicino a te. I tuoi figli, il tuo partner ti vedono come un eroe, e alcuni tuoi colleghi di lavoro che vedono che alla pausa pranzo vai in bici, in piscina o a correre potrebbero pensare inizialmente che sei matto, ma poi pensano che potrebbero farlo anche loro e ben presto ti seguiranno.

10: Sentirsi "Triathleta": Alcune persone definiscono la loro identita' con la religione, il titolo, o la propria fede calcistica. Prova a definirti "triathleta". Suona bello, no?

La camminata dei Presepi a Mascarino

C'e' chi fa festa per il carnevale dopo un mese dalla fine "ufficiale", e chi tiene allestiti i presepi una settimana dopo la fine dell'Epifania. Come avviene a Mascarino, piccolo centro nei pressi di Castello d'Argile, dove in contemporanea a questa usanza, la Pro Loco di Castello d'Argile e A.S. Mascarino organizzano un camminata ludico motoria (dei Presepi, appunto) affollatissima. Partenza dalla chiesa, imponente, e via, 3, 7 o 11 chilometri nella bassa (bassissima) bolognese. Personalmente dell'esistenza di Mascarino non sapevo nulla fino a 3 anni fa.

Comunque, 11 chilometri double face, primi 4 abbondanti tirando Carla, poi essendo lei un po' stanca, quando ha deviato per la 7 ho aumentato il passo cercando di tirare un po' fino ad arrivare al traguardo degli 11 (che poi erano 10 e un po'). Comunque 10,19 km in 57 minuti e 30". Piatti, piattissimi come piace a me. A causa dell'infortunio, da domani la corsa la devo accantonare per qualche giorno, speriamo pochi, visto che stavo riprendendo confidenza con lei.

Infine, i totali della settimana e il tracciato

SWIM: 7200m
BIKE: 87,23 km
RUN: 17,19 km

sabato 12 gennaio 2008

Toh! Piove....

Non succede tanto spesso, qui a Bologna. Quindi: la corsa domani, nuoto ieri sera, bici neanche volendo. Ok, giornata dedicata alla casa. Alla ricerca del mobile perfetto, quello che dovra' contenere il mio abbigliamento oramai esuberante dal vecchio cassetto. Giovedi' mi era toccata l'Ikea (risultato: 2 cuscini troppo alti, uno scompartitore di cose che ha sbragato il cassetto di cui sopra, una scatola di biscotti tipici svedesi, uno di grucce per gli armadi, €8 x 1.99, e 2 orchidee perche' in offerta).

Oggi dunque Ricci Casa a Crespellano, piu' o meno l'Ikea dei ricchi, ed in effetti i mobili sono un pelo piu' pregiati (o almeno sembrano tali, visto che anche se fatti -probabilmente- dietro l'angolo, basta metterci un cartellino con su scritto "importato direttamente dall'Oriente" che acquistano un fascino esotico irresistibile), allestimenti piu' curati ma soprattutto cio' che differenzia Ricci Casa (appunto) e' la gente che ci viene.

Mentre all'Ikea nessuno si vergogna di essere li' per comprare mobili, arredare la casa, acquistare accessori inutili e farsi piacere improbabili piumini svedesi con cui litigarci nel letto per anni (e probabilmente addurre a ragione di divorzio), spesso con diverbi spettacolari fra futuri sposi e suocere petulanti, da Ricci Casa no. Innanzitutto ci si va con l'amica. Con la famiglia poi, la seconda volta, quando l'amica ha fortificato le idee su un orribile ed inutile cassapanca finto indonesiana e stoppato ogni obiezione del marito e/o della suocera.

Poi non si piazzano davanti all'oggetto e studiano la strategia, ma in un angolo, a metri di distanza, in un chiacchiericcio fitto fitto, con un linguaggio quasi cifrato e appena sussurrato. Altro stile, da Ricci Casa. Cosi' anche noi abbiamo trovato il nostro bel mobile, solo che nonostante misurazioni quasi al laser dell'esiguo spazio del sottoscala avevamo qualche dubbio. E quindi il tutto e' rimandato a domani.


Intanto ho avuto anche il tempo per dare un'occhiata al percorso dell'IM Arizona, e nel bike course c'e' una sola vera difficolta', una collinetta di (ben) 305 m, da fare 3 volte. Il nuoto sara' in questo fiume/lago (ancora non ho capito cosa sia e soprattutto se ci sia corrente), mentre la corsa e' praticamente piatta (un leggero dislivello di 30m da fare 3 volte). Pare che la vera difficolta' sia rappresentata dalle raffiche di vento (sono mai stati a Lanzarote?), che sono poi la causa dello spostamento a novembre gia' da quest'anno e definitivo dal 2009. Boh... A me pare che le 8h e 20' finali per il primo, e 4h e 29' come parziale di bici non siano tempi pregiudicati da raffiche di vento. Certo, io punto a finire (shirt&medal), quindi questi tempi per me sono relativi.

venerdì 11 gennaio 2008

Giornata grigia

Oggi avevo previsto riposo, ed il meteo mi e' stato un perfetto sparring partner. Mattinata grigia, dedicata al ritiro di un pacchetto DHL perso nella bassa bolognese fra Centergross ed Interporto. Poi la solita pizza settimanale -ottima come sempre- da Rossopomodoro in centro con Carla. Una pioggerella pomeridiana stupida e a sprazzi. In queste giornate la voglia di andare la' e' infinita.

Infine la nuotata serale, piuttosto pesante. La cuffia dei rotatori duole, ed il coach mi rimprovera giustamente: non faccio gli esercizi, ergo la spalla duole. Comunque una seduta incentrata sui misti, con variazioni degli stili. 1700m consumati in poco piu' di 40 minuti da me. Luca, Sofia e un altro vanno piu' forte. La seduta sarebbe di 50', ma noi andiamo piu' veloci del corso precedente, su cui Ruggio imposta il tempo.